Oceania (Moana, John Musker, Ron Clements, 2016)
Dopo che ebbe fatto affiorare le isole dal Grande Mare; dopo aver innalzato il Cielo; dopo aver catturato il Sole per convincerlo ad andare più piano affinché gli umani potessero badare ai loro affari, il semidio Maui domandò alla Madre: che mi resta per divenire immortale? E lei: rifugiati in un'isola, attendi mille e ancora mille anni, ché alla Walt Disney venga voglia di dedicarti un cartone animato. E lui: Madre, cos'è un cartone animato? E lei: è un sogno, figliolo, sempre uguale e sempre diverso, che non finisce mai.
Buone feste a tutti. Ho iniziato a scrivere 'recensioni' per i cinema di Cuneo e provincia quattro anni fa, e questa è esattamente la numero 200. Ho cominciato con un folle film della Disney (Ralph Spaccatutto) e quattro anni dopo tocca ancora alla Disney, con un film forse un po' più bello, decisamente meno folle. Alla regia i due maestri del rinascimento Disney (La sirenetta, Aladdin, Hercules, La principessa e il ranocchio), che si cimentano per la prima volta col digitale, piegandolo alle loro esigenze come un semidio onnipotente ma vincolato da un incantesimo. Maui, l'Ercole delle leggende polinesiane, è un Genio della Lampada più sbruffone e tormentato; Moana (Vaiana in Europa) è la Sirenetta, Jasmine e Tiana in un personaggio solo (continua su +eventi!)
Musker e Clemens sono del '53: la loro capacità di intercettare il gusto degli spettatori di oggi è tanto più notevole quanto il loro gusto per l'esotico è manifestamente rétro, il ricordo di un cinema antico e avventuroso che oggi nessuno fa più, qui celebrato con più sincerità che nel pixariano Up. Se non fosse Natale, se fossimo tutti un po' meno buoni, li potremmo quasi accusare di colonialismo culturale, di imperialismo hollywoodiano - insomma questi passano sulle leggende di tutto il mondo come un rullo compressore, macinano mitologia e restituiscono un foglio levigato e coloratissimo pieno di facce buffe e canzoncine motivazionali - quest'anno anche in 3d. In quali terre, in quali isole lontane bisogna andare per ritrovare l'ennesima unica storia, quella di una principessa predestinata a cambiare il corso delle cose? È davvero l'unica Storia che esiste, il viaggio dell'eroe virato al femminile, o è l'unico che interessi alla Disney? Non saprei, e forse non è così importante. Oceania è un bel viaggio, anche perché alla fine ci riporta proprio dove sapevamo che saremmo arrivati.
Oceania è ovviamente dappertutto, ad esempio al Cityplex di Alba (20:00); al Cinelandia di Borgo San Dalmazzo (15:00, 17:30, 17:40, 20:10, 22:35); all'Impero di Bra (20:15, 3d 22:30); al Fiamma di Cuneo (15:00, 17:30, 20:10); ai Portici di Fossano (17:45, 20:00, 22:15); al Bertola di Mondovì (19:00); all'Italia di Saluzzo (20:00, 22:15); all'Aurora di Savigliano (18:30, 21:00)
moana, oh moana...
RispondiEliminaho visto in questi giorni ralph spaccatutto, cioè 4 anni dopo la tua recensione, quindi - a occhio - mi ci vorrà un po' prima di vedere oceania, ma tu non chiudere il blog perché nel 2020 - dopo aver visto oceania - mi andrò a rileggere questa recensione
RispondiEliminaquesti giorni ralph
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