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giovedì 6 gennaio 2022

Mario Draghi è un novax. Siamo tutti novax.


Buon anno a tutti. Negli scorsi mesi mi è capitato su questo sito di prendere di mira i novax, e non credo che smetterò, perché per tanti motivi il confronto con i loro argomenti e i loro comportamenti mi sembra istruttivo: nella miniera di questi anni Venti, loro sono il nostro canarino. Non vorrei però che la mia insistenza fosse scambiata per accanimento: quest'epidemia non l'hanno causata loro e per quanto non ci stiano sempre aiutando a superarla, la loro responsabilità è infima se confrontata con quella di chi ci amministra. I novax, ci diciamo sempre, non si comportano in modo razionale, ma in base a strane superstizioni che assecondano la loro visione ideologica. Ok, ma a questo punto dobbiamo chiederci se non succeda la stessa cosa a chi gestisce la cosa pubblica. E all'alba di oggi, sei gennaio, possiamo anche risponderci: beh, no. Non troppo. Non sempre. E non oggi – nel bel mezzo di una curva di contagi di nuovo esponenziale, con quattrocento morti al giorno. Oggi no. 

Venerdì tornerò a scuola, e ne sarò contento, perché insegnare a scuola mi piace più che farlo da casa. Alcuni studenti non ci saranno perché durante queste vacanze senza lockdown hanno contratto il virus. Non faranno, come ho sentito dire "didattica a distanza": semplicemente assisteranno da casa a quello che facciamo in classe, il che non è neanche più didattica, diciamo che è un modo di tenersi compagnia. Nei prossimi giorni qualche classe chiuderà, poi riaprirà, e così via. Tutto questo ha un senso? Secondo me no. Così come non ha senso non mandare in telelavoro chiunque possa svolgere efficientemente la propria mansione da casa. Tenere scuole e attività aperte nel bel mezzo di un'epidemia non è razionale: abbiamo già visto che l'alternativa c'è, che non è indolore, ma che funziona. E invece riapriremo, per salvare l'"economia" o l'"educazione". Chi lo ha deciso non sta prendendo decisioni in base alla razionalità, ma in base a strane superstizioni che assecondano la propria visione ideologica. Proprio come i novax, ma molto più responsabili dei morti e dei feriti che ne deriveranno. Morti e feriti che avremmo potuto risparmiarci con qualche accorgimento, ma non lo faremo perché ci governa l'irrazionale, e all'irrazionale noi obbediremo. Siamo tutti novax ormai.

Certo, Draghi Brunetta e Bianchi non sono pittoreschi come Puzzer o Montesano. Non li trovi sui social a spargere bufale immaginose, a pronosticare l'apocalisse zombie e cose del genere. In effetti le bufale che stanno alla base delle loro decisioni non sono così immaginose. L'idea che la scuola non possa sopportare due o tre settimane di didattica a distanza, o che il sistema produttivo crolli per due o tre settimane di lockdown, è altrettanto assurda, ma bisogna ammettere che è meno buffa, che i novax originali col loro avanspettacolo ci divertono di più. Poi sfotterli è davvero meno pericoloso, e quindi continueremo. Ma da nessun piedistallo, ormai giochiamo alla pari: e nell'attesa che l'epidemia dia ragione a noi o a loro, dobbiamo presumere che da una certa distanza risultiamo tutti ugualmente stupidi.

6 commenti:

  1. Buon anno, però i morti nn sono 400 al giorno e questo nn per dire che anche se sono di meno valgono di meno. È solo per dire. Ieri sono stati 270.
    Il vertiginoso aumento dei casi,tra cui anch'io sono rientrato tra l'altro,si è avuto nel momento in cui le scuole e la maggioranza delle imprese era chiusa.
    Il lockdown,se propio si sarebbe dovuto fare,era propio tra questi periodi di chiusura.
    Ho visto le piazze piene per capodanno invece di vederle vuote.
    Tra vaccinati e nn vaccinati ci passa un comportamento etico-morale in cui ci si divide tra chi si sente,bene o male, inserito in una comunità e chi crede soltanto in se stesso. La scelta di nn vaccinarsi è legittima a mio parere ma dovrebbe accompagnarsi ad una visione sociale di responsabilità verso il resto della comunità e nn nel volersi unici,per quello ci sarebbe il raggiungere località isolate e vivere con quelle che, apparentemente,sono convinzioni in cui lo sviluppo della tecnologia e della medicina sono in contrasto.
    Quello che posso imputare pienamente ai nostri governanti è la mancanza di coraggio nell'accentramento del potere decisionale in seno al governo ma di continuare(meno che nelle passate ondate,le più dure in termini di perdita di vite umane tra l'altro)ad avere troppi decisori locali e il nn aver imposto una comunicazione istituzionale dove le informazioni sul covid fossero discusse,anche tra diverse visioni di cure ed approccio,in ambiti televisivi ben divisi dal resto del chiacchiericcio gossipparo.
    Chi ad oggi è un vaccinato nn dovrebbe avere limitazioni(tranne in intervento di lockdown)in nessun ambito ed è questo che, secondo me,tiene in piedi un circo mediatico in cui i freaks vengono scovati meandri oscuri e portati alla luce delle ribalte.
    Tipo Puzzer,per dire.

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  2. Per cortesia, potresti istituire un servizio newsletter per il tuo blog?

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    1. Per favore Leonardo, cerca di trovare il tempo di scrivere di piu' di scuola e pandemia.
      Hai scritto "il che non è neanche più didattica, diciamo che è un modo di tenersi compagnia. Nei prossimi giorni qualche classe chiuderà, poi riaprirà, e così via. Tutto questo ha un senso? Secondo me no. Così come non ha senso non mandare in telelavoro chiunque possa svolgere efficientemente la propria mansione da casa. Tenere scuole e attività aperte nel bel mezzo di un'epidemia non è razionale: abbiamo già visto che l'alternativa c'è, che non è indolore, ma che funziona. E invece riapriremo, per salvare l'"economia" o l'"educazione". Chi lo ha deciso non sta prendendo decisioni in base alla razionalità, ma in base a strane superstizioni che assecondano la propria visione ideologica. Proprio come i novax, ma molto più responsabili dei morti e dei feriti che ne deriveranno".
      Io questo lo trovo molto utile (e sono d'accordo con te), ma vorrei che lo sviluppassi ogni giorno, che parlassi concretamente di cosa significa, ogni giorno, in classe.
      Immagino di star sognando una rubrica quotidiana vecchio stile, una column. So che e' chiedere troppo, ma... pensaci.
      Ciao.

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  3. Tutto abbastanza condivisibile. Mi permetto di aggiungere che plausibilmente la decisione è figlia dell'impegno pubblicamente assunto dall'attuale pdc. Del resto doveva pur legittimare l'avvicendamento presentandosi nelle vesti del "competente" che soppianta l'incompetente.
    La cosa più triste, per quanto forse scontata, è vedere che nessun giornalista "serio" si è finora azzardato a far notare il lieve fallimento del piano che "doveva salvare X" (dove X sta per Natale, scuola in cd. presenza, etc.).

    Amen.

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  4. Per quello che vale, la mia compagna, professoressa, è molto d'accordo. E anche io.

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  5. Commento in ritardo: incassare l'IVA è un comportamento razionale, magari è come al solito il percorso in cui si muove il criceto, ad essere disfunzionale

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