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lunedì 22 aprile 2024

Dodici lettere, la prima è A


Stavo pensando di copiaincollare anch'io il monologo di Scurati; ma ho aspettato qualche ora e nel frattempo è rimbalzato in lungo e in largo. Anche se resta l'impressione che una volta in più il dibattito sia fuori fuoco, che si parli più del tentativo di censura (maldestro, come tutto quello che fa questo governo) che di quello che Scurati ci stava dicendo. 

Scurati ci sta dicendo che Matteotti fu ucciso dai fascisti, e sembra scontato; che Mussolini ne fu il mandante, e crediamo che sia un dato acquisito; che fu complice attivo di tutto l'orrore nazista, e che la cricca al governo queste cose fa proprio fatica ad ammetterle. Il che lo stesso Scurati ha potuto dimostrare proprio in questa occasione; forse è dai tempi di Galileo che a uno scrittore italiano non riusciva così rapidamente un esperimento.  

Scurati scrive: "Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell'ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via". Questa cosa forse ormai è più curiosa che importante; ma resta parecchio curiosa. Pensate a quante cose aa Meloni ha dovuto rinnegare per montare sulla seggiola dov'è adesso. Parlava di uscire dall'Euro, e ora fa carte false per ottenere i fondi UE. Faceva l'occhiolino a Putin, e ora è sdraiata sulla linea della Nato. Poi, certo, su tante cose è coerente; ma il sospetto è che se i sondaggi le dicessero che gli italiani vogliono più forza lavoro dai Paesi in via di Sviluppo, lei andrebbe ad abbracciare i migranti sulle spiagge, è fatta così. Non dico che rinnegherebbe sua madre, o perlomeno non riesco a immaginare una situazione in cui rinnegare sua madre potrebbe darle un vantaggio. Di parole ne ha dette tante, tutti ne dicono tante, ma ce n'è una sola che non riesce a pronunciare anche se le converrebbe da tutti i punti di vista, e quella parola è A....

An.....

Antifa....

Niente, non ce la farà. Tizi apparentemente più scafati di lei ce la fecero; bisogna anche ammettere che sulla seggiola ci si è seduta lei, e non loro. 


13 commenti:

  1. Il fatto che Mussolini sia stato il mandante dell'omicidio Matteotti non è un dato acquisito (caso Sofri docet).

    Pretendere dalla Meloni esplicite abiure è un ricatto morale, cui lei fa bene a non cedere (anche se obiettivamente non le costa molto). E poi è insensato: sarebbe come chiedere conto alla Schlein della dekulakizzazione; Berlusconi faceva cose simili, ma appunto era un demagogo.

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    1. Certo. D'altra parte la costituzione italiana è basata sulla dekulakizzazione, non sull'antifascismo.

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    2. In che senso non sarebbe acquisito il fatto che Mussolini sia il mandante dell'omicidio Matteotti?

      https://it.m.wikipedia.org/wiki/Discorso_di_Benito_Mussolini_del_3_gennaio_1925

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    3. Potrebbe essere stata un'iniziativa autonoma di gregari zelanti, desiderosi di segnalare la propria fedeltà alla causa; oppure può darsi che l'ordine venisse in effetti da Mussolini, ma che fosse inteso a un'azione solamente intimidatoria; oppure può essere che Dumini e compagni abbiano agito per uccidere, e su diretto mandato del duce. Il caso Sofri insegna come sia difficile ricostruire con certezza le responsabilità materiali in contesti simili.

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    4. – Questo eterno palleggiare per cui se a uno di destra rimproveri il fascismo allora devi rimproverare lo stalinismo a sinistra è sempre più ridicolo. La Schlein non è mai stata stalinista, fa parte di un partito fusione di un partito erede di un partito erede di un altro partito che ha cominciato a prendere le distanze dallo stalinismo cinquant'anni fa, e nel frattempo abbiamo a palazzo Chigi una che non ha mai rinnegato di portare la borsa di Almirante. Avete rotto er ca'.

      – Mussolini si è preso la responsabilità politica del delitto in parlamento. Probabilmente è stato anche l'oggettivo mandante. L'unico sistema per difenderlo sarebbe sostenere che Dumini aveva capito male, il che richiede questo sforzo di fantasia per cui uno si mette a organizzare un sequestro sulla base di una vaga sfuriata del suo boss. Il quale boss comunque ha continuato a pagare Dumini e a tirarlo fuori da guai, insomma lo ha coperto. Avete rotto er ca' anche su questo argomento: i fascisti hanno ucciso Matteotti, Mussolini glielo ha ordinato più o meno esplicitamente ed è rimasto soddisfatto del risultato.

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    5. Caro Leonardo,

      io invitavo appunto a smettere con il palleggio: siccome sono passati cent'anni, è ora di lasciare cose come fascismo e stalinismo al lavoro degli storici, che possono dedicarsi con calma a trovare le ragioni dell'uno e dell'altro.

      La Schlein è estranea al comunismo e la Meloni - che rappresenta un partito, nato dalla dissoluzione di un partito, frutto della fusione di due partiti, uno dei quali erede di un partito fondato da un personaggio di secondo piano della Repubblica di Salò - è un normale politico conservatore.

      Nessuno nega che i fascisti abbiano ucciso Matteotti, e non si può escludere che l'ordine sia venuto da Mussolini; secondo me è improbabile: il colpo era troppo scoperto e infatti il regime è stato sul punto di crollare. Il discorso del 3 gennaio viene pronunciato sei mesi dopo il delitto; semplicemente, come in altre occasioni, il duce è stato abile e fortunato nell'approfittare delle circostanze.

      Se negli anni Settanta avessero fatto la rivoluzione comunista, forse Sofri avrebbe tenuto una concione machiavellica in Parlamento, e sicuramente Marino non sarebbe finito a friggere pastelle, ma io non credo che lo Stavrogin pisano abbia ordinato di uccidere Calabresi.

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    6. In effetti dovremmo smettere di guardare al fascismo e a fenomeni politici di 100 anni fa, concentrandoci piuttosto sul presente.
      In questo momento abbiamo un capo di stato in Europa Orientale che guida il proprio paese in maniera autoritaria secondo i principi di Dio, Patria e Famiglia.
      Molti esponenti del suo partito hanno teorizzato che tale paese è stato umiliato da una pace ingiusta e che ha diritto al proprio Spazio Vitale; il paese in oggetto ha dunque prima organizzato una serie di piccoli conflitti locali con lo scusa di proteggere minoranze linguistiche e due anni fa ha scatenato un'aggressione più ampia con lo scopo di sottomettere un popolo di Untermenschen.
      Attualmente il capo di stato in oggetto è aduso tuonare contro le plutocrazie occidentali, promettendo l'uso di mirabolanti armi segrete nel caso non gli fosse permesso di sottomettere gli Untermenschen onde dare Spazio Vitale al proprio popolo, fondando un Terz... pardon... Secondo Impero.
      Considerato che il Nazifascismo è ormai morto e sepolto, che nome potremmo dare a questa nuova linea politica? 🤔
      E soprattutto: ci dobbiamo preoccupare, oppure sarà solo qualche cristallo infranto?

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    7. Il cristallo chissà. Intanto procederei d'urgenza a reincollare cocci aguzzi di cocuzza, se ne rimangono.

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  2. sicuro che aa Meloni fosse proPutin? ho riletto https://www.editorialedomani.it/politica/italia/quando-giorgia-meloni-stava-con-putin-w72j6i7i ma mi pare che più che altro si lamentasse perché andare contro la Russia faceva male al Made in Italy. D'altra parte doveva anche differenziarsi da Salvini...

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    1. Tutti i berlusconiani hanno manifestato a turno simpatia per Putin; persino durante la campagna elettorale lei ci andava molto piano ad avallare le sanzioni Nato

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    2. Neanche a farlo apposta, proprio stasera a 100 minuti raccontavano di quando gli assessori di Fratelli d'Italia partecipavano agli eventi di Dugin (e di come Sangiuliano disdette una partecipazione proprio all'ultimo momento, rivelando almeno nell'occasione una certa chiaroveggenza).

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  3. potrebbe prendere esempio da Fonzie, e dichiararsi "non pro-fascista"

    https://youtu.be/CvdY3HfepOo

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  4. La aspetto il 25 la Meloni, a bofonchiare qualcosa tipo "sono antistragista", ma con la giacchetta in testa così magari sembra chissà che..

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