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lunedì 10 giugno 2024

L'ingegnosità del massacro


Quando dico che a Gaza è in gioco la nostra umanità, mi riferisco a fatti come questo: non solo che per liberare quattro ostaggi si siano uccise più di duecento persone, ma che un episodio del genere sia presentato come un successo. Un'ecatombe, in cui forse hanno trovato la morte altri ostaggi, Netanyahu deve vendercela come la dimostrazione che la sua strategia sta funzionando; e noi compriamo. Basta accendere la tv per scoprire che il rapporto tra duecento civili palestinesi e quattro ostaggi israeliani è perfettamente ok. Sono cresciuto negli ultimi decenni del secolo scorso, di guerre ne ho viste parecchie, per fortuna quasi tutte su un video. Un cinismo del genere, un disprezzo così esibito per le vite dei "nemici", non me lo ricordo nemmeno nei giorni più oscuri della Guerra al Terrore. È un fatto nuovo, forse un'avvisaglia dei nuovi tempi che incombono, delle prossime guerre e delle prossime migrazioni e del razzismo che provocheranno, che stanno già provocando. Evidentemente non possiamo più permetterci di provare pietà per tutti; senz'altro non possiamo più provare pietà per i palestinesi. Così Netanyahu ci chiede di essere felici perché senza cedere a nessun compromesso è riuscito a liberarne quattro, e noi festeggiamo. Qualche mese fa era bastato un accordo temporaneo con Hamas per portarne a casa un centinaio, ma questo è meglio dimenticarselo. 

Da quel che ci è dato sapere, il commando che ha provato a liberare gli ostaggi israeliani è partito dal molo che gli USA avevano costruito per motivi umanitari, (la consegna di aiuti umanitari via nave, che ha funzionato poco e male). Lo stesso commando si sarebbe nascosto in un convoglio umanitario. Tutto questo, ci spiegano i commentatori israeliani, dimostra l'abilità dell'esercito israeliano, la sua irrefrenabile inventiva. Lo stesso Netanyahu in conferenza stampa ha lodato "l'ingegnosità e l'audacia" di Israele, e questo è persino buffo, dopo anni e anni in cui Netanyahu e colleghi non smettevano di lamentarsi del fatto che i combattenti palestinesi si mimetizzavano... tra i convogli umanitari e le strutture sanitarie. Questo non dovrebbe più stupirci: ormai abbiamo capito che la moralità di ogni azione dipende semplicemente dal sionismo di chi la compie. L'IDF è l'esercito più morale del mondo, quindi se camuffa un commando in un furgone umanitario, questa è "audacia"; se lo fanno i palestinesi è detestabile, slealissimo terrorismo. 

I quattro ostaggi, per ora, non hanno accennato a torture e molestie, e questo è in linea con quanto abbiamo appurato fin qui: non c'è una sola vittima delle torture e delle molestie dei miliziani palestinesi che sia sopravvissuta per parlarne in prima persona. Viceversa abbiamo testimonianze di palestinesi scarcerati dal campo di prigionia di Sde Teiman che affermano di essere stati sodomizzati. con bastoni e altri strumenti. 

Non so più dove ho letto che ogni accusa di un sionista è una confessione. Per mesi, mentre il conteggio delle vittime civili aumentava paurosamente, e le demolizioni rendevano chiara al mondo l'idea di un'operazione di pulizia etnica, hanno scelto di difendersi accusando i miliziani palestinesi di "stupro di massa". Non hanno mai trovato le prove, ma intanto includevano lo stupro tra le pratiche con cui interrogano i prigionieri. Per anni hanno accusato i palestinesi di usare scuole, ospedali e strutture assistenziali dell'UNRWA come basi militari: anche qui, non sono mai riusciti a dimostrarlo, mentre invece abbiamo numerose testimonianze che ci dicono che il commando che ha liberato gli ultimi ostaggi era nascosto in un convoglio umanitario. Per mesi hanno abusato della nostra pazienza lamentandosi perché qualche studente cantava "From the river to the sea", con evidente proposito genocida: e intanto sbandierano allegramente mappe e canzoni che prevedono l'annessione di tutti i Territori. Quando dico che a Gaza è in gioco la nostra umanità, mi riferisco a quell'enorme trappola in cui è caduta l'ideologia sionista: giustificare ogni errore, ogni crimine, postulando che il nemico prima o poi ne abbia fatto uno peggiore. Bastano pochi anni, lo abbiamo visto, per convincere la maggioranza di un popolo che qualsiasi nefandezza è giustificata, anzi necessaria. Abbiamo visto Israele cadere in questa trappola: che sia almeno monito per chi le sta intorno.   

6 commenti:

  1. Tutto assurdo. E la cosa peggiore è agire così ferocemente dopo aver subito il più immenso degli olocausti. :(

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  2. Grazie Leonardo, 278 palestinesi uccisi peamr liberate 4 ostaggi istraeliani. Speriamo che gli ostaggi, quando ne avranno la possibilita' ci facciano capire cosa pensano a riguardo. Netanyahu non ha accettato il piano di pace americano a cui Hamas aveva dato l'assenso forse era solo Il desiderio del cattolicissimo biden che si preoccupa delle elezioni di novembre. Vergogna, Due vecchi rincoglioniti,per le elezioni di un paese che non sa piu che cosa rappresenta. Democracynow.org con sede a newyork dalla parte dei palestinesi dall'inizio del genocide da lunedi a venerdi 8 to 9

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  3. Tra I 278 palestinesi uccisi 64 bambini, 700 feriti. Da, democracynow.org

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  4. L'unica nota divertente, nello sfacelo, è vedre un po' di gente costretta a fare i conti col fatto che, sempre più spesso, i pochi a chiamare le cose col loro nome sono falsi quotidiani, complottisti, populisti, putiniani, no vax, ed altri analfabeti (sembra supergiovane). Per contro, stampelibere, liberaldemocratici, europeisti, esperti, analisti, cervelluti, e buoni assortiti (insomma tutto ciò che ci gonfia il petto, e ci rende migliori delle orde di barbuti e asiatici) sempre più spesso ci spiegano in coro quanto è bello il vestito nuovo dell'imperatore. Ovviamente al prossimo giro si va comunque di putler e chip sottopelle.

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    1. I novax continuano a sembrarmi dei fulminati, spesso lega-votanti, che si sarebbero già fatti venti vaccini se avessero potuto usare lo sputnik

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    2. Però uno dei problemi attuali è proprio questo, il mondo diviso in due scatole. Uno inciampa nell'evidenza che non è proprio così, ma si rialza e fa finta di nulla.

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