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lunedì 5 aprile 2004

Io sono un antropo
(e voi?)

- A tutti i blog di buona volontà, che temono per il destino dell’Occidente e della democrazia;
- a quelli che non temono l’esaurirsi delle risorse energetiche; la fine di uno stile di vista insostenibile; non sarebbero disposti a morire per il petrolio: no! Si muore soltanto per esportare la democrazia;
- a quelli che, con le bombe spagnole ancora da disinnescare, avevano già in homepage la battutina pronta: “ma come, Zapatero non ha pagato il pizzo? Ihih!”;
- a quelli che dopo l’11 marzo, a tombe scoperte, con rara eleganza hanno accusato la maggioranza degli spagnoli di “calare le braghe” per aver esercitato un diritto democratico: mandare a casa chi con le bugie li ha trascinati in una guerra non voluta (o non è sovrano il popolo, da noi?);
- a quelli che un bel giorno, più o meno venti mesi fa, si sono rammentati che negli anni Ottanta Saddam Hussein gasava i curdi, e improvvisamente vendicare i curdi gasati e divenuta una seconda ragione di vita;
a quelli che comunque la guerra la combattono sui blog, con tanti post sarcastici e immagini divertenti, e ironia, tanta ironia sui morti ammazzati;
- a quelli che, vedete? Adesso sì che in Iraq c’è la democrazia. Niente più torture e assassini in carcere: ora si fa tutto alla luce del sole;
- a quelli che, insomma: non sai suggerire nessuna alternativa?

- A quelli che si sa, tanto tu sei prevenuto nei nostri confronti
- A quelli che tu ti credi superiore, antropologicamente superiore, vorrei dire:

vi sbagliate

non mi sento antropologicamente superiore. Mi fate senso, questo sì.
Non mi piace il modo in cui vi rivoltolate tra i morti. Non mi piace il modo in cui li usate. Non sono antropologicamente un bel niente.
Ma sono ancora un antropo: voi no.
Voi siete avvoltoi.
È da due anni che vi nutrite di morti. La scorpacciata che non vi siete fatti l’11 settembre! E poi bisognava subito bombardare l’Afganistan. E l’Iraq: con tutte quelle fosse comuni… Che appetito che vi è venuto! Che delusione quando avete trovato soltanto le ossa!
In seguito si è fatta un po’ dura. Un morto al giorno non vi basta mica. Con Nassiryia, con Madrid, ci siete andati avanti per qualche mese. Poca cosa.
Da noi, poi, c’è veramente penuria di carne buona. Un magrebino si fa esplodere, e subito la comunità islamica prende le distanze: che gusto c’è? Quand’è che arriva un kamikaze serio?
E anche questi inarco-incapaci, insomma, quand’è che ci scappa il morto?

Perciò vi si vede svolazzare nervosi, in questi giorni di primavera. Sarà l’istinto? Il fiuto? C’è qualcosa di grosso in pentola, da queste parti, è così? Una bella strage a casa nostra? Ce ne sarebbe un gran bisogno, eh? Per mettere a tacere i piscialetto. Tanti bei morti ammazzati che danno ragione al primo che se li prende. E poi… Guardacaso in settimana è uscito il nuovo libro della madre di tutti voi. Comunque vada sarà un successo. Affrettatevi, affrettatevi. Che ghiotta occasione di dire io l’avevo detto. Che bel banchetto.
Che Pasqua.

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