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giovedì 5 dicembre 2013

La corte è incostituzionale

Il 2013 è stato, tra le altre cose, l'anno in cui un papa ha deciso - solo lui può deciderlo, in quanto infallibile - che non era più in grado di fare il papa - quindi non era più infallibile; quindi potrebbe anche essersi sbagliato. D'altro canto, se si fosse sbagliato, sarebbe tuttora il Papa, quindi infallibile... Nello stesso periodo il presidente della repubblica diceva in giro di non voler fare il presidente. Poi è stato riconfermato, ma adesso c'è un problema. Il parlamento che lo ha riconfermato è stato eletto con un sistema elettorale incostituzionale.

Non può nemmeno cedere il posto al Quirinale al presidente precedente - sé stesso - visto che anche nel 2006 era stato nominato da un parlamento eletto con lo stesso sistema elettorale. D'altro canto, chi è che ne afferma l'incostituzionalità? La corte costituzionale. E tuttavia la Corte è nominata per un terzo dal parlamento in seduta comune, e per un altro terzo del presidente della repubblica. Almeno sei membri della Corte sono espressione di un parlamento eletto in modo non conforme alla costituzione, o di un presidente della repubblica espressione di un simile parlamento. Insomma la corte costituzionale, che nel suo campo come Ratzinger era infallibile, ha infallibilmente ammesso di non essere del tutto legittima. Se non è legittima, la sua sentenza sull'incostituzionalità del sistema elettorale è impugnabile? Ma da chi?

Sono sicuro che esiste una scappatoia pragmatica a questa deriva escheriana. Per esempio, Ratzinger dal Vaticano non esce più. Lo tengono lì. Metti che un giorno si sveglia e si rende conto di essersi sbagliato, di essere ancora il Papa - d'altro canto se fosse il Papa non avrebbe potuto sbagliarsi, e così via. Il 2013 è un sogno bislacco da cui non riesco a svegliarmi.

17 commenti:

  1. avessero cambiato in tempo la legge elettorale...
    non solo bisogna fa' le cose giuste, ma bisogna farle in tempo
    per dire: una spia sulla macchina mi avverte che devo fare un tagliando (ha cominciato a dirmelo centinaia di km fa e continuerà a dirmelo fino a che non la farò), dovendo fare diciamo mille km fra poche settimane mi converrà fare la manutenzione prima di partire o mi regolo come il parlamento e aspetto che mi si ferma?

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  2. peso el tacon del buso, ringraziamo il neo giudice della Consulta Giuliano Amato
    Matteo Z.

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    1. azz... ha fatto tutto lui?

      ci son degli strani anonimi qui...

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    2. @marcello
      tutto lui no , ma ti consiglio questo articolo preveggente di Bordin http://www.ilfoglio.it/bordinline/271

      cmq io non sono anonimo visto che mi firmo sempre
      Matteo Z.

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  3. In realtà nel caso di Ratzinger non é un vero paradosso: non essere infallibile non vuol dire sbagliare per forza; anzi, siccome una delle due scelte (Ratzinger si é sbagliato, quindi é infallibile) porta ad un'autocontraddizione, sappiamo che la l'altra (Ratzinger ha ragione, quindi può - può, non deve - sbagliarsi) é per forza vera; non perché Ratzinger abbia sempre ragione, ma perché in questo caso é l'unica opzione non autocontraddittoria.

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    1. Suvvia, sbagliarsi, commettere errori, non ha alcuna attinenza col fatto di non sentirsi più in grado di svolgere un ruolo che non implica solo l'infallibilità sulla dottrina, ma anche scelte politiche e pratiche già accettate come fallibili dalla chiesa.

      Che poi sta storia dell'infallibilità papale sulla dottrina sia un pò politica anch'essa, ok, viste le ripercussioni pratiche di certi credo.

      Ma questo è stato appunto un segno di novità

      A

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  4. nemmeno Calderoli ci riesce.
    Ma a lui pare piacere un sacco
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/12/05/porcellum-calderoli-se-illegittima-allora-lo-e-anche-corte-costituzionale/801554/

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  5. Anche un parlamento illegittimo può prendere decisioni, anche una CC illegittima può rendersi conto di una cosa così palese...

    Andrea

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    1. non sono un avvocato e neanche un italianista (qualunque cosa voglia dire) tuttavia mi sa che stiamo tutti pisciando un po' fuori dal vaso (in molte direzioni diverse)
      se ho ben capito una legge ha i suoi effetti, se quella legge viene stroncata dalla corte costituzionale gli effetti che ha avuto restano
      spiegazione per i 5 stelle:
      se piove io mi bagno, poi qualcuno apre l'ombrello e smetto di bagnarmi ma la pioggia che ho già preso me la tengo
      quindi non va confuso l'uso del termine "illegittimo" in senso storico o morale o politico con l'uso giuridico
      oltretutto dire che un parlamento è illegittimo e poi dire che deve fare subito questa legge o quella non sembra molto sensato

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    2. @Marcell_o: una legge può essere annulata o essere giudicata nulla. Nel primo caso succede esattamente quello che hai detto, nel secondo è come se non fosse mai esistita e i suoi effetti scompaiono.
      Non so se il caso specifico ricada nella prima o nella seconda opzione.

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    3. la corte cost non sancisce nullità o annulabilità! quelle sono categorie dei contratti!
      la corte sancisce la costituzionalità o meno delle leggi.
      una legge incostituzionale è come se non fosse mai esistita nell'ordinamento.
      Tuttavia, la corte può dichiararne l'incost. parziale e quindi tenerla viva almeno in parte.
      di certo ciò non si capisce dai titoli dei giornali..servirà leggere la sent per esteso..
      RARA

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  6. Caro Leonardo, non hai fatto altro che applicare il paradosso del mentitore alla politica (e alla religione? no, perchè l'infallibilità del papa è su materie teologiche, non sulla sua carica)... grande!

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  7. Contrordine: la Corte non è incostituzionale almeno per due terzi.
    Qui i dettagli: http://www.linkiesta.it/blogs/fra-antilopi-e-giaguari/porcellum-bug

    In realtà si sbaglia: l'attuale Parlamento è formato da 2 senatori (Napolitano e Ciampi).
    Dato che Ciampi è malato lo escludiamo, Napolitano è presidente del Senato e quindi Presidente della Repubblica supplente. Il Governo da lui nominato è legittimo visto che ha la sua fiducia come unico parlamentare.
    La Corte costituzionale con più di 10 giudici regolari è legittima.

    C.

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  8. Però io lo so che tu lo sai che l'infallibilità si applica solo ex cathedra.
    L'hai buttata in mezzo per i lettori più ingenui o cosa?

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    1. E' che c'è una certa costituzionale ambiguità sulla "cathedra": secondo alcuni tutte le encicliche sono scritte ex cathedra, secondo altri l'unica vera presa di posizione ex cathedra è stata quella di Pio XII sull'Assunzione, ecc.

      Secondo me il fatto (previsto dal diritto canonico) che un papa possa abdicare senza dover presentare dimissioni a nessuno deriva dall'infallibilità: solo un papa può decidere che non è più in grado di fare il papa. Il punto è che proprio in quel momento cessa di esserlo (no, non è vero, basta che infallibilmente annunci che non sarà più in grado di fare il papa in un momento x successivo al pronunciamento: esattamente quel che è successo).

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