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sabato 23 maggio 2015

"In bagno non c'è carta" "Usate la card".

Casomai v'avanzasse qualche euro
sulla card
Sono grato a Marco Lodoli, al suo caratteristico candore che lo ha portato ieri ad ammettere che il nome “La Buona Scuola” non è la pensata di un pubblicitario prestato al marketing politico, ma è sua. Come sua è l’idea della card da 500 euro per l’”aggiornamento professionale” - ma Lodoli è più schietto: lui non pensa a corsi di didattica, ma a libri e biglietti di teatro. “Troppi insegnanti perdono contatto con lo spirito del tempo, con quanto di bello viene prodotto. Dicono che la cultura costa troppo…”

Quanto a pedagogia e didattica, son parole complicate e Lodoli è sospettoso davanti a nomi strani; ad esempio “dispersione scolastica” è difficile, la gente nn capisce, bisogna semplificare, e semplificando si arriva a “Buona scuola”, il contrario di scuola-no-buona. La scuola da cui rincasando, in luogo di recitare il trito ruolo di prof disillusi, i colleghi dovrebbero rinfrancarsi andando a teatro, o leggendo libri nuovi. Insomma la proposta dello scrittore italiano contemporaneo è: comprare più romanzi contemporanei. Un collega replica che avrebbe preferito pagare le bollette. Lodoli nn risponde.

Sono grato a Lodoli, perché dimostra che non è una cieca avversione a Renzi a rendermi indigesta la riforma: ricordo infatti di aver sentito parlare di una card del genere tantissimi anni fa, proprio in un’intervista a Lodoli; e ricordo che già allora mi pareva una stronzata, da Marie Antoniette della cultura: non c’è più carta nei bagni? Si arrangino con gli ultimi romanzi.

5 commenti:

  1. Un punto di questa riforma che a me sembra interessante è la possibilità per gli studenti degli ultimi anni di creare curricula personalizzati, naturalmente fermi restando alcuni pilastri di base. Purtroppo tale punto viene poco dibattuto in quanto soffocato dai presidi-manager (come se la scuola fosse un'azienda) o da altri aspetti.

    Insomma, se il governo fosse stato aperto al dialogo sono sicuro che si sarebbero potuti trovare dei buoni punti di partenza per trovare un compromesso fra le diverse pati e realizzare una vera "buona scuola". Purtroppo però questo governo sembra ritenere il compromesso qualcosa di immorale, così si è giunti al muro contro muro ed il dibattito si è trasformato in insulti e slogan.

    Sarebbe interessante discutere in merito a questo aspetto della creazione di curricula individuali (cosa che fra parentesi già avviene in numerosi paesi dell'Europa continentale senza alcuna necessità di presidi-manager), entrando nel dettaglio e ragionandone serenamente, cosa che Lodoli non fa, visto che nell'articolo summenzionato si limita anche lui a parlare per slogan.

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    1. non è che il governo ritiene il compromesso il male, è che è un governo dittatoriale. COn la sparata sul sindacato unico Renzi ormai è un dittatore conclamato.

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    2. Forse ti farebbe bene conoscere cosa sia una VERA dittatura, così eviteresti di usare le parole a sproposito.
      Usare parole a vanvera ed esagerazioni così roboanti da essere palesemente false è il modo migliore per aiutare l'avversario.

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    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. i risulta che i professori di ruolo delle scuole superiori abbiano un posto fisso e almeno 1800 euro al mese li prendano. Dire che con uno stipendio del genere, se venissero dati 40 euro (500 all'anno sono poco più di 40 al mese) al mese si potrebbero pagare le bollette (perchè evidentemente senza, non ce la si fa) è l'ammissione che i professori sono sconnessi dalla realtà in un modo molto più grave di quello che intende Lodoli, perchè c'è gente che con due stipendi che insieme non arrivano a quello di un professore (e ovviamente una precarietà a lui completamente ignota) ci fanno pure i figli.
    Si può (e si deve) dire che le scuole stanno andando a scatafascio e che i prof sono tra i meno pagati d'Europa, e che la riforma creerà scuole di serie B e di serie C (perchè i ricchi italiani sono MOLTO più ignoranti dei ricchi USA, e i soldi per una scuola di serie A non li cacceranno mai, al massimo daranno quel minimo indispensabile per avere voce in capitolo su chi cacciare e chi no) , e che i futuri professori saranno selezionati in base al merito di quanto saranno usare bene la lingua nel culo del preside, ma da qui a dire che non riescono a pagare le bollette, mi pare un insulto a chi le bollette non le può pagare davvero...

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