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sabato 26 marzo 2016

Saoirse va a Brooklyn

Brooklyn (John Crowley, 2015).

I'll dye my petticoats, I'll dye them red 
and it's round the World I will beg for bread 
until my parents would wish me dead. 
La sfida che tutti aspettavamo è realtà. Batman e Superman si affronteranno, in una lotta senza esclusione di colpi anche se poi si scoprirà senz'altro che era un equivoco e uniranno le loro forze contro una minaccia comune che -
- no dai basta.
Eh?
- Basta film di supereroi, non se ne può più. 
Dici?
- Alla tua età poi. Sei patetico.
Ma ci vanno tutti...
- Tra l'altro pare sia un brutto film.
Capirai. Batman contro Superman, cosa pretendi?
- Pretendo della qualità, dello stile. Stasera andrai a vedere un bel film. 
Ma ho già visto i fratelli Coen la settimana scorsa...
- Questa settimana è uscito Brooklyn. Con Saoirse Ronan. 
Uh, che brava Saoirse. Di che parla il film?
- Di emigrati.
È un tema molto attuale!
- No, sono emigrati irlandesi negli USA, nel dopoguerra.
Sì, ma probabilmente l'autore ne approfitterà per mostrare i caratteri universali del dramma dell'emigrazione...
- No.
Ah no?
- È un film molto legato alla sua epoca. Ricostruzione filologica. Personaggi molto anni Cinquanta. Potrebbero essere i nonni. È la classica storia che ti raccontano i nonni.
Bene, quindi immagino che Saoirse all'inizio del film viva in Irlanda, in un contesto di povertà, di abbruttimento, dal quale non ci si può riscattare se non...
- In realtà sono tutti molto dignitosi.
Ah.
- Però lei è disoccupata e allora un prete le trova un visto e un lavoro a Brooklyn.
Un prete! Che ovviamente nasconde qualche vizioso segreto... magari è a capo di un racket, la tratta delle celtiche...
- No.
No?
- È una bravissima persona, attenta e riservata. La iscrive a un corso serale di contabilità. Le paga due anni di retta.

Anche i vostri nonni, almeno una sera,
non sapevano come abbracciarsi.
Ah.
- Deluso?
Beh, in effetti non è che possono sempre fare i cattivi, i preti.
- Non sarebbe realistico. 
Voglio dire, un prete o una suora malvagio/a ogni tanto ci sta proprio bene, ma alla lunga diventa un cliché.
- Invece un bravo prete un po' ti spiazza.
Già.
- Già.
E se andassi a vedere Batman?
- Non essere ridicolo. Andrai a vedere un film giustamente candidato all'oscar. Ed è piaciuto a tutti.
Tutti quelli che l'hanno visto.
- Certo.
Cioè magari non proprio tantissimi... ma quindi Saoirse arriva a Ellis Island e la ispezionano, la schedano, quarantena, magari le cambiano nome...
- No.
Ah no?
- Ha già i documenti a posto, saluta la guardia di frontiera ed è già in città.
Dove va a vivere? Sotto il ponte?
- In affitto da una signora.
Una megera che abusa di lei!
- No, una brava signora. Lei peraltro è una ragazza molto seria e diventa presto la sua inquilina preferita.
Ah, perché ce ne sono altre!
- Certo. Un po' meno serie.
E quindi invidie, macchinazioni, beffe crudeli, bullismo...
- No, anzi, è così adorabile che l'aiutano a truccarsi.
Ma insomma che lavoro fa?
- Commessa ai grandi magazzini.
Vessata dalla caporeparto!
- No, anche lei è una brava persona che le dà ottimi consigli. 
A che punto del film saremmo?
- Più o meno quaranta minuti.
E non è ancora successo niente.
- Come fai a dire che non è ancora successo niente? (continua su +eventi!)

- Come fai a dire che non è ancora successo niente? Ha attraversato l'oceano, ha cambiato casa e lavoro, e ora si strugge di solitudine...
Tenta il suicidio?
- No.
E allora come supera questa crisi?
- Incontra un ragazzo.
Un amore impossibile!
- No, anzi, sono tutti contenti che si mettano assieme. Anche se lui, beh...
Lui ha qualcosa che non va!
- È italiano.
Finalmente! E quindi l'incomprensione, il conflitto tra le comunità!
- Manco per niente.
Manco per niente?
- A casa di lui sono tutti molto gentili, appena il fratellino piccolo prova a dire qualcosa sui poliziotti irlandesi si becca una tirata d'orecchi.
E quindi insomma si fidanzano.
- Qualcosa di più.
Sesso? C'è una scena di sesso!
 - Sì, però... americana.
Cioè lo fanno vestiti.
- Naturalmente, e inoltra considera che a quel punto è passata un'ora e questi due tizi ormai li consideri davvero i tuoi nonni, sono goffi come dovevano essere i tuoi nonni da giovani, per cui quando iniziano a baciarsi, insomma...
Ti senti come se si baciassero i tuoi nonni.
- Proprio così.
Lo sai che in quell'altro film c'è anche Wonder Woman? Io non l'ho mai visto un film con Wonder Woman.
- Perché non hanno mai avuto il coraggio di farli, è un personaggio ridicolo.
Non è vero, ha una storia femminista interessantissima.
- Tu andrai a vedere un bel film sull'emigrazione irlandese, con Saoirse Ronan.
Non dico che non mi piacerebbe, e ho una sfrenata ammirazione per Saoirse, sin da quando era praticamente illegale nutrirla, però... di solito nei film le succedevano delle cose.
- Anche in questo film succedono cose.
Cose da film, intendo. Tipo che la uccidono, o la allevano come un'assassina... ma un film in cui emigra e si fidanza, insomma, dov'è il conflitto?
- Se hai pazienza c'è anche in questo film, il conflitto.
Oh bene, quanto bisogna aspettare?
- Un'oretta e un quarto.
Ma sant'iddio.
- È un film di una delicatezza straordinaria. 
Ah, ecco, è "delicato".
Hai qualcosa contro i film delicati?
È quella cosa che dici alla tua ragazza quando t'invita la prima volta e si scorda di salare la pasta... le dici che cucina "delicato".
Il romanticismo della working class, stretto tra i senso del pudore e la paura di morire zitelle. Saoirse si sarebbe anche meritata l'oscar.
E invece ha vinto quella chiusa in una stanza per sette anni.
- Sfortuna.
Scommetto che se chiudevamo Saoirse in una stanza per sette anni era ancora più brava.
- È probabile.
Cioè che razza di spreco è avere Saoirse a disposizione e non infliggerle qualche sfiga tremenda? Senti, non dirmi tutta la trama. Dimmi soltanto qual è la cosa peggiore che le capita in questo film.
- A un certo punto deve vomitare ma il bagno del transatlantico è bloccato, così...
Così?
- La fa in un secchio.
Caspita.
- Lo stesso secchio in cui aveva fatto i suoi bisogni. 
Ritiro tutto, dev'essere un film struggente.
- Vai a vederlo?
Mi leggo ancora cinque o sei stroncature di Superman, poi decido.
- Guarda che è un bel film, davvero. Fotografia straordinaria, un senso dell'inquadratura che...
Ti cala la palpebra mentre lo dici.
- E gli accenti sono fenomenali. L'inglese irish, l'italoamericano... un contrasto fantastico.
Al cinema lo fanno doppiato.
- Già, dimenticavo. 
Quanto dura?
- Cento minuti. 
Va bene, adesso ci penso. Dove lo danno?
- Al Cinelandia di Borgo San Dalmazzo alle 20:10 e alle 22:35.
E poi?
- Basta.
Tutto qui?
- Quindi meglio affrettarsi, no?
Nel frattempo, Buona Pasqua a tutti.

6 commenti:

  1. Io l'ho semplicemente adorato, anche se ammetto di averlo visto in lingua originale...

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  2. guarda, è una delle recensioni più divertenti in assoluto.
    a me saoirse mi piace molto come attrice, pensa te che ho visto the host (in tivvù) solo perché c'era lei e non ho notato la presenza di diane kruger per wuasi tutto il film... ochei, wursta è una stronzata, ma era per farmi capire
    non so se lo vedrò mai, perché con quella faccia lì (un po' come il ragazzino de il sesto senso) le deve per forza succedere qualcosa di brutto e mica mi piacciono tanto i film dove succedono le cose brutte alle ragazze come saoirse...
    quindi appoggio la mozione di marino voglio: che ci racconti di wonder woman?

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    1. Invece se ti piace Saoirse e non vuoi che le capiti nulla di brutto questo è proprio il film ideale.

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  3. si metta agli atti che a me Batman vs Superman è piaciuto. è perfino più dark di quello di Nolal

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    1. *Nolan,
      (anche se nel film ci sono troppe scene senza senso)

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