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mercoledì 2 novembre 2016

Sei sicuro di essere più intelligente della senatrice complottista?

Cara persona intelligente, che nel giorno della scossa più forte hai condiviso il tweet della senatrice 5stelle, arrabbiata con Renzi perché ritocca i dati dei sismografi per non rimborsare i terremotati. Lo hai ripostato anche otto ore dopo. Ci hai scherzato coi tuoi contatti. Ci hai scritto un pezzo sopra e lo hai pubblicato su un blog o su un quotidiano.

Dobbiamo parlare.

Perché lo fai? Perché ogni volta che vado su un social, invece di trovare subito cose interessanti, trovo strafalcioni ridicoli e bufale stantie, messe in giro da te o da altre persone come te, ugualmente intelligenti?

Un grafico altrettanto chiaro in italiano
ancora non si trova.
Potresti dirmi che lo fai per denunciare l'ignoranza altrui, tanto più grave quando appartiene a una persona investita di potere e responsabilità, come appunto una senatrice. E ci potrebbe anche stare. Probabilmente è stato anche grazie alla pronta reazione di chi le stava intorno che la senatrice ha modificato il tweet pochi minuti dopo - senza peratro rinunciare all'impianto complottista. Ai tempi del terremoto in Emilia - appena quattro anni fa - la stessa bufala circolò indisturbata per settimane. Adesso appena qualcuno la mette in circolo viene preso in giro universalmente. E però qualcosa non mi torna.

Il tweet originale sul complotto anti-magnitudo sarà resistito per quanto, mezz'ora? Ma dodici ore dopo la mia bacheca era ancora invasa dagli screenshot, dalle immagini prese al volo di quel tweet. Come se la cazzata in questione fosse davvero troppo bella per non essere diffusa, reclamizzata, amplificata. Cara persona intelligente.

Sei sicuro che sia una buona idea? Prendere una cazzata che è durata pochi minuti, clonarla e disseminarla ovunque puoi sui social e sulla rete in generale?

Ci provo con un esempio scolastico, che spero non complichi le cose: se vuoi insegnare a un bambino come si scrive "scuola", sulla lavagna devi scrivere esattamente: "scuola". Se sai che qualcuno scrive "squola", lo correggerai sul suo quaderno: ma non devi mai, mai scrivere sulla lavagna la parola con la q. Perché anche se la barri col gessetto rosso, anche se spieghi ad alta voce che è la grafia sbagliata, anche se passi mezz'ora a sottolineare il concetto, se quella q resta sulla lavagna c'è sempre il rischio che qualche alunno distratto non faccia caso al contesto, e creda che quella sia la grafia corretta. E in quella classe ci sono sicuramente degli alunni distratti.

E sui social la maggior parte degli utenti è distratta. Se tu segnali un tweet stupido ai tuoi amici o ai tuoi follower, sei davvero sicuro che tutti capiranno che è stupido? Stai sopravvalutando la loro attenzione, il loro interesse, forse anche la tua intelligenza. Che è poi il motivo - temo - per cui passi gran parte del tempo sui social a cercare i contenuti più cretini e a condividerli: lo stesso impulso che ci porta a guardare i reality o i talent. Sono pieni di coglioni che fanno errori che noi non faremmo. Ci fanno sentire intelligenti. Ma non è necessariamente così.

Sul serio: tra una senatrice che scrive una scemenza e tu che la twitti a ripetizione, chi dei due ha imparato qualcosa l'altro ieri? Almeno la senatrice lo ha cancellato: magari parte da una situazione di ignoranza più grave della tua, ma dimostra di potersi correggere. Domenica era ancora convinta che ci fosse un sistema di rimborso danni legato alla magnitudo registrata da un sismografo ufficiale, oggi no. Tu invece domenica credevi di essere più intelligente di lei e hai continuato a spammare le sue sciocchezze tutto il giorno: col probabile risultato di averle fatte leggere a qualche distratto che l'altro ieri non ci pensava, e adesso magari è convinto che Renzi vada in giro a truccare i sismografi. Cara persona intelligente.

Ma sei sicuro?

6 commenti:

  1. Si, sono sicuro.
    Perché io non voglio che la senatrice impari, voglio che si capisca il livello misero dei senatori. Condivido il suo stato per lo stesso motivo per il quale condivido i vaneggiamenti di Marciano', lo stigma della stupidità.

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    1. ( E non li guardo i reality. La stupidità viene a bussare ogni giorno alla mia porta. Non ho bisogno di andarla a cercare in giro)

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  2. Non so, si sarà anche scusata per il tweet ma non mi sembra abbia imparato un bel nulla: http://espresso.repubblica.it/palazzo/2016/10/31/news/enza-blundo-senatrice-che-imbarazza-il-m5s-sulla-magnitudo-ci-raccontano-favolette-1.286942?ref=HEF_RULLO

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  3. Bellissimo post, Leonardo, io sono pigra e sfiduciata, ma spesso, su fb, mi viene l'impulso di scrivere qualcosa sulla particolarità della situazione nella quale parliamo-scriviamo ( quella che tu hai ben spiegato qui). Comincio ma smetto subito, è impossibile farlo in poche parole. E se lo faccio sono sommersa - ovviamente, altrimenti non ci sarebbero problemi - da commenti come quelli che qui, sul tuo blog, precedono il mio. Ancora complimenti.
    Laura Catastini

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  4. Sommersi da commenti come il mio? Io non mi sento più intelligente di nessuno, e non contesto tutto l'articolo di Leonardo, ho solo messo un link per completezza di notizia (ovvero sul "dimostra di potersi correggere" qualche dubbio l'avrei). Peraltro non sono una che ha l'abitudine di condividere tutti gli "strafalcioni" o le assurdità dei politici, lo ritengo anche io inutile e una perdita di tempo dato che sono una quantità spropositata.

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  5. È sacro dovere di ogni buon patriota evidenziare il livello di paranoia delirante complottista che contraddistingue il "movimento" (o il target elettorale a cui si rivolge).

    Più in generale, è cosa buona e giusta punire la stupidità. Il discorso di scrivere "squola" sulla lavagna mi pare c'entri come i cavoli a merenda: nessuno potrebbe pensare che la questione della magnitudo sia plausibile perché la senatrice[!] viene insultata a dovere per questo.

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Puoi scrivere qualsiasi sciocchezza, ma io posso cancellarla.