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martedì 31 luglio 2001

A volte vorrei essere un giornale,

che anche nelle giornate più tragiche ha le sue rubriche dove la vita continua, c'è l'oroscopo, i titoli in borsa, i programmi tv. E così, riempendo colonne, la vita va avanti, colle sue gioie, i suoi dolori, le sue ingiustizie.

Invece sono una persona, e dopo avere scritto tanto (troppo...) non so esattamente come continuare. Cosa dovrei scrivere adesso? Qualcosa di divertente? L'ultimo film che ho visto? Cosa ne penso del Dpef? Di Fassino che simpatizza con Israele?

Non sono più sicuro di vivere in una democrazia, d'accordo. Vale la pena di fare il broncio per questo? Non so.

Prima o poi però devo ringraziare le persone che mi hanno scritto in questi giorni. La vostra attenzione (il vostro affetto, in certi casi) mi hanno fatto davvero bene. Io, che arrivando a Genova credevo di non rappresentare nessuno fuorché me stesso, ho scoperto rapidamente che ero lì anche per altre persone, e che dovevo tenere gli occhi aperti e la testa alta anche per loro.

Questo non vuole dire che io sia soddisfatto della mia *missione*. Per quanto abbia cercato di tenere gli occhi aperti, non ho visto molte cose, altre cose le ho viste e non le ho capite, o le ho capite tardi. Su Genova continuano a leggersi cose molto più interessanti di quelle che ho scritto io.

Per esempio:

Tenetevi aggiornati su www.mir.it

Mentre i vari corpi di polizia continuano a rimpallarsi le responsabilità, in un balletto ormai penoso, cominciano ad arrivare le testimonianze dall'estero. Questa (da Indymedia) è lunghissima, ma vale la pena, perché conferma l'idea che ci siamo fatti dell'irruzione alla Diaz e delle torture di Bolzaneto. On. Castelli, possibile che dall'Inghilterra e dall'Italia si sentano raccontare le stesse storie, e a lei non risulti nulla?
Quanto alla parola "torture", l'articolo stesso spiega perché non è esagerato adoperarla nel caso di Bolzaneto.

Il rapporto riservato della questura di Genova, pubblicato dalla Repubblica, non è un grosso scoop. D'accordo, c'è una menzione di "25-30 infiltrati di Forza Nuova": questo però arriva dopo i famigerati palloncini di sangue e i lanci di "frutta con all'interno lamette di rasoio", le immaginifiche armi del "Blocco Giallo" che voleva anche affittare un satellite... Insomma, non ci sono solo i picchiatori, nelle questure. Ci sono anche i picchiati. Ops, scusate, mi è scappata.

Anch'io vorrei credere che è tutta colpa degli infiltrati fascisti, ma le cose probabilmente non stanno così. Il Black Bloc, è un fenomeno complesso, come disse Agnoletto quella volta. Un enorme documentosui blacks, da Indymedia, ha il pregio di essere tradotto in italiano. Per quelli che arrivano sul mio sito digitando "black block"... ci tengo a dire che io vengo in pace.

Piccoli episodi che fanno pensare:
"Certo che bisogna essere pazzi per parcheggiare qui", ci dicevamo sabato, passando per Corso Torino. E adesso salta fuori che un auto distrutta non risulta registata al PRA...


Il ladro di estintori
Il PUNK BESTIA era mascherato, stava sfasciando tutto, voleva uccidere i carabinieri.....con un estintore rubato. Quanti reati per un non-violento !! (dal sito di Forza Italia)

Ve lo sarete chiesti anche voi: ma Carlo Giuliani andava in giro con un estintore da muro?

(ANSA) (pubblicato sempre da Indymedia, però) - "GENOVA, 31 LUG - Non risulterebbe tra gli strumenti in dotazione ai mezzi dei carabinieri l' estintore arancione che compare nelle immagini che ritraggono Carlo Giuliani nell' atto di lanciarlo contro la Land Rover..."

Clarence pubblica una foto in cui si vede l'estintore a bordo del mezzo. (Ma quando è stata scattata veramente? Prima, dopo, durante? Permettetemi di dissentire con Clarence: una "sequenza fotografica" non dice "la verità", al massimo ne ricostruisce una).

Si dice "Come in Cile", si dice "Come l'Argentina"...
Sì, l'abbiamo detto in tanti. Ma che ne sappiamo? Un giornalista cileno che è stato a Genova mi ha detto che non ha mai visto una polizia così. Siccome non è esattamente l'ultimo arrivato, ma ha conosciuto Allende e Pinochet, forse vale la pena di sapere che ne pensa.

"Dai, a noi puoi dircelo, quella dei repubblicani sulla tomba di Mazzini te la sei inventata!"
E invece no.

Ma chi raccoglie le testimonianze su Genova?
Un po' tutti. Meglio così. Il Genoa Social Forum realizzerà un libro bianco. C'è chi si preoccupa già della sua diffusione. Diario invece ha già raccolto talmente tanto che non ne vuole più.

Per oggi basta così. Grazie ancora a tutti.

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