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martedì 20 maggio 2003

(Io sono sempre molto lento, ma questa settimana blogspot va a carbone).

Diritto di replica, perbacco.
Sapete che io, in quanto testimonial dell'associazione Orfani del Tredici Maggio, ogni anno in questi giorni scrivo una lettera all'Astensionista di Sinistra, il cui senso è: farabutto, tutto questo è colpa tua.
Beh, quest'anno, finalmente, l'Astensionista mi ha risposto. E -- cosa che non mi capita poi così spesso -- mi ha risposto a tono.
Tra l'altro è proprio una mia collega, e la cosa mi spiazza un po':


Ok, Leonardo, va bene.
All'epoca non votai.
E faccio pure l'insegnante, e non sopportavo De Mauro.
Non per gli aumenti agli insegnanti meritevoli, figuriamoci... caso mai, per la riforma dei cicli dell'ultimo momento, con annessa circolare delirante che non ho voglia di andare a ripescare, pietà...
E, anche, perchè non mi pagava.
Perchè questa è l'unica cosa in cui non ci hai preso, con il tuo identikit: non sto andando in pensione, nemmeno un po'. A dire il vero, credo che non ci andrò mai.
Al contrario, ero una precaria, all'epoca (lo sono ancora, ovviamente, ma sto imparando a fare a meno della scuola) e proprio non mi pagava, il Ministero.
Presi servizio a Ottobre, quell'anno, e il primo stipendio mi arrivò a Febbraio.
Come l'anno prima. E quello prima ancora.
Ed io mi incazzai moltissimo, proprio da soffocone, e non votai.
Eccola, la verità.

Sì, se vuoi mi vergogno pure... e, ovviamente, ne sono pentita.
Però non mi ritrovo in quel tuo feroce "Tutta la tua invidiabile forza morale, la condensi in un solo giorno: il giorno delle elezioni".
Perchè, vedi, la mia non fu forza morale; al contrario.
Quello moralmente forte, all'epoca, fosti tu.
Io, semplicemente, mi incazzai col mio datore di lavoro moroso... fossi stata più forte, più attenta e più brava, l'avrei votato lo stesso.
Fui infinitamente meno brava di te, invece, quindi puoi concederti gli sguardi di cui parli; che vuoi che ti dica...

Io ti invidio perchè tu ci sai vivere, in un paese in cui l'alternativa è tra una costante forza morale (la tua, quella che io non ebbi) e il disastro.
Ti invidio perchè riesci ad assumere serenamante il fatto di dover essere sempre tu, in prima persona, a qualunque costo, colui che si dà i pizzichi sulla pancia e va a salvare il paese.
Ti invidio perchè io proprio non fui capace di pensare che no, non importava che il mio Stato mi obbligasse, anno dopo anno, ad andare ad insegnare affidando il mio mantenimento alla buona volontà dei miei congiunti.
Che dovevo pensare alla Patria.
A un bene superiore al mio.
Pensai in termini infinitamente più semplici, perchè avevo bisogno di sentirmi normale. Aspiravo a cose piccole. Ad essere amministrata in base a due concetti elementari (tipo lavoro= stipendio) e ad avere il voto come unico strumento per valutare i miei amministratori.
Una cosa piccola piccola ma fondamentale per il mio equilibrio, in quei giorni.

Il resto qui.

...E bisogna dire che tutto l'haramlik è molto bello.

Ma che mi succede? Mi scuso per il server, lascio spazio agli altri, ospito le repliche, faccio complimenti gratis... sto invecchiando?

(L'effetto è lo stesso della foto con autografo prestampato delle dive di Hollywood: un nuovo fan è stato arruolato. Il bello è che il blogger neofita ringrazia "Wow, avete visto, ho ricevuto un commento da una Blogstar!!! Che giornata!!!" La Non Piu' Giovane Blogstar sorride compiaciuta e torna a pensare al titolo del suo prossimo, originalissimo post).

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