Non dico dagli anni Ottanta, non credo che ce la faremo mai, ma sarebbe bellissimo cercare di uscire vivi almeno dai Quaranta - da questa fiction sugli anni Quaranta in cui viviamo da vent'anni, con finiture di cartapesta sempre più slabbrate. Non dico per sempre, magari giusto qualche mese per vedere se funziona, come le coppie rodate quando vanno in vacanza: io e te, proviamo a vedere se litighiamo anche, boh, alle isole Marchesi. Ecco, allo stesso modo io e voi potremmo passare questo giugno 2011 nel Secolo XXI parlando di calcio-scommesse o questione palestinese o crisi di Berlusconi senza mai nominare (neanche quando ne avremmo tanta voglia): Hitler, il nazismo, l'Olocausto, la conferenza di Monaco, Mussolini, il fascismo, le leggi razziali, Piazzale Loreto, eccetera. Non perché ce ne vogliamo dimenticare, tutt'altro: proprio perché vogliamo conservarli come ricordi preziosi, importanti, da tirar fuori soltanto quando ne vale la pena e non, capitano Buffon, al primo scandaletto che arriva.
Anche perché il fascismo, quel fascismo ruspante che ti abbiamo sempre perdonato finché ci paravi i rigori, Capitano, non è che può trasformarsi in un'enciclopedia buona a tutti gli usi, come accade a quelli che a furia di lamentarsi che a scuola non si insegnano le foibe, e le stragi del triangolo rosso, e a pretendere nei programmi di tutte le scuole le foibe (e il triangolo rosso), dopo un po' l'unica cosa che sanno dirti di tutto il Novecento è che ci sono state delle foibe e un triangolo (rosso). Non dico che non siano storie importanti, ma impariamone altre. Perché non è vero che tutto intorno a noi ci parla di Mussolini. Siamo noi che abbiamo questa fissa per Mussolini e lo vediamo in qualsiasi uomo di potere, da quando Forattini infilava Craxi nello stivale e anche prima.
Altrimenti continuiamo la solita recita: il calciatore fascistone che tira fuori Piazzale Loreto, il blog sinistroide che risponde Ma-gari, sarebbe ora di appendere tutti i disonesti e intrallazzoni eccetera eccetera. Come se fosse una fune che ognuno può tirare dalla sua parte, Piazzale Loreto, mentre invece è un simbolo che dovrebbe unirci, fascisti e antifascisti, nella vergogna. Se ne abbiamo studiato quel poco per sapere che non ci fu nessuna gloria nello sparacchiare e sputacchiare sui cadaveri; che Pertini se ne andò disgustato, che il CLN deplorò immediatamente e unanimemente la "macelleria messicana", e che a tutt'oggi non si è ancora capito chi abbia dato l'ordine di portare lì le salme e appenderle alla tettoia della pompa di benzina. Nulla di cui andare fieri, davvero: Mussolini avrebbe potuto morire da combattente, e si fece catturare travestito mentre fuggiva; quanto agli italiani, Capitano, non ha tutti i torti: hanno questo vizio di tenersi tutta la saliva per quando i potenti cadono in disgrazia. Lei poi stava semplicemente pensando a quella banda un po' sgangherata di calciatori pizzicati a truccare le partite, ma forse nelle ossa ammaccate ha sentito lo Zeitgeist: c'è un'aria strana in questi giorni, a Roma hanno perfino messo in scena una farsa di Gran Consiglio. Poi magari non succederà nulla, come non è successo nulla tante altre volte, ma a Piazzale Loreto in questi giorni ci stanno pensando in tanti: più per mancanza di fantasia che per reale attinenza.
Tanto che io, solito bastianino, sento qui di dover lasciare un piccolo voto: il giorno che Silvio sarà caduto - ma caduto sul serio - domani o tra vent'anni, prometto che non sprecherò una sola cattiva parola, un solo sputo per lui; e ne rispetterò la salma. Magari dagli anni Quaranta si può uscire anche così.
Pertini però, Leonardo, mi pareva fosse invece uno dei pochi a rivendicare i fatti di piazzale Loreto ("a Milano c'è piazzale Loreto", disse credo in un discorso a Napoli) in barba al resto della dirigenza CLN, che in effetti fin da subito decise di fingere che non fossero mai capitati. No?
RispondiEliminaSottoscrivo!
RispondiElimina"...il giorno che Silvio sarà caduto - ma caduto sul serio - domani o tra vent'anni, prometto che non sprecherò una sola cattiva parola, un solo sputo per lui..."
RispondiEliminaper questo ti taccerei quasi di revisionismo preventivo...
personalmente, io ggiovane che mi ricordo solo vagamente toto' schillaci prima di lui, sprechero' decadenti bottiglie di spumante e tristi allegre gozzoviglie intorno al suo cadavere (politico)... guarda, e francamente, e molto decadentemente, non ne vedo l'ora!
Leonardo, sicuramente il tuo atteggiamento è quello più razionale e saggio e politicamente corretto e lo sottoscrivo. Io non credo che avrò davvero la forza o la statura morale per trattenermi almeno da uno sputacchio.
RispondiEliminaSu Piazzale Loreto non ho mai capito fino in fondo i pianti e i pentimenti. Si veniva da anni terribili in cui il lutto e l'orrore avevano lasciato il segno su ogni porta di casa, e dall'orrore (e dai suoi metodi bestiali) e dal desiderio di vendetta non ti liberi facilmente. Torture, pestaggi, soprusi, omicidi, vite inespresse, un paese distrutto e milioni di morti da una parte; scempio di un cadavere dall'altra: la bilancia rimarrebbe pesantemente ferma anche se si fosse trattato di vero linciaggio. A Carretta andò peggio. E' l'unico episodio della storia italiana moderna a fornire un piccolo deterrente per i nostri duci e ducetti, in cui la massa pecorona può anche fare paura. Quelli che lo citano ancora dalle poltrone televisive come episodio orribile e vergognoso cercano di farne un peccato originale del popolo italiano, per farglielo scontare all'infinito, come è successo agli Ebrei per aver condannato Gesù un po' di tempo fa. Vorrei vedere la nipotina del capoccione messa a confronto con i nipoti dei morti delle Fosse Ardeatine o dei campi di sterminio, se avrebbe ancora il coraggio di sbraitare.
Il fatto è che se l'impunità divina è sicura e quella terrena ormai quasi, lo spettro di Piazzale Loreto è ancora l'unica cosa che a questi qua fa ancora un po' paura, perché le mandrie puoi anche comandarle, ingannarle e opprimerle, ma se ti scappano di mano ti calpestano. A quel punto, sapere se hanno torto o ragione non serve a molto.
da wikipedia:
RispondiElimina"[Piazzale Loreto] È noto soprattutto per essere stato teatro di due eventi della Seconda guerra mondiale. Nella Strage di Piazzale Loreto, il 10 agosto del 1944, i soldati della Legione Autonoma Mobile Ettore Muti fucilarono quindici partigiani antifascisti (sul lato compreso tra viale Andrea Doria e corso Buenos Aires, dove attualmente si trova una stele commemorativa). L'anno seguente, dopo la cattura e l'esecuzione di Mussolini, Piazzale Loreto venne scelta come luogo simbolico per l'esposizione del cadavere. Il 29 aprile del 1945, all'angolo con corso Buenos Aires, vennero esposti i cadaveri di Benito Mussolini, Claretta Petacci e altri esponenti della Repubblica Sociale."
insomma la storia studiamola bene, e per intero, collocando gli eventi nel loro contesto.
possiamo storicizzare ma non capire gli animi di piazzale loreto. per farlo dovremmo avere tutti sessantasei anni di meno, ed esser passati per ventanni di dittatura, cinque di guerra, quattro di stenti e bombardamenti, tre di guerra che devastava da sud a nord.
RispondiEliminaciao
Luiz
Ma sì, però anche quel giorno lì c'era chi perdeva tempo a sputare un cadavere e chi si stava già preoccupando, per esempio, di dirigere il traffico. Ecco, io avrei preferito trovarmi tra questi ultimi.
RispondiEliminaApprezzo molto sia il pezzo di Leonardo che le aggiunte e sfumature di Rob.
RispondiEliminaAggiungo solo un punto di vista leggero:
trascruando il substrato "culturale" e stando nella metafora, in fondo, quella del portiere fascistello ruspante è una bella, chiara ammissione. Ci dice che lui pensa che i lazzaroni amici suoi siano stati finalmente beccati, e che la pagheranno
Sicuramente piazzale loreto è stato un errore ma lo è altrettanto cercare di mettere sullo stesso piano l'olocausto e le foibe che comunque i massacri delle foibe non li hanno compiuti i partigiani ma i comunisti slavi che si sono vendicati delle porcherie subite dai fascisti.
RispondiEliminaForse anche i partigiani sono stati vittime delle foibe.
buffon ,parla meno e soprattutto non scendere in campo storiografico a vanvera!
RispondiEliminaforse sarai stato un bravo portiere(!) ma per favore ora che ti sei avviato sulla strada del declino , non sparare ca..ate per metterti in mostra!
Che il sig.BUFFON pendesse a Destra ne avevo sentore,adesso no ho la certezza.Ma perchè sentire cavolate e difendere ragazzi che guadagnano milioni pur facendo un lavoro che è un gico anche piacevole (che fortuna)e non pensare alla sua squadra che è stata rovinata in tutti sensi per due telefonate .Gigi un consiglio da un vecchio Juventino,lascia stare la politica che non fà per la tua cultura e coscenza politica,altrimenti vai al Milan da Berlusca che ti farà fare Deputato
RispondiEliminail problema di buffon non è che pende a destra, ma che è senza cervello.
RispondiEliminaLa domanda è sempre la stessa, perchè se uno appena appena noto velina, calciatore, tronista, personaggio del reality dice una stronz...ops sciocchezza come quella di piazzale Loreto tutti si sentono in dovere di riportare e commentare la notizia. Sai quanti impiegati muratori casalinghe idraulici avranno detto la stessa sciocchezza e non se li è filati nessuno.....Allora per favore non diamo notizie sui giornali o in TV solo perchè lo ha detto questo o quello, ma perchè sono veramente importanti...e il giudizio di Buffon sugli italiani non lo è!!!! dirò di più del suo giudizio "Me ne frego" :-)
RispondiEliminaTrovo del tutto sproporzionato e poco attinente il richiamo a piazzale Loreto, sperando in ogni caso che Buffon si voglia riferire sia a ciò che lì accadde nel '45, con l'esposizione dei corpi di Mussolini, Petacci ecc., appesi per i piedi ed esposti oscenamente alla folla, sia a ciò che lì accadde nel '44, quando quindici antifascisti, per rappresaglia e con esecuzione sommaria, furono fucilati dai nazisti, che lasciarono pure i loro corpi al sole, alle mosche.
RispondiEliminaSe e quando cadrà il Belusca, non avrò certamente il tempo per sputacchiare: penso che festeggerò a lungo. Circa Buffon, è un ometto patetico con il mal di schiena (ricordate i passati mondiali?) che forse cerca di pararsi preventivamente il culo. Ciò che è molto di moda fare in Italia tra le alte sfere. E poi se capitasse anche a lui di finire nel fango, chi si occuperà della sua bella moglie? Vuoi dire che una così non si trova subito un altro buon partito? Eh, povero Buffon, bisogna capirlo... da tutto ciò il corto-circuito cerebrale che gli fa dire stronzate.
RispondiEliminavittorio ha detto
RispondiEliminacredo fosse il 27 o 28 aprile del 1945,quel giorno, non avrei mai pensato di assistere a un avvenimeto cosi straordinario.vorrei dire anche come tutto questo successe:non avevo ancora 18 anni quel 25 aprile del 1945, da tre anni lavoravo alla magneti marelli come operaio.
avendo fin da allora aderito al movimento antifascista clandestino all'interno dell'azienda,alla vigiglia ricevemmo l'ordine di occupare la fabbrica,dove si istaurò il giorno dopo il comando di una brigata partigiana proveniente da fuori, noi ci mettemmo subito al loro servizio per essere utili in qualsiasi momento.capitò appunto il 28
aprile di essere incaricati di andare a reperire farina essendo i fornai rimasti senza pane per la popolazione del luogo.percorrendo su
su un camion alle cinque del mattino viale Padova che porta direttamente a piazzale Loreto,
vedemmo un assembramento di persone sotto il chiosco di benzina,ci fecero passare perchè avevamo l'insegna del C.L.N.la scena che vidi fu
fu tragica, surreale ,quasi come quella che vidi l'anno prima, quando andammo avedere a piazzale Loreto i quindici martiri fucilati dalle brigate nere.onestamente devo dire che non
vidi violenza sui cadaveri,anche perchè gente a quell'ora, essendoci il coprifuoco non ne circolava.quello che successe dopo durante la giornata dipese dal poco servizio d'ordine,per cui si furono costretti ad appenderli.
quelli che giudicano oggi non hanno vissuto quei momenti tragici,terribili,dove quando ti alsavi al mattino non potevi sapere se avresti visto ancora il tramonto.
Grazie per la testimonianza, sig, Vittorio. Conoscevo molti dei dettagli da lei riportati, non tutti. Scrivere di queste vicende fa bene, ogni tanto. Proprio per non finire solamente, come dice Leonardo, a parlare di foibe e di triangolo rosso. Quanto ad uscire dai '40, noi i passi dovuti li facemmo già nel '46: furono altri, poi, ad avanzare le pretese e le rivendicazioni che sappiamo, dimostrando di non aver fatto il minimo sforzo per collaborare a una memoria unica condivisa.
RispondiEliminaSignori, lasciate stare Pertini, per favore, che proprio su piazzale Loreto, recentemente, in una trasmissione degli anni '70 rimandata da Rai Storia, attestava i fatti di piazzale Loreto come fenomeno assolutamente giustificabile (e ci mancherebbe) di reazione popolare, aborrendo naturalmente lo sconcio dell'"impiccagione" finale. Ma rivendicava decisamente il fatto di giustizia e civiltà della esecuzione del Duce e della conduzione del suo cadavere in quel luogo: cosa che andrebbe fatta oggi, sempre e dovunque, contro postfascisti e ipocriti. Quanto a Buffon, poveraccio. Il solo accostare quei fatti con lo sconcio penoso del pallone dice che tipo di miserrimo personaggio sia.
RispondiEliminaKarl
Non ti preoccupare, io non mi faró trovare con la bocca asciutta... e se un qualcuno ha giá provato con la pernacchia.... io sto giá provando la mira.....
RispondiEliminaSolo allora mi sentiró definitivamente libero.... e sicuro.
Era piú colpevole di un Saddam, piú feroce del beduino amico di Silvio, aveva creato un ordine criminale che era secondo solo ad Al Qaeda....
RispondiEliminaQuella fu l'unica fine che potesse meritare.... peggio ancora andó a Ceausescu.... e ne gioimmo anche allora....
Buffon,a distanza di anni,ha voluto rivalutare,in positivo,un episodio,quasi simile,sempre in ambito scommesse,che lo vedeva coinvolto,fidando nella scarsa memoria degli italiani!anche se fu assolto da responsabilità penali,lui era ,in tutto e per tutto,simile ai suoi colleghi di oggi,cialtronelli anzichè no.......
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