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venerdì 11 aprile 2008

ma Chi Te L'Ha Fatto Far

Caro Egregio Silvio Berlusconi,

ho esitato a lungo prima di scriverti questa lettera. Vedi, il fatto è che in queste settimane di campagna elettorale c'era una cosa che avrei voluto chiederti. Era una domanda semplice, non maliziosa, anzi piuttosto banale; così mi aspettavo che qualcuno prima o poi te la ponesse. Ho aspettato invano, e così ora te la faccio io.
Egregio Silvio Berlusconi, probabilmente tra tre giorni avrai vinto le elezioni. A quel punto dovrai ben farti la domanda che ora ti rivolgo, e cioè: Chi Te L'Ha Fatto Fare?

Egregio Silvio, è la quinta volta che ti candidi alla Presidenza del Consiglio: credo che sia un record, almeno per le democrazie europee. E deve essere una fatica mortale, che ha stroncato ben altri cavalli di razza. Io confesso di aver pensato, per molti anni, che tu partecipassi all'agone politico principalmente per motivi extrapolitici, vale a dire per salvare le tue aziende e anche un po' la fedina penale tua e dei tuoi amici. Tutti risultati pienamente raggiunti, dopo una dozzina d'anni di lotta (forse valeva la pena dartela vinta subito e non pensarci più). A questo punto però avresti potuto tirare i remi in barca. In un certo senso avresti dovuto, dal momento che non sei un giovanotto e che tutto sommato la politica ti ha dato tutto quello che ti poteva dare. E invece no, tu insisti. Perché?

Davvero non c'era nessuno in grado di prendere il testimone? Ecco, questo è grave. Tu dici che lo fai per salvare l'Italia, ma l'Italia è fottuta, se l'unica speranza è appesa alle sorti elettorali di un settantenne. E per favore, non cominciare con la manfrina della tua immortalità. È vero, quando sei in campagna elettorale tiri fuori i muscoli, e li abbiamo visti. Ma sulla distanza le righe rispuntano fuori. E lo sappiamo tutti che le elezioni ti eccitano tanto quanto ti deprime poi governare. Non sbaglio di molto se prevedo che dopo aver nominato il nuovo governo, a fine maggio ti eclisserai: ti si rivedrà abbronzato sulle riviste a fine agosto, e poi ancora silenzio fino alla Finanziaria. Era più o meno il modo in cui governavi tre anni fa, e non credo che lo cambierai. Certo, un gaffeur come te meno parla meglio è (a proposito, come si fa a offendere Totti a tre giorni dalle elezioni?) Il problema è che oltre a parlare poco, farai poco. I tuoi governi non hanno mai brillato per decisionismo. Poche riforme, e spesso disastrose. Per di più, la congiuntura economica è molto difficile, e anche questo lo sai. Fino a ottobre riuscirai a dare la colpa al governo precedente, e poi? E poi, se non l'hai capito, sarai nei guai. Guai grossi. Gli italiani non potranno per sempre dare la colpa a Prodi all'Euro. Presto o tardi (più presto che tardi) cominceranno a darla a te. A ragione o torto, non importa.

C'è una marea montante di malcontento popolare nel Paese, che la campagna elettorale non è riuscita a cavalcare (anche perché ne sarebbe rimasta travolta). L'hanno chiamata “antipolitica”: è un nome come un altro. Questo movimento neanche più sotterraneo appare sedotto, più che da Beppe Grillo, da un'idea: le colpe della crisi italiana vanno attribuite in toto alla sua classe politica. È una bella idea, se ci pensi, perché fornisce alla gente quello di cui in cui nei momenti di panico ha più bisogno: un Nemico. E tuttavia questo Nemico è ancora un po' troppo astratto. Chi dovrebbe rappresentare la classe dei politici, chi dovrebbe impersonare il Nemico Numero Uno? Romano Prodi? Non funziona. Napolitano? Si fa fatica persino a considerarlo un politico. E allora chi? Chi è il capro espiatorio che serve alla nazione? Ecco, se ci pensi bene, queste elezioni servivano proprio a designarlo. E le vincerai tu. Se invece le vincesse Veltroni, non farebbe lo stesso effetto: Veltroni è rassicurante, ma ha un decimo del tuo fascino. Odiarlo è difficile quanto amarlo veramente. Tu invece ci hai sempre regalato emozioni forti: hai voluto che ti amassimo o che ti odiassimo. E nel momento più nero della crisi, insisti per risalire sulla poltrona del potere. Ma sul serio, Chi Te L'Ha Fatto Fare?

Può essere incosciente vitalismo il tuo – perché il salmone risale la corrente? Perché la gallina attraversa la strada? Perché Berlusconi continua a gareggiare per Palazzo Chigi? – fatto sta che con la tua cocciutaggine dai proprio l'impressione di prepararti a un finale in grande stile. Spero per te un po' più eroico di Hammamet e un po' meno cruento di Piazzale Loreto: eppure questi esempi non li ho scelti a caso. Non fraintenderti, non è per darti del fascista, quanto per ricordarti una delle peggiori qualità degli italiani: quando il Grand'Uomo cade, fanno la fila a sputacchiare il cadavere. E poi faranno finta di non averti mai conosciuto. E questo ti farà male, lo so, più degli sputi. E quindi: Chi Te L'Ha Fatto Fare?

16 commenti:

  1. Tranquillo, Silvio... Dopo una decina d'anni torneranno ad idolatrarti, forse addirittura diverrai il padre ispiratore della nuova sinistra.

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  2. questa volta leonardo hai proprio ragione. voglio dire: stavolta non trovo proprio niente da ridire e io ho sempre da ridire.
    in questi ultimi giorni sta dimostrando che vuole vincere davvero, a volte sembra terrorizzato di perdere...
    mah!
    a che serve avere gli stramillanta milioni di euro e dover combattere con bossi, fini, tremonti... porcatrota l'invita pure a pranzo o a cena!
    secondo me è solo (semplicemente) mania di grandezza. lui pensa che veramente siamo coglioni a non volerlo, a non adorarlo.
    hai presente nel "silenzio degli innocenti" quando il tizio si guarda allo specchio e dice (alla sua immagine" una cosa tipo ti scoperei?
    ecco lui è così: vuole essere amato e non si capacita di non essere rieletto col 90% dei voti.
    è talmente abituato a vedere la gente che ride alle sue barzellette che ha finito per credere di essere simpatico. lui pensa davvero di essere meglio di napoleone (ma che paragone è?) e soffre al pensiero che potranno farlo santo solo da morto: se ci pensi è proprio un'ingiustizia.
    se lui se ne stesse a panza all'aria da qualche parte a sventolare bigliettoni per rimorchiare non potrebbe sentirsi adorato. sarebbe uno dei tanti miliardari. uno dei tanti vecchi bavosi miliardari. ha bisogno di sentirsi utile, come certi vecchi che vanno in pensione e non s'areggono più.
    se non vince non arriva a natale: si deprime e more. se pareggia non arriva alla fine della legislatura. se vince ci ha una speranza e durerà abbastanza per cercare di diventare presidente della repubblica (per il posto di papa ci vogliono altri requisiti)...

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  3. Se si potesse avere un bis di piazzale loreto senza i milioni di morti che l'hanno preceduto, io mi metterei già in fila con i popcorn. Scusami la politica scorrettezza, leonardo, ma non son convinto che quel giorno sia stato, come si dice sempre, una vergogna e uno scandalo ecc. ecc. Solo la reazione minima di un popolo a vent'anni di sofferenze e ad una guerra catastrofica.

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  4. Con questo post ho avuto l'ennesima riprova di come le stesse cose possano essere viste in maniera completamente diversa da ogni persona.

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  5. Secondo me stavolta Berlusconi non spera di vincere, ma di pareggiare. Spera anche lui nel Governissimo, nella "Grande Coalizione", nel Mega-Scaricabarile, per partecipare all' ultimo banchetto prima dell' affondamento, già seduto nella scialuppa di salvataggio.
    Non ci sarà un secondo Piazzale Loreto. Quando gli italiani si decideranno ad andarli a cercare con le torce e i forconi, Berlusconi e gli altri saranno già lontani, al sicuro da un pezzo.

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  6. l'uomo è pieno di senso di responsabilità e vuole adeguatamente preparare la propria successione.

    naturalmente il suo successore è ancora lui.

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  7. Bella lettera.

    Sono abbastanza d'accordo con quanto dice Alessandra: Berlusconi sa che non può mantenere nulla di quello che promette; confida in una vittoria ma spera in una collaborazione con l'opposizione su alcuni temi.
    Credo che, usando la metafora, in questo modo eviterebbe piazzale Loreto. Immagine questa che, però, potrebbe riaffacciarsi al prospettarsi di un altro dei suoi obiettivi: la presidenza della Repubblica.
    Neanche un Berlusconi dialogante e moderato potrebbe essere accettato in quel ruolo, da molti italiani.
    Prevedo quanto segue: vittoria di misura del PDL, e conseguente (non immediata) richiesta di collaborazione sulle riforme istituzionali, con l'obiettivo di rafforzare il ruolo del presidente della Repubblica.
    Probabile proposta per una nuova riforma della giustizia.
    Per il resto, gestione dell'ordinario. Forse uno dei pochi riusultati positivi sarà una diminuzione dei conflitti ideologici; qualcuno parlerà di pacificazione nazionale. Forse, ma a spese di verità mancate. A cominciare da Piazza Fontana.

    Andrea Giova

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  8. Questa volta post e commenti davvero ispirati. Paradossale ma pieno di verità Leonardo, intelligenti e chiari come al solito marcello, alessandra e pbeneforti.
    Che aggiungere che non sia già stato detto?
    Quel che si evince da Leo è che l'uomo è ormai prigioniero: non può uscire dal cono di luce della politica e dei TG pena la morte, come nota marcello.
    Secondo me ha due aspirazioni-ossessioni: fare il ponte di messina e il presidente della repubblica, senza di che non potrebbe passare alla storia, pur se si è fatto già erigere il mausoleo.
    Tutto il resto per lui conta poco.
    Però quanto a piazzale Loreto non sarei tanto sicuro: ha governato per 5 anni durante i quali la crescita è stata zero, i redditi dei dipendenti sono andati a picco, ha passato mezza legislatura a farsi sotto gli occhi di tutti leggi ad personam e alla fine con un paio di colpi di teatro quasi rivince.
    Può darsi vada tutto come dice Leo ma io preferirei levarmelo subito di torno prima che ci conduca all'Argentina.
    E la possibilità sta ANCORA nelle NOSTRE MANI: non ha ancora vinto,
    se la gente di sinistra, noi di sinistra, VOGLIAMO, Berlusconi E' FINITO!
    DIPENDE SOLO DA NOI! Ci basta UN voto in più.
    Possibile che vogliamo ANCORA farci del male? Possibile che non vogliamo cogliere quest'UNICA occasione irripetibile di uscire da quest'incubo ?
    Quanto dovremmo rimpiangere se vincesse (come noi nel 2006) per poche migliaia di voti, perchè qualcuno disgustato dal governo Prodi rimane a casa ?

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  9. ma cosa significa pareggiare? ci sono tantissimi gradi di pareggio. ricoediamoci che berlusconi non aveva un maggioranza fortissima al senato neanche l'altra volta, ma è lo stesso durato 5 anni a colpi di fiducia. cosa che a prodi non è successo, dato che sembra che l afiducia sia una cosa corretta da fare solo se l a fa berlusconi. questo nano è una sanguisuga, stiamo attenti!

    http://it.youtube.com/watch?v=0DUBzklVT9w

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  10. VORREI CORREGGERE UNA INESATTEZZA. La frase esatta era: COME SI FA A OFFENDERE TOTTI. PUNTO
    marina ;-)

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  11. Fantastico il tuo blog! Che gaffe silvio!

    PS
    Ehi se vuoi un'occhiata al mio blog!!
    http://belli-notebook.blogspot.com/
    non te ne pentirai ^^

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  12. "che gaffe, Silvio!" nel commento di "belli" ormai e' una frase cosi' generica che potrebbe tranquillamente essere spam. Il che' la dice lunga sulle capacita' "gaffistiche" (ma anche "gaffeuristiche" visto che parliamo di spam) del Mr.B.

    Il post e' cosi' cosi' (e piazzale Loreto, suvvia, e' flamebait). Speriamo che da domani, di Silvio, non ci sia piu' bisogno di parlare...

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  13. Dicevo che una frase cosi' generica come "Fantastico il tuo blog! Che gaffe silvio!" seguito da un link puo' tranquillamente essere spam, no? B fa una gaffe al giorno; ti fai un bel programmino che automaticamente prende tutti i blog in cui c'e' la parola "Silvio" e posta un commento del genere con in calce un link (che magari non c'entra niente) a cui vuoi fare pubblicita', e via.

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  14. drammaticamente d'accordo.

    mi vedo perfino a difenderlo, (io!) quando l'antiberlusconismo diverrà costituzionale.

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