Pages - Menu

mercoledì 12 agosto 2015

Redenzione, di Michel Houellebecq

È il seguito di Sottomissione, di Michel Houellebecq. Se non lo avete letto vi regalo tre ore di vita riassumendone la trama: un docente universitario perfettamente inutile che comincia a perdere i colpi (non riesce più a sedurre una studentessa a semestre) assiste svogliato alla colonizzazione islamica della Francia, che avviene attraverso regolari elezioni - in strada all'inizio ci si ammazza un po', ma la tv fa finta di niente e lui si guarda bene dal ficcare il naso. All'inizio è un po' preoccupato dalla prospettiva di non vedere più femmine scoperte ai rinfreschi accademici, ma quando si rende conto che la nuova fede gli consentirebbe di sposare un paio di fanciulle dai 15 in su (ma anche una matrona che lo riscatti da una vita di pasti precotti), il delicato fiore della conversione germina in lui spontaneo. Fine di Sottomissione di Houellebecq. Non trovate anche voi che qualcosa non torni?

Il libro si basa stancamente ("stancamente" è il mio avverbio preferito quando si parla di Houellebecq) su alcune premesse un po' discutibili:

1. I francesi non di un lontano futuro, ma del 2022, se al ballottaggio si trovassero a scegliere tra Marine Le Pen e un candidato dell'Islam moderato, sceglierebbero l'Islam moderato. Non solo i socialisti, anche i centristi. CERTO HOUELLEBECQ, CERTO.

2. Pur martoriata da una crisi strutturale, e segnata da lotte intestine tra islamici e identitari, la Francia del 2022 dovrebbe fare talmente gola ai sauditi da indurli a comprarsela. Perché è quello che succede nel libro: dietro al partito islamico moderato ci sono i petrodollari dei sauditi. Fantastiliardi. Si comprano tutto, pure le università coi professori dentro. A ogni professore regalano tre mogli (ovvero, il reddito per mantenerle). Un affarone, no? Chi non si comprerebbe la cultura francese avendone l'agio? Tu preferiresti girare in Lamborghini o mantenere a vita un esperto di Huysmans? Non c'è gara, vero?

3. L'Europa non farebbe una piega, anzi si appresterebbe a riconoscere nel presidente islamico della repubblica francese il nuovo imperatore del Mediterraneo - perché di solito funziona così, no? Quel che va bene ai francesi va bene al mondo. Pieni i manuali di Storia di esempi. Cerca sul minitel.


(Questo pezzo partecipa alla Grande Gara degli Spunti! Se vuoi provare a capirci qualcosa, leggi qui. Puoi anche controllare il tabellone).

Insomma il tentativo houellebecqiano di immaginare uno scenario un po' più concreto per quell'incubo che la Fallaci chiamava Eurabia, finisce proprio per dimostrare quanto poco sia plausibile. Ma vediamo cos'è successo nel 2027. François, l''eroe' di Sottomissione, ora è un pacioso wahabita con qualche difficoltà a recitare le preghiere in arabo e un harem di tre donne che gli danno il tormento. La vecchia cucina sempre le stesse cose (troppo burro!) quella di mezzo gli fa le corna con un esperto di Rimbaud, la quindicenne è insostenibile come sanno essere insostenibili le quindicenni. Il lavoro all'università è la solita rottura. Dimostrare il criptoislamismo di Huysmans a studentesse che sotto il burqa si messaggiano con l'iphone12 è una tale palla. Aggiungi un lieve ritardo nei pagamenti, qualcuno già sussurra che i sauditi vogliano chiudere i rubinetti. È abbastanza comprensibile, visto che il riscaldamento globale sta portando tutta l'Europa a tagliare drasticamente l'emissione di idrocarburi. In Francia invece si continua a bruciare petrolio allegramente, ma ormai è tempo di elezioni, e il presidente Ben Abbas rischia di perderle.

Quando ci pensa, François ha la sensazione sempre più netta di essersi fatto vendere una sòla. Il nuovo Cesare Augusto, come no. L'ambizioso progetto di smantellamento della società post-industriale, l'idea di trasformare la famiglia in una piccola impresa e incentivarla come tale, si è infranta di fronte alle evidenze degli anni Venti: le piccole imprese non servono più. L'artigianato è morto, sepolto, riesumato, ristampato in 3d. In un mondo che va verso la standardizzazione digitale, Ben Abbas ha fatto perdere alla Francia ulteriori anni preziosi, raccontando con parole nuove la solita fiaba: sei diversa, sei unica, sei speciale, gli americani non possono capirti, i cinesi non possono copiarti, gli europei possono soltanto seguirti, intanto però devi continuare a fare il pieno di super.

Quando Ben Abbas viene sorpassato al primo turno dal nuovo leader lepennista, François avverte le prime crepe nella sua fede. Di nascosto dalle mogli, comincia a frequentare un cenacolo di intellettuali identitari, un po' clerico-fascisti un po' ambientalisti. Capisce metà dei discorsi che fanno, ma il buffet è di tutto rispetto. Evidentemente i nazionalisti e i fasciocristiani dell'Europa del Nord li stanno finanziando: vogliono prendersi la Francia e non faranno prigionieri. All'indomani del ballottaggio, mentre qua e là per Parigi le moschee bruciano e la police fa finta di niente, François ha un'illuminazione: c'è un solo Dio e Gesù Cristo è il suo prof... boh, insomma, decide di farsi ri-battezzare. Deve anche ripudiare almeno due mogli, un sacrificio che commette volentieri - anche se rimane a lungo incerto su chi salvare delle tre. Qualche anno più tardi, lo vediamo un po' dimagrito impartire stancamente lezioni sul problema razziale in Huysmans. Dalla strada rumori di fucilate e bestemmie in arabo, ma lui non capisce. È una lingua che proprio non gli è mai entrata in testa. Come tante altre cose.

Questo non ha speranza, vero? E invece secondo me farebbe il botto. Se la pensate così, non esitate a votare per Redenzione, di Michel Houellebecqche oggi se la gioca contro Le avventure di Pandolfo. Potete cliccare sul tasto Mi Piace di Facebook, o linkare questo post su Twitter, o scrivere nei commenti che questo pezzo vi è piaciuto. Grazie per la collaborazione, e arrivederci al prossimo spunto.

21 commenti:

  1. Guarda, non so come sarà Pandolfo ma pubblicare come romanzo d'esordio il sequito di un romanzo di Hollebeq... beh, no.
    Però come post non era male. Ma hai pensato di scrivere un libro di racconti invece?

    RispondiElimina
  2. ti sei dimenticato un paio di punti che Houellebecq trascura nella sua distopia
    4- L'Islam vieta l'alcol , ce li vedete i francesi o qualunque altro popolo europeo diventare astemio indotti/costretti dal governo islamico (altro che crisi economica, questo sarebbe un buon motivo per fare la rivoluzione)
    5- alle elezioni del 2022 le donne hanno il diritto di voto e contano metà della popolazione, secondo voi votano un musulmano che le vuole chiuse in casa ?
    aspetto l'altro prima di votare (questa estate non ho proprio nulla da fare)
    matteoZ

    RispondiElimina
  3. si. farà il botto se gli dai un taglio swiftiano - y capaz te creo.

    (a parte gli scherzi: tutte queste "distopie" eurabiche o quel che sono partono da un presupposto imho sbagliato: che oggigiorno solo un generale egiziano o al massimo turco sappia fare un colpo di stato,,,)

    RispondiElimina
  4. Secondo me è perfetto perché è pienamente nelle tue corde. Preferirei leggere altro ma da parte tua questo. Il verso a Houellebecq suona come tanto di ciò che scrivi e ti assicurerebbe eco più facile.

    RispondiElimina
  5. Secondo me è perfetto perché è pienamente nelle tue corde. Preferirei leggere altro ma da parte tua questo. Il verso a Houellebecq suona come tanto di ciò che scrivi e ti assicurerebbe eco più facile.

    RispondiElimina
  6. Secondo me è perfetto perché è pienamente nelle tue corde. Preferirei leggere altro ma da parte tua questo. Il verso a Houellebecq suona come tanto di ciò che scrivi e ti assicurerebbe eco più facile.

    RispondiElimina
  7. intanto che metti pandolfo segnati 'sti voti (ero fuori e dal tablet non mi riusciva di votare, ma ho letto tutti gli spunti):
    voto questi:
    - Nessuno si ricorda dei Catari
    - Il chiar di luna non passerà!
    - I banditi della montagna
    - Qualcuno sta uccidendo tutte le mie ex
    - La prima volta si fa davanti a tutti
    - (Neanche se tu fossi) l'ultimo uomo nell'universo
    - Fiume 1920, l'immaginazione al potere
    - La prigioniera nella torre
    - Io robot, tu fatti da parte
    - I cinque dopo Genova
    - Tutto quello che sai è vero!
    - La vita segreta di Ziggy Stardust

    poi dopo tutta 'sta fatica il libro lo devi scrivere davvero!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Me li segno e ti ringrazio, ma "Io robot" non è uno spunto, è la recensione di Ex Machina.

      (Vincerebbe a man bassa, temo).

      Elimina
  8. Meh, la bio di Giuliano Ferrara Long l'immortale (Pandolfo) non la buttare nel cestino, ma sparisce di fronte a questo spunto. Io se scrivessi questo libro farei alcuni capitoli di parodia pura e alcuni no.

    RispondiElimina
  9. Ok, letto anche Pandolfo voto per "Redenzione": una risposta all'insipienza di Hoellebecq mi pare cosa buona e giusta

    RispondiElimina
  10. -1

    (si può votare contro?)

    (Un tema interessante sull'islam sarebbero tutti gli sfigati in senso letterale che la poligamia crea...)

    RispondiElimina
  11. Voto questo, anche se non hai detto a che punto entra in scena Andrea Scanzi (c'e` anche lui, vero?).

    RispondiElimina
  12. Meglio di Pandolfo senza dubbio. L'idea e' anche molto carina, ma fatico a vederci lo spunto per un intero romanzo. Voto questo, ma medito gia' di abbandonarlo al prossimo giro.

    RispondiElimina

Puoi scrivere qualsiasi sciocchezza, ma io posso cancellarla.