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domenica 23 aprile 2023

Nanni Moretti nel multiverso della follia


[Premessa (si può saltare): questa è una specie di recensione di un film di Nanni Moretti, un genere letterario abbastanza diffuso e codificato. Bisogna sapere che ben prima dell'era delle piattaforme, addirittura prima che su internet si cominciassero a rivelare i finali dei film, l'umanissima necessità dei recensori di spiattellare tutta la trama di un'opera d'ingegno si riversava con particolare accanimento sui fan di Nanni Moretti, che in occasione di Venezia o più spesso Cannes venivano puntualmente bombardati di articoli in cui veniva citato ogni dettaglio del film in concorso, inizio svolgimento fine, se muore il figlio e come e dove e quando; al punto che quando si entrava finalmente in sala non solo si conosceva il finale, ma praticamente si trattava di mettere in ordine tutti i pezzi già gioiosamente raccontati dai recensori; per cui l'emozione dello spettatore coincideva con la sorpresa di scoprire che tutti quei pezzi non si combinavano nel modo previsto, anzi in molti casi non si combinavano proprio, e che il disegno che il recensore aveva ricavato unendo i puntini non era che uno dei livelli di lettura, molto spesso il più banale. In ogni caso col tempo è insorta l'abitudine di saltare paro-paro qualsiasi recensione dei film di Nanni Moretti, che al massimo si potevano recuperare in seguito, ma anche in seguito non c'era mai il tempo o la voglia. Questa premessa serve a giustificare il fatto che probabilmente qua sotto ripeterò senza saperlo cose che altri hanno già scritto. Colpa mia, che prima di guardare i film di Moretti non leggo mai le recensioni, e anche dopo mi piace più scriverle che leggerle, chiedo scusa, se tutti facessero come me probabilmente vivremmo in un'internet orribile – oddio, ora che ci penso internet è parecchio orribile ultimamente, ma voi non fate come me, voi leggete pure la mia recensione del film, che ne rivelerà pochissimi dettagli; e non scrivetene un'altra, non ce n'è bisogno, vedrete che la mia basta e avanza]
.


– È almeno dai tempi di Aprile (più di un quarto di secolo) che Nanni Moretti ha qualche difficoltà a fare il Nanni Moretti, sia pubblico che privato. Ce lo ha detto in tanti modi, in qualche caso ce lo ha praticamente urlato nelle orecchie: non voleva più fare il papa (Habemus Papam), non voleva più fare nemmeno il regista (Mia madre); di sicuro non voleva più fare il classico film di Nanni Moretti con la vespa, le scenate, le canzoni, i tic nervosi. Forse ripetere che non voleva era un modo per nascondere che non ci riusciva: in ogni caso era un rifiuto comprensibile, nemmeno Chaplin ha fatto il Vagabondo per così tanto tempo. Così alla fine Nanni Moretti ha fatto un film diverso e... chi l'ha visto? Io no; quindi con che faccia potrei rimproverare Nanni Moretti che si rimette a fare esattamente il film che vogliamo da lui – un film che praticamente ha già fatto (la sinossi potrebbe essere la stessa del Caimano). A un certo livello diventa una questione di sopravvivenza: se è l'unica cosa che vogliamo da lui, lui che altro può venderci? Ma è faticoso per lui e pure per noi. 

– C'è un elefante sempre più grande nella sala, che non viene né dalla Francia né dalla Germania ma ha un naso sempre più ingombrante (e anche le orecchie fanno una certa impressione): Nanni Moretti non è più un efficace interprete di sé stesso. Scandisce ogni battuta con una lentezza estenuante, come se si preoccupasse soprattutto di farsi capire dai francesi – di evitare che si concentrino sui sottotitoli e si perdano la sapienza compositiva delle inquadrature? O magari è il risultato di quella decennale dipendenza da antidepressivi che butta lì a un certo punto e non sai se crederci? (non è vero, ci credi immediatamente). In ogni caso fa paura, c'è chi invecchiando appassisce o si ingobbisce o si ingiallisce: Nanni Moretti rallenta, rallenta sempre più, sembrava già un po' lento in Habemus ma adesso non è più una sensazione, adesso sembra un androide che ripete le frasi che direbbe Nanni Moretti. Non è che alla cosa non potremmo assegnare una funzionalità espressiva: è sin dal fulminante finale di Sogni d'oro che Moretti ci suggerisce che lui non è l'eroe dei suoi film, ma l'antagonista, se non proprio il mostro: che mogli e figli hanno tutti i buoni motivi per abbandonarlo, e che forse anche noi spettatori dovremmo. È una prospettiva che ci sorprende molto più oggi che negli anni Ottanta – oggi i registi ci tengono a spiegare di essere diventati protagonisti del loro cinema attraverso un apprendistato costellato di figure indimenticabili, frequentazioni eroiche – Moretti no, Moretti assume sempre più spesso lo sguardo spiritato del padre della Stanza del figlio che voleva riavvolgere il tempo, uno sguardo che urla Spettro Autistico. Moretti ci sta dicendo che i suoi tic, le sue scaramanzie, sconfinano nel morboso e dovremmo smetterla di incoraggiarlo, Moretti è almeno da Bianca che ci propone di leggere in senso maniacale le piccole ossessioni che abbiamo sempre preferito considerare stravaganze dell'amico geniale. Moretti però con questo amico geniale ci convive tutti i giorni da una vita e probabilmente è il primo a non poterne più: se fosse sua moglie avrebbe già affittato una appartamento per andarsene. Già in generale invecchiare non è il massimo, non fai che ripetere le stesse cose sempre più lentamente. Ma immagina che il tuo mestiere coincida nel ripetere le stesse cose davanti alle cineprese. Non è una cosa atroce? Non fa venir voglia di farla finita?

Un po' sì.

Ma poi passa.

Bisogna variare il dosaggio.

Il momento whathafuck

– Certo che lo Zeitgeist è incredibile. In teoria questo film non ha nulla di attuale, Moretti avrebbe potuto girarlo oggi o ai tempi di Aprile, più o meno con la stessa trama. Non c'è nessuna velleità di dire qualcosa di nuovo o qualcosa di sinistra o qualcosa in generale sull'attuale governo – Moretti e i suoi sceneggiatori, si capisce, sono molto più preoccupati dell'avvento delle piattaforme di streaming, descritto qui come Boris 4 come una catastrofe culturale che terrorizza molto più dei postfascisti al governo e vabbe', sono le ansietà di una categoria, vanno accettate in quanto tali. Poi ci si mette il caso, come ai tempi di Habemus Papam che era già un film assolutamente privato e fuori dall'attualità, salvo che pochi mesi dopo un papa si dimise davvero e Moretti passò per un profeta. Anche stavolta, c'è chi ha trovato nelle immagini dell'invasione sovietica dell'Ungheria un riferimento all'invasione russa dell'Ucraina: è un'interpretazione possibile, ma potrebbe anche trattarsi di una coincidenza, la questione ungherese è sempre stata una ferita aperta per militanti e fiancheggiatori del PCI. Ma addirittura a un certo punto, credo per una pura coincidenza, si menziona un orso in fuga in Trentino e la necessità contagiosa di parlarne per restare sulla cresta dell'onda. Cosa che da blogger capisco benissimo: anch'io ogni tanto mi sorprendo a pensare se per caso non ho un'opinione originale sugli orsi del Trentino, qualcosa che si possa non dico monetizzare ma socializzare. A quanto pare non ce l'ho, ma posso sempre rifarmi col nuovo film di Nanni Moretti. 

– Dicevo infatti che lo Zeitgeist è incredibile, non perché esca un film in cui si parla di un orso in Trentino proprio due settimane dopo la prima vittima trentina di un orso in 150 anni, ma per esempio perché proprio il film in cui Moretti prende le distanze più che mai dal cinema 'violento', di matrice potremmo dire tarantiniana, finisce esattamente come due o tre degli ultimi film di Tarantino, ovvero con una fuga nell'ucronia: Hitler massacra gli ebrei? E allora gli ebrei sparano a Hitler. La Manson Family ammazza Sharon Tate? E noi massacriamo la Family, li sbraniamo, gli diamo fuoco. I sovietici invadono l'Ungheria? E noi strappiamo coi sovietici. Il cinema ha descritto la Storia, ma si trattava di cambiarla: non c'è riuscito, e adesso semplicemente prova a immaginarne una più bella. È il momento in cui la gente piange, l'ho notato. Non so nemmeno se Moretti li abbia guardati, i film di Tarantino (immagino di sì, con qualche fastidio), ma l'effetti è molto simile: è commovente immaginare Sharon Tate che si sveglia nel suo letto il 9 agosto, è commovente immaginare che Togliatti battezzi la via italiana al comunismo. È un po' come resuscitare Spiderman dopo che Thanos l'ha polverizzato, per dire quanto è incredibile lo Zeitgeist: persino i registi italiani di una certa età all'improvviso si mettono a ragionare in termini di multiverso, un concetto sul quale sappiamo ancora spaventosamente poco. 

– Gli spettatori si commuovono oppure, nel mio caso, cercano di calcolare cosa sarebbe successo davvero se nel '56 Togliatti fosse stato forzato dalla base del partito a una svolta trotskista. Naturalmente chi è di formazione materialista tende a minimizzare questo tipo di svolte: così come tornare indietro nel tempo per sparare a Hitler non salverebbe la Germania dal nazismo (si sarebbero trovati un altro fuehrer, lo stesso Adolf Hitler sembra già raccattato tra le seconde scelte), così uno strappo nel '56 forse non avrebbe cambiato più di tanto le cose. Magari Togliatti sarebbe morto un po' prima, magari qualche membro del suo entourage gli avrebbe aperto il cranio con una piccozza o qualche altro strumento tascabile. Molti intellettuali sarebbero rimasti nel PCI, tra cui Calvino: sarebbe stato un bene per il partito, ma anche per gli intellettuali? Può persino darsi che a quel punto il Comintern avrebbe riversato le sue risorse sul PSI, dove c'era ancora una forte corrente filo-URSS, dopodiché i ruoli si sarebbero invertiti, Moro avrebbe fatto il centrosinistra con un PCI un po' più piccolo e qualche anno più tardi Craxi si sarebbe trovato leader di un partito sovietista – non dico che non sarebbe interessante riscrivere una storia così, ma insomma la Jugoslavia stava lì per mostrarci che queste terze vie non è che andassero più di tanto in là. È comunque piacevole sognarle, e il cinema serve anche a quello. E a non impiccarci, almeno non oggi: poi domani è un altro giorno, vedremo.

90 commenti:

  1. Io il film non l'ho visto e non è che questa recensione mi faccia venire molta voglia di vederlo.

    Ma quindi, alla fine, mi si consiglia di fare un piccolo sforzo e di vederlo poiché ne vale la pena, oppure no?

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    1. Mi permetto di darLe un consiglio. Ragioni con la sua testa.

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    2. Non capisco.
      Su questo blog si fanno recensioni di film, io chiedo consiglio per un film e... mi viene detto di arrangiarmi?

      Digerito male o cosa? 😜

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    3. Sì, vale la pena, è un film molto bello.

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    4. Ballerina, soldi e tempo sprecato. Ha ragione Leo, non è più il vecchio Nanni...

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    5. È un film di Moretti, il suo pubblico ci va a prescindere, non tanto per decidere se è bello o no quanto per sapere come sta. Chi non conosce Moretti rischia di non cogliere proprio cosa ci sia di interessante. Alla fine è peggio di un universo cinematico: bisognerebbe avere già visto quasi tutti i suoi film e in sé non vale lo sforzo (i film invece vanno recuperati, un po' per volta)

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    6. La battuta su Sordi in non mi ricordo quale film è piuttosto triste

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    7. Si, denota tutta la arroganza del tipico radical chic che si sente superiore antropologicamente

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    8. Poldino ti sei dimenticato Accoglieteli a casa vostra, mannaggia se lo scrivevi facevo tombola

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  2. Però forse è l'ultima volta che possiamo andare al cinema. Durante la carrellata dei trailer, io ho sofferto.

    Per quelli dell’età di Moretti, il primato culturale della sinistra è un’eredità della generazione precedente, figli ricchi, sazi e un po’ pigri si sono goduti il patrimonio e non l’hanno aumentato (anzi, non l’hanno nemmeno granché conservato). D’Alema quando parlava in latino sbagliava gli accenti, Natta e Bufalini no. Una riflessione profonda sul comunismo italiano è fuori dalla portata intellettuale di Moretti, le sue idee sull’Italia, sul berlusconismo, sulla Chiesa, sulla scuola, sul PCI sono sempre state superficiali, perché la sua cultura è superficiale, fatta di film e di canzoni, non di libri (gli scrittori che convoca nei suoi film sono sempre sbagliati) (Chiara Valerio?). Ciò che resta di quella cultura, ed è il motivo per cui ho trovato il film molto bello, è un certo senso del decoro borghese: le persone decenti vogliono vedere timidi baci non strusciamenti, o baci appassionati solo quando ci si vuole bene, conversazioni e non esecuzioni, e scene di ballo piuttosto che didascalie virtuistiche; poi se un vecchio e una ragazza vogliono stare insieme, sono fatti loro. Questo insieme di libertà e decoro è ciò che rimpiangiamo nel presente-Netflix, fatto invece di sguaiataggine e guinzagli.

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  3. Ti segnalo un refuso: "una appartamento". Dopo la correzione, elimina pure il commento

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  4. oh ma l'avete visto report? parliamo di calciopoli? chi non ne parla è un confortista!

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  5. Vi consiglio "il fascismo degli antifascisti"

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    1. Tre metri sopra il cielo l'hai finito?

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    2. Purtroppo è finito sotto terra

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    3. Voi scherzate pure, intanto a striscia hanno spalancato finestra di overton su sistema di credito sociale cinese, e zio gerry, col suo faccione pacioccone e affidabile ne ha aperta una sui chip sotto pelle "che presto avremo tutti "

      Anche io credevo i complottisti cazzari, in realtà stanno indovinato tutto

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    4. Ma il chip sotto pelle rispetta i draconiani criteri della privacy che la UE ci impone?

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    5. Come ti sei messo spontaneamente in fila per un vaccino sperimentale e allo stesso tempo sicuro ed efficace, senza notare nessuna considerazione in termini, ti vedo già in fila per chip sottocutaneo per pagobancomat e per aprire porta di casa senza chiavi...è per una maggiore comodità tua, non è per la società del controllo...😉

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    6. Mi sfugge come mai certa gente sia così invelenita contro uno strumento tecnico (un piccolo chip) e trascuri completamente la sostanza che già adesso esiste.
      Faccio degli esempi?
      La tessera punti del supermercato rappresenta un fantastico strumento nelle mani del supermercato per monitorare i nostri acquisti, vedere a quali offerte cediamo e a quali sappiamo resistere; tali informazioni sono poi usate dal supermercato per mettere a punto offerte commerciali che stuzzicano i nostri punti deboli.
      I motori di ricerca ed i social media raccolgono informazioni su cosa guardiamo in internet, su cosa ci interessa, su quali contenuti ci spingano a cliccare di più; tali informazioni vengono utilizzate per mostrarci prevalentemente contenuti capaci di stuzzicare il nostro interesse e/o la nostra indignazione e ai quali non sappiamo resistere.

      E ci preoccupiamo di un chip sotto pelle? Il controllo esiste già, quindi è adesso che occorre combattere per una seria privacy on line, non domani quando arriverà il chip.

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    7. Il chip sottopelle di cui parliamo qui ora serenamente (fino a due anni fa era argomento solo per complottisti terrapiattisti) è la ciliegina sulla torta. Il problema è che qui tu ed io siamo consapevoli di quanto sta accadendo, la maggioranza conformista "vede" la realtà con occhiali dalle lenti rosa...

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    8. Non sono d'accordo.

      Il chip sotto pelle è uno spauracchio usato per distogliere l'attenzione.
      Siccome ridiscutere lo strapotere di aziende private quali google, facebook, amazon, apple, ecc sarebbe un grosso colpo per tali aziende, ci viene dato in pasto il lupo cattivo del chip sotto pelle per farci combattere una finta battaglia e disperdere le energie.

      Ti sei mai posto la domanda sul perché in internet sia così facile trovare informazioni sul chip sotto pelle, mentre quando cerchi il controllo che le aziende tecnologiche esercitano su di noi attraverso data mining e raccolta di dati ti scontri contro un muro di gomma?
      Hai mai riflettuto sul fatto che le aziende che controllano internet stiano usando lo spauracchio del chip sotto pelle per distogliere l'attenzione del LORO controllo?

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    9. Beh..lo strapotere che hanno è lì da oramai decenni e nessuno glielo tocca. I nostri politici sono i loro camerieri. In questi tre anni hanno fatto esperimenti di ingegneria sociale, e sono riusciti a farci fare tutto, con le buone o con le cattive. Quando riesci a stuprare la sovranità del corpo, puoi chiedere qualsiasi cosa...e il rassicurante zio gerry è già partito.

      Bisognerebbe riflettere sul fatto che il progresso/digitalizzazione non necessariamente sia positivo.
      Iniziare a stracciare carte supermercati e iniziare a disinstallare programmi e app idioti e/o inutili...

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    10. Gente che dal loro computer, con il loro ip in chiaro se la prende perché forse chissà un giorno qualcuno si ficcherà un chip sotto pelle e lo scrivono, dal loro computer, col loro ip in chiaro.
      E' chiaro che poi se arriva Mario Giordano con la prima puttanata loro se la bevono, che Puzzer può vendergli la fontana di Trevi e ovviamente tutti gli psichiatri sono cattivi e sbagliano le ricette apposta

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    11. Leo, va tutto bene...ora da bravo, per il bene comune, metti la mascherina che i contagi sono risaliti e vai a fare la sesta dose, e mostra con orgoglio il tuo lasciapassare alla festa della liberazione...dai retta a uno che scrive con ip in chiaro..

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    12. Leo, va tutto bene...ora da bravo, per il bene comune, CAGAMI, CREDI ALLE MIE VERITA' ILLUMINATE CHE HO CAPITO LEGGENDO GIORDANO E IL GIORNALE CHE SI CHIAMA NON A CASO VERITA' almeno tu non cedere ai rettili8ani che mi mettevano i brutti voti

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    13. È terribile!
      Nessuno prende sul serio noi anonimi!
      Come possiamo fare a ottenere l'attenzione che stiamo elemosinando?
      Io pensavo che commentare in maniera anonima articoli sul cinema di un giovane regista rampante come Nanni Moretti fosse un'idea geniale per farsi notare e che dare degli idioti indottrinati alle persone fosse il modo migliore per convincerle della bontà delle nostre idee: cosa mai è andato storto?

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  6. Ex dittatore di una repubblica centradfricanamercoledì 26 aprile 2023 alle ore 18:23:00 CEST

    Ora basta Leonardo, io ho sperato tanto di farti capire le cose che solo pochi eletti come me possono capire, ma siccome non riesco a rompere i tuoi occhiali rosa questo è l'ultimo post che cospargerò di commenti anonimi che sembrano scritti da scemi, ma se mi dai dello scemo mi offendo.
    Io sono illuminato, non come le vipere che governano il mondo, ma come le persone che magari a scuola prendevano brutti voti ma era colpa di un complotto delle maestre e dei bidelli.
    Smettila di non credere a Mario Giordano e a tutti quelli che scrivono la verità, comincia a credere agli anonimi, ma non ai finti anonimi, agli anonimi veri che poi sono quelli che scrivo io. È un ultimatum.
    O ti si crashi il chip sottopelle, i rettiloidi ti facciano le uova in casa, e nemmeno il green pass ti riconoscerà.
    Amen

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  7. Qualcuno ha visto Domenica In? Quella Mara Venier si difende ancora io trovo

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  8. Vi consiglio "Il piccolo principe": l'essenziale è invisibile agli occhi. Meditate gente, meditate...

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    1. Massa e Carrara sono due città diverse.
      Come Pesaro e Urbino o Forlì e Cesena.

      Come fate a proteggervi dai governi cattivi se poi non conoscete neanche la geografia che si insegna alle elementari?

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    2. Nadia, non ti impermalosire...dai si scherzava...

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  9. Risposte
    1. Io ho provato a scrivere qualcosa però! Tu dai retta solo ai "meta"... bisogna sapere anche animare la conversazione, vivaddio!

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    2. Cesarione, tu lo metteresti il chip sottopelle?

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    3. Il Cesarione dell'ultimo commento non sono io. Che noia...

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    4. Quindi ora abbiamo anche due Cesarioni? Uno dei due usi un nickname altrimenti non si capisce chi dice cosa...

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    5. Solite polemiche pretestuose per non parlare del fallimento della meloni.
      Chi non ha armocromista e una personal shopper? Il diritto all'eleganza ha un costo...

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    6. Armocromista pare abbia ammutolito il nostro blogger...🤐

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    7. Secondo me dovete smetterla di pensare quello che vi dicono di pensare (dell'armocromia non vi interessava niente fino a poche ore fa) e pensare soltanto fuori dal coro esattamente quello che vi dice di pensare Mario Giordano.
      Ma avete visto ierisera c'era la maratona Dawson Creek che bei tempi

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    8. Se aarmocromista avesse aameloni aavremmo già avuto un pezzo sardonico dei tuoi..questo è poco ma sicuro!

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    9. aameloni nel frattempo è andata sotto alla camera, una cosa un po' più imbarazzante di un'armocromia, ma Gustavo si indigna solo per le cose per cui gli dicono di indignarsi.
      sei proprio uno spirito libero Gustavo
      vuoi una nocciolina?

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    10. Sono uno spirito libero, hai detto bene. Alle noccioline preferisco però gli anacardi.
      Non essendo di parte, vedo infatti travi a destra e a manca, che neanche Polifemo...

      Qui tu, Nadia, Ballerina e il blogger siete fieri di Elly. Questa è la cosa importante, e a me fa piacere che vi sentiate degnamente rappresentati da Elly come da Soumahoro e Signora, e dallo stesso Mimmo Lucano.

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    11. Spendere in un'ora un quarto di quel che guadagna un operaio in un mese...scusate...ma questi vivono in un mondo tutto loro

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    12. scusate ma non eravate terrorizzati da rosa chemical che stava distruggendo la famiglia tradizionale che all'una del mattino guardava sanremo? perché non ne parlate più?
      non vi viene ogni tanto il dubbio di essere pifferi che Giordano & co. suonano a loro piacere, e non vi chiedete mai dove sia l'imboccatura?

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    13. Se Rosa Chemicals vuole distruggere la famiglia tradizionale, per me fa solo bene.
      Se vuole sbriciolare la famiglia tradizionale in frammenti piccoli piccoli, che lo faccia per il proprio personale sollazzo ed anche per il mio.

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    14. Anonimo sveglione non sa che ci sono i social, e che quindi i clippini sono poi visibili a qualsiasi ora, evidentemente è rimasto alle pizze e alle teche rai.
      Son sicuro che è un altro di quelli che "vaccino sperimentale" e "sicuro ed efficace" possono stare serenamente nella stessa frase...

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    15. Ma bene che siano visibili a tutte le ore!
      Più baci per tutti!

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    16. Scommetto che sei favorevole a utero in affitto ..giusto?

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    17. L'utero in affitto è una mercificazione del corpo, così come vendersi un rene.

      Nei paesi civili, chi porta avanti la gestazione per conto terzi lo fa a titolo gratuito (fatti salvi i rimborsi spese per le visite mediche).
      Come la donazione di midollo spinale o di un rene per un parente ammalato.

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    18. Ok, mi fa piacere vedere che ogni tanto ci sono dei limiti.
      Non capisco invece da dove ti derivi tanto astio/odio nei confronti della famiglia...

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    19. Ma non li leggi i giornali? Le famiglie sono il luogo dove nasce il gender.
      È per questo che è giusto combatterle: se due persone si vogliono bene, deve essere impedito loro di sposarsi, altrimenti diventeranno gender.
      Oppure anche tu sei una di quelle persone che fa propaganda gender?

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    20. Ti consiglio di farti aiutare da un bravo professionista

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    21. Eccolo il commento denigratorio radical-chic: "Ti consiglio di farti aiutare da un bravo professionista"
      Un comodo modo di eludere il problema gettando ridicolo su chi non la pensa come te.
      Lo sai che il 73% delle violenze avviene in famiglia? E la violenza porta al gender: le vittime di violenza sono a rischio gender.
      Ma questo a voi radical-chic non interessa, vi basta leggere le interviste su Vanitày Fair ed essere contenti della vostra Elly.
      E intanto continuate a far finta che il gender non esista.

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    22. La tua è una proiezione, nessun commento denigratorio, il mio era solo un consiglio perché sei molto confuso, mi fai tenerezza, e ti farebbe bene farti aiutare.

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    23. Ti hanno maltrattato in famiglia? Sei in una fase di riflessione/ transizione?

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    24. Luisella ne avevamo già parlato, ti fa male andare in giro a litigare coi troll.
      Ti prendono letteralmente in giro e non te ne rendi conto.
      E sei anche indietro con le dosi, non solo dei vaccini.

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  10. Grandissima Moretti! Armocromista fa bene all'ambiente!

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    2. Leo, curiosità...sei d'accordo
      col pensiero della Moretti e anche tu ti fai aiutare da un professionista nell'abbinare i colori dei vestiti?

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    4. Gustavo, curiosità... hai una vita?

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    5. Gustavo sono sconcertato!
      C'è un siero sperimentale che uccide i bambini e tu perdi tempo con l'abbinamento colori, che razza di troll sei?
      Non ti crederebbe neanche la tua mamma, infatti la tua mamma sono io e non ti credo. Rientra immediatamente

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  11. Leo, quando fai un pezzo su Assange? Ti confesso che io ci ho capito poco...

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    1. Claudia, credo che Leo non abbia piacere di parlare Assange ...anche perché sarebbe difficile parlarne senza toccare u.s.a. dem...
      Ah il buontempone qui sopra è omonimo, non sono io😉

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    2. e i microgranuli, quand'è che si parla finalmente dei microgranuli

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    3. Leo, ti chiederei la cortesia di cancellare l'insulto di quel povero disagiato
      Grazie 😉

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    4. Leo per favore cancelleresti questo tizio che usa il mio nick e le faccine??? non sono un bimbominkia

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    5. Leo, o cancelli il disagiato che mi ha detto a cuccia o non scrivo più in questo blog...

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    6. È una terribile minaccia, questa tua, che mi fa riflettere.
      Ma magari non si riferiva a te, mi par di capire che ci sono tanti Gustavi

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    7. Se lo lasci significa che condividi l'insulto idiota, tanto mi basta...

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    8. BAYER FARMACEUTICA E I SUOI AVVOCATIsabato 6 maggio 2023 alle ore 01:05:00 CEST

      IDIOTA A CHI? RITIRA IMMEDIATAMENTE O MI PORTO A CASA IL PALLONE!

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    9. Credevo ci si potesse confrontare seriamente su politica, sanità, attualità, cinema ...vedo invece che il blog ha preso altra piega che non mi piace. Un caro saluto a tutti

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    10. Se credevi che ci si potesse confrontare seriamente, perché hai riempito i commenti di sciocchezze?
      È una domanda retorica, non perdere tempo a rispondere, anzi cerca davvero di non passare più. Eri molto fastidioso.

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    13. Per evitare che Gustavo cada in tentazione cancello anche te che usi lo stesso computer, ok? Se non è ok pazienza.

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  12. Un altro nome a caso, perché sono un geniacciogiovedì 4 maggio 2023 alle ore 01:28:00 CEST

    Leo, ho un'idea: una bella recensione dell'ultimo film di Nanni Moretti, che ne pensi? Scommetto che ne uscirebbero delle idee interessanti

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  13. 80 commenti a un post. Su un film di Nanni Moretti (Te lo meriti, Nanni Moretti).
    Poi dicono che il blog è morto. Viva il blog.

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    1. Neppure un commento fuori tema! Te lo meriti, vecchio Nanni. Che belli i girotondi, ve li ricordate....

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Puoi scrivere qualsiasi sciocchezza, ma io posso cancellarla.