La quota Schifani
Preso atto che la Protezione Civile non ha bisogno di “volontari non formati” (un modo elegante per dire che dopo che avete perso una pala nell'alluvione in Piemonte e scheggiato un muretto del '400 a Foligno non vi vogliono più fra i piedi);
preso atto che nessuno ci chiede di inviare vestiti, latte e persino il sangue;
preso atto di tutto, per testimoniare un po' di solidarietà umana ai terremotati non ci resta che lo strumento meno umano di tutti, il Bonifico;
e di fronte al Bonifico, la terribile domanda che nessuno osa farsi in pubblico: quanto? No, perché se vi ricordate fino alla settimana scorsa c'era la crisi: e al giorno d'oggi uno ha delle responsabilità, e così come non può piantar tutto e andare a spalare calcinacci senza formazione, non può neanche mettersi a scialare i propri risparmi senza copertura così, per il gusto di sentirsi buono: ehi, sono i risparmi per la casa, per le medicine, la badante dei nonni, l'università dei figli, e così via.
In ogni caso, tra la spontanea generosità e la taccagneria prudente ognuno di noi dovrà trovare il giusto mezzo. In questo può aiutarci l'esempio della seconda carica dello Stato, il Presidente del Senato Renato Schifani, che insieme a Fini ha proposto ai parlamentari di versare sul “Fondo per le popolazioni terremotate dell'Abruzzo” mille euro a testa. Una bella dimostrazione di generosità, che ho deciso di prendere come esempio, destinando allo stesso Fondo la quota proposta da Schifani... rapportata però sul mio reddito, che è (giustamente, per carità) un po' inferiore al suo. Vi propongo di fare lo stesso.
Il calcolo è semplice, si impara alla scuola media (infatti io l'ho imparato l'anno scorso). Se la quota che dobbiamo destinare è “x”, questa x sta a 1000 euro come il nostro reddito annuale sta a quello di Schifani (160.000 euro). In pratica dovete dividere il vostro reddito annuale per 160. Facile. E a questo punto la coscienza dovrebbe essere a posto.
Ma se non vi sembra affatto a posto, se anzi vi viene da urlare vaffanculo Schifani, siete evidentemente incurabili. A quel punto non so cosa dirvi, provate a raddoppiare la quota, i vostri figli capiranno.
Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi
Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi.
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Questo è un tipico post da (post?)comunisti, che ancora si ostinano a ricordare l'obsoleto principio della progressività nella contribuzione.
RispondiEliminaE io rilancio e voglio essere ancora più retrò, citando quei comunistacci di Marco (12,41-44) e Luca (21,1-4).
giorgian
Caro Leonardo,
RispondiEliminain questa apprezzabile analisi hai tralasciato un fattore: l'ordine di grandezza della rimanenza (ed il suo potere di acquisto).
Spiego meglio.
Facendo la proporzione come suggerisci, si può notare quanto dovremmo spendere noi se donassimo
la stessa percentuale di reddito di Schifani,
ed eventualmente schifarci, ma secondo me pur avendoci pensato non hai sottolineato abbastanza la cifra nel suo quadro di insieme.
Perché se da 160k€ togli 1000€ ti rimangono l'inezia di centocinquantanovemilaeuro (#159'000,00€) cioè circa 13250€ mensili che, diciamocelo pure, rispetto ai 13333€ originali, ci assicurano grossomodo la stessa vita umile e frugale che conducevamo prima.
Sempre grossomodo oserei azzardare un paragone sull'impatto:
rispetto a togliere 75€ dai 1000€ mensili (1/160) di uno stipendio da precario mi sembra più simile a dare 2€ a quello che pulisce il parabrezza.
Nondimeno, toglierne 75 da mille (o 60 da 800, che è il mio caso attuale da part-time) ha un impatto annuale accettabile, mensile da tenere in considerazione.
Non mi cambierà lo stile di vita, ma questo mese magari mi toccherà contenermi un attimo, non so,ad esempio per il mio compleanno non affitterò un yacht.
mav
Io sono uno studente e non ho reddito, quindi sono esentato dal fare donazioni.
RispondiEliminaaggiungo anche che - ma potrei sbagliarmi - il reddito schifanesco non è tassato.
RispondiEliminaio aggiungerei che è stata tralasciata anche un'altra cosa: schifani in quanto deputato ha viaggi in treno, aereo ecc. gratis, non paga il cinema e tutta un'altra serie di agevolazioni varie che cmq danno un surplus di reddito.
RispondiEliminaCiao!
sinceramente non capisco bene l'assunto di fondo. se i bonifici caritatevoli dovessero essere basati su un criterio di progressività uguale a quello delle tasse, non sarebbe meglio e piú facile se invece l'anno prossimo lo stato italiano dicesse semplicemente: signori, vi ricordate i terremotati abruzzesi? ecco, per aiutarli occorre aumentare le tasse del 2%.
RispondiEliminavoglio vedere chi avrebbe il coraggio di mugugnarci su pubblicamente. (e per inciso, credo che sarebbe davvero una situazione piú adatta ad un paese civile).
Intanto bisognerebbe trovare i soldi per pagare "il soggiorno al mare", consigliato da BS.
RispondiEliminaSembrano esserci dei problemi ...
http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_09/alessandro_capponi_gli_albergatori_e_gli_sfollati_a_quattro_stelle_30a733f8-24ca-11de-a682-00144f02aabc.shtml
Ciao, segnalo che tra i commenti a questo post (http://miskappa.blogspot.com/2009/04/aiuti.html) si trova un lungo elenco di possibili aiuti.
RispondiEliminaLa tenutaria del blog dice: "Aspettate, per ora abbiamo tutto", ma su Radio Popolare (collegamenti con persone del luogo) ho sentito che generi necessari, come quelli alimentari, cominciano a scarseggiare.
In ogni caso ci sono indirizzi e numeri di telefono, se prima ci si volesse informare.
di solito gli speculatori più arditi tra quelli scevri di scrupoli accolgono l'occasione delle catastrofi naturali per montarci sopra un businnes di cui un conto corrente per la raccolta fondi è la cifra.Quando questi furbetti del quartierino,che poco hanno a che fare con quelli comunemente così chiamati,riusciranno a travasare quattrini dalle remunerazioni dei politici avremo la quadratura del cerchio(e lo sconquasso del sistema),come un affermato comico preconizzò
RispondiEliminadelio: c'e' la questione della sfiducia nella classe politica e nel sistema di gestione della cosa pubblica, che purtroppo sappiamo non essere da "paese normale" in Italia.
RispondiEliminaTu ti fidi che il tuo 1% (eventualmente introdotto in Finanziaria a settembre e quindi non riscosso fino al prossimo anno) venga davvero stanziato per i terremotati, e non "rediretto" di soppiatto con una deroga o un decreto-legge introdotto in commissione, quando l'attenzione dei media sara' altrove? E se anche fosse stanziato, chi gestirebbe questi nuovi fondi, Bertolaso? E se Bertolaso li usasse invece per potenziare strutture di PC altrove, per motivi solo a lui noti? E se quei soldi finissero magari (con estrema probabilita') per pagare appalti "di ricostruzione" gestiti dalla mafia? Vedi Irpinia, Umbria etc...
Bravo Leonardo che citi pure Bonacina :)
RispondiEliminaAggiungo alla segnalzione un ottimo riassunto di indicazioni pratiche:
http://beta.vita.it/news/view/90762
ed uno dei principali punti di riferimento per chi vuole aiutare, ma non è volontario di protezione civile:
http://www.abruzzocsv.org/sito/
Sempre su Vita:
il volontariato organizzato, al di fuori della protezione civile
http://beta.vita.it/news/view/90941
ed altro
http://beta.vita.it/tag/lista/15559
Tantissimo su redattore sociale (soprattutto su abbbonamento)
http://www.redattoresociale.it/
Come aiutare, altri modi
http://www.volontariamo.com/index.php?option=com_content&task=view&id=1970&Itemid=57
..a margine: la protezione civile, assieme ai volontari del soccorso, ed a tante altre esperienze (dalla violenza di genere all'assistenza agli indigenti) è un ottimo esempio di come possa funzionare bene la sinergia tra il pubblico (che deve garantire, in modo professionale e costante, un diritto) e il volontariato / privato sociale.
Senza bisogno di alzare le tasse. ( e magari destinando il 5 x mille a qualche associazione nota e magari piccola, invece che, un esmpio a caso, alla "Fondazione Milan"..)
Poi, ognuno faccia quel che si sente e può. Tipo cassare le catene di sant'antonio inutili e dannose..
grullo
credo che il secondo anonimo (mav) ha qualche problema con le divisioni
RispondiElimina1000/160 = 6,25 quindi da 1000 euro dovresti togliere 6,25 euro e non 75.
Resta valido il concetto sul potere d'acquisto della rimanenza...
Carlo
Cacchio, ho fatto la proporzione ed è uscito fuori che dovrei donare tipo cento euro, che a me sembra una cifra pazzesca. Soprattutto considerato che non ce l'ho d'avanzo.
RispondiEliminaE moh? Sensi di colpa o spesa al supermercato?
Ma poi, le tasse non le paghiamo anche per queste cose?
E se unificassero le date delle votazioni? Non risparmierebbero qualche centinaio di milioni di euro da destinare all'Abruzzo?
Comunque sia, io continuo a vergognarmi, devo fare qualcosa per il mio reddito, è impresentabile.
eppure basterebbe che qualcuno, con spirito evangelico, dicesse: "ecco, quest'anno l'8 per mille lo doniamo per la ricostruzione dell'abruzzo"
RispondiEliminaAnonimo, stai scherzando? Il Santo Padrino avra' ancora piu' bisogno di soldi quest'anno, per ricostruire le sue chiese (per riscuotere gli oboli), le sue scuole (per riscuotere le rette) e i suoi oratori (per organizzare il business dei campi estivi per bambini, peraltro tendenzialmente fuorilegge). Ovviamente senza pagare ICI e robe varie, che sono cose terrene di poca importanza. Ue', a fare gli evangelici non si tiene mica in piedi un busin-- pardon, una Chiesa per 2000 anni.
RispondiEliminaE-Tiger, mav faceva i conti (come Leonardo) sul reddito annuale, non mensile come fai tu.
Infatti, 6.25 * 12 = 75. Siccome si suppone che l'intera donazione annuale venga fatta oggi, in un colpo solo, ha senso discutere di 1000-75 = No_Yacht etc
be', al di là della demagogia, non credo che 1/160 del proprio reddito annuo lordo sia una bazzecola - si tratta (a spanne) dei 3/4 dello stipendio netto di una settimana.
RispondiEliminaE-TIGER, ti starai sbagliando tu? si parla di 1/160 del reddito annuo, non mensile.
RispondiEliminaE boh, sarò pidocchioso, ma non mi pare una bazzecola: voglio dire, se lo facessero tutti, sarebbe una valanga di soldi. Verrebbe una cosa tipo nove miliardi e mezzo di dollari: penso che ci si potrebbe fare parecchio. Insomma, mannaggia il nano e tutti i suoi, ma a questo giro il vaffanculo non mi sembra giustificato.
(Visto che sono in modalità castigamatti: Anonimo del primo commento, anche se la questione è marginale, qua non c'entra proprio la progressività della contribuzione, al contrario, Leo ipotizza proprio una perfetta proporzionalità: progressività si ha quando la percentuale di contribuzione cresce col reddito, Leo fa l'esempio che la percentuale sia esattamente quella.)
(marco)
x giorgian: ma quale comunista? la proposta di leonardo è flat tax totale, zero progressività, puro berlusconismo, tatcherismo d'assalto.
RispondiEliminaSe uno con 160mila dona 1/160 uno con 20mila dovrebbe donare 1/500 o meno. per il discorso che fa mav
L'ho fatta flat perché è l'unica operazione che so fare. Sapessi usare i logaritmi, l'avrei fatta progressiva. (E' sempre interessante notare le affinità tra il Thatcherismo e la pura ignoranza).
RispondiEliminaLa mia quota Schifani non è molto lontana da quello che avevo pensato di dare: mi merito un vaffanculo?
RispondiEliminaOra il cavaliere supera tutti a destra e apre ai poveri cittadini volenterosi l'altro problema: l'offerta della casa.
RispondiEliminaNon so quale algoritmo serva in questo caso, ma dal momento che lui ha detto che metterà a disposizione le sue case, credo che per sentirmi non dico a posto con la coscenza ma almeno un po' meno merda di lui, dovrei mettere a disposizione una piastrella del mio bagno.
Il problema è: apprezzeranno quanto apprezzeranno la sua offerta?
E se "Sì", in quanti ci staranno, sulla mia piastrella?
Mh...non so, mi pare difficilmente battibile.
Poi però si apre l'altra questione:
Uno come lui che offre le sue case ai terremotati, si ricorda che nella principale ci ha messo un vulcano?
Non so, io direi che ci sono gli estremi per la gaffe.
io appena versato 200 euro (prima di leggere il post). nun è che mi sembri pochissimo, anche se in effetti io guadagno tipo mille euri al mese, quindi in teoria starei seguendo le indicazioni di schifani.
RispondiEliminaPerdona, ma dodicimila fratto centosessanta fa settantacinque euro. Hai avuto più del doppio della generosità di Schifani.
RispondiEliminaAvete ragione, ma l'esempio di mav sullo stipendio mensile dei senatori mi aveva tratto in inganno...
RispondiEliminaProbabilmente perche' non avevo proprio pensato a tutta la donazione in un colpo solo.
In fondo, pensate che avranno bisogno solo adesso di tutti i soldi?
Fra 2/4/6 o forse piu' mesi non dovranno mangiare, vestirsi, lavarsi?
Di principio poi sono contrario alle donazioni, alle disgrazie ci dovrebbe pensare lo Stato.
Se non ce la fa con i soldi, a fine anno viene da me e mi dice, quest'anno c'e' stato il terremoto in Abruzzo, dovrai pagare X% in piu' di tasse.
In tal modo sarebbe preservato anche il discorso sulla progressivita'
hai ragione, e pensa che il conto l'ho fatto con la calcolatrice. poverammè.
RispondiEliminacuore blu
ma c'è anche chi si è letteralmente svenato come tiene a farci sapere. (L'avete ricevuta anche voi?)
RispondiEliminaIn questi giorni di emergenza il governo e il premier stanno continuando a far sentire concretamente la loro
vicinanza alla gente d’Abruzzo. Oggi la nuova ordinanza della
Protezione civile ha stanziato altri 70 milioni per la prima
emergenza e previsto una serie di misure fiscali di buon senso e di
sussidi per alleviare la condizione degli sfollati.
Personalmente, oltre ad aver ieri partecipato alla donazione del
sangue organizzata alla Camera (il sangue serve sempre, anche perchè
per colmare l'emergenza in Abruzzo si è attinto alle riserve degli
ospedali italiani, che vanno reintegrate) ho aderito alla raccolta
fondi dei deputati, che sarà devoluta alla protezione civile.
Come in molti hanno rilevato in questi giorni, in questi momenti
drammatici il nostro popolo dà il meglio di sè e, per quanto si è
visto finora, questa volta anche tutte le istituzioni, a ogni
livello, stanno facendo altrettanto. Bene. Tuttavia, mi sembra giusto
rimarcarlo proprio in questi giorni di passione e di risurrezione,
resta però intatta la questione di fondo. Il terremoto ci ha
ricordato, drammaticamente e violentemente, che nonostante tutti i
progressi scientifici e tecnologici non siamo padroni della nostra
vita. Non ce la siamo dati da soli, può esserci tolta in ogni
momento. Dunque, di fronte alla sofferenza e alla morte -
ineliminabili compagne della nostra esistenza - la scelta rimane
sempre tra il cedere al nulla o il credere e affidarsi a un Mistero
misericordioso e buono. Da come si sceglie dipende come ci
comportiamo nel tempo che ci è dato da vivere.
Cordiali auguri per la Santa Pasqua,
Schifani legge Leonardo.
RispondiElimina14:54 La Repubblica.it
Schifani ai senatori: "Mille euro non bastano"
"Dopo questa mia visita di oggi in Abruzzo, rivolgo un appello accorato ai senatori perchè occorre fare di più. Ai miei colleghi dico: mille euro non bastano, ne servono molti di più". Ad affermarlo dall'Abruzzo, dove ha pranzato con i terremotati, è il presidente del Senato, Renato Schifani, in collegamento con la trasmissione di Rai Uno Effetto sabato. All'indomani del sisma Schifani aveva invitato ogni senatore a "prevedere un contributo di almeno 1000 euro" per le vittime del terremoto.
Listiamo a lutto i nostri blog, un gesto di solidarietà virtuale per le vittime del terremoto.
RispondiEliminaGiratela come volete : la casta politica ed ecclesiastica ci costano su scala nazionale 9 miliardi di euro all'anno e forse più.In tema di solidarietà sto prendendo atto della loro ampia volontà di partecipazione : quella dei politici quantificabile e quella del clero sostanziosa ma indecifrabile.Cifre per favore. La rock star Madonna ha fatto molto di più ; io pensionato ancor più di loro.
RispondiEliminacarissimo, condivido tutto con te...
RispondiEliminavorrei farti un altro paragone:
un asettimana fa a quest'ora,tutti i governi compreso il nostro ,erano lì per decidere se stanziare 800, 1000 MILIARDI DI EURO, DOLLARI, STERLINE E valute varie.
il nostro amato Silvio lo stesso.
ORA, ci chiedono la carità , di fronte a pochi SPICCIOLI (circa un decimillesimo!!!) rispetto a quelli che si intascheranno banche, ASSICURAZIONI, grandi imprese: come sempre si PRIVATIZZANO GLI UTILI E SI SCARICANO SU DI NOI LE PERDITE!!!!
tutto ciò a prescindere da destra sinistra lega centro ecc.ecc....
vorrei far presente che se a ogni famiglia dessero 50 000 euro, il costo sarebbe di 500 milioni scarsi.
Ma non ci sarebbe più il palcoscenico per Silvio e gli altri teatranti.
ciao dal veneto.
enzo 1964
Perchè dovrei pagare dei soldi quando pago tutte le tasse e compreso lo stipendio di Schifani, che prendano i soldi dagli evasori, oltre a rifare l'Abruzzo, rifanno anche l'Italia.
RispondiEliminacragno, anonimo(marco): appunto, volevo sottolineare che la tassazione proporzionale è ingiusta, e i passi che ho citato credo suggeriscano che la progressività è d'obbligo. e se, secondo quei due, lo diceva quel tizio lì...
RispondiEliminagiorgian
Quei soldi ce li scuciranno dalle nostre tasse del prossimo anno, per finanziare la ricostruzione fatta dagli amici loro. Per cui: non c'è fretta a "donare", doneremo tanto, doneremo tutti.
RispondiEliminalaforbice.splinder.com
Quel Galantuomo del presidente Ciampi ha reso pubblica la sua decisione di devolvere una intera mensilità a favore dei terremotati, non certo per farsi bello ma sperando che qualche altro parlamentare seguisse il suo esempio. A parte il senatore Emilio Colombo, risulta che qualcun altro abbia mosso un dito? Che faccia tosta!
RispondiEliminaBravo Ciampi, ma il fatto che ci sia bisogno di donazioni private è un segno di fallimento dello stato.
RispondiEliminaCome anche l'ennesima tremontata di proporre una assicurazione obbligatoria per le calamità.
Ora sono curioso di vedere come verranno condotte le operazione di ricostruzione in Abruzzo!
RispondiEliminaIo spero che le pressioni al governo da parte dei parlamentari che hanno richiesto l'interrogazione parlamentare a riguardo guidati dalla sig.ra daniela melchiorre siano utili: compiere ogni sforzo affinché la ricostruzione non si tramuti in una campagna di demolizioni indiscriminate, bensì in un accurato lavoro di ripristino dell’originale armonia paesaggistica, nel rispetto di quelle norme antisismiche finora colpevolmente ignorate dalle autorità competenti.
RispondiEliminae nel frattempo, giusto per risparmiare un po', hanno deciso di NON accorpare referendum ed elezioni e hanno firmato un pre accordo con nonmiricordochi per il ponte sullo stretto
RispondiElimina