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giovedì 6 agosto 2009

Mamma! Mamma!

Se tutto è troppo facile

Monsignore, è un grandissimo onore per me averLa qui.
Prego, s'accomodi.
(Lara, vammi a prendere i ferri buoni. C'è il Monsignore!)

Colgo l'occasione per confessarLe che l'altro giorno ho goduto di un piacere autentico, e d'intensità rara, leggendo il suo ultimo pezzo contro la pillola assassina. Soprattutto là dove dice

Rendendo tutto più facile, la nuova modalità abortiva certamente aumenta una mentalità che sempre più induce a considerare l’aborto come un anticoncezionale.
Si', quando una citazione mi piace davvero, la imparo a memoria. Adesso apra la bocca, per cortesia.
Mi sono anche permesso di riportarla sul forum della FOdCA, che mi onoro di rappresentare. La conosce? La Federazione Odontoiatriche Cattoliche. Qui è meglio fare una lastra.
(Lara, vammi a preparare una lastra).
Beh, in effetti non è molto conosciuta, la Fodca. Potremmo essere molte di più... sapesse quante professioniste non si attentano a uscire allo scoperto, dichiarare la loro fede... Ma Lei c'insegna che bisogna dare l'esempio. Adesso stringa. Ma no, non fa male. Appena un po' di fastidio, che sarà mai... Stringa, su. Ecco, abbiamo fatto. Un attimo che il computer rielabora l'immagine.

Vede, io credo che lei abbia colto l'essenza del problema. Fossero tutti come lei... invece di tirare fuori la bufala della pillola pericolosa per le madri, una cosa a cui non crede nessuno... no, il punto è quello che ha trovato lei: la banalizzazione. Con la Ru486 abortire non diventerà più pericoloso o meno assassino. Ma diventerà una cosa facile, banale, alla portata di tutti. E' questo l'abisso morale che si spalanca davanti a noi. Lara, questa immagine arriva o no?

Ah, ecco.
Eh, beh, capisco che le facesse male a masticarci sopra. C'è una carie che si è infiltrata sotto l'otturazione. E ce n'è un'altra... qui, vede? Sotto il colletto. Ma da quand'è che non ci vediamo?

Monsignore, è un discorso che abbiamo fatto spesso. Caffè, fumo, zuccheri tra un pasto e l'altro, non sono amici dei suoi denti. Poi è inutile che Se la prenda con me. In tre anni è la quarta volta che rivediamo quell'otturazione. Le dico con tutta franchezza che a questo punto la maggioranza dei miei colleghi Glielo avrebbero già devitalizzato - se non cavato via, semplicemente. Ma noi della Federazione Odontotecniche Cattoliche abbiamo un'idea diversa. Per noi la vita del dente viene prima di tutto. Lara, per favore, preparami dieci cc di zertyupol.

Monsignore, so che mi capisce. Lei ha un problema col Suo dente. Banalizzando, si potrebbe pensare che il problema consista in un paio di carie. Ma io e Lei sappiamo che il problema non coinvolge soltanto lo smalto: esso penetra la dentina e il cemento e raggiunge l'essenza, come dire? spirituale del Suo premolare. Banalmente, io potrei raschiarle via l'ennesima macchia scura; molti miei colleghi laicisti lo farebbero, ben contenti di rivederla tornare poi di qui a pochi mesi. Ecco, noi della Fodca abbiamo deciso di lavorare in un'altro modo. Lara, per favore, allaccia le cinghie al Monsignore.

Se ora Lei non avvertirà la solita sensazione di intorpidimento alla mascella, c'è un motivo. Quello che Le ho iniettato non è un sedativo. Viceversa, è qualcosa che L'aiuterà a sentire meglio quello che sto per farLe. Perché alla Sua età, Monsignore, non vorrei mai che perdesse i sensi mentre... apra la bocca, da bravo, ecco. Dicevo, ma puo' sentirmi? NON VORREI MAI CHE LEI PERDESSE I SENSI MENTRE LE TRAPANO UN PREMOLARE SENZA ANESTESIA. Non provi a chiudere la bocca mentre ho il trapano in mano. Non ci provi davvero. Si concentri su qualcosa. Su quello che Le sto dicendo, magari. Ora riprendo. C'è parecchio lavoro da fare qui dentro, lo sa.

Vede, quello che è successo a noi dentisti negli ultimi 50 anni, gli enormi progressi fatti in tutte le direzioni, ma soprattutto nella terapia del dolore, hanno in qualche modo degradato l'essenza morale della nostra professione. Noi dentisti sappiamo nell'intimo della nostra coscienza che la migliore terapia contro la carie è la prevenzione: una dieta corretta, l'astensione dalla nicotina e via dicendo. Ma d'altro canto è molto più lucroso curare i milioni di carie figlie delle cattive abitudini che ci guardiamo bene dal combattere. Tanto più che levarsi una carie, o un dente intero, è diventato sempre più facile e indolore... banale, in una parola. Ora, noi della Fodca abbiamo deciso che non puo' più essere cosi'. Siamo ancora poche, è vero, ma decise a dare l'esempio. Lara, tieniGli stretta la fronte, cosi'. Ecco, adesso va meglio.

Non si spaventi se vede le stelline, a questo livello è normale. Ma ci pensi bene: ha mai vissuto un'esperienza del genere nella sua vita? Pensa che potrà mai scordarSela? No, non muova la testa, mi risponda roteando le orbite. Bene. Ogni volta che scarterà un cioccolatino, che Si accenderà una sigaretta, lei Si ricorderà di questo dolore. Questa è la vera cura contro le carie, mi capisce? Quella non facile, quella che coinvolge il paziente anche sul piano spirituale. Noi Odontoiatriche Cattoliche ci crediamo fermamente. Ora se vuole puo' urlare.

Lara, hai notato che urlano tutti la stessa cosa? Che vorrà dire?
Mamma, mamma, come se il dolore più lancinante potesse capirlo solo la madre. O forse è solo la sillaba più facile da pronunciare.
Si sciacqui, Monsignore, abbiamo finito.

39 commenti:

  1. Mi scoccia essere monotematico, ma sei veramente grandissimo.

    Vito

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  2. Aborto come togliere un dente? Un feto come un dente cariato? Forse il discorso sulla banalizzazione qualche piccolo fondo di verità ce l'ha...

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  3. Sai che ti ammazzeranno, con la scusa della banalizzazione?

    D'altra parte, se sto discorso l'avessi fatto col cancro alla prostata, sarebbe stato lo stesso.

    Comunque hai ragione, la banalizzazione è l'essenza del male, con l'accusa di banalizzare si condanna il prossimo alla sofferenza e allo stesso tempo si banalizza un dolore immenso e una scelta sempre atrocemente sofferta come quella dell'aborto insinuando il fatto che "se abortiscono è perchè non fa male".
    Credo che in questo caso, un chiodo rovente nelle viscere di questa gerontocrazia maschile sarebbe auspicato...

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  4. Ogni volta che leggo qualcosa di tuo che e' come il post di oggi, ho un brivido. Grande, grandissimo, geniale. Grazie. :)

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  5. Bello. Ma se passa di qui uno del Movimento per la Vita si scatena un casino :)

    Ottimo comunque...

    Daniele

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  6. Apprezzo sempre il tuo post, anche quando, come in questo caso, non condivido. Al di là del fatto che sul tema dell'aborto sono su posizioni molto nette, quasi talebane in effetti (l'aborto è omicidio, per come la vedo)... La RU-486 non fa che da un lato anticipare molto la decisione della donna (che in questo caso non ha fino a 90 giorni per decidere, ma solo sette settimane), dall'altro prolungare ad almeno quattro giorni la durata dell'aborto stesso. Sinceramente, non vedo come le donne possano cantare vittoria per l'arrivo di questa nuova modalità di aborto, quasi fosse il raggiungimento di una nuova forma di libertà. Coi "preti parlanti" sono spesso in disaccordo, ma non in questo caso (e a proposito dell'aborto in genere).

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  7. Post piacevole come al solito.
    Però mi sa che questa volta sei andato fuori bersaglio. Il problema non è il fatto che per abortire si debba soffrire o meno.
    Il problema è che l'aborto è l'eliminazione di un embrione impiantato o un feto e questo è IL "male".
    Il fatto che poi la RU486 renda semplicissimo e indolore compiere questo "male" può essere un ulteriore problema, ma IL problema rimane la soppressione dell'embrione impiantato/feto.
    La tua analogia mira solo al secondo punto. Se il primo fosse superato (come nessuno protesta per l'eliminazione dei denti), il secondo non esisterebbe.

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  8. ora mi metto comodo e mi godo i fuochi d'artificio nei commenti.

    jacopo

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  9. Francesco se "non vedi come possano cantare vittoria" vuole dire che non hai capito proprio l'essenza del problema. Il dogma del Partorirai con Dolore. O almeno Abortirai con Molto Molto Dolore. E Se Possiamo Danni Fisici Irreparabili.
    Ritorni quando avrà studiato.
    Provi a leggere cose così.
    E Leo, come diceva il tale, "solo grazie"!
    Nello F

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  10. Questa volta hai veramente esagerato. Leona', tu stai male. Veramente..

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  11. Uffa, io volevo un intervento sul nuovo CD del papa.

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  12. Mi ricorda:

    Piangeva il giudice come un vitello
    negli intervalli gridava mamma
    gridava mamma come quel tale
    a cui il giorno prima come ad un pollo
    con una sentenza un po' originale
    aveva fatto tagliare il collo.

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  13. Chapeau. Calzantissimo.
    La dama del lago

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  14. Dopo gli interventi dei post precedenti mi sento un po' goffo a dire che e' proprio un bel post...

    Da ora in poi bisognera' esprimere solo le critiche?

    Andrea

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  15. Leonardo, io ti voto segretario del Pd, Papa, premio Nobel e amministratore di condominio.
    A metà post ero già pronto a dire "eh, però, paragonare un denticidio all'estrazione di un feto, però, è un po'...". Ma tu sai davvero andare all'essenza delle cose. Già: può sfuggire, ma il dolore educa.
    Sei pericoloso.

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  16. vabbè, ma che c'entra, un dente mica c'ha l'anima, mica è una vita (anche se si devitalizza). Mi vuoi forse suggerire che ai preti in realtà non gli frega tanto del feto e della sacralità, quanto che si soffra?

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  17. Già, perchè se soffri poi ci penserai due volte prima di fare sesso. E l'amica a cui racconti la tua terribile esperienza, anche. E se sta pensando di abortire, ci ripenserà. E se sta pensando di fare l'amore solo perchè le va, magari cambierà idea. L'aborto deve restare una cosa vergognosa, clandestina, dolorosa ed anche pericolosa, quasi mortale.
    Non è la minaccia della sofferenza dell'inferno che dovrebbe farci rigare secondo gli insegnamenti di Santa Madre Chiesa?
    Chissà cosa direbbero se qualcuno inventasse un anestetico post-mortem...

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  18. Complimenti.E piacere di poterti leggere (che non è cosa da poco). Le grandi menti sono rare preziosità che l'incontro casuale (del web) ci può a volte donare. Bellissima la sintesi di pensiero. Proprio con mia moglie, l'altro giorno, parlavo di etica necessaria ed indispensabile. Come fiore (malato, appassito, pianta estinta) che deve -DEVE-coraggiosamente essere ripristinato. Ma, personalmente, osservando tutto ciò che ormai mi circonda, penso che sarà soltanto un gigantesco Tsunami (prossimo venturo?) la vera cura radicale a questo mondo ormai privato della sua civiltà.
    Una cordiale stretta di mano, con amicizia
    Michele
    contabilmenteAG@hotmail.it

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  19. Mi aggiungo al coro dei complimenti, gran bel pezzo

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  20. Toccante, davvero.
    Grazie Leonardo. Dopo una oretta buona a vedere pontificare cazzate su un altro blog solitamente intelligente, che ha spacciato un post ottuso in materia come laico&progressista, il tuo post mi riconcilia col mondo.
    C'è una grande verità: ogni volta che si scarterà un cioccolatino, Monsignore, si ricordi di questo dolore.
    E' questo che si passa sotto silenzio, in certi blog laici&progressisti: che al più grande dei piaceri corrisponde spesso una dolorosa responsabilità, e spesso l' onere di una scelta ancora più dolorosa.
    Ma, certo, rigirare il coltello nella piaga, come fanno certi gentiluomini in mozzetta, è crudele. Non è vero che l' aborto, anche chimico, è deresponsabilizzante.
    Anzi. E' doloroso e dilazionato, anche se infinitamente meno cruento di quello chirurgico. Le prostaglandine non sono zigulì.
    Bene sarebbe che i laici&progressisti, invece di lamentarsi dei pasdaran cattolici nei consultori o di giulianoferrara, si facessero carico veramente della salute delle donne in questa scelta difficile. (Che per me, non porà mai essere considerata un diritto).
    Le accompagnino, non le lascino sole. Le forniscano un follow up psicologico e medico.
    Oppure, cinicamente, si preferirà sempre ricorrere all' aborto chirurgico, meno costoso in termini assistenziali?

    Saluti e ancora complimenti.

    roseau (cattolica per la riduzione del danno).

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  21. Ci sono capitata per caso: bello, bello, bello! Il blog più bello in cui mi sono imbattuta sino ad oggi! Cosa scrivo a fare il mio, quando c'è il tuo che è un anno luce avanti???

    Clara desolata e anche un po' depressa...

    www.viaggiattrice.splinder.com
    www.uomono.splinder.com

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  22. Va beh ok ma dov'e' l'intervento dove si dice che invece dovresrti occuparti di altre attivita' propugnate dalla religione (altrui, magari), come l'infibulazione, ad esempio.

    Sei, come al solito, fin troppo clemente con i veri selvaggi (o barbari invasori) e invece ti attacchi a piccolezze de' noantri solo perche' tu e i tuoi amici barbuti ed ex-rossi... ecc ecc ecc

    Va beh non posso fare tutto io noh?

    Ecco, non sai accettare le critiche!

    Andrea

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  23. Ciò che mi rende più stupito è che molti dei commentatori che mi hanno preceduto non hanno capito che il post di leonardo non equiparava l'aborto ad un dente cariato. Il post è focalizzato sul dolore. Ragazzi se non avete capito questo come potete affrontare un discorso serio sul tema dell'aborto?

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  24. questo è uno dei pochissimi articoli che non mi sono piaciuti di Leonardo. Io sono a favore della libertà di scelta della donna ma abortire non è togliere un dente cariato. E no, la faccenda del riferimento al dolore non funziona. I cattolici sono criminali in tanti modi ma nessuno medico cattolico vuole far sentire il dolore alle donne che partoriscono.
    Leonardo non si preoccupi troppo, ogni tanto qualche cazzata la scrivono anche quelli bravi.

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  25. ... dolore ... piacere ...
    ... felicità ... infelicità ...

    È qui il centro della questione.

    Circoscriverla nei termini
    di vita e morte
    è pura fumisteria.

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  26. In effetti, credo che, se i dentisti non facessero l'anestesia, dopo le prime esperienze la gente curerebbe di più l'igiene dentale. O forse volevi dire un'altra cosa? ;)

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  27. vedo una schiacciante percentuale di commenti maschili, come maschi sono prevalentemente i detrattori "morali" dell'aborto. non vorrei stigmatizzare, ma da donna che ha proceduto in tal senso anni e anni fa mi riesce difficile se non impossibile immaginare come uno qualunque di voi possa vagamente intuire di cosa si stia parlando, in tutti i sensi, anche quello del dolore. ho sbandierato e difeso la libertà di abortire nel rispetto del libero arbitrio da sempre, anche e soprattutto dopo averlo fatto, poi è arrivata la pillola e mi sono messa a pensare come davvero possa figurarsi una procedura tipo di assunzione dell'Ru 486: personalmente e grazie (si fa per dire) a schiere di amiche e conoscenti, so bene come anche una semplice "pillola del giorno dopo" possa portare controindicazioni dolorosissime, perdite di sangue, oltre ad uno scontato ed inevitabile corollario di sensi di colpa, disagio, tristezza, depressione, anche senza l'aiuto di un'educazione cristiana; e riferito alla Ru sentire che dentro di sè qualcosa sta morendo e sta per essere espulso non è descrivibile, che tu sia pro o contro non cambia nulla. non immagino quali conseguenze potrebbe portare un aborto che dura 4 giorni, per quanto "indolore" e "pulito"...è come scegliere fra 8 ore di pratica e tangibile tortura fisica e psicologica e 4 giorni di meno evidente sofferenza esteriore ma eguale sfinimento mentale. non ci dormo la notte, perchè a tratti mi sento una bigotta, perchè so che nessuna donna fa una cosa del genere "a cuor leggero", che negli ospedali due operatori sanitari su 3, almeno nel centro italia che conosco, non si risparmiano nell'ordine battute, insulti e crudeltà prima dopo e durante, e temo che nessuna pillola potrà mai evitare questo insieme di orrori..mi piacerebbe davvero molto che questa fosse una misura meno invasiva, rispettosa delle donne e della loro libertà di scelta e privazione del dolore fisico, ma davvero, dopo averci pensato bene e a alla luce del paese triste che abitiamo, davvero non so come potrebbe esserlo.
    V

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  28. " I cattolici sono criminali in tanti modi ma nessuno medico cattolico vuole far sentire il dolore alle donne che partoriscono. "

    Infatti, qui si parlava di dolore auspicato alle donne che _non_ desiderano partorire.

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  29. Hai commesso un errore, ispettore Leonardock!
    "Mi sono anche permessO..."
    Per il resto auguro alel animucce delicate mille e mille mestrui penosi.
    NelloF

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  30. (E mò chi sarebbero 'ste "animucce delicate"? Nel dubbio: TIE'!)

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  31. anche tu hai commesso un errore (alel), anzi, forse più di uno. magari hai solo battuto la testa chi lo sa

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  32. Sono con l'anonimo V. (08/08 17:01): chi (stra)parla di lotta all'aborto e' sempre tendenzialmente maschio, e non ha idea di cosa l'esperienza comporti (psicologicamente e fisicamente).

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  33. non volevo sollevare una questione di incomprensione uomo cattivo vs donna consapevole, era solo per sottolineare che, anche in caso di aborto chimico, non sono sicura che le cose possano farsi più semplici; ripeto, anche con una semplice pillola del giorno dopo molte donne soffrono per due o tre giorni di violenti dolori e se di dolore stiamo parlando dubito che un cocktail chimico di tale portata (RU) possa essere equiparato ad un bicchiere d'acqua. sottolineo che nel chirurgico comunque il problema non è essere frugati con un ferro da calza, cosa che non avviene da un trentennio negli ospedali visto che il metodo è un altro, sempre invasivo ok, ma se devo ingoiare una pillola e rimanere 3 giorni in ospedale di fianco ad altre disperate circondata da obiettori sarcastici e continuamente dolorante, ecco, davvero non vedo molti miglioramenti.
    V

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  34. sì, hai centrato il punto. mi hai ricordato tanto un pezzo di guia soncini sul foglio di ormai 4 anni orsono, in cui lei, criticando chi osteggiava la ru 486, scriveva, cito testualmente, "se devi abortire, che almeno la cosa ti sia di un qualche peso, niente vie brevi e niente anestesia generale, che devi stare ben sveglia e renderti conto della porcata che stai facendo"

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  35. Ciao Leo,
    anche io sono un po stanca che a parlare di aborto e pillola siano più spesso gli uomini delle donne.
    Un motivo c'è.
    L'interruzione di gravidanza, o aborto, è un'esperienza fisicamente e psicologicamente molto pesante per una donna. Qualcosa che, anche se non ci si pente della decisione presa in quel momento, peserà per sempre sulla vita della donna.
    Non si fa con leggerezza un aborto. C'è tanta paura, di solito, c'è vergogna per una sciocchezza che si è fatta, che sembrava così innocua, e che ha portato a un fatto così tragico (pensa, una sveltina in macchina, e oplà).
    Fisicamente è dura. Dura l'operazione (è un rischio) e dura probabilmente di piu la RU486. Ma ti rendi conto? non è piu facile con la pillola, ma piu difficile. La pillola verrà usata nei casi in cui si è veramente all'inizio della gravidanza, e magari si ha scarsa tolleranza all'anestesia. In paesi dove la pillola c'è da tempo, comunque non viene prescritta spesso.

    Colgo l'occasione anche per sfatare un altro mito caro ai nostri moralisti: la pillola del giorno dopo.
    Per alcuni la pillola del giorno dopo non può essere venduta liberamente in farmacia, perchè diventerebbe una sorta di "anticoncezionale".
    Bene, questi signori forse non sanno come ci si sente dopo averla presa. Sostanzialmente è una dose di ormoni da cavallo. Ti senti male per giorni, forti mal di testa, nausee, mal di pancia. Tutte sensazioni che sinceramente qualsiasi donna che sa di cosa sta parlando cerca di evitare.

    Il discorso del dolore del tuo articolo, invece, mi sembra molto piu adatto alla questione epidurale. In Italia l'epidurale non è un diritto, ma viene considerato un "capriccio" della puerpera. "Signora, insomma, hanno partorito tutte così, eh". Alcuni corsi pre-parto ti dicono sostanzialmente che se fai l'epidurale sei una mamma degenere. Poco coraggiosa.
    Eggià.
    Manderei loro, i medici, i politici, e i preti, a farsi estrarre un dente senza anestesia. In fondo è così che si faceva una volta, non muore mica nessuno, su...perchè fare l'anestesia?

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