Uccelli e no
Invece, sapete cosa non c’è, qui, di cui non si sente affatto la mancanza? Gli stramaledetti piccioni! Niente gugu, niente flapflap, niente odore di merda, niente! I Padri Pellegrini li hanno lasciati a casa! E han fatto bene.
Ci ho messo un po’ a rendermene conto. Di solito non guardo gli uccelli. Non li guardo perché sono sempre i soliti grassi e puzzolenti pennuti grigi che mai appresero ad atterrare sugli alberi, un particolare che Darwin si è guardato bene di approfondire. In confronto a loro i polli hanno un’aria intelligente.
Qui invece non smettevo di fare a caso ai volatili.
Ci sono i pettirossi. Una specie di merlo ma col petto rosso pure lui. I rondoni. I passeri di città, quelli con le macchie sul collo, che quando ero bambino c’erano in effetti anche nella mia città, ma poi li ho visti sempre meno, soppiantati immagino dai grossi bombardieri grigiopuzzolenti. Finché non mi sono reso conto che la differenza è tutta qui. No pigeons, ha-cha-cha-cha. Niente macchie bianche sulle cadillac (devo ancora vedere una cadillac).
Io sono uno storico abitatore di sottotetti, il mio odio per i piccioni è etnico, totalizzante. E magari per gli americani di qui si tratta di un pennuto raro e simpatico, da fissare con la stessa aria scema con cui io fisso gli scoiattoli. Non vedono l’ora di venire a Piazza San Marco e nutrirli di costoso granturco. Vagli a spiegare che sono loro i veri ratti alati, B52 del guano, vettori di quanto al mondo v’è di più fetuso.
Una volta ero a Edimburgo. Stavo accompagnando in vacanza una comitiva di ragazzini francesi quasi tutti musulmani, compreso uno che in realtà era vietnamita. Era il suo modo per farsi accettare (non funzionava). Era una bella giornata – ricorderò sempre Edimburgo come una città soleggiata – e picnicando nel parco, io mi misi a spiegare al vietnamita musulmano francese che provava ad acciuffare i piccioni che era impossibile riuscirci, perché lui ha gli occhi sui lati della testa, e quindi ti vede anche se gli arrivi da dietro, lo vedi? (gli dicevo), lo vedi? (e intanto inseguivo un pennuto rognoso), non li beccherai mai! E credevo in questo modo di assolvere un ruolo educativo.
Quando da un cespuglio spunta fuori una signora, e io non so come, ma capisco subito che lei è inglese, forse dall’accento? Davvero avevo un orecchio così buono? O forse semplicemente perché in due sillabe si era già precisata come una monumentale stronza?
“Ma non si vergogna! Ho visto tutto, sa!”
“Eh? Mi scusi, io stavo soltanto…”
“Ho visto bene cosa stava facendo! Ho visto bene! Lei stava insegnando a questo ragazzino come dare la caccia a queste amorose creature! E’ una vergogna!”
“Ma no, in effetti stavo solo spiegando che…”
“E magari lei si considera un educatore! Sono inorridita! Torturare questi graziosi pennuti!”
La signora non faceva che assecondare il suo zelo animalista. Non sapeva che in quel momento stava rappresentando un’intera nazione. Non sapeva che nel cervello, indubbiamente un po’ razzista, del suo interlocutore, in quel momento la cellula cerebrale che conteneva l’input “inglesi” stava per accogliere per sempre l’input “non sanno distinguere un bell’uccello da un contenitore alato di merda”.
D’altro canto, lei rincasando a Newcastle probabilmente ha concluso che gli italiani sono la feccia della terra. Importunano i piccioni nei parchi.
O mi ha preso per un francese. E magari non era neanche inglese, era di Cork.
L’Europa è così complicata, vista da qui.
Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi
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guardacaso giusto l'altra sera ero con il nostro concittadino emilio salemme (che magari tu nn sai chi è ma puoi farti una ricerca con google) che mi spiegava come nel 2000 l'ex sindaco di Modena Barbolini rischiò seriamente di finire in manette per aver autorizzato l'uso di puntatori laser contro i piccioni. la vicenda, diceva lui, andò sui giornali solo parzialmente ma i puntatori furono considerati armi da guerra. anche tesauro, allora ass. all'ambiente, rischiò.
RispondiEliminahttp://www.covoprieca.com/controinformazione/casicovoprieca/vittimebarbarieumane/fucililaser/fucililaserdalgip.htm
Io gli portavo le arance.
RispondiElimina..solo ierisera ho saputo di questo blog che, mi dicono, sia uno dei più visitati e noti d'italia: chapeau! e sono venuto per leggere il pezzo su syd barrett (consiglio di Sereno..) poi ho cominciato a sleggiucchiare, scampoli..
RispondiEliminaebbravo leo! ti ho già aggiunto ai preferiti...
barra
dei piu' visitati e noti d'italia, del Connecticut, del Montenegro e amari limitrofi.
RispondiElimina(Ciao Barra)
Sul piccione comune non so, ma per certo in America ne avevano uno di piccione, il cosiddetto piccione migratore. Con la consueta misura, l'hanno estinto a schioppettate.
RispondiEliminac'è tanto da imparare
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