Pensieri - spiccioli (continuano da ieri)
3. Io cerco di non affezionarmi a nulla, ma le vecchie, sane cento lire, quelle così dolci al tatto, quelle mi mancheranno. Nessun altro oggetto ho potuto stringere in una tasca per così tanto tempo. Erano grandi, universali, antichissime: ne avete ancora una in tasca? Che data porta?
Io qui ne ho una dell’88. Prima superiore, rimandato in francese, magari me l’hanno data di resto per un Dylan Dog. (che costava 1600 lire, oggi credo quattromila).
E un’altra del ’67. Cosa ci compravi con cento lire nel ’67? L’avranno usata per comprare una copia di Penny Lane? E so che ce ne sono di risalenti a dieci anni prima. Tutte uguali, solo un po’ più opache e segnate, ma neanche tanto.
4. Per dirla alla brunovespa: È una selezione naturale: chi sopravviverà? Io certamente no, perché sono della razza dalle dita piccole e tozze, e con le monete non ho nessuna speranza. Ma non necessariamente sopravviveranno i maniaci della conversione, quelli che si ostinano a calcolare qualsiasi cosa e a dirti l’equivalente in lire.
Quelli vanno bene in gita scolastica, e in fondo questa sembra ancora un’allegra gita scolastica collettiva. Ci metteremo ancora un po’ a renderci conto che da questa gita non si torna, che non c’è nessuna mamma a casa pronta a riprendersi i nostri euro avanzati per convertirceli in lire, che insomma l’ombelico è troncato per sempre.
E allora forse i pigri, quelli che ormai hanno rinunciato a saltarci fuori con le conversioni, forse saranno proprio loro a ereditare il mondo. Se al mese prendo 900 euro, ogni euro che tiro fuori mi vale un novecentesimo di stipendio. È tutto quel che c’è da sapere.
Chi gira armato di euroconvertitore prenderà meno sòle nei primi mesi, ma rischia di rincitrullirsi nel medio-lungo termine. Come quegli anziani francesi che pensano ancora in termini di “vecchio franco”, e dicono al nipotino: “ti do mille franchi per il gelato”, e il nipotino tutte le volte ha una doccia fredda: mille franchi vecchi sono dieci franchi nuovi. (più o meno un euro e mezzo). Una volta lessi che due pensionati, all’idea che De Gaulle gli avesse decimato la pensione, si suicidarono. (Chi non ha avuto un colpo al cuore al primo estratto conto in Euro scagli la prima pietra).
Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi
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Vedi sotto. La tirata sulle vecchie 100 lire è uno dei rarissimi conati di nostalgia che mi sono mai concesso. Ma sul serio, mi piaceva tastarla in tasca.
RispondiEliminaSubito dopo, peraltro, si riparte con il leitmotiv: guai a guardare indietro, anche se è per convertire in lire. Tanto il mio stipendio era una cifra tonda in Euro, già nel 2000.
Siamo nel 2007 e ogni tanto mi sorprendo ancora a convertire. E spesso moltiplico per due cifre a casaccio: mi dicono "quaranta" e io capisco "ottanta". Cervello lento.