Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi

Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi. Noi no. Donate all'UNRWA.

mercoledì 21 marzo 2007

la classe talebana non piace all'insegnante

Primavera dei papaveri

Ma è solo Fassino, o stiamo diventando tutti scemi?

Probabilmente il peccato originale è stato chiamarla “missione di pace”. Ma a questo punto dovremmo saperlo tutti che si sparacchia un po’, in Afganistan. Che la vita, insomma, costa poco.

Però, come dire, siamo italiani. Siam convinti che non ci sia argomento abbastanza duro per noi. Parla e parla, e vedrai che ammorbidiamo anche i Talebani. Con un po’ di pazienza, un paio di salotti in tv, due giorni di dibattito, tre giri alla frittata, e vedrete che dopo Sircana e il trans riusciremo a cucinarci anche il Tavolo di Pace in Afganistan. Onorevole Fassino: il Tavolo di Pace in Afganistan? Coi talebani? Ma ha presente la situazione?

Mettiamola così. I talebani stanno a sud, ma anche a est. A nord, guerra tagiko-uzbeka permettendo, ci stanno i talebani. Ah, pare che siano anche a ovest. Insomma, alla nostra alleanza, c’è rimasta solo Kabul e periferia. È un assedio, per così dire. Per di più da un paio di mesi gli americani – che queste cose le studiano – se la stanno menando con la prossima offensiva di Primavera. Può anche essere una scusa per le future irradiazioni di uranio e fosforo, ma per quanto ne sappiamo le cose stanno così: ci hanno circondato e adesso ci attaccano. Come i Sioux a Little Big Horn.

Ma noi siamo più furbi di Custer, perché ci abbiamo Piero Fassino, noi! Che ha deciso che li invita al Tavolo della Pace! "Qualsiasi persona di buonsenso non può che essere d'accordo", ha detto. Eh, beh, certo, controllano due terzi del Paese e stanno per attaccare, vuoi che non accettino la proposta di Piero Fassino? Non sarebbe buonsenso.

E poi ci sono quelli che non sono d’accordo con Fassino, quelli che i talebani, al Tavolo della Pace, non ce li vogliono. Perché sono brutti e sporchi e cattivi, dei veri tagliagole. Eh, beh, certo, se la butti sui diritti umani, effettivamente... Luca Sofri si augura che i sequestratori di Mastrogiacomo siano arrestati. E anche questo, in fondo, è buonsenso. Voglio dire, non fa una grinza, no? Controllano due terzi del Paese? Chiamiamo la polizia che li arresti, così imparano.
Perché, non c'è una polizia, in Afganistan?
Ah, saremmo noi?
Ah.

È due giorni che ne parlano: tavolo-della-pace sì, tavolo-della-pace no. Quanto buonsenso, gente. Nessuno ancora ha provato a chiedersi cosa ne pensino i Talebani. Probabilmente se lo sapessero ghignerebbero alla grande, i Talebani, con quei denti che Mastrogiacomo ha trovato curati e bianchissimi. C’è un piccolo Paese a ovest della Turchia, dove i cani infedeli litigano se invitarci o no a un tavolo! Il 54% vuole e il 51% 41% non vuole. Non fa ridere?

No, non è solo Fassino: 54 + 41 = 95% di italiani un po' confusi. Siamo in armi in Afganistan da 4 anni e non riusciamo ad accettare che laggiù ci sia un nemico. Uno che al tavolo, con noi, non ha mai detto di volersi sedere. Probabilmente pensiamo che ci sia un bottone, da qualche parte. Lo premi e puf! Il nemico non c’è più. È diventato un simpatico signore che ha voglia di sedersi con noi. Che ci abbiamo tanto buonsenso.

***
Vien da dire: meno male che i giovani non vi ascoltano. E invece no. Qualcosa è arrivato anche ai ragazzini.
Stamattina in classe dovevo spiegare cos’è un Soviet. Non è molto difficile: è un’assemblea dove tutti parlano, e chi ha la voce più grossa spesso vince. La rappresentante ne ha approfittato per chiedere cinque minuti di discussione sull’Annuario. Devono decidere se fare la foto in costume. Bello, sì, ma che costume?

Qualcuno propone: personaggi famosi. Onde prevenire una gara a chi somiglia più a Paris Hilton, intervengo col vocione: guardate che Garelli resta Garelli anche se lo vestite da Brèdpitt. No, nemmeno un cartello con su scritto Brèdpritt lo farà sembrare meno Garelli.

“E allora ci vestiamo tutti da Talebani”.
“Non se ne parla nemmeno, no”.
“Ma prof, perchè?”
“Perché? Mi state chiedendo perché?”
“Sì, perchèèè?”

Perché no.
Perché se vi fate una foto conciati da Talebani finite in prima pagina sulla gazzetta, e ci finisco anch’io.
Perché non è uno scherzo, stavolta: c’è una guerra, e ci siamo anche noi.
Io non posso avere opinioni, ma questa non è un'opinione: è un fatto e basta.
Loro sparano ai nostri soldati.
Arrestano i nostri giornalisti e li scambiano coi loro parenti che noi abbiamo fatto prigionieri, perché loro sono i nostri nemici. Come posso spiegarlo più chiaro di così. Nemici.
Si finanziano col papavero, e voi avete studiato cosa si estrae dal papavero. Hanno fatto saltare la borsa mondiale degli oppiacei. Tra due ore sarete a casa e al tg vi diranno che hanno sequestrato un quintale di eroina afgana in Toscana. Un q u i n t a l e.

Ci sparano, ci sequestrano, ci bombardano di droga. Non vogliono fare la pace con noi. Non hanno mai detto di voler fare la pace con noi. Ci hanno circondato e forse in primavera ci attaccano.
“Ma prof, primavera è oggi”.
“Appunto”.

16 commenti:

  1. Be', forse la conferenza di pace con i taleban è impossibile, ma una conferenza di pace con una parte sola forse è inutile. Di solito le conferenze di pace si fanno con tutte e due le parti, in un momento del conflitto in cui entrambe pensano che convenga smetterla (per stasi, o per manifesta inferiorità di una parte). E' così da sempre, no? Mi dirai che in questo momento ciascuna delle parti preferisce combattere e provare a vincere. Ma allora perché fare una conferenza di pace se si vuol vincere una guerra? A me pare che una conferenza della Coalition possano farla quando vogliono. I paesi confinanti non contano moltissimo, visti i loro rapporti con gli USA. Cosa dovrebbe uscirne fuori?
    In ogni caso, la tua classe forse non sbaglia. Sono studenti, e vogliono vestirsi da studenti. Forse semplicemente si esprimono meglio in Farsi e vogliono fartelo sapere; ma questo, nell'Italietta monolingue, è già un passo avanti.
    Scherzo ovviamente. Ma insegnare loro che sono in guerra contro i Taleban mi pare un rischio. Anche perché potrebbero chiederti: "ma perché con tutti gli spacciatori sessisti di casa nostra siamo andati a prendercela con i Taleban? Prof, mica crederà davvero a quella panzana che vogliono sterminarci?"

    RispondiElimina
  2. Inquietante. E preoccupante. Ma non mi stupisce che i tuoi studenti non sappiano COSA siano i talebani. Ho un cognato che abita in Sudafrica, e tutte le volte che succede qualcosa in "Africa" (Nigeria, Rwanda, ....) c'è sempre qualcuno (spesso laureato, comunque in qualche modo più acculturato della media) che mi chiede se lui ne sia stato coinvolto. Tornando all'Afghanistan, la situazione è proprio come dici tu: i talebani non si sconfiggono con la guerra, non puoi ucciderli tutti, perchè ne crescerebbero 10 dove prima ce ne era uno. L'unico modo per vincere, avendo 50 anni davanti di tempo, è impedire che si trasformino in talebani. Peccato che 50 anni non ci siano. E allora? Ad un tavolo di pace forse ci verrebbero anche, per ottenere qualcosa e rimangiarsi 2 minuti dopo le promesse. Ma non credo che ci giudichino al loro livello (uso la parola livello in modo improprio). Non siamo abbastanza puri, non siamo abbastanza mussulmani osservanti. Non siamo come loro, e questo basta per cercare di buttarci fuori dalla loro terra. E' un problema storiografico, hanno saltato tutte le nostre lezioni di storia: devono ancora passare le Crociate, le Guerre di Religione, i massacri degli Ugonotti, la fuga in America dei protestanti, la Santa Inquisizione, l'epurazione dei Marrani, lo sterminio degli Amerindi, continuo ....?
    E' chiaro, non possiamo accettare un Aghanistan destabilizzato (se poi Karachi smettesse di soffiare sul fuoco), ma è altrettanto chiaro che sarebbe una "fase storica" che si devono risolvere da soli. solo che una volta la storia si evolveva per secoli, ed oggi per settimana. E quindi non abbiamo tempo di aspettare che i talebani si evolvano.
    tittirossa

    RispondiElimina
  3. Da un certo punto di vista hai ragione.
    Mi chiedo però allora se sia giusto, visto che i Talebani in Afghanistan, come dici tu, sono praticamente tutti, quanto senso abbia fare i tavoli di pace senza di loro, o addirittura fare i tavoli di pace e punto.
    Ha più senso che un perfetto sconosciuto scelga il colore con cui dipingere la tua camera da letto, che ti inviti ad una consultazione in merito, anche se tu non la vuoi proprio dipingere, o che lo sconosciuto proprio non si ponga il problema di dipingerla?

    RispondiElimina
  4. prima della definitiva caduta, gli alleati cercavano accordi coi NA-ZI-STI
    è normale, quando c'è la guerra
    ma non si deve dire ai 4 venti: ennesimo errore di comunicazione

    mario

    RispondiElimina
  5. Sì, avevo preso un 41 per un 51, scusate.

    In discussione non c'è l'etica delle trattative. Se fossimo due politologi seduti tranquillamente sotto un ombrellone a sorseggiare qualche soft dirnk, potremmo anche discutere se, in generale, vale la pena di trattare col nemico più efferato. Per te no, per me sì, bene, male, pago io.

    Ma siamo una nazione in guerra. E' lontanta e a bassa intensità, ma è una guerra, perdiana.
    E' inutile che ci mettiamo a discutere tutti quanti se i Taleb sono degni o no di sedersi con noi, perché i Taleb ci hanno circondato e in primavera colpiranno. La pace si può fare con chiunque, ma quel "chiunque" dovrebbe aver mostrato, in un qualche modo, di volerla fare. Non è veramente questo il caso.

    Il problema è che trattiamo la cosa come se fosse una simulazione strategica da computer, che possiamo spegnere quando ci garba. Eh no. Ci siamo dentro fino al collo.

    RispondiElimina
  6. Chiamiamolo "Tavolo di Guerra". Suona un po' diverso, no? E ora discutiamo pure su chi ha diritto di essere invitato oppure no. Mi pare un piccolo passo utile per risolvere la guerra (o pace) in Afghanistan.

    steu
    (scusate l'anonimato)

    RispondiElimina
  7. se capisco bene stai dicendo che è grottesco dire che si invita al tavolo di pace (come se fossimo i vincitori acclarati) il nemico che si appresta in realtà a farci il culo

    in questo caso, te ghe rasùn

    m.

    RispondiElimina
  8. Ma poi che strano che i tuoi alunni abbiano pensato di travestirsi da talebani... vorrei stare nella loro testa per capire perchè gli è venuta un'idea del genere

    RispondiElimina
  9. so che è un dettaglio, ma...guerra tagiko-uzbeka?

    ???

    quest'estate sono stato lì in vacanza, mai sentito parlare di ciò...

    confermi o è un errore?

    RispondiElimina
  10. Non intendo guerra tra le due ex repubbliche sovietiche, ma tra due delle millanta etnie che da svariati secoli si trucidano in Afganistan.

    Non trovo più il sito dove ne parla, ma in sostanza ho letto che nel nord dell'Afganistan c'è appunto una guerra tra tribù di etnia tagika e altre di etnia uzbeka.

    Quanto ai miei alunni: non c'è assolutamente nulla di strano, da che mondo e mondo ci si traveste da mostri, e la parola "talebano" negli ultimi mesi è tornata prepotentemente di moda.

    RispondiElimina
  11. salve, scusate ma ieri sono stata fuori tutto il giorno.
    Secondo me è inutile sedersi al tavolo di pace, perchè le nostre logiche, politiche, etc. nulla a che fare hanno con i Talebani. Ma non per nostra volontà, ma per la loro.
    Come hanno condotto la trattativa di Mastrogiacomo lo dimostra: hanno sgozzato l'autista. Non mi sembra un gesto di buona volontà.
    L'hanno detto abbastanza chiaramente quali sono le loro rivendicazioni: noi fuori, loro dentro.
    E' vero, ci sono Afghanistani "evoluti" (secondo il nostro punto di vista), che guarda caso hanno vissuto all'estero la maggior parte del tempo. Leggermente più aperti dei Talebani, ma quanti sono? quanto contano?
    Invecchio, e penso sempre di più che puoi andare contro tutto ma non contro la tua storia.
    vi faccio presente che nella civilizzatissima Irlanda del Nord c'è stata la guerra civile fino a pochissimi anni fa, con omicidi a sangue freddo e l'esercito (inglese) che sparava sulla folla.
    Per non parlare della ex-Yugoslavia.
    tittirossa

    RispondiElimina
  12. Fassino, Sircana, Veltroni, D'Alema, Bersani, Prodi, Mussi... Sono una truffa questa gente. Manco la laurea c'hanno. Se ce l'hanno gliel'avrà comprata il partito. Gente che non ha mai fatto un cazzo, mai. Nella vita, in politica, a letto con la moglie o con i transessuali. Fanno schifo. Via. E fanno schifo pure quegli altri. Quelli da Mastella fino a Forza Nuova: tutte cacche uguali. Schifo. Ribrezzo. Via da questo paese. Siete il vecchio, siete l'aria consumata. Via. Ci spingete solo a fare i nazisti. Via, brutte merde.

    RispondiElimina
  13. In pratica se farai il nazista la colpa sarà di loro che ti han costretto. Hai già una scusa per la tua Norimberga.

    RispondiElimina
  14. Mettila come ti pare, ma questa gente sta distruggendo quel poco che era rimasto: l'acqua privatizzata, l'illuminazione pubblica di tutta Italia consegnata a un solo privato, il più alto numero di inceneritori pro-capite al mondo, i livello di inquinamento da cementifici più alti al mondo. Questa è la sinistra dei Fassino, Sircana-trans, Mastella-trans, Veltroni, D'Alema, Prodi, Bersani.
    Non farò il nazista, non aderirei mai a strumenti violenti, ma dobbiamo denunciare questi figli di puttana.

    RispondiElimina

Puoi scrivere qualsiasi sciocchezza, ma io posso cancellarla.

Altri pezzi