Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi

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mercoledì 30 agosto 2017

Fa un po' male, ma poi (il razzismo)

"Ma hai sentito la storia del mediatore culturale?"
"Come facevo a non sentirla? Sei colonne su Libero".
"Ma come si fa a scrivere una cosa del genere?"
"Nel giorno in cui un missile nordcoreano ha attraversato lo spazio aereo giapponese".
"È un atto peggio ma solo all'inizio, dio mio".
"E poi mezzo Texas sott'acqua, il vertice europeo sui migranti..."
"Ma come si fa a credere a una cosa del genere".
"Eppure Libero aveva in prima pagina soltanto la stronzata di un mediatore culturale - in pratica il dipendente di una cooperativa - definito "capo musulmano"".
"Cioè secondo te la notizia è che Libero ci faccia un titolo?"
"Non un titolo. Il titolo di apertura. A tutta pagina. Per la scemenza di un tizio su facebook. Che diventa miracolosamente la tesi di un capo musulmano".
"Non è una semplice scemenza. Era una stronzata orribile, maschilista, portatrice di una visione arcaica..."
"Più che arcaica forse consolatoria".
"Consolatoria?"
"L'idea che una donna non soffra durante lo stupro. Sembra un'autocensura. Non posso credere che qualcuno soffra per così tanto tempo, e così decido che non è vero, che non sta soffrendo. Più che da una cultura arcaica, credo che sia il risultato di uno choc culturale. Un maschilista puro perché dovrebbe preoccuparsi se la donna soffre o no?"
"Ti stai infilando in una fessura pericolosissima, te lo dico".
"Ma no, è che quando incontro una nozione falsa, mi chiedo sempre da dove salta fuori. Oggi si tende a pensare che le fake news servano a mandare avanti un'agenda politica, o semplicemente ad attirare attenzione e clic. Ma le nozioni false le abbiamo sempre avute, prima della politica e prima dei clic. La maggior parte serviva a proteggerci".
"A proteggerci?"
"Dov'è il nonno? È andato in cielo".
"Serviva a proteggerci?"
"Magari non funzionava, ma non te la raccontavano per altri motivi. Fa molto male? No, solo all'inizio, poi passa".
"Stai cercando di giustificare..."
"Sto cercando di capire".
"Non è che puoi passare la vita a cercare di capire gli ignoranti".
"Ma è proprio quello che dovremmo..."
"No. Non funziona così. Anche perché gli ignoranti sono troppi. Non ce la faremmo mai. Devono essere loro a fare un passo avanti".
"Ma che significa, non è mica un match noi contro loro. Siamo tutti ignoranti di qualcosa. Usiamo tutti qualche falsa nozione per proteggerci".
"Fammi un esempio".
"Ogni agosto, hai notato che a ogni fine di agosto esce una notizia ambientata sulla spiaggia che riassume il nostro approccio stagionale al problema dei migranti? Due anni fa, la foto di quel bambino siriano annegato sul bagnasciuga".
"Non era una falsa nozione".
"Era una foto tra tante, riassumeva un problema generale e complesso, simboleggiò una specie di svolta: la Merkel cambiò atteggiamento, tutti cambiarono atteggiamento - molti perlomeno - per un po' prevalse la linea dell'accoglienza. L'anno scorso, sempre su una spiaggia, il ladro di bambini".
"Me l'ero dimenticato".
"Anche quella volta, paginone di Libero. Tutto rapidamente sgonfiatosi, non c'era stato nessun tentato furto di nessun bambino. Ma riassumeva l'aria che stava tirando. Quest'anno il capo musulmano che insegna su facebook la meccanica dello stupro".
"Riassume la situazione?"
"Serve a difenderci".
"Ma cosa stai dicendo?"
"Vuoi la notizia vera? Quella che non ha dato Libero, e che anche i giornali rispettabili sono un po' restii a comunicare? Per risolvere la cosiddetta emergenza immigrazione, in due mesi abbiamo probabilmente lasciato annegare trentamila persone".
"Forse un po' meno..."
Dati fieramente elaborati dal Ministero degli Interni
Li aggiornano tutti i giorni!
"Non è stato difficile: abbiamo lasciato che la libera informazione criminalizzasse le ONG, e poi le abbiamo fatte sostituire da una banda di pirati che abbiamo deciso di chiamare guardia costiera libica".
"Lo so".
"Nel frattempo abbiamo preso accordi col capotribù che almeno a Tripoli ha preso il posto di Gheddafi, e che istituirà campi di concentramento disumani quanto quelli di Gheddafi. Anche se la Libia continua a essere un po' instabile e quindi, in concerto con l'Unione Europe che plaude al nostro spirito di iniziativa, stiamo pianificando di finanziare campi di concentramento più a monte, nel Sahel".
"So anche questo, ma..."
"In questo modo magari l'estate prossima i trentamila morti moriranno così tanto lontano, o lungo una una filiera talmente sviluppata e complessa, che non ce ne accorgeremo neppure, il che ci farà sentire meno assassini e forse farà vincere le elezioni contro i razzisti ignoranti, noi razzisti consapevoli e pianificatori".
"Senti, ho capito, mi rendo conto che è terribile, ma non andrà così".
"No?"
"Capisco che in questo momento tu possa sentirti..."
"Un po' assassino?"
"Diciamo che siamo tutti colpevoli... di una situazione orribile che..."
"Che si poteva evitare".
"Però non puoi esagerare. Non serve a niente esagerare".
"Sto esagerando?"
"Trentamila morti ogni estate, per esempio. Non è vero".
"È una stima".
"È solo la sottrazione tra gli sbarcati dell'anno scorso e quelli di quest'anno. E può darsi che davvero l'unica causa della differenza, quest'anno, sia che sono annegati. Non c'erano più navi disposte a soccorrerli, e li abbiamo lasciati annegare".
"Abbiamo fatto sì che fossero lasciati annegare".
"È successo. Ma l'anno prossimo non saranno di nuovo trentamila".
"Perché no?"
"Ma è una questione di buonsenso, insomma... quelli che partivano quest'anno, pensavano che sarebbe stato facile come l'anno scorso. Ma l'anno prossimo... ora che lo sanno... partiranno in meno".
"Cioè la strage sarà servita da deterrente".
"Purtroppo sì".
"Ma come fai a saperlo?"
"È buonsenso".
"O forse è un istinto autoprotettivo".
"Cosa?"
"Mi stai dicendo che dopo un po' smette di fare male".
"Non capisco".
"Il massacro. All'inizio fa male, ma dopo la gente si abitua e alla fine magari gode anche un po'".
"Facciamo che non ti sento".

21 commenti:

  1. In realtà, secondo i canoni correnti il missile nord coreano è passato (molto) al di sopra dello spazio aereo giapponese. Ho l'impressione che non ci sia alcunchè di illegale in quello che ha fatto Kim (ma si può sempre dire che è cicciotto ed ha un taglio di capelli ridicolo (che è la versione social-ly correct di scimmia gialla)).

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    1. Ciao Atlantropa,

      leggo sempre (e di solito condivido) i tuoi commenti, ma non questo. Certo, tecnicamente parlando Kim non ha fatto nulla di illegale - se io piscio (scusa la volgarità) su delle persone ma non le colpisco non ho fatto nulla di illegale.
      Mah, sarà che vivo da 24 anni (ne ho 49) nell'area definita dalla visione occidencentrale come "Estremo Oriente" (ora abito a Singapore, prima a Hong Kong e prima ancora a Tokyo), sarà che ho un certo rapporto con il Giappone (la mia nipponica moglie è con me è a Singapore, tutti i suoi/miei parenti aono ancora nell'arcipelago del Sol Levante) ma non ho ben capito il tuo post... cioè se un missile con probabile testata atomica lanciato da uno stato molto atipito che ha storicamente rapporti pessimi con il mio stato allora va bene / non è illegale? Certo, tecnicamente hai ragione - prova a farti pisciare sopra la testa (ma senza farti toccare da liquido orinale) da un tuo / una tua ex, magari darai loro ragione e dirai che qualcuno da fuori ("canoni correnti"?) dà la colpa al tuo / alla tua ex, esatto? Che magari ha il vestito fuori moda e la capigliatura tipo Olivia Newton John.
      Non so, io preferisco avere paura - e credo che sia una scelta razionale, ma magari io sono uno scarto dell'umanità fifone.

      Ciao

      Giuseppe Roviaro

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    2. Sopra si diceva che "un missile nordcoreano ha attraversato lo spazio aereo giapponese"; ma nessuno attualmente (siamo alla faccenda de' canoni correnti), almeno che io sappia, rivendica come proprio "spazio aereo" una regione estesa fino alle fasce più esterne dell'atmosfera — tra l'altro, piuttosto sensatamente, visto che un aereo (di linea, pressurizzato) vola a una decina di km dal suolo. Nel momento in cui la sua projezione al suolo era "sul Giappone", il missile nordcoreano doveva trovarsi grosso modo nella regione in cui "galleggiano" gli astronauti sulla Stazione Spaziale.
      Su una cartina geografica ogni cosa (dal missile nordcoreano al Giappone, dall'Everest alla Fossa delle Marianne, dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno) è schiacciato su un unico piano; nella realtà, che "è intrinsecamente tridimensionale", il picco della parabola della trajettoria del missile nordcoreano (en passant: non armato, proprio come gli unici che fino a poco tempo fa potevano lanciare i palestinesi da Gaza) è in una fascia esterna dell'atmosfera, ad una quota pari, mi pare di capire, ad una settantina di volte quella della vetta dell'Everest.
      Diciamo che se un getto di urina passa mezzo metro sopra la tua testa cadendo non lontano dai tuoi piedi, magari hai ben d'onde a dispiacertene/compiacertene, a seconda dei gusti; ma se il getto passa non solo sopra di te, al piano strada, ma pure sopra il palazzo di dieci piani accanto a te, atterrando tre edifici più in là, forse un po' meno.

      PS: ciò detto, è curioso come dalla Corea del Nord, che per brevità propongo di chiamare Mordor, si pretenda non già il rispetto delle leggi internazionali (quelle che nemmeno i suoi difensori si prendono la briga di rispettare) ma di una non meglio precisata "etichetta". Facciamo questo gioco, cartina alla mano: sono la Corea del Nord e voglio testare un missile a medio raggio: in che direzione lo lancio senza sorvolare e tantomeno colpire un altro stato?

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    3. Beh, sono d'accordo sul fatto che un missile passi molto sopra (credo attorno ai 10,000 KM), ma direi che per il resto ci sono vari punti su cui ancora non sono per nulla convinto.
      Un aereo di linea (ma anche militare "tradizionale") non può reggere il paragone con un missile balistico, mi sembrano due cose abbastanza diverse. Il fatto che il missile non fosse armato non mi sembra pertinente (sapevano che era una "dimostrazione" e non aveva senso armarlo; così come non ha senso spendere miliardi nella ricerca di questi ordigni se non hai intenzione di armarli prima o poi).
      Sono d'accordo con te sul fatto che quasi nessun paese rispetti le giuste regole internazionali, ma non ho mai capito il ragionamento per cui se uno in autostrada va ai 200 kmh allora anch'io posso superare il limite. Cerchiamo di rispettare noi per primi le regole in tutti i campi, il fatto che qualcun altro non lo faccia ci autorizza a criticarlo, a segnalare la cosa, magari anche a prendere provvedimenti - non a fare lo stesso pure noi.
      Infine, per il "gioco": intanto non capisco la premessa, il Giappone o l'Italia o Singapore devono per forza testare dei missili? Magari lanciandoli sopra altre nazioni?
      Poi, c'è un paese abbastanza grandino anche a nord ed a ovest della Corea del Nord - tra l'altro lanciandolo a nord potrebbero anche farlo arrivare in Siberia, in una zona così disabitata che magari potrebbero anche permettersi il lusso di lanciarlo armato per vedere di nascosto l'effetto che fa. Ma si dà il caso che la Cina sia il partner numero uno della Corea del Nord, e nel caso qualcuno non l'avesse ancora capito stiamo assistendo al solito teatrino del piccolo paese dittatoriale che fa il cattivone quando in realtà il vero scontro è tra USA e Cina.

      Ciao

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    4. Capire la trajettoria di un missile balistico è piuttosto facile (fosse esattamente una parabola, basterebbero tre punti); ed un missile non armato è un tubo, pertanto cadendoti in testa ti fa gli stessi danni che fa un tubo (o meglio, in questo caso, quel che resta di un tubo dopo aver attraversato tutta l'atmosfera; ammesso ne resti qualcosa); pertanto doveva essere del tutto evidente per lo meno a chi ne stava tracciando la corsa che quel "missile" (il cui apogeo dovrebbe essere stato di circa 600 km, e che è atterrato ad oltre mille km del Giappone; per dare un'idea: parliamo di rispettivamente un decimo ed un sesto del raggio del pianeta) avrebbe potuto costituire un pericolo per il Giappone nello stesso senso in cui è pericoloso esser sorvolati dalla Stazione Spaziale Internazionale o da un satellite basso (cose che accadono di continuo): se l'aggeggio perde un pezzo e c'è il rischio di beccarsi un detrito; ma, per dire, nella fase di rientro uno Shuttle sorvola(va) altre nazioni viaggiando a quote più basse ed essendo un oggetto ben più grosso di quel missile (e, consideratone il ruolino di marcia non proprio impeccabile, magari anche più prono al malfunzionamento); ma (a) nessun sorvolante ha mai chiesto a alcun sorvolato il permesso di sorvolo e (b) nessun sorvolato ha mai dato alcun allarme; in assenza di altri elementi, penso che chi ha deciso di far suonare le sirene antiaeree è stato discretamente imbecille, ma comunque la motivazione dell'allarme, laddove è stata data (ad esempio negli SMS diramati dalle autorità giapponesi), era chiara: "missile passing", non "nuclear attack"; "resta sotto un tetto", non "corri al rifugio antiatomico più vicino".

      En passant: l'Italia ha avuto un suo programma autonomo di missili nucleari a medio raggio, di cui ha effettuato solo pochi collaudati preliminari (lanciandoli pacificamente nel Mediterraneo, senza informare o chiedere il permesso ad alcuno); essendo un picciotto, ha poi dovuto interrompere il suo programma missilistico quando il capomafia gli ha ordinato di stare a cuccia, ma non rivendichiamo come un merito l'essere in condizioni di non nuocere.

      Che la Corea del Nord possa collaudare i suoi missili lanciandoli sulla Siberia è semplicemente ridicolo: se è grave che passino 600 km sopra il Giappone, come fa ad andarti bene che esplodano sul suolo russo?, probabilmente fantastichi di chissà quale legame a doppio filo tra Putin ed i Kim, in una realtà in stile signore degli anelli, in cui tutti i buoni sono da una parte ed i cattivi (dunque necessariamente Putin e i Kim) tutti dall'altra; ma la realtà reale è un po' diversa, al punto che la Cina stessa, "il partner numero uno" della Corea del Nord, ha un potere estremamente limitato di condizionarne le politiche; ed era così anche per l'Unione Sovietica, da cui pure la Corea del Nord dipendeva spaventosamente per quanto riguardava l'approvvigionamento energetico (e non è un caso che abbiano avuto problemi a sfamare la popolazione proprio a valle del crollo dell'URSS); se ti vai a leggere la storiella, scoprirai che già negli anni '50 maosti e stalinisti coreani avevano fatto una fine non proprio bellissima.

      Ciò detto, il punto della questione è che agli USA molto semplicemente dà fastidio una Corea del Nord (così come un Iran) col nucleare perchè significa avere meno margine di fare quel cazzo che pare loro, che è l'ubi consistam della loro potenza (rimuovilo, ed hai una grossa Italia, con più pistole, più obesi e più ignoranti) — la differenza è che l'Iran, per quanto a suo modo, è parte integrante del mondo globalizzato, la Corea non ha neppure un tappeto da venderti.

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    5. Certo, a parte detriti di satelliti e magari anche altri oggetti(senza considerare meteoriti, non umane e quindi in un certo senso da non considerare in qeusta discussioni) c'è sempre la probabilità di un malfunzionamento anche di un aereo - da quello che so infatti se c'è il tempo materiale di farlo qualsiasi pilota è addestrato ad allontanarsi il più possibile da zone abitate per evitare tragedie maggiori). Fare passare un "oggetto" volutamente nei pressi di una nazione densamente popolata non mi sembra una scelta vincente, soprattutto se è un missile (anche non armato). Infatti credo - ma è solo la mia ipotesi - che chi ha deciso di far scattare l'allarme in Giappone l'abbia fatto perché non ha avuto il tempo materiale di verificare più in dettaglio che missile fosse (a quelle velocità dalla Corea del Nord a Hokkaido penso si parli di 10 min massimo, che ne dici / dite?).
      A dire il vero io non ho detto che avrei fatto esplodere il missile in Siberia, ho fatto la chiosa ma se il missile non era armato che differenza c'è tra lanciarlo sopra il Giappone o sopra la cina fino in Russia (ripeto. in zona disabitata)? Era per rispondere alla tua domanda "gioco".
      Che poi comunque riporta alla mia domanda fondamentale: posto che il paaese / governo perfetto non esiste, qualcuno sa spiegarmi perché Kim senta il bisogno / dovere di "testare" i suoi missili lanciandoli verso altri paesi (guarda caso sempre gli stessi)?
      Va detto che l'ultimo test (bomba ad idrogeno sotterranea) potrebbe essere stato più un segnale verso Pechino - la Cina sta ospitando proprio ora il meeting BRICS.
      Tra l'altro il fatto che la cina sia il partner numero uno della Corea del Nord non implica che possa comandarla a piacere - essere partner significa anche essere dipendenti ma ci sono mille sfumature, anche in Europa o in qualsiasi altro posto.
      Che gli USA abbiano troppa ingerenza in Estremo Oriente (clue: proviamo a vincere una guerra mondiale e per qualche decina d'anni godremo anche noi dello stesso status, più o meno imposto) e che giochino d'anticipo per contrastare la crescente influenza ed importanza cinese nella zona è pacifico e non si può certo condividere. D'altra parte, dall'Impero Romano ad oggi mi sembra che praticamente ogni grande potenza abbia sempre perseguito di riffa o di raffa politiche espansionistiche.
      Tutto ciò detto, mi rimane ancora il dubbio iniziale: aderire più o meno profondamente al sistema capitalistico ha mille pericoli e rischi, oltre ad essere eticamente discutibile. Ma se la Corea del Nord non vuole fare quello che fa (per esempio l'Iran) non deve per forza tirare missili. Guardi quello che hanno fatto i suoi cugini del Sud, oggi uno dei paesi più ricchi e moderni paesi del mondo con le stesse (poche) risorse del Nord in 50 anni o giù di lì. Certo, il Giappone in primis e poi gli USA (ma questi soprattutto dal punto di vista militare) ne hanno aiutato la crescita, ma solo dopo avere visto una disponibilità a farlo. Tirare missili per mostrare a tutti che non hai paura del bullo yankee o quello cineses non serve a molto.

      Ciao

      Giuseppe Roviaro

      P.S.: non sapevo che anche l'Italia avesse provato la strada dei missili, davvero - anche se forse allora non ha sorvolato nessun altro paese. Ma se hai dei link mi farebbe piacere, davvero.

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    6. Attenzione, qui ci sono delle inesattezze, alcune profonde.
      1. Per l'n-sima volta questa faccenda è surreale: non siamo a Flatlandia, c'è una "terza dimensione", ed il missile è passato "nei pressi" del Giappone tanto quanto una miriade di oggetti, alcuni persino più grossi, passano continuamente "nei pressi" di dozzine di altri stati sovrani, Corea del Nord compresa. Provocatorio?, probabilmente. Pericoloso?, no. Illegale?, allo stato attuale direi di no, specie considerando che potenze militari come gli USA e, da un pajo d'anni a questa parte, pure la Russia colpiscono tranquillamente i loro bersagli con missili veri e propri (armati, che fanno danni) lanciandoli anche da migliaia di km di distanza e sorvolando tutto ciò che c'è in mezzo senza chiedere il permesso ad alcuno (come pensi arrivi sull'Afghanistan un missile proveniente da una nave americana di stanza nell'Oceano Indiano? o uno russo sui miliziani dell'IS lanciato dal Mar Caspio?
      Dopo di che, il giochino non sta in piedi perchè mentre la Siberia e la Cina settentrionale sono territori che fanno parte di Russia e Cina, l'Oceano Pacifico e lo spazio aperto sono zone regioni su cui nessuno stato ha sovranità (e la Corea del Nord non è certo la prima nazione che fa inabissare un projettile in acque internazionali).
      2. La Corea del Nord ha una politica estera autonoma da Pechino, l'UE non ha una politica estera autonoma dagli USA; la differenza non potrebbe essere più patente: la Corea del Nord persegue i suoi interessi, e se necessario si mette di traverso ai desiderata della Cina (o illo tempore dell'Unione Sovietica; illuminante a tal proposito il "famoso" colloquio tra Kim Il Sung e Kosygin), l'UE si è conformata sempre e comunque ai desiderata del capubastuni, anche quando la cosa è andata contro i suoi interessi, anche quando il boss l'ha manda letterlamente "a farsi fottere", il più delle volte scodinzolando come un ebete (pensa al surplus di immigrazione che l'Europa deve assorbire a causa dei pasticci USA in medioriente; o al summenzionato programma missilistico Alfa — che trovi anche su wikipedia — cui, nonostante i miliardi spesi, abbiamo rinunciato sull'unghia su "suggerimento" del capo; o ai top gun che passano per gioco con l'aeroplanino sotto i cavi della funivia e non si fanno manco un minuto di gabbio; o ai Joseph Romano, un sequestratore di persona che il Presidente della Repubblica si affretta a graziare personalmente).

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    8. [sì, lo so, ho combianto un pasticcio, chiedo venia]

      3. Mi sa che della storia della Corea ne sai pochino, il che è strano date le premesse; forse ti sorprenderà sapere che il Sud — che, per inciso, nasce come (e per certi versi è rimasto) uno stato fantoccio, con gli stessi quadri del regime collaborazionista e, ciliegina sulla torta, un presidente più pazzo di qualunque Kim, messo lì a sovrintendere allo sterminio dei comunisti — nei suoi primi vent'anni di "adesione" al sistema capitalistico è rimasto sempre più povero del Nord (al punto che qualcuno si chiedeva come sarebbe stato possibile riunificare il paese: la situazione era speculare rispetto a quella odierna); quanto all'"ajuto degli USA", l'impressione è che, fosse stato per loro, il Sud sarebbe diventato nella migliore delle ipotesi una gigantesca risaja, utilizzabile al più per reclutare truppe per occupare il Vietnam: gli sceriffi si limitano a piazzare uno sgherro yankee nella stessa residenza a Seoul che durante lo stupro della Corea era appartenuta allo sgherro nipponico, e di lì a poco a tentare il primo "rollback", che si risolve in una mattanza (a farne le cui spese sono diversi milioni di civili coreani); eterogenesi dei fini, a fare la "fortuna" del Sud è però proprio un'imposizione politica degli USA: la normalizzazione dei rapporti con l'"ex" nemico nipponico (metà anni '60); agganciandosi al Giappone il Sud diventa il paese industrializzato che è oggi (però andiamoci piano: non è uno dei più ricchi del mondo, tantomeno uno dei più moderni: fanno essenzialmente elettrodomestici e, almeno fino a poco tempo fa, navi; non c'è, che io sappia, un equivalente coreano di NEC); il pacchetto non comprendeva la democrazia, che arriva praticamente negli anni '90, per merito esclusivo del popolo coreano e delle sue lotte (come forse è giusto che sia).
      4. Il Nord tira missili nell'oceano perchè, come menzionato sopra, durante la guerra di Corea ("necessaria" per "arginare il pericolo rosso") ha subito un genocidio: la missione di pace delle Nazioni Unite (en passant: anche a proposito del perchè il Nord sia così restio a "collaborare con le istituzioni internazionali") ha sfoltito qualcosa come un quarto della sua popolazione totale, collateralmente radendo al suolo qualcosa come la metà, o forse i tre quarti degli edifici, distruggendo (nella fase finale del conflitto, primavera-estate '53) quasi tutte le dighe, e spolverando le campagne con un tocco di napalm (certo resta il rimpianto per la mancata nuclearizzazione del confine cinese lungo lo Yalu, auspicato vocalmente da McArthur prima di essere fatto fuori da quell'altro personaggione di Truman). Da lì in poi si può dire che il Nord abbia avuto come principale, forse unico obiettivo quello di procurarsi i mezzi per assicurarsi che quella cosa non potesse ripetersi mai più.

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    9. Grazie Atlantropa per le spiegazioni, e scusa per il ritardo - come saprai anche tu, lavoro e famiglia a volte fanno ritardare le risposte. Chiedo venia!
      Quindi ho imparato che
      - il Sud Corea è nato come uno stato fantoccio - non come la Corea del Nord,la vostra Italia o molti altri paesi
      - La Corea del Nord "tira missili" perché non è stata accontentata nei suoi (legittimi) princìpi - tutto giustissimo se lo si esamina con i parametri della mia prima email: "quellolà" va ai 200 kmh in autostrada, quindi ci vado anch'io! Tutto giusto! Gli AfroAmericani hanno subito un genocidio (come i Polacchi, gli Armeni, gli Ebrei... ) uccidiamo tutti, è giusto!1!1!1! [parentesi ed eccezione: non è "giusto" se non per i poveracci, è solo "equivalente"] Io sono contrario all'"occhio per occhio, dente per dente" - oh, per quello che vale, eh!??!
      - Vado in Sud Corea dal 1996 e ho circa un centinaio di amici sudcoreani, con una ventina (o forse di più) di loro ho parlato anche di "problematiche" politiche. Circa il 70%-80% di loro è arrabbiato con l'esercito Yankee, che invade il loro territorio.
      Assolutamente il 100% di loro (minoranza irrisoria, certo tu conosci e sei stato testimone di nozze di moooolti più matrimoni sudcoreani di me) pensa che Kim Jong-Un dovrebbe essere un po' più accomodante e semplicemente ascoltare le tante proposte del Sud Corea. Il capitalismo non è sicuramente il miglior sistema possibile, ma è meglio di tirare bombe (scusa! non armate!) a cazzo (siccome non sono contento della mia classe allora faccio finta di sparare al bullo della classe con l'indice ed il pollice - è un gesto che uno dei nostri figli ha fatto dai 4 ai 5 anni, sicuramente anche uno dei tuoi figli l'avrà fatto - allora è giustficabile? Secondo me no!)
      Qui (dico "qui" non solo per indicare Singapore - dove vivo - ed il Sud-Est Asiatico in senso lato: intendo soprattutto Seoul e tutta la Sud Corea dove molti miei amici vivono!) la gente ha paura. PAURA, capisci? Ho provato a spiegare loro che una persona intelligentissima e che non vive per compromessi pensa che una parabola ben calcolata ed un'interpretazione precisa delle leggi li possa aiutare... Mi hanno risposto che "se domattina quando vai a prendere il giornale e bere il tuo the / caffè una macchina ti punta alla massima velocità consentita in quel tratto stradale, ignorando la curva e frenando a due centimetri da te (e poi devi moltiplicare questa sensazione di merda x qualche milione di persone) allora bisogna pensare che non ha fatto "nulla di illegale"! Ovviamente sono d'accordo e sono convinto / spero che quando ti capiterà sarai il primo a dire che è una cosa legalissima! La tua famiglia ed i tuoi figli prima ancora di te. (continua dopo..)

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    10. (continua da prima e finisce..)



      Ad ogni modo scusa, io ne so pochino - come hai scritto tu - dalla vita reale. In Corea ao solo visto la realtà aumentata (Augmented Reality) nel 2009, ho solo pagato per la prima volta un taxi con il telefonino nel 2011, ho solo visto una marea di Arabi (quelli ricchi) venire a farsi operare soprattutto di oculistica dal 2009 in poi. E pensare che in SA oppure nell'avanzatissima Europa) c'erano fior di cliniche.... Ma dai, sappiamo tutti che la Sud Corea è "moderna" per le navi (io vendo mosaici di vetro e legni decorativi per le navi, prodotti leggerissimi e quindi super-indicati per le navi, e lascia che ti dica un segreto - sono 4-5 anni che il settore in Sud Corea è in crollo!)

      A differenza del mondo della vita reale che calcola le parabole in tempo reale (e non al Liceo come ho fatto io, povero stupido!) qui in Flatlandia la gente ha paura, i miei amici e testimoni di nozze in Corea del Sud (e non solo, anche in Giappone) hanno paura, i miei figli e mia moglie hanno paura (così come sono sicuro che ne avranno i tuoi parenti - non so se "moglie" come nel mio caso o "marito" dal momento che tu ti firmi con lo pseudonimo derivato da un architetto che viveva nella vita reale, non come noi in FlatLandia). Buona vita e ad majora! Se il tuo scopo era riuscire a farmi abbandonare il blog di Leonardo e a farmi credere che c'è della gente che giudica la vita sullo schermo di un computer e su un libro (vedi B. Russell e la sua definizione della vita di G. Washington) complimenti! Ci sei riuscito / a!

      Giuseppe Roviaro

      P.S.: di vita ne sai meno di pochino... eufemismo

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    11. Perdonami ma temo non di non seguirti. Per prima cosa non ho mai detto — almeno: non in maniera cosciente — che tu sappia pochino di "vita reale"; peraltro la mia, di vita, è così poco "reale" che non ho alcun problema a concedere sulla fiducia che dell'argomento tu ne sappia a pacchi più di me (per darti un po' il quadro, sono uno di quei parrucconi/gufi/disfattisti che quando legge roba tipo "realtà aumentata", "organismi migliorati" o "interrogatori potenziati" pensa pavlovianamente roba tipo "o tempora, o mores" o "povero mondo"). Qui la mia intenzione era solo di rigettare la chiave di lettura sulla Corea per l'homo occidentalis contemporaneo (ben informato, con un'opinione su tutto, e sempre interessato al bene altrui, selvaggi compresi; che questi talora siano gli stessi che ha sterminato una manciata d'anni prima è dettaglio che non lo scoraggia): a Nord una dittatura disumana, folle, surreale, a-razionale, inspiegabile, irripetibile; un luogo oscuro, dove tutti sono prigionieri, nel corpo e nella mente, nessuno ride mai, non cresce l'erba, la gente è data in pasto ai cani o fucilata con cannoni della contraerea; uno stato malvagio, comunista, stalinista, canaglia, aggressore, sponsor del terrorismo, avamposto della tirannide, [altra locuzione a piacere tratta del sofisticato vocabolario etico-diplomatico statunitense]; a Sud democrazia, libertà, ricchezza, benessere, scienza, tecnologia, colori, sapori, emozioni; un popolo pacifico e mansueto, che ha spontaneamente aderito al "nostro" modo di pensare, ed ora mostra una pazienza infinita verso il vicino mentalmente instabile, e le sue quotidiane minacce. È mia convinzione generale che le leggende nere (siano sul nazismo o sull'inquisizione) spieghino sempre molto poco. In questo caso particolare, leggere qualche libro sulla storia della Corea (quasi esclusivamente recente, dall'occupazione demarcata lungo il famigerato parallelo, al pingue amico di Razzi e Rodman e l'astro-sciamana che ha retto segretamente il Sud fino a qualche mese fa), imbattermi in dotte considerazioni tipo "the Westerner can little conceive the awesome meaning which the loss of this staple food commodity has for the Asian—starvation and slow death. “Rice famine,” for centuries the chronic scourge of the Orient, is more feared than the deadliest plague. Hence the show of rage, the flare of violent tempers, and the avowed threats of reprisals when bombs fell on five irrigation dams", mi ha fatto sorgere il dubbio che l'idea per cui tutti i mali del Nord-Est asiatico emanino dalla Corea del Nord possa presentare qualche eventuale limite. Non ho il minimo odio per la "Corea del Sud" (nè, se è per questo, verso i giapponesi, o Singapore); ho solo difficoltà a raccapezzarmi con la liberalità di un posto dove parlare bene di Kim Il-sung implica un anno e mezzo di gabbio (peraltro leggevo che recentemente, sulla scorta della medesima legislazione provvisoria risalente agli anni '50, sarebbe criminale anche solo rituittare la propaganda ufficiale del Nord, persino se fatto con scopo canzonatorio). Ovviamente non ha senso che tu smetta di leggere Leo solo perchè io dico cretinate (di cui lui è vittima quanto te); basta evitare i commenti (neppure così ubiqui, o almeno così mi raccontavo) targati atlantropa; ciao, Rocco.

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  2. Caro Leonardo, grazie per avermi fatto piangere con questo post. Qual è secondo te una forza politica che non ha collaborato a questa orribile strage? Attivamente o tramite propaganda.

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    1. Non volevo farti piangere! Non è che stia osservando molto le "forze politiche" in questo periodo, ma direi che gli unici a criticare davvero le scelte di Minniti stanno a sinistra del PD.

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    2. Grazie per la risposta. Com'è andata la scelta di dedicare il blog quasi esclusivamente a musica e cinema? Perché pezzi come questo ci mancano!

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  3. bentornato. te ricordavo più intellettualmente onesto, ma forse è percezione mia. o magari "è una stima".

    ("arrivi dell'anno scorso - arrivi di quest'anno = annegati"; l'ipotesi che quattro cinque abbiano sbagliato strada e stiano aspettando un autobus a lagos in questo momento non è prevista dal modello)

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    1. Avrebbero anche potuto perdere l'autobus l'anno scorso e arrivare quest'anno: chiamiamola ipotesi B, mentre la tua è l'ipotesi A. C'è un motivo razionale per preferire A a B? Secondo me non c'è, o meglio: non è razionale. Vogliamo raccontarci che potrebbero esserne annegati meno di 30.000 (e potrebbero: ma potrebbero anche esserne annegati di più).

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    2. perdona l'ostinazione:
      qual è il motivo razionale per presumere che il flusso migratorio sia costante, come se rispondesse a una legge fisica; e che dunque tutti gli africani che NON sono in europa - o almeno in attesa sulle coste libiche / a melilla - sono morti annegati?

      ...cosa sono, lemming?

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    3. Non ho un argomento serio per presumere che il flusso migratorio sia costante, ma nemmeno per presumere che sia in calo. Ho qualche vaghissimo argomento per presumere che nei tempi medio-lunghi non possa che aumentare, con l'aumento della popolazione (specie in Africa) e l'intensificarsi delle carestie che causerà, sta già causando, il riscaldamento globale.
      Ma nel medio-corto termine, se suppongo che il flusso sia in diminuzione, è solo perché voglio presumere così.

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    4. Un argomento, non so quanto serio, potrebbe essere contenuto proprio nel tuo stesso pezzo: i lager finanziati dall'UE. Se hanno già ripreso a funzionare, anche solo in parte, hai voglia che il flusso diminuisce. Certo, per avere un'idea anche solo approssimativa di quel che accade in Libia, servirebbero dei giornali con degli inviati in loco (e magari un dibattito un po' più serio di "taxi del mare" vs "salvatori di vite", "trafficanti di esseri umani" vs "benefattori"). Invece, grazie alla stampa libera dell'Occidente (libera un po' come la casa delle libertà, di dire quel cazzo che le pare), la prassi è che si muove guerra alla Libia sulla base di tweet (che raglino di fosse comuni, bombardamenti o stupri di massa; come diceva quel tale, anything goes) provenienti dal Qatar (nel frattempo ritrovatosi a sua volta con qualche problemino).

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