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giovedì 4 ottobre 2012

Al loop al loop

Gli alloopati

"Scusa, eh, adesso io non mi permetto di giudicare".
"No, ma giudicaci pure invece".
"Cioè lo so che fare il politico è meno facile di quel che sembra".
"Di questi tempi, poi".
"Però da qui sembra proprio che non stiate combinando niente. Niente".
"Più o meno è così".
"Da un anno in qua. Cioè, ormai è un anno che se n'è andato il porcello".
"Un anno, sì".
"E cosa avete combinato? Voglio dire, Monti qualcosa l'ha fatto".
"Anche troppo".
"E voi? Non è che vi si chiedesse chissaché, ma dico, una legge elettorale. Una".
"Eh, che ci vuoi fare".
"Ma cosa vi è successo?"
"Ma no, è che ci siamo alloopati".
"Allupati?"
"No no, c'è una grossa differenza. Il porcello, lui era allupato. Noi siamo alloopati, con due o. Ci siamo ritrovati in un loop".
"Un loop?"
"Perché puoi anche pensare che sia facile fare la legge elettorale, che ci vuole, no? Eh, anch'io la pensavo così".
"E invece?"
"E invece devi capire chi vince, e come vince, e la legge elettorale gliela devi fare di conseguenza".
"Ma non ha senso, scusa..."
"Lo so, lo so, bisognerebbe prima fare le leggi elettorali, inciderle su un marmo secolare e non toccarle più. Guarda gli americani".
"Uff, gli americani..."
"Vero? Anch'io una volta dicevo... ma sto cominciando a capire. Gli americani hanno una legge settecentesca, una schifezza, fatta apposta per quando si andava a votare in carrozza... è per quello che votano sempre nel giorno dei Santi, lo sapevi? Perché dovevano avere il tempo di arrivarci in carrozza. E così via. Fa schifo, però non la toccano. Dovevamo fare così anche noi. Meglio una legge schifosa e immutabile, che una legge elastica che ogni maggioranza può cambiare quando gli va".
"Però..."
"Però ormai è così, la legge di adesso è una porcata, quella di prima lo era ugualmente, l'unica cosa che possiamo fare è cercare di scrivere una legge che dia un po' di margine a chi vince, così almeno si fa un governo stabile, che in Europa ci tengono".
"Quindi vorreste fare una legge su misura per chi vince, però non sapete ancora chi vince".
"Ma in realtà lo sapremmo anche, basta fare dei sondaggi fatti bene".
"E perché non li fate?"
"Li abbiamo fatti".
"E cosa dicono?"
"Che dipende".
"Dipende cosa?"
"Dipende dal PD, da chi candida il PD".
"Ah, quindi bisogna aspettare le primarie".
"Ma no, in realtà abbiamo i sondaggi anche delle primarie".
"E cosa dicono?"
"Sondaggi seri, eh, mica la robaccia che gira".
"Sì, e cosa dicono?"
"Eh, dicono che dipende".
"Dipende da cosa?"
"Dal regolamento delle primarie".
"E quindi?"
"E quindi niente, stiamo cercando di capire come fare il regolamento delle primarie in modo da favorire la persona che deve vincerle".
"E chi deve vincerle?"
"Eh, saperlo".
"Ma avrete fatto un sondaggio, immagino".
"Tanti, ne abbiamo fatti".
"E dicono che..."
"Dipende".
"E stavolta dipende da cosa?"
"Un po' da tutto, ma soprattutto dalla legge elettorale".
"Dalla legge elettorale?"
"Eh sì, perché se si fa il proporzionale la gente, per dire, non vota Vendola alle primarie, lo vota direttamente alle elezioni, mentre se si fa il doppio turno lo votano un po' alle primarie e un po' al primo turno, insomma, i modelli diventano un po' complicati".
"E quindi?"
"E quindi niente, bisogna che ci mettiamo d'accordo sulla legge elettorale".
"Già. Ma aspetta, ci eravamo già passati di qui, vero?"
"Esatto".
"Ma allora..."
"Siamo in un loop, che ti dicevo".
"No, aspetta, fammi provare. La legge elettorale non riusciamo a farla perché..."
"Non sappiamo chi vince le elezioni".
"E non lo sappiamo perché..."
"Perché potrebbe vincerle il PD, ma dipende da chi candida".
"E non sappiamo chi candida perché...."
"Non abbiamo ancora il regolamento delle primarie".
"E non riusciamo a metterci d'accordo sul regolamento delle primarie perché..."
"Perché non sappiamo come sarà la legge elettorale".
"Fantastico! Potrebbe andare avanti in eterno!"
"Beh, no, per legge entro il 2013 a votare dobbiamo andarci comunque. A quel punto diventa decisivo capire in che punto del loop saremo in quel momento. Magari avremo scritto il regolamento delle primarie ma non avremo ancora cambiato la legge elettorale, e in quel caso vince Tizio. Se invece in quel momento è cambiata la legge elettorale, ma le primarie no, vince Caio".
"E Sempronio?"
"Sempronio spera che giri tutto senza che cambi niente".
"Allora io mi gioco Sempronio".
"Gioca responsabilmente".

14 commenti:

  1. Bello.

    PS: il problema è che la "circolarità" è ancor più pericolosa; l'insidia è realmente dietro l'angolo, e certe volte ti frega anche se sei 'merigano; ade s'empio, molti conosceranno il paradosso di Condorcet, ma forse non tutti sanno che - e manco io, invero, prima di leggerlo in un'intervista di Odifreddi a Sabelli Fioretti; vale Odifreddi? - che "nel 1976 negli Usa Carter vinse contro Ford, ma Ford aveva vinto contro Reagan, e, secondo i sondaggi, Reagan avrebbe vinto contro Carter"...

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  2. La domanda crea l'offerta, credo che assisteremo alla più strana campagna elettorale che abbiamo mai visto.
    La domanda è quella di mentana e altri, che continuano a sondaggiare chiedendo agli italiani chi voterebbero e mettendoci dentro anche monti, che manco c'ha un partito e dice che non si candida (anche se ha ammesso che se serve è a disposizione).
    A forza di farla, questa domanda, comunque si crea l'idea che monti sia votabile.
    La campagna elettorale strana è quella che faranno tutti, ma proprio tutti, i nostri politici nei prossimi mesi: andranno a sbraitare in tv, ad accursarsi reciprocamente, a raccontare i loro successi, a promettere cose che faranno. E pian piano, di volta in volta, inevitabilmente, le simpatie per monti aumenteranno.
    Se monti non dirà nulla, non prometterà nulla, non si candiderà a nulla, avrà vinto.
    Ogni volta che uno dei nostri vecchi politici (ma anche, purtroppo, molti di quelli "nuovi") apre bocca, ci ricorda che se non facciamo in modo di riavere monti (con tutti i problemi annessi, una durezza forse eccessiva, una serietà intimidente) riavremo, a scelta, uno "di quelli lì". E sono pronto a scommettere che la prospettiva sarà così intimorente che alla fine troveremo, tutti assieme, proprio un modo per tenerci monti.
    Che è duro, cattivo, non guarda in faccia nessuno (beh, non guarda in faccia noi, almeno, che è quello che ci interesserebbe di più) ma almeno credo che a nessuno verrebbe mai in mente di immaginarselo mentre taglia le gomme a un disabile perchè gli ha fatto portar via la macchina dal carro attrezzi. E già solo questo potrebbe farci sognare....


    Lo so, lo so, l'ultimo paragrafo era schifosamente populista e antipolitico

    Paolo

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    1. No, Paolo, no. Guarda in faccia e serve i suoi pari: i banchieri e i finanzieri, i baroni e i rettori universitari, coloro che vivono di rendita, i ceti superiori e i grandi ricchi. Ha molto riguardo per il suo predecessore: in fondo è un suo pari, vengono dallo stesso ceto. A costoro non ha torto un capello e li fa guadagnare sul peggioramento delle condizioni prospettive di vita di chi ricco non è né lo è mai stato. Loro, noi, siamo i servi della gleba e noi non dobbiamo alzare gli occhi e guardare in faccia lui e i suoi compari. S.

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  3. In realta' anche l'ammerigani fanno le loro belle porcate elettorali, vedi ad esempio:

    http://en.wikipedia.org/wiki/Gerrymandering

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  4. In tutto questo vorrei rammentare (o rammendare) che una volta alle primarie del csx ha preso parte Clemente Mastella.

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  5. Sono daccordo con Paolo,
    il ritorno della politica, più che incoraggiarmi mi spaventa.
    Sarà quello che della politica ho visto da che sono nato (classe '73)?
    Starò diventando Giannino?
    Buh

    Andrea "Kimboz"

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  6. Il bello poi è che le idee chiare non ce le abbiamo nemmeno noi elettori.

    A me, per esempio, sta sulle balle Renzi e mi sta umanamente simpatico Bersani. Ma alle primarie credo che voterò il primo, perché il secondo rappresenta tutto quel che vorrei cancellare nella sinistra italiana. Ma poi, chi dei due farebbe più figura all'estero?

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  7. Ricordo un bellissimo episodio dei Simpson proprio sul sistema elettorale amiercano, alla fine venieva eletto l'alieno sbavante, ricordate ?

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  8. ....."TU ELETTORE (di sinistra) VOTERAI CON DOLORE!"..... sigh

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  9. Beh, anch'io avrei votato l'alieno sbavante, vista l'alternativa.

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  10. Devo dire una banalità, ma chiunque le vinca, le elezioni, saremo noi cittadini a perderle... :-(

    P.s.: Leonardo, visto che hai usato l'immagine iconica del mio blogghino (le mani di Escher) per un attimo ho favoleggiato che tu ci fossi mai capitato... Fa nulla... ("Ti salutiamo con la nostra faccia sotto i tuoi piedi senza chiederti nemmeno di stare fermo! Puoi muoverti!" con quel che segue...)

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  11. eh, scusa, in realtà l'ho fregato al blog di Sardo.

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