Questa cosa è oggettivamente notevole.
Si potrebbe anche derubricare a goliardata; in fondo capita a tanti di scrivere sciocchezze sui muri virtuali o meno. L'importante è che gli adulti ne prendano le distanze, come immaginavo facesse immediatamente l'Unione delle comunità ebraiche italiane. La quale invece attraverso la presidente Noemi Di Segni ha reagito così: «Credo che un dolore forte faccia scrivere determinate cose, è una risposta alla distorsione che subiamo ogni giorno». Ora. In un certo senso è vero. Non può che essere un bombardamento di informazioni distorte a convincere qualche attivista a strumentalizzare il Giorno della Memoria in questo modo. Con un solo cartello è riuscito a mettersi contro Amnesty, Emergency, Médecins Sans Frontières, la Croce Rossa e l'Anpi, e chiunque conservi un minimo di buon senso e buona educazione: d'altro canto, non c'è dubbio che un dolore forte e una distorsione quotidiana possono condurre a errori monumentali.
Come tutte le gaffes, questo cartello è molto più rivelatore di quanto vorrebbe essere. Già in parecchi hanno notato la tortuosità del messaggio, che gli esecutori probabilmente ritenevano chiarissimo (è il destino di chi si rinchiude in una bolla mediatica: ma in generale i sionisti italiani hanno sempre avuto una certa difficoltà a farsi capire all'esterno). Se Israele avesse bombardato i treni per Auschwitz... chi ha scritto il messaggio lo ignora, ma una premessa del genere crea subito un corto circuito in chi legge e tenta di raffigurarsi la situazione: perché Israele al tempo non esisteva, mentre oggi sì: ma oggi i treni per Auschwitz partono per portare studenti e turisti al museo della Shoah, un sacco di gente li ha presi e questa idea di Israele che li bombarda è abbastanza inquietante. Israele non vuole che ricordiamo la Shoah?
Oppure – ma bisogna fare uno sforzo ucronico, che non è alla portata di tutti quelli che passano e leggono distrattamente uno striscione – bisogna immaginare che Israele esistesse almeno nel 1942, e che bombardasse i treni pieni di... prigionieri ebrei. Comunque qualcosa di paradossale, che rivela un'idea molto infantile di come si risolvono le emergenze umanitarie: bombardandole. È purtroppo lo stesso approccio che ha reso Gaza l'incubo tossico che è diventato: un luogo che Israele ha reso invivibile e che adesso non avrebbe le risorse per bonificare. È bastato richiamare un po' di gamer dal mondo libero, metter loro a disposizione bulldozer e granate, e chiamare antisemita chi faceva notare l'assurdità della cosa. Magari avrebbero fatto la stessa cosa anche con Auschwitz, non lo so. Non ci avevo mai pensato fino a ieri, ed ecco che uno stupido striscione giallo mi ha messo in testa l'idea. In fondo cos'hanno fatto gli israeliani se non passare sedici mesi a bombardare le postazioni in cui erano nascosti centinaia di connazionali tenuti in ostaggio. L'idea di Israele che risolve Auschwitz bombardandola è la trasfigurazione leggendaria della Direttiva Annibale, niente di meno.
"GAZA IS THE BEST PLAYGROUND"https://t.co/ZkolqKtVud
— Zionism Observer (@receipts_lol) January 26, 2025
È pur vero che a volte studiando quella fase molto concitata, si ha la sensazione che i leader del sionismo non abbiano fatto tutto quello che potevano per opporsi al nazismo e alla sua soluzione finale – vedi quell'imbarazzante Accordo dell'Havaara – ma più che intelligenza col nemico, credo che a innervosire i sionisti che ripassano quella pagina tragica sia il senso di impotenza: non tanto il fatto che non abbiano quel che potevano, ma che comunque non sarebbe servito a molto. Senza gli inglesi a far fronte a Rommel in Egitto, anche il Focolaio Ebraico in Palestina oggi sarebbe una curiosità nell'angolo di una pagina di un manuale di Storia. Persino i partigiani della tanto bistrattata Anpi, ai nazisti e fascisti che rastrellavano ebrei in Valpadana hanno dato parecchio filo da torcere. Israele invece non c'era... certo, la Brigata Ebraica, cinquemila effettivi, massimo rispetto, ma l'aviazione israeliana che distrugge i treni nazisti è una fantasia erotico-storica, non molto diversa da quella di Tarantino che riscrive la Storia per uccidere Hitler in un cinema. Noi esseri umani abbiamo inventato tanti trucchi per sentirci meno soli, impotenti e irrilevanti: abbiamo inventato l'arte, la solidarietà, la società, le nazioni, le comunità di nazioni... E certo, abbiamo anche inventato l'aviazione e i bombardamenti. Qualcuno deve avere concluso che bastano queste ultime due cose. È qualcuno che evidentemente arte non me produce, in società non riesce a viverci, e anche le nazioni non sa bene come funzionano. Magari non saranno tutti gamer, ma temo che la loro formazione ideologica parta da lì, più che da qualche libro sfogliato alla svelta.
E comunque, lasciatemi completare la premessa: se Israele avesse bombardato i treni per Auschwitz... io avrei detto: macchecc... sono pieni di ebrei!, ma perché ce l'avete tanto con gli ebrei? Li bombardate di informazioni distorte per convincerli che il mondo li odia; gli mettete contro tutti gli arabi, che sono un miliardo; li invitate a vivere in una striscia di terra circondata da nemici, li costringete a difendersi da soli e quando non ci riescono e vengono catturati, li bombardate non metaforicamente. Senz'altro Hitler aveva un'idea diversa, è fuori discussione. Ma non provate a convincermi che la vostra sia una buona idea.
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