Io non voglio morire antiveltroniano, non voglio essere ricordato come uno che se la prendeva contro WV sempre e comunque, perciò adesso facciamo così: vi incollo una cosa che Veltroni ha detto sulle primarie di Napoli, vi spiego perché due righe così a me fanno venire l'ulcera, e poi mi spiegate se è un problema solo mio, se sono i miei soliti pregiudizi antiveltroniani, o se lui è davvero pessimo come sembra.
«Sul sito del Corriere della Sera ho visto file di cinesi che andavano a votare - o sono cinesi democratici o c'è qualcosa che non va. Se c'è una piccola ombra si vada sino in fondo, non può esserci».
Da che parte cominciare. Mettendo per esempio le mani avanti: anch'io ho forti dubbi su come siano andate le cose a Napoli. E, devo dire, non ho neanche dovuto consultare il pregevole sito del Corriere. Napoli non pretendo di conoscerla, ma ho leggiucchiato qualcosina in questi anni (Saviano soprattutto) e mi sono fatto l'idea che non sia ignota in città la prassi del voto di scambio (infatti non capisco bene da che pero sia caduto lo stesso Saviano). Ora, le primarie PD sono, per la loro stessa natura, le elezioni più esposte a infiltrazioni e mercimoni di ogni tipo: uno entra, lascia due spicci, mostra il documento, e vota. I controllori sono volontari del partito stesso. In una situazione del genere, “piccole ombre” si riscontrerebbero anche in un ridente paesello ai confini della Svizzera, figurati a Napoli con tutti i problemi della città e del suo PD. Non ci voleva molto insomma a immaginare come sarebbero andate le cose. Non ci voleva molto, eppure Veltroni fino a lunedì non se l'era immaginato. Aveva bisogno di vedere file di cinesi sul Corriere.
Alla luce del suo sbigottimento, forse bisogna rileggere lo storico dibattito interno, tra chi vuole le primarie-sempre-e-comunque e quei noiosi che invece sollevano obiezioni. Questi ultimi sono spesso dipinti come malvagi uomini-apparato decisi a trasformare il PD in una dinastia di burocrati. E magari alcuni sono proprio così. Ma non potrebbero essercene molti altri semplicemente in grado di immaginare che succeda quello che a Napoli è successo? E davvero lui, Veltroni, non ne è in grado? Ora si stupisce che votino i cinesi, lui che seguendo i disinteressati consigli del caro zio Giuliano Ferrara ha propalato per anni la fola del Partito-leggero-senza-tessera? Va bene, la tessera è roba vecchia, ma Veltroni non ci ha mai spiegato con cosa l'avrebbe sostituita, quale sistema avremmo usato per tenere lontano dalle primarie infiltrati o venditori di voti all'incanto. L'importante era che il PD uscisse dal Novecento e si sottraesse al potere dei temibili signori delle tessere. Ma sul serio bastava stracciare il cartoncino e tutto il clientelismo sarebbe svanito come al neve al sole? Sul serio? Viene il sospetto che sì, che lo abbia pensato sul serio. Fino a lunedì.
Poi d'un tratto, oplà! - la scoperta dell'alba. Sono andati a votare dei cinesi. Ma dai. Come lo ha scoperto? Ha degli osservatori? Magari si è fatto una passeggiata per qualche quartiere di Napoli, non dico mica quelli brutti che sarebbe populismo, non so, una capatina al Vomero, boh. No, lui ha visto le file di cinesi... sul sito del Corriere. Lui così specifico, così preciso e settoriale quando si tratta di informarti su come passa il suo tempo libero, che libri legge e che film guarda, quando si tratta di politica, politica dal basso, quella che sarebbe il suo mestiere in questo preciso momento – niente, lui ha solo visto qualche immagine sul sito, proprio come me e te e chiunque altro, che a questo punto potremmo fargli da consulente, a Veltroni, e davvero non saremmo molto peggiori di quelli che lo consigliano in questo momento. Cosa dirti, onorevole: è il tuo partito, e tu sei in lizza per la leadership, non dico che tu debba avere uno staff di gente che ti tiene informata 7x24 sul territorio, ma almeno far finta di averla; ecco, magari evitare di render noto a tutti che le cose di Napoli le impari per ultimo, sull'organo d'informazione dei milanesi rintronati.
Ma non è neanche questo il peggio, vero? Il peggio lo sapete qual è. I cinesi.
Veltroni vede, diciamola come va detta, delle facce gialle, e trae una conclusione: o ci sono decine, forse addirittura dozzine di democratici cinesi, oppure... elementare Walter, se hanno gli occhi a mandorla non possono essere veri militanti del partito-leggero-leggero, che non ti fa le tessere ma una sbirciatina al colore della pelle te la dà. Ma spiegati meglio, caro aspirante leader democratico che ti riempi la bocca di Gandhi e Martin Luther King, spiega: davvero non potrebbero esserci democratici cinesi, anzi, democratici residenti in Italia di origine cinese a Napoli, terza città più popolosa d'Italia, terra d'immigrazione? Magari sono venuti a mettere una croce proprio perché tu, due anni fa, parlavi di voler dare il voto agli immigrati, il che magari sulle terrazze romane suona come una boutade buona per un titolo di giornale o un'apertura di tg, ma per un napoletano di origine cinese è una cosa importante, una cosa che gli cambia la vita, il riconoscimento di un diritto, un'apertura sul futuro: ma forse appunto tu ne parlavi come di ipotesi di scuola, chissà se hai mai discusso con un solo abitante italiano di origine cinese, uno arrivato qui in qualsiasi momento dagli anni Novanta al 2011, o magari qualcuno che in Italia ci è nato, e ce ne sono di maggiorenni già: e tu dov'eri mentre le nostre metropoli cambiavano colore, a scrivere libri sul futuro o sugli anni di piombo? E guardarsi un po' più attorno? Di tutti i motivi banalissimi per cui si potevano mettere in dubbio le primarie di Napoli, tu hai scelto la peggiore: il pregiudizio etnico nei confronti di una minoranza.
Il dramma della sinistra da salotto si misura tutto qui: nella distanza tra la retorica veltroniana (uguaglianza, solidarietà, aggiungete sostantivi astratti a caso) e la reazione stizzita del lettore del Corriere che vede facce gialle e si spaventa: hai visto che roba, Contessa, a Napoli fanno votare i cinesi. E il bello è che le hai volute tu, le primarie senza tessera, le primarie senza regole, le primarie tana-libera-tutti, le primarie portatevi gli amici da casa. Ma non avevi pensato ai cinesi. Già, ma del resto come potevi pensarci.
Ecco, adesso per favore ditemi che esagero, che ho capito male, che Veltroni è molto meglio di così. Scrivetemelo. Massacratemi. Ditemi che non ho capito niente, che il meccanismo delle primarie come lo aveva progettato lui era a prova di bomba, che sui cinesi non ho colto l'ironia, ditemi per favore che Veltroni è una risorsa, una speranza per tutta la sinistra. Ditemi che mi sbaglio. Non voglio morire antiveltroniano.
no non stai delirando su veltroni hai perfettamente ragione!!
RispondiEliminacmq ottimo pezzo!
Magari esagerassi. Tu, secondo me, stai minimizzando, perché l'alternativa a WV e MdA. Solo il 2012 ci può salvare. Forza, ancora 11 mesi e poi sarà tutto finito.
RispondiEliminaLeo io non capisco una cosa,(oltre a tante),
RispondiEliminama questi cinesi erano Cinesi Cinesi?o cinesi finti?mi spiego da quando voto non ho mai visto un solo straniero al seggio,quindi o questa è tutta una finta storia,o volevano far fuori Bassolino e quindi capisci,la meccanica,è la stessa del al lupo!al lupo,io so solo che da decenni la sinistra non ha un leader decente,
su questo concordi spero,Veltroni non mi piace,ieri scrivevi di vecchi camuffati da giovani,questo è un giovane cammuffato da vecchio,non dice nulla,di sensato.
bersani con le sue maniche ha toccato il fondo,secondo me,e con la pagella si è scavato la fossa da solo,sempre secondo me.
come si fa a rimboccarsi le maniche,mentre tutti.quanti/e si calano le braghe?
questo è il mistero di oggi.
ciao spero di essermi spiegata,forse un pò,
ma un pò è sempre meglio di niente.
ciao Amelie.
Io te vurria vasàaaaa... smack smack
RispondiEliminaps il Vomero è una delle zone meno peggio di Napoli
Tralasciando la facile ironia sulle "ombre cinesi"...
RispondiEliminaInfatti a me pare che l'unico uomo di sinistra dignitoso sia Vendola, nonostante il linguaggio ;)
RispondiEliminaa naso, conoscendo (si fa per dire) i cinesi che ci sono a napoli dubito che vadano a votare per le primarie del pd, e credo che quelli nati qui siano ancora bambini, al massimo ragazzini. Ciò non toglie che l'osservazione di Veltroni sia molto poco brillante.
RispondiEliminaFra l'altro che fine ha fatto il politically correct??
Dai, ci provo.
RispondiEliminaIl sito del Corriere. A me sembra parecchio più studiato e calibrato di quanto appaia a te. Come te la immagini la scoperta dell'alba? Veltroni, a casa, lontano dal Palazzo e dall'Apparato, lontano dal suo PD che gli hanno sfilato e rovinato, lontano dall'organizzazione del partito e persino lontano dalla pratica (benemerita) delle primarie. Lontano dal potere, dall'organizzazione e dai fattacci di Napoli. Seduto davanti al desktop. Come te e me. Esattamente così. Uno di noi con buone idee, ma escluso dai giochi per invidie di palazzo. Anzi, si è dimesso lui, responsabilmente. Questo è il sito del Corriere.
I rischi delle primarie. Veltroni ti dice: le primarie sono un'ottima cosa. Pratica salutare e liberatoria, partecipativa e gioiosa, creativa, aperta e democratica. Ma che ovviamente pone dei rischi. La democrazia, la democrazia leggera, liberal e veltroniana, richiede grande responsabilità. Più è aperta, più è rischiosa. Guarda l'Italia: le dai il suffragio universale maschile e nel giro di qualche anno ti vota il Duce; le dai pure la Repubblica e il suffragio universale anche femminile e ti votano la DC per 40 anni, sempre gli stessi; le togli di mezzo un po' di personaggi corrotti, e ti votano Berlusconi per 20 anni. Che facciamo? Togliamo il suffragio universale? Se si prende Napoli come esempio della nocività delle primarie, bisogna allora essere coerenti e usare Napoli come argomento per l'inadeguatezza della democrazia rappresentativa tout court.
I cinesi. Mettiamo che lo diceva Bersani. Col suo simpatico accento emiliano. Il buon, pacioso ma fermo, popolare ma non populista, pragmatico ma all'antica, schietto ma riflessivo, Pier Luigi Bersani. Che vede file di cinesi (così dice). A votare alle primarie del PD. Non vede - attenzione - delle statistiche di voto in cui una buona percentuale di cinesi ha votato alle primarie del PD. Vede, in un dato momento istantaneo, file (dunque più di una) di cinesi. In un momento a caso. Certo, forse si sono dati appuntamento per andare assieme. O forse no.
Non è un'uscita felice. Ma magari in bocca a Bersani avrebbe fatto sorridere. L'avrebbe detta col modo in cui dice quel tipo di cose lì. File di cinesi. Sorbole. Sarebbe risultato pragmatico, un pizzico ruspante (poco "polite" dire quella roba lì, siamo in zona politically incorrect) ma sincero. Caspita. Cinesi che votano alle primarie del PD. File di cinesi. Tutti assieme. Invece Veltroni è la "sinistra da salotto". Solo perchè non parla di artigiani che usano attrezzi desueti e proverbi contadini.
Scusate la lunghezza. Ma io vorrei che le critiche a Veltroni fossero sui contenuti della sua proposta politica. Perchè quando diceva Si può fare e tanti erano esaltati, si rispondeva "Be', lasciamo stare la retorica ammerigana e buonista, ma i contenuti?". Poi fa un discorso con idee e proposte e nessuno lo calcola ma si prende una sua battuta e si dice "Be', lasciamo stare le proposte, ma la retorica? Non sarà un po' polically incorrect?"
Non è per difendere Veltroni, non sono un suo fan. E' perchè a volte penso che ce lo meritiamo Berlusconi.
Se il pezzo non è retorico, non capisco a che interlocutori intende rivolgersi: perché davvero, in giro di gente che si mette a difendere Veltroni (o peggio a spiegarlo) non se ne vede molta.
RispondiEliminaRe: Se si prende Napoli come esempio della nocività delle primarie, bisogna allora essere coerenti e usare Napoli come argomento per l'inadeguatezza della democrazia rappresentativa tout court.
C'è una possibile interpretazione alternativa (lungi da me il proporla seriamente ma visto che si parla di logica e coerenza andiamo fino in fondo) e cioè che i napoletani siano un argomento a favore della inadeguatezza antropologica dei napoletani stessi, quantomeno in relazione alla democrazia rappresentativa. Com'era quel libro su lo scontro delle civiltà?
Ma perché fermarsi lì, potremmo anche prendere Napoli come argomento in favore dell'infinita vanità del tutto.
RispondiEliminaIo però facevo un discorso più terra-terra: la democrazia ha dei difetti e li conosciamo, in certi casi in effetti è prevista una misura che si chiama commissariamento, che secondo me nel caso napoletano ci sta tutto.
Il ricorso a Bersani mi sembra un caso di fallacia ad rotellam, ovvero: se Bersani avesse le rotelle sarebbe probabilmente un carrello della coop, ma non le ha; e non ha neanche detto le cazzate che invece dice, periodicamente, sistematicamente, Veltroni. Poi sì, potremmo anche analizzare le sue proposte (al lingotto2 ne ha fatte di indubbiamente innovative), salvo che abbiamo già visto cosa succede quando arriva in una posizione di potere e cerca di metterle in pratica. E' un pregiudizio, a questo punto, non volersi fidare di lui.
"Escluso dai giochi per invidie di palazzo"... insomma, è il capo di una corrente.
....Gli zingari sono ladri? Risulta anche a me, nel mio paese quando arrivavano si chiudevano le porte, ma non venivano mai trattati male....
RispondiEliminaSono parole di Pierluigi Bersani.
Questa è una dichiarazione di Bersani di settembre 2010, in occasione delle leggi approvate in Francia .
Il problema che solleva Leonardo andrebbe esteso a tutta la dirigenza Pd e non solo , per vedere quanti luoghi comuni universalmente considerati di destra sono stati assorbiti...anzi forse sono sempre esisititi anche ai tempi del PCI, senza neanche scomodare Pasolini.
Lorenzo D
Ok, Veltroni è sprovveduto in modo imbarazzante.
RispondiEliminaLimitatamente ai cinesi:
non so quanto partecipino i cinesi alle elezioni e alle primarie, tantomeno a napoli; magari ci vanno sempre, ma non mi sembra. Se qualcuno registra una partecipazione insolita, sistematica e massiccia (magari senza guardare una foto sul sito del corriere) e prende atto delle diffuse accuse di brogli, forse potrebbe pensare che la grande partecipazione sia una prova a favore. Non perchè qualche etnia sia necessariamente più votoscambista di altre, ma solo perchè è più facile notarlo.
Ecco, magari non dirlo sarebbe stato meglio.
Quella però è questione di opportunità, non di verità.
P.s.: Veltroni non se n'era andato?
Quando Veltroni fa la cacca c'è qualcuno pronto a profumargliela. Tutto qua. Il suo problema è solo questo e da sempre. Allora se ne esce con queste cose molto superficiali.
RispondiEliminaNo, non può essere, dai. Veltroni quello che cita Gandhi e don Milani? No, non può essersi fatto scappare una cazzata razzista del genere neanche per errore. Uno così esperto nel dosare Mandela, il melting pot, Martin Luther King, e tutta quella grande chiesa che parte da Che Guevara e arriva fino a madre Teresa.
RispondiEliminaNo aspetta: ma è lo stesso che "prima dell’entrata della Romania nell’Unione Europea, Roma era la capitale più sicura del mondo... Bisogna riprendere i rimpatri". E' lui? Ah sì? Allora niente, come non detto. Errore mio.
http://www.queerblog.it/post/4479/matteo-renzi-pd-no-ai-matrimoni-gay-no-alle-unioni-civili
RispondiEliminaBersani e Veltroni non sembrano avere il monopolio delle cazzate nel PD, parrebbe
Sai Leo, da qualche anno mi chiedo se potevo fare di più per evitare il berlusconismo, magari andare a qualche altra manifestazione, provare a convincere qualche conoscente, etc.
RispondiEliminaCome tutti noi, immagino.
Poi una settimana fa Veltroni ha fatto il suo discorso al Lingotto, e ha detto che "e' ora di cominciare a vincere"
La prima cosa che ho pensato ovviamente è stata "scusa, ma allora fino ad adesso che cazzo hai fatto?"
La seconda cosa: ma se non sono neanche riuscito a cambiare la classe dirigente del partito per cui voto, partito che usa le primarie, e poi volevo fermare berlusconi?
Vabbè va, vado su youporn a vedere gli ultimi post...
Io non dipingerei Veltroni "MaiStatoComunista" come uno sprovveduto...
RispondiEliminaPer essere teneri, la sua visione di un leader mi pare che sia quella di un principe illuminato, ma pur sempre principe.
Quando andò a Palazzo Chigi come vice di Prodi I, splendido rappresentante del maggior partito di governo che aveva "conferito la sua forza" al Leader Senza Partito, si chiuse con lui negli uffici e staccò il telefono (cosa che fece imbestialire D'Alema contro "i due flaccidi di Palazzo Chigi").
Svanito il sogno del governo, ecco l'esperienza romana da Supersindaco. Panem et circenses (e Bettini e Tocci liberti operosi) con la vaga promessa africana ad ammantarlo di un che di santo e di messianico, poi subito dimenticata quando il crollo del Prodi II lo ha convinto del fatto che era finalmente il momento giusto per chiedere di essere pregato di presentarsi come Leader, alle sue condizioni.
Addirittura avremmo dovuto cambiare Costituzione e forma di governo, per avere l'onore di essere governati da lui. L'avesse detto un altro, gli avremmo dato del megalomane pericoloso e come minimo del Peronista. E se allora WV avesse visto dei cinesi in fila ai gazebo delle primarie avrebbe strombazzato orgoglioso che finalmente per la prima volta nella Storia dei poveri cinesi ex comunisti potevano votare per davvero, e che votavano di certo per lui che Non Era Mai Stato Comunista.
Dopo la triste batosta avrebbe potuto davvero andare in Africa, se davvero avesse mai voluto farlo. Ha preferito invece farsi la sua corrente e rendere ancora più difficile la vita al PD, in attesa di farsi acclamare come unico salvatore possibile. Già, infatti per un capobastone del PD è più facile trovarsi in sintonia con qualche padroncino di partito piuttosto che col proprio segretario.
Sprovveduto?
Vorrei piazzare una lancia CONTRO il voto agli immigrati. O meglio, contro il dibattito che se ne fa. L'interesse di certi politici per il diritto di voto agli immigrati mi sembra interessato, scusa il bisticcio, e anche abbastanza radical-chic.
RispondiEliminaQuelli che parlano di diritto di voto si sono mai chiesti quali sono i problemi che affronta un immigrato nella sua vita quotidiana? chi ha deciso che il diritto di voto è la priorità?
Parlo da emigrante, e dal confronto con il Paese in cui sono, dico che prima di dare il diritto di voto, ci sarebbero molte altre cose che il nostro Paese potrebbe e dovrebbe fornire.
Procedure e tempi CERTI e decenti per i permessi di soggiorno e una burocrazia non vessatoria e punitiva, tanto per cominciare.
A chi lavora per il nostro Paese è dovuto rispetto (istituzionale). A me sembra invece che li si tratti da mero potenziale bacino elettorale.
Il voto non è la priorità, perché in ogni caso il diritto di voto dovrebbe arrivare solo con il conseguimento della cittadinanza italiana, o comunque dopo un certo numero di anni.
Altre cose meno appariscenti invece riguardano anche i cittadini esteri appena arrivati.
Su Veltroni be', condivido in pieno. Anzi, d'ora in poi propongo di chiamarlo Contessa tout court.
Veltroni è il vostro problema???????
RispondiEliminaIl mio è un leader in bianco e nero....ottimo tecnico, pessimo comunicatore...con un avvoltoio poggiato sulle spalle a suggerire talvolta le risposte...Così Berlusca cadrà solo se farà la fine di Al Capone...incastrato per una scopata mentre ha nei paradisi fiscali il mondo che si è rubato. Quando i figli dovranno difendere questo "mondo" avremo il nuovo berlusca della politica...E voi pensate che il problema sia Veltroni?????????
Veltroni è certamente un grave problema, innanzitutto per il suo partito ed per la sinistra.
RispondiEliminaLe primarie non sono affatto uno ""strumento di democrazia"", specie quelle di area PD.
Condivido interamente l'OP di Leonardo fino al punto in cui si lancia una sorta di ""allarme razzismo"".
Certo se fossi un cinese onesto a Napoli (Walter, che dici, uno ce ne sarà?) tra la mafia cinese, quella nostrana ed il PD non saprei di chi aver più paura.
RispondiEliminap.s. se lo ha preso Roth per una carriera, solo con "organo d'informazione dei milanesi rintronati" , ambisci al Pulitzer 2011
ma se erano ariani prezzolati il dubbio nemmeno gli veniva! se non è razzismo questo!! il razzismo non è solo ideologico, o, come quello dei nostri nonni, culturale...c'è anche quello naturale, che non viene percepito come tale da chi lo manifesta, ma è razzismo puro e semplice. non resta che sperare che contro i cinesi il PD trovi unità!
RispondiEliminaVeltroni è profondamente detestabile.
RispondiEliminaMa il PD che si affida ad uno strumento indecoroso e manipolabile come le primarie quando potrebbe avere un riscontro 2.0 del pensiero del proprio elettorato grazie ad internet ne è il suo degno corollario.
Massì dai, è tutta colpa di Veltroni (e di D'Alema, e di Bersani, e della Bindi giù giù fino a, Natta, Chiaromonte e Berlinguer etc). E' triste notre che anche voci insospettabili si uniscono (e quindi alimentano9 i luogo comune ormai dilagante anche tra le casalinghe di Voghera che, sì, berlusconi fa schifo, ma di là chi c'è'? Nessuno, quindi, continuiamo così.
RispondiEliminaLe primarie sono a dir poco perfettibili ma in un mondo ideale è proprio così che andrebbero fatte. Se poi il paese è una porcata e quindi, specie a certe latitudini, anche le primarie lo diventano, questa è un'altra faccenda. Ma per favore: bastaaaaaa con il tiro al bersaglio sul PD altrimenti non se ne esce più da questa palude!
Magari esagerassi...hai perfettamente ragione su Veltroni!
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