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giovedì 15 maggio 2008

Beneath the blue suburbian skies

Dopo di noi, la jungla

Allora, mettiamo che io stia cercando una casa in una cittadina che stavolta non vi dico, tanto l'ho già chiamata per nome altre volte.
Devo dire che andar per case è divertente. Di solito capisci che non le comprerai già dal portone; ugualmente ti fai un giro in una zona che magari conoscevi poco, getti uno sguardo da una finestra insolita, le stanze sono tutte vuote e ti metti lì a pensare a dove si accuccerebbe un bambino e dove si rintanerebbe un adolescente. Vivi un sacco di vite possibili; alla fine ti dicono il prezzo, tu fai il possibile per non ridergli in faccia, tanti saluti, la faremo sapere.

Ieri per esempio un tale ci aveva promesso “un pezzo di villetta praticamente in centro”. Alééééé! E un superattico no? Andiamo a vedere. Per essere in centro, non è in centro. È in uno di quei quadranti residenziali degli anni Settanta che hanno un certo effetto su di me, perché in luoghi simili vivevano quasi tutti i miei compagni delle elementari : casetta, cortile, un'aiuola, due ciliegi, un garage, e da qualche parte quell'uccello che fa sempre cuu-cuuu (io vivevo sopra un'officina sulla statale, vroooom! Vrooom!) Tutto questo percuote il mio cuore come la promessa di un'estate infinita, il calcetto per strada, le ragazze che saltano su piste di gesso...
“E poi, ci tengo a dirlo, è una zona italiana al cento per cento”.
“Eh, già”.
“Perché sa, adesso c'è tanta gente che scappa dal centro... senza voler discriminare nessuno, però... sta diventando una jungla”.

Fanno tutti così. Forse è colpa mia, che se mi chiedono “lei è di qui”, rispondo di no. In realtà sono nato a 15 km di distanza, in centro ci abito e ci lavoro, però non glielo dico: e il risultato è che cercano di vendermi una via di brutte casette anni Settanta come il quartiere fortificato sudafricano, sospeso tra le bidonville.
“Una jungla, una jungla”.

La principale emergenza criminalità in centro sono gli scippi in bicicletta. Giusto ieri però leggevo che è stata debellata: si trattava di un 15enne albanese che siccome in quattro mesi ha scippato 25 donne, è stato battezzato dal Resto Del Carlino “scippatore seriale”. Qui c'è tutto lo stile dei giornali locali: se in zona non c'è un assassino seriale, e nemmeno uno straccio di stupratore seriale, ci arrangiamo con lo scippatore; sarà seriale pure lui. Così non si rischia di confonderlo con gli scippatori episodici, quelli occasionali: voglio dire, se mi scappa di acciuffare una borsetta in piazza mica sono uno scippatore seriale, no? Il RdC descrive anche il suo “modus operandi”:

dopo aver individuato le proprie vittime, generalmente donne anziane a bordo di biciclette, le avvicinava da tergo, anch’egli a bordo di una bicicletta, e, con mossa repentina, asportava le borse riposte incautamente nei cestini, per poi fuggire.

Una strategia diabolica, anche se per scippare una vecchina in bicicletta non me ne verrebbero in mente altre. (Il frontale? Farsi investire e fingere un malore?)
Nel frattempo il venditore ci ha fatto vedere il piano terra. L'unica vera finestra è a affacciata a nord, e sbarrata da inferriate. “Però è molto luminoso e tranquillo... siamo tutti tranquilli, qui...”
Il figlio del vicino di casa sta suonando la batteria. Non è neanche male, dai.
“Perché senza essere razzisti, è inutile nasconderlo, quando poi arriva il rumeno, o il cinese... anche se è uno tranquillo anche lui, eh? Però il valore cambia”.

Dalla strada vedo passare una Ritmo rossa – non avesse la vecchia targa nera, penserei che è stata reimmatricolata da un fanatico del vintage. Invece no: è una Ritmo del 1981, e non stona nell'insieme. E a quel punto mi viene veramente da ridere, però non posso! E non posso neanche rifarmi gli zigomi e presentarmi alla porta con una valigetta piena di Yuan, ma Dio sa quanto mi piacerebbe.
“Buongiolno signole, ho visto sua blutta casa in qualtiele di vecchie case in cemento, abitato da anziani signoli italiani, sì? Io so che essele in vendita”.
“Ma veramente noi... non per essere razzisti, ma abbiamo deciso di fare del nostro quartiere cadente il baluardo della razza ariana, e quindi...”
“Io ho qui tlecento subito”.
“Affare fatto. Lunga vita al Presidente Mao”.
“Plesidente Mao molto”.
“Sì, piace molto anche a noi”.

C'era una via così nel paese dove abitavo. Avevo un paio di amici lì. In realtà era la via più sicura del mondo, siccome contava ben due residenti agli arresti domiciliari. Un bel risparmio per i carabinieri di ronda: due firme al prezzo di una. Però, ripensandoci, col senno della maggiore età, una via di 500 m. con due arresti domiciliari ha da essere un record. Cioè, che infanzia ho vissuto? Uno spacciava droga, l'altro droga più armi. Tutti italiani, eh, ci mancherebbe. Gente tranquilla. Solo i cani, un po' mordaci.

Invece adesso sto in centro, in affitto. Anche qui, ci avevano spiegato, “siamo tutti italiani”. Tranne un interno che restava sempre sfitto. Un bel giorno è arrivata la famiglia magrebina, col passeggino: la jungla che avanza! Io ci speravo da sempre, che arrivasse quel momento in cui si insediano gli stranieri e i prezzi crollano. Ma l'affitto non me l'hanno mica abbassato, anzi. E, scommetto, neanche ai magrebini.

Non per fare il razzista: io lavoro a scuola e quando lavoro per me le razze non esistono. Lo dico anche ai ragazzi. Gli dico che hanno fatto un esperimento molto complicato (hanno mappato il genoma, vabbè)... e hanno scoperto che le razze veramente non esistono. Ma se compro casa è chiaro che penso a tutto. M'interessa l'orientamento, il verde, il posto macchina, e m'interessa pure il colore della pelle dei vicini. Non andrei mai a vivere sopra una friggitoria cinese. Non andrei mai a vivere in un condominio con altre cinque famiglie tutte curde o cingalesi. Quindi in generale sì, preferirei vicini italiani. Non per essere razzista, anche se forse un po' lo sono.

Ma per lo stesso motivo preferirei non avere vicini poveri, e non c'è un motivo al mondo per cui la povertà debba rimanere a lungo fuori da un quartiere così dimesso. Cioè, guardatevi, girate ancora in Ritmo. Oppure vi prendete un SUV della Kia, ma a chi la raccontate? Queste vecchie case non troppo grandi e non troppo luminose, che vi verranno libere quando vi muore il nonno o la zia, non le rivenderete agli italiani – almeno finché la povertà non li avrà ripresi, questi fighetti illetterati nipoti di contadini, quindi chissà, quel giorno forse non è così lontano. Ma a quel punto il posto dello scippatore seriale albanese se lo sarà preso uno scippatore seriale di Quartirolo, e a me che differenza fa? Seriamente, che differenza fa? Le razze non esistono. Esistono ricchezza e povertà, e c'è capitato di vivere un decennio in cui la pelle scura è un indicatore di pezze al culo. Tutto qui.

E a proposito di culo, o proprietari: lo volete capire che state appoggiando con troppa sicumera il vostro su un'enorme bolla immobiliare? Parlo almeno del paese mio, dove per un quartiere del genere ti propongono prezzi assurdi, buffoneschi, catartici, dirompenti, esagerati, folli, gargantueschi, hollywoodiani, insensati, jenniferlopeziani, kafkiani, luculliani, massicci, notevoli, oppressivi, pazzeschi, quasariani, roboanti, strabilianti, temerari, unici, viziati, watussiani, xenofobi y zarri.

Un po' vi compatisco: vi hanno raccontato sin dalla culla che tutto era vanità, fuorché il mattone. Le maglierie potevano chiudere, la lira sprofondare, l'oro arrugginire, ma il mattone sarebbe cresciuto sempre. Sempre. Bastava mettere su quattro pareti e un tetto, e tutti avrebbero fatto la fila per comprartelo.
Adesso sospendono i cantieri. Ne ho visti: metton su le impalcature, poi si fermano. Nessuno ha più voglia di comprare: e voi fate pure i difficili. Valà che ve lo sognate pure voi, il cinese con la valigetta. Però anche i cinesi hanno i loro problemi, adesso.

41 commenti:

  1. Ridi e scherza, il Presidente del Consiglio in Italia e' un immobiliarista.

    p.s. io a Bologna la casa non l'ho nemmeno cercata, pur essendo cresciuto conm poche pretese alle Lame, in un bel palazzone IACP. A Manchester, pure in periodo di bolla speculativa, due anni fa avevo l'imbarazzo della scelta. E poi mi chiedono perche' non torno indietro...

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  2. Se ti può consolare a Roma da un paio d'anni un quartiere ottocentesco di palazzi umbertini, pieno di cinesi e altre etnie, centrale (sulle nostre distanze) e ben collegato ha prezzi immobiliari più alti di quartieri "indigeni". Un tempo era pieno di italianissimi vecchietti e un po'cadente. Oggi fa pure chic dire in giro che si va ad abitare lì, perché "è multietnico" (per quelli che parlano di spocchia di sinistra). Forse un giorno anche il quartierino dei ciliegi si rivaluterà perché ci sono gli immigrati...
    Per quanto riguarda la bolla cito la mia esperienza personale. E' dal 1972 che vivo sotto l'incubo delle case troppo care per essere comprate e che sicuramente "adesso scenderanno". Non molto più che un pio desiderio, a farsi due conti... Le case non troppo grandi, centrali ecc. non calano MAI, al massimo smettono di crescere per qualche mese. Sbrigati a comprare, perché non siamo negli USA e i prezzi restano quelli, ci piaccia o no!

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  3. ...noi abbiamo firmato oggi il compromesso per la nostra prima piccola casetta: il tuo discorso mi mette un po' d'ansia, anche se, forse non di più dei prossimi 30 anni di rate :-)

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  4. faccio solo notare che quello che insegni ai tuoi ragazzi sulle razze è falso.

    http://en.wikipedia.org/wiki/Lewontin%27s_Fallacy

    semmai insegnagli che tale diversità genetica non ha alcun motivo di essere base per una discriminazione.

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  5. Sì, credo che glielo spiegherò, il giorno prima di passare alla teoria dei quanti.

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  6. Stessa esperienza, in una cittadina emiliana un po' meno ricca.

    Per ora ci teniamo l'appartamento in affitto vicinissimo al centro, ma in piena periferia: strutture indistriali dismesse, palazzi (fatti bene, per fortuna) in cui spesso neanche conosci i vicini -che come te, più che altro li ci dormono-, un supermercato e poco altro, non un "quartiere", pochi spazi sociali, affitti comunque quasi jenniferlopeziani. Comprare, mah? E se poi si sciolgono le calotte? E se non rinnovano il contratto?

    Comunque, esilaranti le visite agli appartamenti. Puntualissimo, di fronte al bel faccino italico, l'immancabile incipit "non per essere razzisti".. ma "qui non ci sono tutti quegli stranieri.." (a 400 m in linea d'aria dal quartiere più popolare della città).
    Il buffo è che andando ad un paio di queste visite tornavo da riunioni di progetti sulla convivenza in cui associazioni di volontariato di migranti spiegavano pragmaticamente cosa andrebbe fatto per evitare il degrado.
    Mi sarebbe piaciuto andarci qualche volta accompagnato dall'amico marocchino cui gli stessi appartamenti venivano negati in agenzia.. e che dopo tanti anni di studio e lavoro in nero, alla fine è tornato in Marocco per avere più opportunità, non solo per la casa.

    Grullo

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  7. non so ma uscire di casa e andare al bar gestito da giorgio il cinese, andare al todis da fausto egiziano, o prendere la frutta dalla famiglia araba davanti casa, ecco a me sembra di essere cittadina del mondo e non solo di roma.
    il bar ritrovo di mille razze che prendo il caffè e la birretta tutti insieme, russi cinesi arabi e coatti.
    insomma io sono felice e non mi fa sentire sola.
    è chiaro è garbatella, mica tor bella monaca, mo forse se fosse ovunque così non si lancerebbero molotov addosso allo straniero.

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  8. per la cronaca io ci sto in affitto qua, che mando se mi vendo tutti gli organi potrei permettermi una cantina a garbatella...

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  9. Vorrei far notare che anche se la variabilità genetica esiste questo non significa che un concetto astratto come la razza sia valido.
    Le razze esisterebbero se ci fosse un confine definito e identificabile tra le stesse.
    Invece la variabilità genetica umana è senza soluzione di continuità e ricca di similitudini e di differenze che rendono ridicolo ogni tentativo di distinguere tra una razza ed un altra.

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  10. Italieni, baffi neri mandolino e lamentarsi...
    Non capisco dove stia il problema dei prezzi, chi ha una proprietà può venderla al prezzo che gli pare. Se il prezzo è troppo alto, non riuscirà a venderla, semplicemente. La verità è che in Italia la densità abitativa è molto alta, c'è molta gente e comunque poche case rispetto a quante potrebbero essere vendute. Gli USA, paese della bolla immobiliare, hanno molta superficie rispetto al numero di abitanti. I prezzi delle case in Italia non sono alti, sono in linea con l'europa occidentale. In Norvegia sono più alti che in Italia, per esempio. Certo, se ti adatti a periferie varie, i prezzi scendono, ovunque. Ma col cavolo: voglio scegliere un lavoro che mi piace, abitare nella città che voglio, e nessun altra, e magicamente il mio progetto deve avverarsi. Poi aspetto un po' e se non mi riesce, mal che vada mi lamento. Bisogna darsi da fare, crederci e lamentarsi poco. (Secondo me)

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  11. giusto per il gusto di ripetermi: tutti quelli che pensano che i gli affitti e i prezzi delle abitazioni siano troppo alti non hanno che da ringraziare D'Alema che abrogò la legge sull'equo canone.

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  12. Alle elementari insegnavano che due animali sono della stessa specie quando si fecondano e danno prole feconda (senza arrivare alla teoria dei quanti). Direi che funziona tra animali di razza umana di ogni parte del globo: il colonialismo europeo ce l'ha fatto vedere abbastanza.
    La dama del lago

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  13. Volevo scrivere "razza", non specie. C'è un biologo qui?

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  14. Ho scritto una cosa sbagliata. Scusate. Oggi non è la mia giornata :-(
    Ldl

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  15. Chi è quello che fa i paragoni norvegesi? Ma le hai mai viste le case in Norvegia? (A parte quella di Wittgeinstein)
    Leonardo fa notare che qui ti ammollano certi cessi per delle cifre assurde.. Qui a Roma poi, chettelodico a fa? Se ti sei visto Report sui palazzinari dei dormitori, ti metti l'anima in pace.
    C'è un solo modo per aggirare la bolla, boicottare le agenzie, che sono il vero cancro del mercato immobiliare.
    Ma alla fine è solo culo.


    A proposito:

    “Plesidente Mao molto”.
    “Sì, piace molto anche a noi”.

    sto ancora ridendo... sei proprio un lazzista! come il sottosclitto.

    [mia sorella insegna ad alcuni ragazzi cinesi. Le loro famiglie
    hanno votate compatte per Belusconi]

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  16. ciao
    sei interessato ad uno scambio link?

    grazie

    Sette Note

    www.settenote.org

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  17. Il paragone con la Norvegia non ha senso senza compararlo con reddito medio, costo della vita, servizi pubblici, condizioni di accesso al credito.
    Senza contare che anche a parità di tutte queste condizioni il prezzo "bruto" al mq non può essere confrontato se non si conoscono tutti gli altri aspetti delle case. Tipo che se un 80 mq al quarto piano senza ascensore a Milano zona V.le Umbria costa 500€ meno della media a Oslo forse il paragone non è proprio adatto.

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  18. a roma i prezzi delle case s' assurdi. nel senso che il cemento, gli operai, ecc. è uguale se costruisci un palazzo a roma o a vattelapesca. o magari costruire millanta appartamenti ridosso gra a roma dovrebbe costar meno che fare due palazzine a vattelapesca.
    la differenza sarà il costo del terreno edificabile, immagino.
    la differenza la fa la domanda & l'offerta.
    io ho dovuto/voluto comprare fuori roma risparmiando un bel po', tipo 50% o anche più, dipende cosa paragoni.
    e poi il traffico: aumenta il traffico e aumentano i prezzi delle case in centro, il traffico scorre e aumentano i prezzi delle villette semi-periferische.
    ma non scendono mai! non a roma.
    quelli dell'agenzie so' teribbili (a roma so' teribbìli, altrove saranno terribili): ragazzotti gelatinati con gigantesco nodo alla cravatta e braccialetti q.b. oppure ragazzotte lampadate & leopardate q.b.
    son dei leccaculo teribbili.

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  19. Il paragone con la Norvegia calza abbastanza invece. Una casa decente, un centinaio di mq., non lontana dal centro cittadino di Trondheim (non Oslo!), e cioe' cercando di evitare un brutale isolamento invernale, costa circa 2,5 milioni di corone, cioe' circa 71 (buoni) stipendi mensili. Una casa simile, in Romagna, non in centro (ma raggiungere il centro non e' problematico come in Norvegia - ve lo assicuro, ho provato) la trovi ancora sui 150000 euro, che sono 75 (buoni)stipendi.
    Ecco, il confronto l'ho fatto, con cifre mie, e non ci trovo tutta questa differenza.
    A questo aggiungo che i tassi di credito qui in Norvegia sono un 1-2% piu' alti che in Italia.
    Quindi.
    Andrea

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  20. "Seriamente, che differenza fa? Le razze non esistono. Esistono ricchezza e povertà, e c'è capitato di vivere un decennio in cui la pelle scura è un indicatore di pezze al culo. Tutto qui."

    Verissimo Leonardo, ma perché in così pochi capiscono?

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  21. almeno finché la povertà non li avrà ripresi, questi fighetti illetterati nipoti di contadini, quindi chissà, quel giorno forse non è così lontano.
    quelli che girano coi volantini di forza nuova in tasca.
    che la povertà vi colpisca.


    http://andreapoulain.blogspot.com/

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  22. Andrea, cosa fai fuori Trondheim? Allevi salmoni? Che ci vai a fare in centro che sei in già in Paradiso?

    Scherzi a parte, se in Romagna davvero 100mq stanno sui 150mila, tocca evacuare da Roma domani direzione casa Leo.

    Qui alla Bufalotta con 150mila, ti fai si è no un garage.

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  23. Anche da noi siamo quasi al doppio. E quindi siamo al doppio della Norvegia, che è una potenza petrolifera.

    Ma io non mi sto lamentando: sto solo dicendo attenti alla bolla. E non ditemi che i prezzi non scenderanno perché non sono mai scesi dal dopoguerra. Di sicuro non vengono a casa a dirvelo, quando li tirano giù. Ma li stanno tirando giù. Oppure sospendono le trattative e aspettano.

    Ognuno è libero di fare il prezzo che vuole, ci mancherebbe: è anche libero di spendere un patrimonio a ristrutturare un rudere che poi non riesce a vendere a nessuno per anni. Si chiama legge del mercato, o della giungla, è lo stesso: chi è pirla muore.

    Ho visto case in vendita da 2 o 3 anni: nessuno le compra. Una bolla, quando scoppia, non fa molto rumore.

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  24. ahahaha 150 mila euro!!!!!
    cioè 60metri quadrati su circonvallazione ostiense (cioè mica vista colosseo) 600 mila euro ah belli!!

    il problema non è la mancanza di case,.
    le case ci sono eccome. sfittte, chiuse, inabitate. e sapete di chi sono?
    banche e immobiliari che le acquistano, le tengono ferme, non le mettono sul mercato e quindi i prezzi non scendono almeno nelle grandi città.
    guardatevi bene intorno e contate le finestre chiuse!
    questo tra l'altro si chiamerebbe aggiotaggio....
    del resto aspettiamo trichet che abbassi sto cazzo di costo del denaro. ma poi la benzina come la paghiamo?!

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  25. Leonardo, per caso stai cercando casa a Carpi?!?!
    Anche io, ma è un'impresa impossibile, ci sono prezzi da costa azzurra... se togli le grandi città e i luoghi turistici credo che peggio di carpi non ci sia niente.

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  26. Sì, vabbè, ma vuoi mettere?
    Noi ci abbiamo le zanzare africane, le nutrie russe, l'afa a maggio, i magliari, la camorra, con tutti questi benefitz è chiaro che non me la puoi paragonare a una costa azzurra qualunque.

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  27. A Torpignattara, brutto quartiere semicentrale (così dicono i pinguini delle agenzie immobiliari) di Roma le case stanno al momento a circa quattromila euro al mq.
    Noi cercavamo una casetta di 60 mq: il prezzo per una casa ristrutturata è di circa 240mila euro.
    Gli eventi ci hanno travolto e abbiamo smesso di cercare.
    Comunque è vero che ci stanno un'infinità di case in vendita e nessuno che se le compra.

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  28. Venite tutti a Monterenzio, BOLOGNA !

    Bel paesino, tranquillo, in mezzo al verde di colline da sogno. Fai 13 km di statale, senza semafori e code ( okkio solo agli autovelox) e in 15 minuti sei a Bologna.

    Prezzi umani e case per tutti i gusti, molte nuove palazzine, colorate, belle e con appartementi ben rifinit.
    D'estate si dorme al fresco senza climatizzatore (o al più, con meno caldo di Bologna).

    Un esempio di costo?

    Bilocali di 50/60 mq a 100.000/110.000 euro, ed è meglio cercarli ora, altro che prezzi che scendono.

    Dimenticavo: corriera line blu, ogni 30 minuti passa e in 45 minuti sei in centro a Bologna 8studenti? svegliatevi, affitti alla metà di Bologna...)

    Un paesano felice

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  29. qui da noi (35 km da roma: un'ora di treno!) si sta 'na pacchia. naturalmente ci sono un sacco di stranieri; quelli che si son comprati qui la casa delle vacanze e quelli che ci abitano perché a roma costa troppo l'affitto. mi pare di averlo già detto: non ho mai avuto paura, non c'è niente da aver paura (molte case, la maggior parte delle case al primo piano non ha inferriate: a roma le inferriate si vedono anche al terzo o quarto). se vuoi vedere un po' di stranieri che si spaccano il culo basta prendere il treno delle 6 e qualcosa la mattina per roma o delle 8 o 9 la sera al ritorno...
    quelli che fanno paura son quelli di forza nuova. quando li vedi in quattro o cinque... son contento di non essere un loro target.
    secondo me qui hanno paura "loro", quelli che lavorano e devono vede' in giro (poco per fortuna) 'sti loschi figuri.
    io ci ho i due figlioli a bologna e mia moglie vuole che andiamo su anche noi a trovarci una casa in un posto tipo monterenzio... a parte il lavoro l'idea non mi dispiacerebbe

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  30. Da pedantissimo studente di economia ho fatto due calcoli sul paragone con la Norvegia. Non è nulla di definitivo ma è tanto per dare qualche cifra.

    Prendiamo per buono che un'abitazione di 100 mq a Trondheim in Norvegia costi 2,5 milioni di corone. Tradotto significa 3182 euro al mq.

    Sono poi andato sul sito di tecnocasa (http://www.tecnocasa.it/commerciale/txtsearch/searchi.jsp?conf=ra&orig=Google dove si possono vedere i prezzi delle abitazioni in vendita in tutta Italia.

    Ho notato che il prezzo minimo per un monolocale a Milano sono 2400 euro per mq (in zone non tanto belle), un dato simile si ha se si guarda agli appartamenti di circa 100 mq.
    Se si va un po' fuori Milano, a una ventina di chilometri, si scende verso i 1800 euro per mq.
    Per curiosità ho guardato anche i prezzi di Salerno, città paragonabile a Trondheim: rispettivamente 138.000 e 163000 abitanti. Qui il costo di una casa di 100 mq si aggira attorno ai 4000 euro per mq (talvolta un po' meno).

    In conclusione il prezzo medio al metro quadrato di una casa a Trondheim è una via di mezzo tra quelli che ho trovato in Italia. Ma c'è un problemino.
    Fatto 100 il PIL pro-capite medio dell'Europa a 27 stati, il PIL pro-capite Norvegese previsto per il 2008 è pari a 182,9, mentre quello italiano è solo 98.5.
    Questo vuol dire che mediamente un norvegese guadagna 1,86 volte di più di un italiano (cioè il salario medio in Norvegia è circa il doppio che in Italia). Quindi per poter affermare che una casa a Oslo costa più o meno quanto a Milano il suo prezzo dovrebbe essere sì e no di 4.500-5.000 euro al mq, ovvero 3,5-4 milioni di corone norvegesi nel caso di un appartamento da 100 mq.

    Bene, penso di aver vinto il premio per l'intervento più noioso della discussione, ma perdonatemi, si tratta di pedanza professionale.

    Ah, i dati sul PIL italiano e norvegese li potete trovare sul sito eurostat: http://epp.eurostat.ec.europa.eu/

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  31. oh, questo mi è piaciuto davvero.

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  32. Enrico
    il tuo è esattamente il commento mi che piacerebbe leggere sempre! Altro che pedanteria.
    La dama del lago

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  33. Ci sono anche gli affitti a non far scendere i prezzi. A Roma puoi inzeppare 8 studenti in tre quattro stanze, in nero, a 350 a posto letto. Un proprietario sa che una casa anche cadente può dare quel reddito, e certo se ne ricorda quando va a vendere - a comprare, se può "fare un investimento" libero da controlli. Perdipiù qui anche chi lavora è costretto in coabitazione, specie se solo, dato che un affitto va sugli 800 e una stanza sui 500 (parlo di soluzioni ancora relativamente centrali). Con questa abbondanza di ricerca che bolla sperate che scoppi? Negli USA è crollato un tipo di mutuo perché hanno aumentato le rate, confiscato le case a chi non poteva pagare e rimesse sul mercato tutte insieme, convinti di fare il colpaccio e doverlo fare in fretta. Qui non c'è questa situazione, non così diffusa, almeno.

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  34. Non c'è superiorità, ma supremazia.
    Noi l'abbiamo qua, dopo aver antropizzato vasti territori, se andassimo a vivere in Mauritania soccomberemo alle condizioni climatiche di quella Nazione.
    Complimenti per il blog...divertente!

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  35. Dopo essermi inventato la parola pedanza (al posto di pedanteria)non oso esprimere giudizi su chi scrive neologismi dal significato incerto ma... che vuol dire antropizzare?????

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  36. Io ho comprato a Torino, zona semicentrale, circa 3000 euro al mq, però casa signorile con portineria, ultimo piano, a tre minuti dalla metro, comodo tangenziali, via tranquilla accanto a giardino ecc. - per case brutte, magari un po' più periferiche, terzo piano senza ascensore in stabile vecchiotto, te la cavi anche con 2000 euro al mq. Ancora di meno se vai a Torino nord, la città degli immigrati.

    A me sembrano comunque prezzi folli, penso che un po' caleranno, ma sentendo cosa costano le case a Roma Bologna e Milano mi tranquillizzo... Però noto il fenomeno: qui da me i cartelli vendesi, pure a questi prezzi, durano due mesi al massimo. Vai in altre zone, più "migratorie", e anche con prezzi molto più bassi è tappezzato di cartelli vendesi fermi da anni.

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  37. CRISI IMMOBILIARE

    INVESTIRE IN CAMPAGNA? UN PESSIMO AFFARE

    A mio avviso il mercato immobiliare, ora morto, può riprendersi solo se i prezzi calano ulteriormente. Chi mette in vendita ai prezzi assurdi di 2 o 3 anni fa , IN REALTà NON VUOLE VENDERE, non ha bisogno di vendere: ASPETTA IL POLLO, IL FESSO DA SPENNARE.
    Una casa è vendibile solo se il venditore richiede un PREZZO DI RIVENDIBILITà, ovvero se a quel prezzo, al prezzo al quale compra, il compratore riuscirà a sua volta a rivendere l’immobile.

    Mi sembra che i casi più eclatanti di IRRIVENDIBILITà presenti sul mercato siano quelli delle case di campagna, cascine, casolari, coloniche, rustici ecc. OGGI ASSOLUTAMENTE INVENDIBILI, specie se restaurate.
    I prezzi delle country house REALMENTE IN VENDITA stanno crollando verticalmente.
    Posto al riguardo un articolo, per intero perché l’edizione di settembre del mensile che lo ha pubblicato non è più on line, che ben illustra la situazione delle country house dell’italia centrale e meridionale, e la dunkerque dell' italian dream delle country house in Italy ingenuamente, molto ingenuamente, comprate dagli Inglesi.
    http://www.ladestra.info/?p=4573
    “ Country house : Inglesi in fuga.
    (Articolo di Filippo Matteucci su ItaliaReale di Settembre)

    I miei consigli per gli acquisti di case di abitazione sono i seguenti, pochi ma sicuri:

    comprate solo a un PREZZO DI RIVENDIBILITA’, cioè assicuratevi che vi sia la concreta possibilità di rivendere la casa almeno allo stesso prezzo che state pagando,
    evitate gli acquisti di moda (dal finto borgo marinaro al romantico-rurale-agreste): andate invece sul sicuramente rivendibile,
    evitate come la peste le case di campagna, cascine, casolari, coloniche, rustici, casali, ex agriturismi (per lo più falliti…) ecc. OGGI ASSOLUTAMENTE INVENDIBILI, specie se restaurate,
    comprate invece al centro, o nelle zone di immediata o prossima espansione urbanistica,
    comprate nelle città capoluogo di provincia o nelle cittadine turistico-balneari più richieste,
    comprate case costruite negli anni ’60 e ’70: hanno una qualità costruttiva migliore e stanze più grandi rispetto alle nuove costruzioni pur costando un po’ meno, non hanno bisogno di grandi ristrutturazioni e sono più vivibili di certi loculi-alveari a caro prezzo,
    guardate allo spazio a disposizione: più ce n’è e meglio è, corti, giardini, parcheggi, garage (meglio se doppi), e non alle finiture o alla jacuzzi o alla robotica&domotica (dà solo problemi),
    riscaldamento rigorosamente autonomo,
    se avete sufficiente capitale, compratevi case singole con corte e giardino, vivrete meglio…. altrimenti studiatevi il regolamento di condominio: più divieti (di comportamenti da cafoni) ci sono, più il condominio e l’immobile sono di sicura qualità,
    fate attenzione a tralicci, ripetitori radiotelevisivi e di telefonia cellulare, discariche, piste di motocross, strade e linee ferroviarie trafficate: se sono presenti vicino all’immobile difficilmente lo rivenderete senza rimetterci,
    massima attenzione alla stabilità dell’immobile e del terreno su cui è edificato: i soldi per una perizia privata (sicuramente più affidabile di quelle pubbliche…) del vostro geologo di fiducia non saranno mai spesi meglio.

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