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martedì 15 luglio 2008

Gli Anti-anti

Meglio soli
Nel frattempo, in un deserto lontano lontano, nelle rovine di un palasport, un congresso di uomini vinti ma non domi teneva accesa la fiaccola della democrazia, della libertà, dell'opposizione...

“Compagni... cioè, no, scusate, signori... e signore... in questo momento così difficile per la nazione, dovremmo tenere la testa alta. È vero, dopo la rottura con Di Pietro siamo rimasti soli, ma sapete che vi dico? Meglio soli, meglio soli, che male accompagnati”.
“Giusto!”
“Proprio così!”
“E' l'ora di riscoprire l'orgoglio, se l'abbiamo”.
“L'abbiamo?”
“Certo che l'abbiamo! Finalmente ci siamo disfatti dell'ultimo gruppetto settario! Siamo rimasti un grande partito compatto...”.
“Grande, via”.
“...un medio partito compatto che non cederà più ai ricatti di nessun cespuglio litigioso! Sapete cosa vuol dire? Che ora siamo liberi di dettare l'agenda al Paese! Sì! Proprio noi! È quel che faremo da qui in poi!”
“Giusto!”
“Attireremo l'attenzione di tutti gli italiani sulle vere priorità!”
“Altro che giustizialismo e pompini”
“Che poi sono cose che non interessano a nessuno”.
“Solo ai forcaioli e ai gossipari”.
“Ma infatti”.
“C'è ben altro di cui parlare, come per esempio”.
“Per esempio...”
“Ce l'avevo sulla punta della lingua, accidenti... ah, sì! I diritti civili! No alle impronte sui Rom! Lo dice anche Famiglia Cristiana!”
“Ecco, bravo, mettiti dalla parte di quelli che non hanno il diritto di voto”.
“E allora diamoglielo, no?”
“Sì, ti saluto, forse vinciamo nel Duemilaenovanta”.
“E poi l'espressione diritti civili non mi va. Mi sa un po' troppo di...”
“...di matrimonio ai gay”.
“Per carità!”
“E non ditemi che è una priorità”.
“No, infatti. C'è ben altro all'orizzonte. Per esempio...”
“Per esempio”.
“Le riforme elettorali! Basta con la legge porcata!”
“Giusto! E la nostra proposta in merito è chiara”.
“Altroché se è chiara! Bipresidenzialismo francese!”
“No, guarda che l'ultima volta si era detto modello tedesco”.
“No, no, ti sbagli. Io quella volta ai giornalisti dissi che ci piaceva il francese...
“Tu quella volta ti sei confuso, dannazione!”
“E vabbè, ma ormai è fatta, non posso mica rimangiarmi...”
“Te la rimangi eccome, il modello tedesco ha molte più possibilità di piacere anche al centrodestra”.
“Ma non dovevamo fare l'opposizione?”
“Opposizione, certo. Opposizione che dialoga!”
“Seh, opposizione di lotta e di governo!”
“Sentite, mi sembra di capire che su questo argomento non c'è proprio una posizione unitaria, per cui... perché non parliamo d'altro? Tanto le priorità sono tante”.
“E sono tutte importanti. Per esempio, il carovita”.
“Giusto! Bisogna aumentare i salari!”
“Sì, bravo, così aumenta l'inflazione”.
“E bloccare gli speculatori del petrolio”.
“Ma il petrolio non va su a causa della speculazione, queste sono le balle che racconta Tremonti, e tu ci credi?”
“E' una vergogna che Tremonti dica delle cose più a sinistra di noi”.
“Sono balle. Il petrolio va su perché cresce la domanda e cala l'offerta, economia da terza media superiore. Le balle non sono né di destra né di sinistra”.
“Sentite, mentre vi mettete d'accordo, perché non insistiamo un po' sull'Ambiente?”
“Ahah, l'ambiente”.
“Ma a chi vuoi che interessi, l'ambiente... comunque io sono per il nucleare, ve lo dico subito”.
“Ma che sei scemo? Dieci anni per avviare degli impianti che saranno già vecchi?”
“Dite pure quello che vi pare, ma il nucleare è la migliore alternativa al petrolio e al carbone. Che stanno finendo, se non ve ne siete accorti”.
“Perché, invece l'uranio è infinito?”
“E poi è un'energia pulita!”
“Come no, e le scorie te le mettiamo in giardino”.
“Le scorie sono poche!”
“Per cui il tuo giardino è perfetto!”
“Ma la piantate? Sembrate dei ragazzini... ecco! Ci sono! Il ricambio generazionale! Questa sì che è una priorità!”
“Figata!”
“Allora si uccide il padre?”
“Uccidiamo il padre! Però, aspetta...”
“Che c'è?”
“Prima dobbiamo assicurarci che ci abbia incluso nell'eredità, sennò siamo fottuti”.
“E poi il ricambio generazionale non mi sembra questa gran priorità, se ve lo devo dire. L'Italia è un Paese di vecchi”.
“Ma no, è che su questa cosa non possiamo entrare in competizione con Berlusconi. Noi se c'impegnamo riusciamo sì e no a mandare un cinquantenne decente in segreteria. Lui quando vuole può nominare ministro la prima ex velina che gli fa un p...”
“Alt! Questi sono argomenti da Di Pietro! Alla gente non interessano! Vade retro”.
“E allora? La mafia?”
“No, anche quella ormai è roba da Di Pietro”.
“La corruzione...”
Meglio di no”.
“E quindi?”
“Non lo so. Le cose non stanno andando esattamente come mi aspettavo”.
“Cosa ti aspettavi?”
“Mah... io credevo che quando avessimo finalmente allontanato tutti gli elementi di disturbo... i giustizialisti e i socialisti”.
“E gli ambientalisti”.
“E i meridionalisti”.
“Gli isti in generale...”
“... saremmo rimasti solo noi, un gruppo compatto con le idee molto chiare. E invece...”
“...se ne sono andate anche le idee”.
“Credevo che una volta che ci fossimo chiamati con un solo nome, avremmo avuto una sola linea”.
“Forse il nome non bastava”.
“Questo è scocciante. Insomma, è possibile che non riusciamo a trovare una linea in comune su qualcosa?”
“Ci ho pensato bene, e vi ho osservati mentre discutevamo. Qualcosa in comune in effetti ce l'abbiamo”.
“E cioè? Spara”.
“Non ci piace Di Pietro”.
“Beh...”
“Sì, lo so, è poco, ma almeno è un inizio”.
“E quindi?”
“E quindi adesso si grida a gran voce: no a Di Pietro! No al giustizialismo forcaiolo!”
“No al populismo da piazza!”
“No all'antiberlusconismo!”
“Ecco, ci siamo! Abbiamo un'identità!”
“Finalmente! Anche noi!”
“Sento che nasce! Nasce! Si chiamerà...”
“L'antiantiberlusconismo!”
“Evviva!”

13 commenti:

  1. Comunque nei campi nomadi, in molti casi, hanno diritto al voto, ed è un voto pure prezzolato.

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  2. Del resto, sono vent'anni che si discute di mediocrita' della classe politica (non solo a sinistra... ma a destra c'e' il jolly "Silvio e tre reti"). Diciamocelo: le generazioni postbelliche sono piene di segaioli, noialtri inclusi.

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  3. la questione morale di berlinguer e' rimasta in soffitta per parecchio, potremmo pensare di risporverarla...


    A destra c'e' chiaramente la soluzione dei problemi (giustizia, competitivita', sicurezza, economia, spazzatura) in alto nella lista. Tanto da perdonare ai capi i peccatucci e anzi appoggiarli per risolvere le loro beghe personali, che li ostacolano dal risolvere i problemi del paese.


    I problemi sono li: partiamo almeno da una diversa impostazione per risolverli: la politica deve essere virtuosa, e i loro funzionari devo essere l'esempio di questa virtu'.


    Non fino ad arrivare ai limiti anglosassoni (ti dimetti se tradisci la moglie), ma quasi.


    ciao

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  4. Leonardo, hai voglia fare dell'ironia, la realtà è perfino peggio di come la tratteggi.
    Qui si sta in vacanza a grattarsi fino ad ottobre... si spera che B. si suicidi... non so!

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  5. franx: la questione morale? Dopo quello che è successo oggi?

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  6. anthony: cavolo, cos'e' successo oggi che dovrebbe frenarci dal volere piu' moralita' in politica? (comunque ricordandoci che la politica e' -anche- lo specchio della societa', fatta da noi poveri mortali buzzurri: quindi questione morale e' questione politica quanto privata di ognuno di noi. No?). Ciao

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  7. Che sia antiberlusconiana, o antiantiberlusconiana, o antiquellitroppoavanticonletaalpoterespazioaigiovani (i mille) o antiposizionitropporadicalimoderiamoci o antidipietro o antibertinotti questa sinistra italiana bacchettata, frustrata, vittimista, divisa, inconsistente, insicura, rancorosa è proprio deprimente e mi sa che dobbiamo prepararci al peggio.

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  8. sto strapotere berlusconiano, con annessa improvvisa e drammatica obsolescenza veltroniana (oh, quando lo senti non ti pare un good bye lenin alla vaccinara?) ti donano.
    come blogger, intendo, ché come cittadino sei smonatissimo (oops, termine del nord est) e ne faresti volentieri a meno.

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