Chiose apocrife a Matteo 25
A sentire il primo evangelista, quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, pare che gli toccherà effettivamente separarci gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri: e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.
A quelli che stanno alla sua destra dirà: "Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi".
I giusti si guarderanno l'un l'altro un po' sbigottiti e gli risponderanno: "Signore, con rispetto, ma quando mai? Quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere, forestiero e ti abbiamo ospitato, ecc. ecc.? E quando soprattutto ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?"
Il re dirà loro: "Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me". E loro: Aaaah, ecco qual era il trucco. Beh, meno male.
Fin qui tutto liscio; poi verrà il turno di quelli alla sinistra.
A loro il re dirà: "Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato".
Ovviamente anche loro risponderanno sbigottiti: "Signore, quando mai? Non ti abbiamo mai visto affamato, o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere, altrimenti ti avremmo allestito al più presto un sontuoso comitato di ricevimento".
Ma egli risponderà: "Ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l`avete fatto a me".
E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna.
A quel punto, nell'enorme pascolo del giudizio resterà giusto qualche insigne prelato, con l'aria piuttosto contrariata.
Il re dirà: "Ancora qui? Non avete capito dov'è che dovete andare?"
E loro: "Signore, perdonaci, ma qui c'è qualcosa che non ci torna. Noi siamo gente di chiesa, Matteo 25 lo sapevamo a memoria. Senz'altro non siamo stati perfetti, ma molti affamati li abbiamo saziati"
"Questo è vero", dirà il re, scarabocchiando sulla sabbia.
"Per non parlare dei forestieri che abbiamo ospitato".
"In effetti".
"E dei carcerati che abbiamo visitato".
"In Guyana però non ci sei venuto, cardinale".
"Eh?"
"E' stato qualche millennio fa, ai tuoi tempi. Un fratello più piccolo di me era recluso in Guyana a causa di un certo vizietto, e non lo sei andato a trovare".
"Signore, mica potevo essere dappertutto..."
"Certo che no. Eri troppo impegnato negli stessi giorni a rifiutare per conto del Vaticano la proposta di depenalizzazione universale dell'omosessualità".
"Signore, però, con tutto il rispetto..."
"Sì?"
"Potevi dircelo prima, che avevi anche dei fratelli gay".
"Mi sembrava implicito".
"No, Signore, no! Non era affatto implicito".
"Avrebbe cambiato qualcosa? Vi sareste fatti musulmani? Troppo tardi, in ogni caso", sbufferà il re: e a un suo cenno gli angeli accompagneranno gli insigni prelati all'uscita di sinistra, dove già li attendono i loro colleghi attivissimi e non passivissimi.
(Vedi, fra gli altri, Malvino)
...ove sarà pianto e stridor di denti. Se ci credessi, la cosa mi farebbe assai divertire.
RispondiEliminaComunque la notizia mi stupisce: ma al Vaticano non ce li hanno degli esperti di PR? Non so quale sia l'alternativa peggiore: che pur di boicottare la proposta accettino la cattiva pubblicità, o che dichiarazioni surreali del genere siano addirittura gradite al loro "target".
Avrebbe cambiato qualcosa?
RispondiElimina(per il resto, standing ovation)
io ho paura che questa linea dura trovi larghi consensi, persino fra i diretti interessati. Chiamasi "falsa coscienza". D'altronde, dopo aver conosciuto gente che ha frequentato seminari, ho molti dubbi sull'estraneità del clero a determinate pratiche..
RispondiEliminaSe cambiare è inteso come verbo transitivo, l'ausiliare avere è corretto, penso. O no?
RispondiEliminamah, con una soggettiva davanti come "Sapere che avevo fratelli gay avrebbe cambiato qualcosa?" indubbiamente l'ausiliare è avere, ma continuo a sentire la frase lì come "Se aveste saputo che avevo fratelli gay, sarebbe cambiato qualcosa?".
RispondiEliminanaturalmente non credo che il vaticano voglia la pena di morte o anche solo la galera.
RispondiEliminavoglio dire non è che se uno è contrario ai matrimoni gay li vuole ammazzare per forza.
la posizione del vaticano mi sembra un esercizio da uomo ragno (ma l'arrampicata sugli specchi sembra condotta con meno efficacia), tuttavia non credo che questa posizione condanni qualcuno a morte.
anche qui mi pare che si esageri, anche se trovo perfettamente legittimo (p. esempio) per l'arcigay darci sotto con la propaganda: loro combattono una guerra di liberazione. ma naturalmente se mi da fastidio berlusconi che fa propaganda non mi da meno fastidio se ne fa l'arcigay.
mi da fastidio che una pay tv si scateni contro un governo in carica (eletto democraticamente, più o meno) anche se chi la fa l'aspetti!
Per dirla in latino: stocazzo, Marcello!
RispondiEliminaCerchiamo di avere il coraggio delle proprie opinioni (non so se mi sono capito), il messaggio è inequivocabile, i distinguo sono per i farisei!
Per # 1: no, non esattamente di denti...;-)
Ezechiele
Marcello, qui nessuno ha affermato che la Chiesa condanni qualcuno a morte.
RispondiEliminaQuello che è successo ieri, però, sancisce ufficialmente che se in alcuni Paesi condannano a morte un gay per il reato di essere gay, la Chiesa non ritiene giusto intervenire.
Tutto qua.
E tuttavia questo è sufficiente per andare all'inferno, in virtù di Matteo 25 che istituisce il peccato di omissione.
Vorrei mantenere un livello elevato di discussione, quindi coloro che non riconoscono un verbo transitivo con soggetto sottointeso me li spazzo metaforicamente dai... dai calzari, e proseguo con dotte chiose.
Scusate l'ignoranza, ma in cosa si estrinsecherebbe la "gogna" verso uno Stato che perseguiti gli omosessuali? E non sarebbe eventualmente comunque giustificata la gogna per chi condanni a morte o torturi degli esseri umani? (da un punto di vista cristiano?)
RispondiEliminamesso così è un po' più complicato, però. Anche con la dichiarazione di don (padre?) Migliore, il Vaticano può continuare ad alzare alti lai in ogni caso in cui ci sia una sentenza di morte contro un omosessuale da qualche parte nel mondo. Il risultato pratico sarà esattamente lo stesso (zero), ma il peccato di omissione non ci sarebbe.
RispondiEliminaParliamo di risoluzioni dell'Onu: quindi, molte chiacchiere e poca sostanza, per definizione (vedi moratoria sulla pena di morte).
RispondiEliminaSe ricordo bene, in ogni caso, il Catechismo non esclude a priori la pena di morte; e da ieri ha reso chiaro che ritiene la pena di morte per omosessualità un male minore rispetto al rischio di vedere l'omosessualità tollerata o addirittura riconosciuta per legge.
E tu pensa che mentre a Mosul tirano bombe contro la chiesa dei frati domenicani, per fare un esempio (ma potremmo tirare in ballo anche l'india con le sue persecuzioni se ti va), tu sei qui a scrivere sul tuo bel bloggerino sempre delle stesse cose. Pensa.
RispondiEliminaForse un giorno il mondo sarà migliore quando anche i gay saranno riconosciuti alla pari degli altri. Forse. I cristiani però in qualche posto sperduto continueranno a morire. E mica per qualche forma di "pride" particolare, macchè, per molto meno.
Beh, caro anonimo, sei tu che esageri. Desiderare che una persona non venga multata, arrestata, torturata o uccisa (a seconda delle latitudini) per quello che fa nella sua camera da letto non mi pare equivalga a gioire per il fatto che dei cristiani, in qualche parte del mondo, vengono massacrati. Ciò che stupisce, semmai, nella posizione vaticana, è l'assenza di quell'umanissima pietà la quale, per un vero cristiano, dovrebbe essere non solo prassi quotidiana ma anche principio affermato senza indugio e a voce alta ovunque vi sia sofferenza, prepotenza, prevaricazione. E comunque, guardati la lista degli stati che nel mondo perseguitano maggiormente l'omosessualità: nessuno di essi, mi pare, dal Sudan al Bangla Desh, dalla Libia al Rwanda, dall'Arabia saudita all'Iran, è campione di democrazia. E comunque: quella francese all'Onu è una petizione di principio, serve appunto (e qui sono in disaccordo con Leonardo) a dare ad un principio, un ideale, carattere di universalità; non è affatto inutile e d'altro canto non chiede di partire per una crociata mondiale contro i paesi che perseguono i gay.
RispondiEliminaIo però non ho mica capito in che senso le bombe a Mosul cambino il senso del discorso.
RispondiEliminaSecondo me, Anonimo, tu non sei a Mosul a prenderti le bombe; non credo che tu sia perseguitato o anche soltanto discriminato per la tua fede cattolica.
In ogni caso: sei contrario alla persecuzione e alla discriminazione religiosa? Ottimo. Anch'io.
Io sono anche contrario alla persecuzione e alla discriminazione sessuale. Tu no? Te la vedi con Matteo 25, è inutile che te la prendi con me.
Se può consolare, il Vaticano ha detto no anche alla Covenzione per i diritti dei disabili. La Convezione prevede espressamente il diritto alla vita per le persone disabili, ma al Vaticano non basta perché manca l'esplicito divieto di abortire.
RispondiEliminaLa vita di un omosessuale vale molto meno di quella di un feto con malformazioni congenite.
Thomas Morton
leonardo, ovviamente, tu non hai mai scritto che la chiesa vuole la morte dei gay... pensavo a questa frase presa da un articolo del sito arcigay roma (riportato da molti quotidiani): "È di una gravità inaudita che il Vaticano, e quindi, la chiesa cattolica tutta, si adoperi affinché questa richiesta non passi e, si prefigura come un vero e proprio atto di condanna a morte contro i milioni di gay e di lesbiche che hanno la sfortuna di abitare in paesi sanguinari."
RispondiEliminainvece ad anonimo che scrive "Cerchiamo di avere il coraggio delle proprie opinioni (non so se mi sono capito), il messaggio è inequivocabile, i distinguo sono per i farisei!" direi che dovrebbe quindi rispettare il vaticano che su gay e aborto ha il coraggio delle proprie opinioni.
a 'sto punto direi ciò che avrei dovuto dire prima (lo davo per scontato) che ha ragione leonardo: gli antigay finiranno tutti all'inferno, ovviamente insieme ai gay e a un sacco di altre persone (immagino anch'io che, per quanto mi senta una personcina ammodo, due o tre sgarri ai 10 comandamenti li ho fatti).
la chiesa (per tornare all'anonimo) ritiene una questione di principio far inserire il divieto di aborto nella convenzione (o quel che è) e in mancanza di questo non la firma.
ora io capisco che in campagna elettorale o si sta di qua o di la, ma ora che ci si debba acriticamente schierare... perché? a cosa serve dare del fariseo a qualcuno perché non è schierato al 100% con l'arcigay? probabilmente neanche all'arcigay sono schierati al 100% con l'arcigay.
oltretutto dire che per il vaticano un feto malformato vale più di un gay... che frase è?
sappiamo bene che non vengono abortiti solo feti malformati, prima di tutto. e poi qual è il valore di un feto malformato e chi lo decide? tu? il vaticano?
insomma perché far propaganda qui? potremmo tenere alto il livello della discussione senza dare (per forza) del venduto a chi ha meno granitiche certezze.
riguardo all'impicciarsi di quel che la gente fa in camera da letto, mi pare un ottimo principio quello di invitare tutti a starne fuori, con delle eccezioni: chessò, c'è chi adora trombare ragazzini, o miniprostitute ecc.
insomma la realtà si presta sempre poco ad essere tagliata ad accettate.
Marcell_o, guarda che stai rispondendo a due anonimi diversi (uno dei quali non è nemmeno tale perché si è firmato).
RispondiEliminaIl senso del mio interbento dovrebbe essere chiaro: se il Vaticano esige la proibizione esplicita dell'aborto in una convenzione che parla dei diritti dei disabili, è perché teme l'aborto selettivo.
Io non dico se questa posizione è giusta o meno, anche se ho delle idee chiare in proposito, ma la doppiezza dell'atteggiamento riservato da una parte a feti malformati (la cui vita è sempre e comunque sacra) e dall'altra a persone già nate ed adulte ed aventi la solo colpa di avere gusti sessuali diversi mi pare lampante.
E disgustosa.
e cosi sia!amen
RispondiEliminaCiao,
RispondiEliminasono Francesco di AgoraVox Italia,
ti scrivo perché sono finito sul tuo blog ma non ho trovato una mail per contattarti. La mia è piccinini@agoravox.it
A presto
Francesco
Leonardo, ma per favore: "Quello che è successo ieri, però, sancisce ufficialmente che se in alcuni Paesi condannano a morte un gay per il reato di essere gay, la Chiesa non ritiene giusto intervenire."
RispondiEliminaVeramente a volte mi rimane capire comprendere come te ne puoi uscire con queste sciocchezze.
Invece, come dici tu dopo, queste sono "chiacchiere", all'ONU - vedi mortatoria sulla pena di morte.
Ti suggerisco se hai tempo il mio post, su questa bocciatura alla depenalizzazione. Non ti convincerà sicuramente, ma almeno è un punto di vista diverso dal tuo: http://snipurl.com/71nev
L'avevo già letto. (E' qui. Lo trovo molto loico, nel senso dantesco del termine.
RispondiEliminaLa mia sarà anche una sciocchezza, ma spiegami il perché: forse che la Chiesa intende intervenire se in alcuni Paesi un gay viene condannato a morte per l'unico reato di essere gay?
E se è vero che gran parte di questi Paesi sono islamici e non applicherebbero comunque la moratoria, perché non restiamo sull'esempio della Guyana, dove due cittadini su tre sono cristiani e uno su tre è cattolico? Sei proprio sicuro che laggiù, se la Chiesa muovesse appena un dito, non cambierebbe niente?
E perché non vuole muoverlo? Per il rischio che poi i gay si sposino in Europa? E' un rischio più grave di lasciar morire un uomo? Evidentemente sì.
Luciano, le tue non sono sciocchezze. Sono cose serie, che dici con coscienza. E' proprio questo il problema.
La chiesa è contro la pena di morte. Non si vede perciò perché dovrebbe essere a favore di una condanna a morte, sia questa per un gay o per qualsiasi altro essere vivente.
RispondiEliminaSecondo punto, a me sembra che il Vaticano abbia invece una visione molto realistica della politica internazionale, ed ha sentito puzza di bruciato nella richiesta di depenalizzazione all'ONU molto prima della presa di posizione di chiunque altro. Cosa che ho cercato di rendere nel post. Stesso discorso per altre iniziative che mirano a introdurre surrettiziamente il "diritto all'aborto" (penso che sai di cosa parlo, anche se, come dici tu, "in coscienza" forse non ti interessa).
Dunque il discorso più che morale (che in questo contesto secondo me centra come i cavoli a merenda), è sul piano politico: si muovono le potenti lobby per difendere i propri interessi, e strumentalizzano alla perfezione quel "diritto" su cui tutti, compreso tu, si stracciano le solite vesti (sempre le stesse, da duemila anni) al solo sentirlo nominare.
> Io però non ho mica capito in che
RispondiElimina> senso le bombe a Mosul cambino il
> senso del discorso.
Il senso è che Matteo 25 vale anche per te. Hai un blog? Usalo al meglio, con "giustizia" mi verrebbe da dire. Il metterti sempre e solo a parlare di quanto la Chiesa sia terribile e malvagia non ti fa onore. C'è molto altro.
Ma tu vuoi sottolineare solo ciò che evidentemente ti fa comodo.
Magari senza averla poi letta quella proposta all'Onu e senza poi aver approfondito i pro e i contro. Perchè detta così la cosa pare proprio bella e giusta. Come si fa a dire di no? Beh, c'è gente che cerca di comprendere a fondo una cosa prima di parlarne. Magari andare in direzione contraria alla massa - tirandosi addosso le ire - può avere i suoi perchè. C'è da capire innanzi tutto quanto ne sa la gente di quello che parla.
Ma è molto meglio (si fa prima) a tirare in ballo un passo del Vangelo e creare il proprio teatrino per i lettori ansiosi di gridare come te un po' troppo frettolosamente allo scandalo.
Ah, io no, non sono a Mosul, per fortuna. Conosco una suora domenicana che ha sorelle in difficoltà proprio là.
E' ben triste che tu usi come argomento in una conversazione una suora che a Mosul non c'è stata nemmeno lei, ma ha delle consorelle.
RispondiEliminaTu sei comodo a casa tua che insegni il fatto tuo a un blogger, e lei si prende le bombe.
Io la rispetto in quanto vittima di una discriminazione, esattamente come rispetto il gay che viene recluso semplicemente perché è gay. Tu rispetti soltanto uno dei due, ma non si capisce il perché. Prova a spiegarlo come lo spiegheresti al re, senza arroganza e senza vantare conoscenze nel clero militante.
Nelle discussioni dovrebbero valere gli argomenti, non le conoscenze. Suore ne conosco anch'io e in teatri di guerra ci sono stato.
Insisti a dire che non faccio che parlare male della Chiesa, ma di' la verità: hai letto appena un po' di questo blog? Nell'ultimo mese ho scritto 14 pezzi, di cui uno sulla Chiesa.
Dici che ho letto male la proposta? Quindi tu l'hai letta meglio? Spiegami quello che non ho capito.
A Luciano rispondo nel prossimo.
Luciano, non hai bisogno di spiegare: quello che scrivi è abbastanza chiaro. E' appunto questo il problema.
RispondiEliminaLe "potenti lobby" però abbassano il livello. Vogliamo fare dei nomi? La lobby dei gays? Dei laici di facili costumi? Da chi è rappresentata, da Sarkozy? Qual è il suo obiettivo, umiliare la Chiesa? Acc, c'è riuscita.
Io non vedo nessun problema, in tutta coscienza, neanche nel cosiddetto "diritto all'aborto". Per quanto ne so tutte le donne hanno un naturale diritto all'aborto: lo possono fare e lo hanno fatto, nei secoli dei secoli, mentre gli uomini si voltavano dall'altra parte. Ogni tanto poi c'è un'autorità (di solito maschile) che tenta di proibire la pratica, col semplice risultato di renderla clandestina e più pericolosa. Io non è che non riconosca il diritto della chiesa a proibire alla gente di abortire: non ne riconosco gli effetti, perché non ci sono.
Io sono di formazione cattolica tanto quanto te, sebbene col pallino delle scritture, e tutti questi passi del Nuovo o del Vecchio testamento contro l'aborto non li ho letti. A memoria mi viene in mente soltanto una donna che accetta un'inseminazione artificiale. Ma mi posso essere perso qualcosa.
Beh si credo che ci siano riusciti, a far fare "brutta figura" alla chiesa, le potenti lobby hanno lavorato molto bene, in un momento in cui peraltro il pensiero comune (che ogni tanto potrei definire "debole", se me lo consenti) è schierato e sensibile su certi temi, ma le persone più sofisticate intellettualmente abdicano dalle proprie facoltà di intepretazione della politica internazionale.
RispondiEliminaMa torniamo a noi :-)
Leonardo, tu dici di essere di formazione cattolica quanto me. Ma evidentemente ti devi essere perso da qualche parte, lungo il percorso :-)
Per quanto riguarda i riferimenti sul Vangelo, di espliciti non ce ne sono ma di impliciti quanti ne vuoi. Adesso ti infilerò qualche citazione, comunque, per contentarti. Premetto però che non si tratta di capire dove è scritto, ma basterebbe anche solo ricordare che tutto il nuovo testamento è un inno alla vita e all'amore: dal fatto che non ci sia scritto a chiare lettere "non abortire" a dedurne che Cristo era d'accordo con l'aborto ce ne passa, se mi permetti. Ed era pure uno che parlava per parabole.
Comunque, già dal vecchio testamento c'è da sbizzarrirsi. C'è un accenno nella legislazione in Esodo 21, versetti 22 e seguenti:
"Quando alcuni uomini rissano e urtano una donna incinta, così da farla abortire, se non vi è altra disgrazia, si esigerà un`ammenda, secondo quanto imporrà il marito della donna (...). Per gli antichi ebrei avere figli era prova della benevolenza divina e la sterilità considerata una punizione divina, e mai e poi mai una donna dell'antico - o del nuovo testamento - avrebbe nemmeno lontanamente pensato che fosse cosa buona e giusta la pianificazione delle nascite.
Dalla Genesi: "Rachele, vedendo che non le era concesso di procreare figli a Giacobbe, divenne gelosa della sorella [Lia] e disse a Giacobbe: “Dammi dei figli, se no io muoio!”. Giacobbe s’irritò contro Rachele e disse: “Tengo forse io il posto di Dio, il quale ti ha negato il frutto del grembo?”. [...] Poi Dio si ricordò anche di Rachele; Dio la esaudì e la rese feconda. Essa concepì e partorì un figlio e disse: “Dio ha tolto il mio disonore”.
Andando sui salmi, se li preferisci, è chiaro ancora una volta di più: "Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi e tutto era scritto nel tuo libro; i miei giorni erano fissati, quando ancora non ne esisteva uno. (Salmo 139).
I cristiani, peraltro, in base a quei versetti della Bibbia credono pure che Dio oltre al dono della vita dia ad ogni individuo dei perticolari "talenti" ed un particolare compito, come dice il libro di Geremia: “Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato;"
Esempio di illuminazione divina ancora prima della nascita è quella del futuro Giovanni Battista, che nel grembo di Elisabetta ("Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per le," ) si muove perchè ha avvertito nella pancia della Madonna l'embrione di nome Gesù Cristo......
Poi sai, leggo spesso Piste, dove il tuo pensiero è più repentino, poco mediato dalle successive intepretazioni che poi magari formuli meglio, in forma mitigata ed evoluta, nel blog principale (ti capisco, anche io ho altri blog! spesso scrivo più di getto e "tranquillo"). Ma sul tuo secondo blog, emerge talvolta un'intolleranza forte, e soprattutto, secondo me si vede, come tutti quelli che ce l'hanno con la chiesa e con i preti, una schematizzazione mentale interiore molto forte, che è poi la volontà di dimostrare un teorema. (che poi fai nel blog principale). Guarda sei in buona compagnia! Anche Augias, per citarti un intellettuale di sinistra molto noto, lo fa continuamente e con alterni risultati. Molti cercano sempre di dimostrare che la chiesa è brutta e cattiva e che il vangelo, e Gesù, in fondo dicevano tutt'altre cose. Ci provano fin dai primi tempi del cristianesimo, dagli gnostici in avanti. ;-)
" "Quando alcuni uomini rissano e urtano una donna incinta, così da farla abortire, se non vi è altra disgrazia, si esigerà un`ammenda, secondo quanto imporrà il marito della donna"
RispondiEliminaLuciano, fammi capire, tu citi quel passo per dimostrare che la Bibbia è contro l'aborto? Vuoi dirmi che citare un passo che dice che in caso di morte del feto ci sia risarcimento è prova del fatto che Dio è contro l'aborto? Un risarcimento in denaro, allo stesso modo di quando si produce un danno a proprietà a animali? Ma dai.
Per quanto riguarda il resto, dai, sono solo interpretazioni e anche molto fantasiose, infatti non hanno impedito ad altro uomini di Chiesa ( Tommaso) di pensare che un feto sia senz'anima?
Veramente il risalto avrebbe dovuto essere su "Se non vi è altra **disgrazia**".
RispondiEliminaMJ, scusami se sul resto e sul "fantasiose" neanche ti rispondo, e vedo che lacune storiche non mancano. Comprendo che questa discussione non ci porterà da nessuna parte, a me non piace forumizzare i commenti e, credo, in fondo neanche a Leonardo. Ognuno è libero di rimanere della propria idea. Cordialità.
Mi scuso se posto ancora un commento, un mio amico mi segnala una cosa che riporto anche qui:
RispondiElimina"Secondo i Radicali (link al testo) nel testo si dice:
Riaffermiamo il principio di non-discriminazione che richiede che i diritti umani siano estesi a tutti gli esseri umani indipendentemente dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere;
Siamo profondamente preoccupati per le violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali basate sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere
E Poi:
"Siamo anche preoccupati che le persone di tutti i paesi del mondo siano oggetto di violenze, persecuzioni, discriminazioni, etc etc."
Ecco, a me quell'ANCHE ha fatto lo stesso effetto che ha fatto a Monsignor Agostino Migliore :)
Ok siamo ANCHE preoccupati per i gay impiccati in Iran ma soprattutto siamo "profondamente preoccupati" per il fatto che in Occidente ci siano ancora cose (tipo il matrimonio) che per legge vengono precluse ai gay in quanto gay e quindi questa è discriminzaione bella e buona.
Pertanto: "Esortiamo gli Stati ad assicurare un’adeguata protezione ai difensori dei diritti umani e a rimuovere gli ostacoli che impediscono loro di portare avanti il lavoro relativamente alla tutela dei diritti umani e alla lotta alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere."
Ad essere sinceri il documento non è affatto un documento per la depenalizzazione del reato di omosessualità ma un vero e proprio manifesto contro le discriminazione degli omosessuali: la bozza della dichiarazione francese chiede che l'orientamento sessuale e identità di genere non siano in alcun caso alla base di qualsivoglia discriminazione e quindi ANCHE un cortese invito a depenalizzare.
ALTRO MISTERO: Sembrerebbe poi che in realtà il testo diffuso non sia nemmeno quello autentico quindi tutto questo generale stracciarsi le vesti è risultato un pò troppo preventivo
Luciano, che vorrebbe dire , secondo te che non hai lacune quel " se non vi è altra digrazia "? Prima parla di " abortire", no? Illuminami.
RispondiEliminaSempre sia lodato google ads.
RispondiEliminaHo seguito il link al blog di luciano su cui campeggiava un bannerone di maschi poco vestiti - "chat 100% gay"
Perdonami Luciano, ma, in questo paese, abbiamo tutti una qualche esperienza e conoscenza della violenza strutturale di una parte della chiesa cattolica. Quella parte profondamente reazionaria (contro il vaticano secondo, per non parlare della teologia della liberazione) elitaria, attenta ai privilegi dei pochi e tremendamente prepotente con gli altri.
Ho la fortuna di lavorare con un pezzettino splendido di quell'altera parte, ma le esperienze di intolleranza verso chi non si omologa non mi mancano comunque.
Sarò quindi prevenuto, per di più sono un povero ignorante che crede nella centralità dei diritti umani (gravemente e regolarmente violati anche in "occidente", eh) convinto inoltre che libri sacri di ogni credo non dovrebbero entrarci per nulla. Per cui non riesco proprio a non vedere in questo l'ennesimo grave episodio di un ben noto e sperimentato disprezzo per la vita già nata e non omolgata. In questa analisi, sono in buona e numerosa compagnia di colleghi e amici cattolici credenti e praticanti e socialmente impegnati con coerenza (per distinguerli da quelli, che conosco, che si stracciano le vesti per i feti e poi guidano il corteo contro il campo nomadi).
L'Onu non è così inutile: ci vuole molto tempo, ma strumenti come la dichiarazione universale dei diritti umani e le convenzioni successive hanno il loro peso. Ridurre in schiavitù e torturare liberamente è più difficile oggi che prima del 1948. Pensate se non ci fossero.
Ci sono le dichiarazioni di principio (la dichiarazione dei DD.UU.) -non direttamente vincolanti, ma che mettono i paletti, come la costituzione-; e strumenti più vincolanti o specifici per necessità specifiche (convenzione sui diritti del fanciullo, contro ogni forma di violenza sulle donne, eccetera). Perché i gay, oggettivamente vittime di pesanti violazioni in buona parte del mondo, no?
Mi chiedo come possa essere considerato in qualche modo insidioso il fatto che si stabilisca che è sempre vietato torturare e uccidere, ma anche incarcerare, arrestare, maltrattare, limitare la libertà personale semplicemente per l'orientamento sessuale, e che gli stati dovrebbero impegnarsi a rimuovere le violazioni di fatto oltre che di legge.
Oltre il salto logico e piusttosto ampio tra la depenalizzazione e la legittimazione del matrimonio, nella migliore delle ipotesi è la dimostrazione del doppio peso che si citava: il Vaticano si oppone ad avere maggiori strumenti nel limitare violazioni di una minoranza (a cui è ostile) quotidianamente vessata, e questo purttroppo è perfettamente coerente con gran parte della sua storia recente.
(E' così fuori luogo sperare in altrettanto impegno, ad esempio, contro le mafie, o nello scomunicare i fondamentalisti cristiani di Kony che hanno massacrato due generazioni di ugandesi, o altrettanta severità e trasparenza verso i "propri" accusati di pedofilia o complicità in genocidio come in Rwanda?)
Per inciso: non è una questione che riguarda solo l'Iran e altri paesi islamici tra i più autoritari. Dall'africa al sud est asiatico, dai caraibi alla polinesia ci sono paesi di tutte le culture e tutte le religioni (anche la birmania "buddista").
Persino in alcuni stati degli usa si finisce in galera, per anni, per sesso "contro natura". Non è solo una minaccia teorica, ma è meno discriminante: per "sodomy" son finiti in galera uomini e donne, etero e gay. Per di più neri, ma questo è un altro discorso.
Grullo
Chissà. Forse il gioco è: spariamola grossa sulla non depenalizazione dell'omosessualità - posizione oggi francamente grottesca - così magari riusciamo ad evitare qualsiasi accenno alla possibilità di aborto per i disabili. Del resto il Vaticano ha chiesto e ottenuto che venissero sospesi tutti i progetti di aiuto allo sviluppo, anche condotti da ong, in cui fosse contemplato l'aborto. Se ne parlava molto, di una decina d'anni fa. Veramente tra le gonne dei porporati c'è chi ha un gran tempo da perdere. A proposito, l'idea che se una donna perde un figlio - o meglio un feto - sia il marito a decidere quanto valeva, cosa che l'autore della citazione riporta umilmente senza alcun commento, evidenzia ancora una volta come il senso di certi "comandamenti" della chiesa e di certi suoi servitori sia sempre quello di voler decidere per gli altri (compreso se piaccia o no discutere un commento).
RispondiEliminaLa dama del lago
Oh, bene, Luciano, finalmente una disputa sulle Scritture.
RispondiEliminaSecondo te il Nuovo Testamento è un inno alla vita. Per me nel Nuovo Testamento la morte ha un ruolo centrale: una morte consapevole, scelta da un soggetto che è insieme Dio e uomo. Chi ha ragione? Entrambi.
Peraltro qui la questione non è vita vs morte, ma: quando comincia la vita? Nel momento del concepimento o più tardi? La Bibbia lo dice a chiare lettere? Per la Bibbia l'aborto è un peccato grave o mortale? In generale, per la Bibbia, la Vita è un bene da anteporre a tutti gli altri?
Esodo 21. Il passo dimostra che l'aborto non viene equiparato a un omicidio: infatti la pena prevista è meno grave di quella prevista per un omicidio. Riporto il passo:
[22]Quando alcuni uomini rissano e urtano una donna incinta, così da farla abortire, se non vi è altra disgrazia, si esigerà un'ammenda, secondo quanto imporrà il marito della donna, e il colpevole pagherà attraverso un arbitrato. [23]Ma se segue una disgrazia, allora pagherai vita per vita: [24]occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede, [25]bruciatura per bruciatura, ferita per ferita, livido per livido.
Mi sembra abbastanza chiaro cosa sia considerato una "disgrazia" e cosa no.
Lia e Rachele. Non riesco assolutamente a capire cosa c'entri con l'aborto, ma forse è tardi e sono stanco.
Salmo 139: Dio ci conosce prima che siamo formati. Direi che Dio ci conosce anche prima della fecondazione. Dio, in effetti, è onnisciente. Da qui a dedurne che il Salmista intenda dirci che siamo uomini prima di uscire dal grembo, ce ne passa molta. Dovrei violentare parecchio la mia coscienza per crederci.
Geremia. Vale tutto quanto detto sopra per il salmista, con l'aggravante che stiamo parlando del profeta più incazzoso del Vecchio Testamento, e non vorrei poi trovarmelo davanti mentre mi spiega che ho frainteso un suo passo. In ogni caso, sì: Dio ci conosce quando ancora non ci siamo formati. Molto, ma molto prima che lo spermatozoo incontri un ovulo.
Giovannino Battista al sesto mese. Beh, non credo che stiamo parlando del diritto ad abortire feti al sesto mese. In coscienza sì, credo che Giovannino a quel punto fosse già una persona fisica, e abortirlo sarebbe stato quasi un omicidio. Noto en passant che la stessa persona fisica, malgrado il Nuovo Testamento sia un Inno alla Vita, ricevette una chiara vocazione al martirio. E la seguì, anche perché nessun insigne prelato lo annoiava spiegandogli che la Vita è un bene supremo da anteporre a tutti gli altri.
In ogni caso continuo a trovare l'aborto ripugnante, esattamente come ero un bravo bambino di parrocchia. Per questo motivo mi piace la legge che c'è in Italia, che il numero di aborti li ha ridotti; e non mi piacciono i preti che per cattivi calcoli o ipocrisia rischiano di aumentarli.
Io invece sono anti-clericale e intendo condurre una crociata contro la chiesa cattolica.
RispondiEliminaCos'è, proibito?
Non contro i cattolici, che spesso sono persone rispettabilissime, ma contro il cattolicesimo: l'idea non le persone.
Proprio quella distinzione che la Chiesa non è in grado di fare: chi segue idee o ha abitudini diverse non merita rispetto.
La Chiesa invece intende condurre una crociata contro il matrimonio gay.
RispondiEliminaCos'è, proibito?
Non contro gli omosessuali, che spesso sono persone rispettabilissime, ma contro l'ideologia gay: l'idea non le persone.
Proprio quella distinzione -tra peccato e peccatore- che la Chiesa è sempre stata in grado di fare:)
Duque de Gandìa
Mi sembra ridicolo che nel 21° secolo si prenda ancora un libro vecchio di 4000 anni come "codice civile-penale". Se quello che c'è scritto fosse veramente il pensiero di "Dio", allora varrebbe la legge dell'occhio per occhio, dente per dente. Non si può basare l'etica contemporanea su quanto sta scritto nella Bibbia.
RispondiEliminal'ideologia gay...
RispondiEliminagasp
Leonardo, scusa ma quando ho letto il tuo commento mi sono fermato a "Per me nel Nuovo Testamento la morte ha un ruolo centrale: una morte consapevole, scelta da un soggetto che è insieme Dio e uomo".
RispondiEliminaMi sembra che non andiamo da nessuna parte anche noi due: se per te la resurrezione ha avuto un ruolo secondario nella vicenda, come vedi non mi sbagliavo, credo che continuare a scrivere di cose che non conosci non abbia poi molto senso. Ma non dispero... :-)
Per gli altri commenti, il Duca ha risposto credo più che bene.
Cordialità
Cordialità 'sta cippa.
RispondiEliminaLuciano, nel mio commento ci sono risposte puntuali a passi della Bibbia che tu hai citato. Siccome io ho avuto la pazienza di risponderti, ti chiedo semplicemente la stessa pazienza.
Altrimenti uno si mette a leggere il Vangelo, arriva fino al venerdì Santo e poi lo mette via, perché "c'è un morto... non mi piace".
Mah.
RispondiEliminaSempre le stesse cose.
Non ne usciremo se non fra qualche secolo.
Semplifichiamo? Il papa detti legittimamente le norme per i cattolici osservanti e la smetta una buona volta di imporre - suggerire - instillare dettami per chi sceglie di NON essere cattolico.
I consessi internazionali la smettano una buona volta di prendere in considerazione le opinioni di papa, patriarca, dalai lama, ed altri rappresentanti di credenze autoreferenziali - se non sono d'accordo con qualcosa, o se sono d'accordo, fatti loro. Interni.
I politici la smettano di strillare come cornacchie che si vuole zittire la chiesa, sperando in amicizie di sacrestia e travasi di voti. Prendando atto che e' proprio cosi': si vuole zittire la chiesa. Perche' e' diventata troppo petulante e irriguardosa nei confronti dei cittadini liberi di crederci come di non crederci affatto.
Poi i cattolici potranno anche scegliere liberamente di rifiutare le trasfusioni di sangue, anzi direttamente meglio che evitino gli antibiotici perche' non c'e' traccia di uso clinico dei derivati di muffe e batteri nelle sacre scritture.
Io preferirei cosi'. Ne paghero' le conseguenze e se mi sbaglio andro' felice nella geenna, dove trovero' persone con cui m'intendo meglio, senza bisogno di godermi per l'eternita' la vista di un tipo sanguinario e senza cuore. Ah, e vengo da 13 anni di scuola cattolica, a proposito di formazione.