Sono stanco, è stata una giornata dura. Immagino che molti abbiano riflettuto molto più di me, e fatto notare il paradosso di un voto di fiducia che ci avvicina alle elezioni. È ovvio che con una maggioranza così risicata Berlusconi non sarà in grado di governare: è altrettanto naturale che non sia nelle sue intenzioni (è discutibile che governasse prima). L'importante è restare al centro della scena e dimostrare che nessuna maggioranza è possibile: quindi nessuna riforma della legge elettorale è possibile. Così, a occhio, il vero vincitore è Bossi, che voleva le elezioni a primavera e le avrà. E le vincerà, probabilmente. Più appannata appare, per ora, la stella del suo alleato. Però da qui a primavera c'è tutto il tempo per organizzarsi e riportare a casa il risultato. Chi è scettico, pensi a quanto sembrava spacciato Berlusconi qualche settimana fa, sommerso dagli schizzi del bunga bunga. Gli si è lasciato un mese di tempo, ecco il risultato. La sua fine, quando sarà, verrà alle spalle e improvvisa: non c'è alternativa, se gli lasci un po' di tempo lui si riorganizza e ti sistema. Qualcuno da comprare lo troverà sempre.
Sono stanco, e invidio chi a sinistra già sta facendo partire il training autogeno: dai che a primavera possiamo farcela. Mi spiace molto, ma secondo me no: non abbiamo i numeri, soffriamo una legge elettorale che ci penalizza, mentre il nostro avversario controlla i media che orientano il giudizio del grosso dell'elettorato – che non si orienta ancora su facebook, e nemmeno nelle riserve indiane di Annozero o Ballarò. L'offensiva mediatica che stiamo per subire sarà la più violenta; in effetti la mia unica speranza è che fallisca per esagerazione. In fondo i registi, i Fede e i Vespa sono anziani, conoscono perfettamente il loro pubblico anziano ma potrebbero anche rimbecillirsi un po', calcare troppo la mano. Finora non è mai successo, ma chissà.
Non sarò il solo stanotte o domattina a citare Cossiga; fa lo stesso, non m'interessa essere originale: citiamo tutti Cossiga, all'infinito, alla noia, diventi l'ultimo Cossiga the new Pasolini; metti che qualche studente non lo abbia mai sentito e in queste stesse ore si stia convincendo che lanciar sassi a un celerino è cosa fighissima. Dunque, studenti, mentre vi esprimo la massima stima, vi scongiuro di non ascoltare i consigli di quelli della mia generazione o successive, chiunque vi rompa le palle con le masturbazioni sul sessantotto o il settantasette o il gìotto di Genova e di meditare unicamente queste frasi dell'ex Ministro degli Interni Franceso Cossiga, boia:
"Infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città...
Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì".
"l'ideale sarebbe che di queste manifestazioni fosse vittima un passante, meglio un vecchio, una donna o un bambino, rimanendo ferito da qualche colpo di arma da fuoco sparato dai dimostranti: basterebbe una ferita lieve, ma meglio sarebbe se fosse grave, ma senza pericolo per la vita"
"Io aspetterei ancora un po', e solo dopo che la situazione si aggravasse e colonne di studenti con militanti dei centri sociali, al canto di 'Bella ciao', devastassero strade, negozi, infrastrutture pubbliche e aggredissero forze di polizia in tenuta ordinaria e non antisommossa e ferissero qualcuno di loro, anche uccidendolo, farei intervenire massicciamente e pesantemente le forze dell'ordine contro i manifestanti"..
Voi avete tutto quello che vi serve per essere più furbi di quanto lo siamo stati noi: un ampio dossier di errori da cui imparare. Permettete il riassunto: ogni vetrina rotta sono cinquanta voti in più all'animale. Se una videocamera riprende, i voti diventano mille. Chi tira al poliziotto, è un poliziotto. Se non lo è lo diventa in quel momento. Lasciate che si spacchino la testa tra loro, li pagano per questo. Voi non vi paga nessuno: state in gruppo, urlate, non cedete alle provocazioni. Le cose non cambieranno domani e nemmeno dopodomani. Nessuno vi ha mai detto che sarebbe stato facile. O ve l'hanno detto? Mentivano. Comunque coraggio.
"mentre il nostro avversario controlla i media che orientano il giudizio del grosso dell'elettorato": sei uno dei pochi analisti a dare peso a questo aspetto, che secondo me resta fondamentale.
RispondiEliminaclap clap
RispondiEliminaContinuo a pensare che una sortita dell'opposizione poche settimane prima di eventuali elezioni con all'ordine del giorno l'abolizione della legge elettorale (entrerebbe automaticamente in vigore quella precedente, per quanto ne so) potrebbbe l'unica strada praticabile.
RispondiEliminaA.
sono solo i sei personaggi in cerca d'autore versione moderna.
RispondiEliminaNulla di nuovo. Anche stavolta il nano per godere ha avuto bisogno di pagare tre puttane.
RispondiEliminakoSSiga per fortuna è oramai cadavere. purtroppo i suoi metodi sono più vivi che mai. Defascistizzare la polizia e chiudere digos e servizi segreti dovrebbe essere in cima alle priorità dell'opposizione, se esistesse.
RispondiEliminaCerto. Però.
RispondiEliminaLeonardo dovresti anche suggerire agli studenti con i quali solidarizzi, che si facciano megafono nel riportare in casa e ai loro colleghi che non sono andati in piazza che, a loro volta, riferiscano alle proprie famiglie invornite dai Minzotiggì, che quei 50 / 100 violenti che hanno fatto scempio di Roma portando acqua al mulino di Berlusconi, erano chiaramente infiltrati: ci sono le foto e le riprese a dimostrarlo.
Bisogna provare a rimettere in discussione dal basso i fatti della piazza ripresi dai tiggì a puro uso propagandistico.
100 imbecilli infiltrati dai servizi NON sono le migliaia che la lezione dalle generazioni precedenti l'hanno imparata eccome.
Non hanno imparato fino in fondo a conquistare la solidarietà degli anziani che sono sempre pronti a pontificare, ma mai a provar di capire con la propria testa: e allora questo è il vero sforzo che i manifestanti devono fare, dopo quello di evitare le manganellate gratuite, raccontare la verità in maniera virale così da smontare il teatrino preconfezionato del "o Berlusoni o il caos". my2cents.
"Non cedete alle provocazioni"
RispondiEliminaè la cosa più difficile, ché la voglia di sfasciare tutto a volte si fa irrefrenabile, ma è senz'altro la cosa più giusta da fare. Non fatevi usare, da nessuno.
a chi crede che i manifestanti siano tutti violenti...io credo che manifestare sia un diritto sacrosanto di ogni cittadino e credo che gli incidenti al 90% dele volte siano causati da stessi gruppi militari
RispondiEliminasinceramente ricordo ad ogni poliziotto,carabiniere,militare del cazzo che sono stipendiati con i soldi di chi lavora precario e fa sacrifici per campare.
non dico che tutte le forze dell ordine siano corrotte o criminali,ma sinceramente vedendo certe immagini e avendo un cervello che ragiona ,mi rendo subito conto di come siano andate veramente le cose e perdo ancora di piu' fiducia nelle divise e nei corpi dello stato.
che andassero tutti a fare in culo!
Io credo che il "blocco marrone" che è entrato in azione ieri a Roma sia composto da qualche agente infiltrato-questa è una cosa scontata una tradizione di piazza- e da tutti quei "compagni" che volevano dare una svolta più radicale e "gagliarda" al movimento che a chi la guarda da una certa ottica pare troppo perbene, troppo inquadrata e troppo dialogante con altri contenitori come sindacati e organizzazioni tradizionali, tipo la Fiom presente ieri, insomma a chi ha 15-25 anni oggi bisognerebbe augurare la lucidità necessaria a distinguere e riconoscere bene chi gli ronza intorno...
RispondiEliminaRatto di Suburra
(Il blog non è moderato. Puoi scrivere quello che vuoi, ma se è una sciocchezza posso cancellarlo. Se non vedi subito il commento porta pazienza, c'è un antispam che non capisce l'italiano).
RispondiEliminama ma ma ma ma ROTFL
Ciao Leonardo, intanto grazie anche per questa tua nuova riflessione, che condivido, e poi una domanda: ma le foto che hai messo in questo post a quando risalgono? Sono di ieri a Roma?
RispondiEliminaSconsolatamente ok su tutto
RispondiEliminama devi precisare sulle foto
Leonardo, ti lascio qua nei commenti un link simpatico, che fa capire molte cose sui confini della vicenda:
RispondiEliminahttp://italia.indymedia.org/it/2010/12/129613.shtml
Però le cose sono un po' più complesse
RispondiEliminaSecondo me è più semplice isolare gli esagitati da parte di chi manifesta.alla fine la polizia quando carica ,carica sempre i manifestanti onesti,ma perchè?semplicemente perchè i black block fanno danni e appena arriva la polizia si ritirano lasciando davanti i più sprovveduti, che non abituati alla piazza, nemmeno si accorgono di ritrovarsi come scudi umani davanti alla polizia.
RispondiEliminaMartino ma stai parlà di corda in casa dell'impiccato?
RispondiElimina:P
Andrea
Io una cosa che non capisco quando si parla di infiltrati alle manifestazioni è la seguente: Ma voi ci siete mai andati ad una manifestazione? Io non a molte ma alcune sono finite con scontri, ora in queste manifestazioni c'erano sempre un 40 100 autonomi, indipendenti, etc. che si preparavano in assetto da guerra avevano mazze, staccavano sanpietrini, molotov etc. Alcuni di questi erano molto noti nel giro dell'autonomia della mia città...
RispondiEliminaDevo pensare che fossero poliziotti?
Mi sembra un modo di vedere le cose antilogico e privo di qualsiasi senso...
Ma magari sono un poliziotto...
Cesare
In questo caso penso che molti a caldo abbiano fatto delle valutazioni sbagliate, io per primo, sugli infiltrati, che non c'erano, sulla divisione tra studenti che partecipavano agli scontri e quelli che disapprovavano, sui provocatori e sui manipolatori, la realtà era molto più semplice e spontanea
RispondiEliminaRatto di Suburra
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RispondiEliminaIncudine e non martello
La coltivazione della viltà: Giuliani e Bagnaresi
sul mio sito
http://menici60d15.wordpress.com/
Non e' che cossiga abbia inventato niente, lo scriva nei suoi libri anche Jack London, si parla di fine 800 inizio 900
RispondiElimina"La fine verrà alle spalle e improvvisa": verissimo, fu così la prima volta.
RispondiEliminaPost molto bello, forse perché non si lascia andare alla stizza contro i commentatori discordi che da un po' pervade il blogger.
Comunque i signori vestiti di nero che andavano contro la polizia con caschi e manganelli erano più grandi e meno sprovveduti degli studenti che avevano dietro e vestiti diversamente. Questo s'è visto.