Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi

Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi. Noi no. Donate all'UNRWA.

martedì 11 febbraio 2025

Trump, l'idiota in marcia?


Come vi sentite un mese dopo un mese di Trump 2 la vendetta? A questo punto della storia immaginavo che i commentatori moderati stessero cominciando ad assorbire lo choc e a ingegnarsi per trovare un metodo in tanta pazzia – in fondo anche quella del madman è una tattica di combattimento, no? Se ti mostri completamente inattendibile e inaffidabile, l'avversario sarà in difficoltà perché tutti gli schemi con cui è abituato a combattere non sono più applicabili. A volte ha funzionato – anche se fin qua si trattava, senza eccezione, di leader autoritari e probabilmente psicopatici... però a volte ha funzionato, quindi perché no? In fondo cosa ha fatto Netanyahu dal sette ottobre in poi, se non il matto? e quel Milei con la motosega, anche lui non piace così tanto ai moderati?

Qualche sforzo in tal senso in effetti c'è stato, perché in fondo ci sono motivi seri per occupare la Groenlandia – e anche il Canada alla fine cos'è, se non una curiosità storica. Quanto alla rivierizzazione di Gaza, beh, almeno Trump ha il privilegio di abolire l'ipocrisia: Gaza non è più abitabile, e gli israeliani non hanno le risorse per renderla tale. A essere più precisi non avevano nemmeno le risorse per distruggerla come l'hanno distrutta: tali risorse sono state generosamente fornite dagli americani, per cui a valle di tutta la retorica sionista e biblica, se lì ci sono delle spiagge interessanti (e dei giacimenti interessanti), prima o poi gli americani li reclameranno. A Netanyahu evidentemente la cosa non piace; del resto a nessuno statista piace quando gli americani gli ricordano che è semplicemente un maggiordomo – e non importa quante donne e bambini abbia sepolto negli scantinati, e quanto si sia divertito a macellare gli innocenti: sempre un maggiordomo resta. Da canto loro, gli americani hanno sempre quell'annoso problema con la sindrome di onnipotenza, che li ha condotti a guerre senza fine e senza senso: Trump, meno apparentemente bellicoso di molti altri presidenti, ne sembra comunque la massima incarnazione. Probabilmente l'uomo è davvero convinto che due milioni di persone si possano deportare facilmente in un posto migliore. Altri uomini prima di lui erano altrettanto convinti di cose del genere. Purtroppo ora i loro nomi si trovano in pagine di Storia dedicate ai genocidi, ma davvero, la buona fede c'era e non dubito che anche Trump ne abbia.  

Così, un mese dopo il Secondo Avvento di Trump, non ho resistito e sono andato a rileggermi Gli idioti in marcia. Non ne vado fiero. Ma magari è successo anche a voi. O più probabilmente non conoscete Gli idioti in marcia – che viceversa in certe sottoculture è un testo famosissimo, oltre che un modo di dire. Per fortuna si tratta di una lacuna che si può colmare in venti minuti; Gli idioti in marcia (The Marching Morons) è infatti un raccontino di fantascienza di Cyril M. Kornbluth. Se proprio non volete leggerlo on line, potete trovarlo nel tredicesimo volume della splendida raccolta I grandi racconti della fantascienza, che per me ormai è un testo sacro: nello stesso volume ci sono cose anche più belle e rilevanti, come Null-P, che spiegava il berlusconismo nel 1951; Sentinella di Clarke (Kubrik ci fece un filmetto), Un secchio d'aria di Leiber, insomma se dovete leggere un solo libro di fantascienza nella vostra vita, forse è quello giusto. Tutta l'antologia è curata da Isaac Asimov, il quale nella breve introduzione al racconto ci avvisava già negli anni '80 che "marching morons" in inglese stava diventando un termine colloquiale, molto spesso usato per commentare le notizie di cronaca. In effetti "idioti in marcia" si può applicare quasi a tutto quello che si legge negli ultimi giorni: aa Meloni spia i giornalisti ma si dimentica di pagare l'app di spionaggio? Marching morons. Si fa beccare mentre promette letame su uno scrittore famoso internazionalmente per la lotta alla camorra? Marching morons. Gli industriali italiani si fanno abbindolare da un tizio che si presenta come il ministro Crosetto e gli propone di trasferire fondi su un conto all'estero – per motivi umanitari, per carità? Marching morons. Ma insomma chi sono questi marching morons?

Nel lontano 1951 Kornbluth aveva già notato che le persone intelligenti tendono a riprodursi meno dei "morons". Da giovane nerd frustrato, la cosa lo convinceva di vivere in un mondo di idioti; da bravo scrittore di fantascienza riteneva giusto scrivere un romanzo per esplorare un'ipotesi: questa tendenza, nel lungo termine non renderà l'intelligenza un gene recessivo? Chi non ha ancora letto il racconto potrebbe comunque aver familiarizzato col problema grazie al film Idiocracy, che ne riprendeva l'assunto. Gli autori del film però non potevano seguire Kornbluth fino in fondo, perché l'autore non si limitava a immaginare un mondo futuro popolato di idioti, ma proponeva anche una soluzione – decisamente genocidaria. Parliamo del resto di un ventottenne newyorkese di origine askenazita che si era conquistato una medaglia di bronzo sulle Ardenne. I genocidi per lui non erano pagine di Storia studiate a scuola, ma episodi a cui aveva assistito e nei quali si sentiva coinvolto. In effetti l'altro suo racconto memorabile, Two Dooms, nasce dall'esigenza esistenziale di giustificare il progetto Manhattan: per spiegare ai suoi lettori e a sé stesso che gli americani dovevano sviluppare la Bomba, Kornbluth si immagina cosa sarebbe successo se i nazisti, in un rush finale, fossero riusciti a svilupparla prima di loro. È forse la prima ucronia del genere, dieci anni prima della Svastica sul sole e non è affatto indenne da una serie di pregiudizi di stampo coloniale che oggi troviamo più difficile distinguere dal razzismo dei nazisti che Kornbluth aveva combattuto non solo a parole. Ma anche The Marching Morons, a guardarlo da una certa distanza, rivela una concezione eugenetica che era la stessa da cui partivano i nazisti. I genetisti tedeschi temevano che i matrimoni misti disperdessero la "razza ariana"; Kornbluth era convinto che l'"intelligenza" fosse un analogo fattore genetico a rischio dispersione. Sia i nazisti sia Kornbluth non arrivano al genocidio immediatamente, ma a un certo punto è la logica dei loro ragionamenti a tirarsi da sola le conclusioni e condurli lì, dove stanno arrivando Netanyahu e Trump; non c'è niente da fare, se concedi che determinate persone abbiano un fattore genetico più prezioso, dovrai isolarli e trovare per loro un Lebensraum dove possano crescere e moltiplicarsi indisturbati; chi è di intralcio a questa operazione dovrà essere messo da parte, possibilmente in modo indolore, anzi sarebbe fantastico se potessero andarsene volentieri, in un luogo dove fossero felici (per quanto possano essere felici gli individui inferiori; pensiamo a certi acquari con la conchiglia e il castelletto).

(Continua)

Nessun commento:

Posta un commento

Puoi scrivere qualsiasi sciocchezza, ma io posso cancellarla.

Altri pezzi