Ma ve ne volete andare al mare?
Non ne so più di quanto ne sapete voi; forse anche meno, visto che a un certo punto gli articoli di quotidiano sulla manovra ho smesso di leggerli (perciò potrei essermi perso il terzo o il quinto aggiustamento sulle province o sull'aliquota iva, scusate). Però, così a occhio, direi che l'unico vero stress test che quest'estate ha dato un risultato chiaro lo ha fatto la nostra classe dirigente: quel centinaio scarso di leader dalla conclamata professionalità, quel tipo di gente che lavora venti ore al giorno, quelli che tra una riunione e l'altra si portano con loro l'ufficio anche in autoblù, ecco, quelli lì: abbiamo voluto vedere se in una situazione di emergenza, una crisi storica senza precedenti, erano in grado di funzionare senza il loro bell'agosto al mare. E il risultato dello stress test ce l'abbiamo davanti. In pratica abbiamo scoperto che senza i loro venti giorni di sdraio e tintarella, questi non sono nemmeno in grado di fare due conti o di chiudere le porte mentre stanno cercando di prendere decisioni. O forse pensavano che siccome è agosto avrebbero potuto parlare ad alta voce di qualsiasi aliquota o ipotesi gli frullasse in testa in quell'istante, tanto gli italiani erano sotto l'ombrellone e sarebbero stati informati a cose fatte. Questi qui semplicemente non sanno che anche nelle pensioni a due stelle c'è la televisione, anche il wi fi stavo per dire, ma non esageriamo: piuttosto i giornali, i cari vecchi giornali di carta, nei chioschi dietro a tutte le spiagge con dentro le notizie sulla manovrina del giorno coi pareri degli esperti, tipo la Santanchè che discute di province, la Santanchè, io le metterei una cartina davanti e poi le chiederei di indicarmele, le province, giusto per curiosità.
Io poi sono un simpatico cialtrone (col passare degli anni sempre meno simpatico), e nella vita ne ho organizzate di cose, sempre male e sempre chiedendomi perché proprio a me. Ho portato minorenni all'estero, gestito gruppi parrocchiali, mi sono preso responsabilità che a ripensarci adesso c'era da arrestarmi. E perciò credetemi se ve lo dico, che questo Stato italiano a questo punto lo potreste dare in gestione a una banda di diciottenni senza titoli di studio, o a un collegio di frustrati insegnanti di scuola dell'obbligo coi capelli bianchi, ma anche a un collettivo antifascista che vive coltivando roba bio in un casolare coi cani, e vi garantisco che non saprebbero fare i disastri e le figure di merda internazionali che sono riusciti a combinare Berlusconi, Bossi, Tremonti, Sacconi in questo mese. Potevate davvero andarvene al mare. Forse è il caso che ci andiate adesso. Senza aspettare gli scioperi o i cortei e tutta l'autunnale rottura di palle delle cariche dei carabinieri e ci scapperà il morto eccetera eccetera: il capo se ne sale al Colle con una letterina per Napolitano, e ciao. Non c'è neanche bisogno di farla scrivere a una stagista, ci sarà pure un modulo prestampato. Si può fare in una mattinata e con un jet privato si arriva ad Antigua in tempo per vedere il tramonto. Poi se sarà il caso tornerete con calma in autunno a fare l'opposizione, senz'altro vi divertirete tantissimo a dire quelle cose tipo “Giù le mani dalle tasche degli italiani” eccetera. Noi a questo punto non è che ce l'abbiamo con voi: è che la situazione è molto seria e voi, con le vostre comiche finali, ci disturbate. Qui ha da passare una nottata e voi siete come i bambini noiosi che non vogliono andarsene a letto, e no che non te lo metto su KunfuPanda, scordatelo. Son già le undici.
Io, a questo punto, più che con voi ce l'ho con quegli altri stimatissimi esperti, terzisti e moderati, che per quasi vent'anni vi hanno preso per dei governanti, vent'anni in cui ve ne siete sfilati a chiappe nude per la via delle parate col vostro seguito di cicisbei che lodavano la statura intellettuale di Tremonti, Giulio Tremonti, uno a cui nessun italiano sano di mente darebbe in gestione il proprio condominio, l'uomo che voleva salvare il potere d'acquisto degli italiani con l'Euro di carta: uno così tre mesi fa per il Corriere era ancora uno statista. Poi di cosa ci lamentiamo? Brunetta doveva rivoltare la pubblica assistenza come un calzino, probabilmente non conosce nemmeno il senso letterale del modo di dire, facile che non abbia mai preso in mano e rivoltato un calzino vero in vita sua. Cari borghesi italiani, così moderati, così ponderati, voi certo non mettereste uno scimpanzé alla guida di uno scuolabus, ma in qualche modo non vi è sembrato strano che a Maria Stella Gelmini fosse affidato il volante delle scuole e delle università italiane. E che Calderoli semplificasse la legislazione. E che Scajola fosse ministro di qualsiasi buco gli si riuscisse a trovare. A un fascista da barzelletta, schifato perfino da militari e fascisti veri, avete messo in mano le forze armate: ma andava bene tutto, veramente tutto, perché l'alternativa evidentemente era troppo terribile, la Quinta Internazionale di Prodi e Padoa Schioppa. Cari borghesi italiani, che vi contate già in tasca le monetine da tirare a Silvio appena cadrà in disgrazia: questo disastro è tutto vostro, e meritereste di pagarlo tutto voi. Siccome però non accadrà, posso almeno rivolgervi un'accorata preghiera? Quando esprimerete il prossimo uomo forte, il prossimo genio italiano col sole in tasca o Montezemolo che sia, potreste ricordarvi di fargli uno stress test subito, o comunque abbastanza presto, insomma non dopo diciassette anni? Grazie.
Sarà, ma secondo me tu sei troppo ottimista.
RispondiEliminaO forse sono io che penso male. Da molte a settimane a questa parte, ogni volta che mi capita di leggere un giornale o vedere un tiggì, mi faccio principalmente una domanda: ma in questi mesi c'è qualche magistrato che stia confrontando le date delle esternazioni degli esperti con le date delle operazioni finanziarie di quegli esperti e dei loro amici?
Tutto condivisibile e degno di esser scritto per la passione che lo muove - perché è anche tutto scontatissimo per chiunque ti legga (i paradossi della medialità democratica) - ma pofferbacco, hai dimenticato di menzionare la ciliegina sulla torta o, a seconda dei punti di vista, la caccola affondata sulla buazza: Sandro Bondi ministro della cultura! (anzi: !!!)
RispondiEliminaSarà anche solo un sintomo demodé, ma anche questo esserlo sarebbe un sintomo anche più discriminante, a volerlo leggere.
Peccato che la fiera delle vanità non pubblichi più le sue odi con cadenza settimanale, forse, ma cosa c'è di più evidente di cotanta evidenza?
(Ti risparmio discorsi su cosa sia la cultura, perché sono certo che non solo lo sai meglio di me, ma anche che si sia sostanzialmente d'accordo, come tutti i tuoi mai troppi lettori)
Un popolo che ha votato e (ri)votato ancora, con convinzione, la banda siculo-brianzolo-vicentina al governo MERITA ogni male possibile.
RispondiEliminaSbagliare (due volte) è umano, ma perseverare reiteratamente è ben più che diabolico.
Che si abbattano pure le dieci piaghe bibliche sugli italioti i quali, fino a prova contraria, ancora un anno fa tributavano consensi plebiscitari a questa gang di scanna-galline. Per quanto funeste, tutte le calamità dell' universo non saranno mai abbastanza!
Pietà l' è morta da un pezzo: chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Vivendo all´estero, non provo alcuna pena per le sorti dei miei connazionali: le loro piccole apocalissi quotidiane costituiscono ormai per me una perversa forma di piacere.
Vedere gli elettori - ma soprattutto le elettrici - di B. smoccolare dietro il loro piccolo papi bugiardo e imbroglione e soffrire per il raggiro subìto è per me una forma di godimento sadico che neppure il Divin Marchese avrebbe saputo descrivere.
«Compagni est-europei
RispondiEliminauno sforzo ancora
dalle sale da ballo
un pò più che di merda
un’opinione pubblica
un pò meno stupida
Voglio rifugiarmi sotto il piano di Varsavia
voglio un piano quinquennale
la stabilità sociale»
Ormai ho solo la forza di citare
Il fatto stesso che in Italia possiate fare le olimpiadi della "corruzione" come se fossero quelle di ping pong (ovvio che ci sono le medaglie d'oro, ma anche a prenderne una di bronzo c' e' da andarne orgogliosi) mi da un' idea chiara del perchè sarà molto difficile che vi salviate dallo tsunami che vi arriverà addosso a breve. Su questo punto mi trovo assai d' accordo con chi, per risolvere la situazione, ipotizza dei veri tagli, alla Tremonti, orizzontali, preferibilmente se sono ad altezza del collo.
RispondiEliminabentornato
RispondiEliminaLa cosa più sconcertante è la considerazione di cui ha goduto per tanti anni Giulio Tremonti, un uomo che sui temi economici ha detto e fatto tutto e il contrario di tutto, in effetti in questo modo il ministro economico lo potrebbe fare pure il mio gatto.
RispondiEliminaIl tuo gatto magari qualche sorcio è pure in grado di acchiapparlo, Tremonti non so.
RispondiEliminaUltimamente mi capita di sentire persone che hanno votato e rivotato Berlu (anche se non lo hanno mai ammesso per una sorta di pudorre retroattivo veramente disgustoso) dire che sono deluse. Il guaio è che c'è il rischio che lo votino di nuovo in futuro (perché sono sicura che sia eterno, e se non lo è lui lo è il berlusconismo), e quindi non so proprio più che pesci prendere e sono davvero scoraggiata.
RispondiEliminaIl primo provvedimento di Tremonti è stato la cancellazione di tutte le disposizioni made in Visco sulla tracciabilità dei pagamenti...Doveva saldare al più presto il debito contratto con il suo elettorato!
RispondiEliminaE comunque secondo me il meglio l'ha dato con il Grande Condono del 2002, quando ha consentito il pagamento rateale dell'obolo dovuto, specificando che "il condono è comunque valido col pagamento della prima rata": nessuno si era mai spinto così...in basso!
In tutti i precedenti condoni il beneficio fiscale veniva accordato solo a saldo completo...Invece nel 2002 i maggiori evasori - e cioè i maggiori condonisti - hanno pagato solo la prima rata, usufruendo così di un ulteriore sconto sullo sconto, paralizzando da subito e in via definitiva l'Amministrazione Finanziaria.
La Corte dei Conti nello scorso mede di giugno ha reso pubblica la sua relazione a consuntivo sulle entrate del Grande Condono 2002, denunciando l'esistenza di una voragine di 4,2 miliardi di mancate entrate, in gran parte dovute proprio all'innocuo codicillo voluto da Tremonti......
Per fortuna c'è la UE. Che si è accorta del fatto che se l'euro trema a causa dei problemi della Grecia però può andare a picco a causa del casino berluschino in Italia. E dunque adesso la UE e la BCE, Merkel e Sarkozy stanno costringendo Tremonti e Berlusconi a rigare dritto e non si fermeranno fino a quando sarà veramente fatta una manovra seria per rimettere almeno parzialmente in sesto la nostra economia. Per sfortuna c'è la UE che a causa di tutto quanto sopra ci constringerà a pagarla questa manovra seria. Grazie Silvio. Grazie quelli che lo hanno eletto. Magari ce lo avessero scritto in fronte: elettore di Silvio. La manovra la faremmo pagare a loro.
RispondiEliminaTremonti e la sua politica erano adorati anche dalla diregenza PD, Leo, purtroppo... per loro era il salvatore dei conti a posto, non ce lo ricordiamo? e non fosse la questione Milanesi lui lo sarebbe ancora adesso... quanto alla politica da lui perseguita meglio non fare pronostici per evitare di strapparsi i capelli dopo... questo è il vero problema!
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