È stata una settimana difficile. Migliaia di persone hanno riversato su blog e social network la rabbia e la rassegnazione per una sconfitta elettorale che stavolta non sembrava così scontata, e invece... Internet è anche questo: uno spazio dove sfogarsi. Ma prima o poi bisogna tirarsi su. Per questo motivo, invece delle solite teorie, vi offro qui sotto qualche motivo di essere contenti di come sono andate le elezioni. Avete letto bene: motivi per gioire, festeggiare, sperare. Quando ho cominciato a cercarle pensavo che ne avrei trovate soltanto due o tre... beh, ecco qui dieci bicchieri mezzi pieni per sbollire la rabbia. Insomma, poteva andare peggio.
1. Berlusconi crede di aver vinto: lasciamoglielo credere. In queste elezioni non rischiava molto: anche perdendo non avrebbe ceduto un grammo del suo potere; e gli sarebbero rimasti tre anni per prendere le misure e contrattaccare. Un Berlusconi ansioso, affamato di rivincita a tutti i costi, è l'avversario peggiore che ci si possa augurare. Non ci avrebbe risparmiato nessun colpo basso. Molto meglio un Berlusconi relativamente sereno, rilassato, sicuro di controllare ancora il gioco. Colpi bassi ne tirerà comunque: proibirà le intercettazioni, tratterà la Rai come un suo feudo, proverà a riscrivere la Costituzione. Ma se si illude per altri tre anni di avere il polso dell'italiano medio, forse è la volta che riesce a fregarsi con le sue mani.
2. Berlusconi non ha vinto. Il suo partito è in discesa libera ovunque, e questo provocherà degli scompensi nella maggioranza. Da padre-padrone del centrodestra, Berlusconi rischia di trasformarsi nell'ago di una bilancia precaria che deve reggere i leghisti al nord e i baroni del Pdl meridionale. Certo, un modo per continuare ad occupare le scena c'è: se lancia una grande riforma presidenziale, Fini e Bossi saranno costretti a portarlo ancora una volta sugli scudi. Ma poi si dovrebbe passare per il referendum, e la vittoria non è affatto scontata: l'astensione è sempre più alta, e anche tra quelli che sono andati alle urne, soltanto uno su quattro ha votato veramente per lui. A furia di trasformare ogni consultazione in un plebiscito su sé stesso, Berlusconi rischia di andare a sbattere contro un referendum vero.
3. La Lega dilaga in tutto il nord, penetra in Emilia, detta legge. Benissimo. Sarà sempre più difficile, per i leghisti, perpetuare la finzione del partito di lotta e di governo. Prima o poi i nodi vengono al pettine: il federalismo fiscale si farà o è solo uno slogan ripetuto all'infinito? Le città del nord sono diventate più sicure dopo l'istituzione del reato di clandestinità? Nove bambini stranieri per classe possono bastare, o i ghetti scolastici rimangono ghetti? Gli elettori della Lega erano stanchi dei vecchi partiti romani che promettevano e non mantenevano: ora a Roma il partito più vecchio è la Lega. In questi due anni ha riaperto le discariche del nord per i rifiuti di Napoli, e il portafogli per i debiti di Catania e Roma. La gente si fida ancora: si fiderà in eterno? Abbiamo tre anni di tempo per convincere i nostri vicini di casa leghisti che Bossi e compagnia sono una cricca di arruffapopoli ciarlieri e inconsistenti. Non sembra un'impresa così impossibile.
4. Il PD ha perso. Dispiace, ma davvero, forse è meglio così. Un risultato positivo avrebbe congelato l'apparato che resiste all'ombra di Bersani, suggerendo l'illusione che le cose stessero andando bene: ma non stanno andando bene, ed è bene che tutti al PD se ne rendano conto. Meglio una sconfitta di misura, che una vittoria di Pirro come nel 2005. Quella volta l'incredibile punteggio finale (12 regioni a 2 per il centrosinistra!) fece pensare a tutti che l'impero di Berlusconi stesse crollando sotto i colpi di una coalizione di dieci partiti. Questa sconfitta è più onesta: ci mostra dove sono i problemi e ci lascia tre anni per intervenire. Bersani ha trenta mesi per mostrare che il suo partito non vuole cambiar pagina solo a parole. Siccome altri test elettorali per lui non ci saranno, e questo è stato deludente, forse è il caso di pensare a un altro turno di primarie nel giro di due anni. Se avrà fatto un buon lavoro sarà riconfermato.
5. L'astensione è al massimo storico – sì, anche questo fa ben sperare. Significa che là fuori c'è tantissima gente che non crede né a Berlusconi né alla Lega. È quello il fronte da sfondare (non quell'ipotetico “centro” moderato che da anni ipnotizza tutti i leader). Gli astensionisti di oggi non daranno il loro voto di domani a un politico cauto e moderato: se qualcuno riuscirà a portarli nelle urne, saranno senz'altro volti nuovi, con una proposta forte. Abbiamo tre anni (facciamo due) per trovarli, e se non ci sono, inventarceli.
6. Qualcuno già c'è: per esempio, Vendola ha vinto di nuovo. Il candidato meno moderato in una delle regioni più a destra. Quella in Puglia è una vittoria più sua che del PD, ma a questo punto anche i più ottusi dei notabili democratici dovranno prendere atto che l'unico modello davvero vincente per adesso è il suo.
7. Ha perso Brunetta, Superuomo del Fare. Evidentemente anche il monopolio televisivo non è riuscito a vendere ai veneziani il quasi-premio-Nobel iperattivo, capace di combattere l'assenteismo statale durante la settimana e governare Venezia nel week end. Il ministro che più di tutti ha investito su un'immagine aggressiva, ringhiante, incassa una sconfitta che è prima di tutto mediatica. Con Brunetta potrebbe essere entrato in crisi un certo modo di farsi largo nella stampa e in tv, a furia di piccole riforme e grandi tagli annunciati come rivoluzioni epocali (sarà un caso che il ministro più votato, Mara Carfagna, è quello che parla di meno?)
8. Ah, e ha perso anche Castelli. Pur di tenerlo lontano, Lecco ha tradito la Lega per la prima volta in 17 anni. Forse a questo punto nella stanza dei bottoni si renderanno conto che non è questo gran comunicatore, e in tv manderanno qualcun altro, con immediate ricadute positive sul fegato di tanti telespettatori. Un altro piccolo grande motivo per stare allegri.
9. L'antiberlusconismo esiste, e tra IdV e Movimento 5 Stelle vale nove punti percentuali. Una fetta di elettorato importante, da non marginalizzare. Gli elettori antiberlusconiani non sono tutti giustizialisti manettari incantati dai proclami di Grillo. Molti di loro provengono da quel mondo di sinistra che non ha più rappresentanza parlamentare (postcomunisti e Verdi). Altri ancora arrivano dal mondo cattolico, altri sono ex astensionisti recuperati al gioco della democrazia. Per gran parte di loro il berlusconismo coincide con il malaffare e l'ingiustizia sociale, e faranno qualsiasi cosa per opporvisi. Se il PD non li emargina, e fa una scelta chiara di trasparenza, lo appoggeranno.
10. Invece una cosa che non esiste è l'UdC. Perlomeno, non esiste nessun motivo per stringere accordi con un partitino che ormai è un doppione. La Conferenza Episcopale ha fatto la sua scelta, appoggiando il PdL e chiedendo in cambio il blocco della Ru486. Ma i cattolici non sono quel blocco compatto che tanti credono. Ci sono quelli che pensano che la legge 194 vada bene così com'è; quelli sconvolti dalla copertura fornita dal Vaticano ai sacerdoti pedofili; quelli che pensano che il Vaticano debba prendersi le sue responsabilità, quelli favorevoli a un patto civile di solidarietà – in breve, ci sono ancora i cattolici progressisti, e il PD è il loro partito. Non c'è bisogno di ulteriori sbandate al centro per raccattare pittoreschi antiabortisti in cilicio. E questa è l'ultimo, ma non certo il più piccolo, dei dieci motivi che ho trovato per essere ottimisti. Coraggio. La situazione è eccellente.
Analisi come al solito interessante. Ma davvero credi in una resurrezione del PD? Secondo me e' un partito che non e' mai veramente nato, il solito gioco di specchi veltroniano che non e' ne' carne ne' pesce, ne' sinistra ne' centro, e infatti fa acqua al centro (che vota per Berlusconi) e a sinistra (che vota per Vendola, Di Pietro, Grillo o si astiene).
RispondiEliminaIn Italia il centrosinistra puo' governare solo con un forte partito identitario di sinistra vera che parli di lavoro, nuove energie e faccia una vera lotta all'evasione fiscale e al privilegio, e un partito di centro che raccolga i cattolici progressisti che possono parlare di immigrazione e di sociale.
E il partito di sinistra ha bisogno di gente che non abbia nulla a che fare in nessun modo con il passato del PCI-PDS-DS, l'inutile dialettica D'Alema-Veltroni che e' un puro scontro di potere ma mancanza assoluta di idee.
La dialettica Democratici-Repubblicani che piaceva tanto a Veltroni non esistera' mai in Italia, dove la gente che vuole un cambiamento vota Lega, ed ha avuto l'unico effetto di incrementare l'astensione a tassi statunitensi, e rendere le elezioni un fatto plutocratico e un beauty contest.
Leonardo, ti leggo sempre volentieri perché sei bravo a spiegare le cose però ultimamente ti vedo arrampicato sugli specchi.
RispondiEliminaManca una cosa nella tua analisi: il PD ha perso, perso. Ha perso perché il suo apparato non è in grado di dire all'Italia cosa vuole fare. Dall'altra parte arrivano baggianate ma almeno qualcosa arriva. Imho la battuta su Franceschini che almeno respirva è illuminante.
Guarda, per pasqua sono stato dai parenti tra roma e napoli. ho visto il suocero, attivista del pd, incazzato come non mai, che mi diceva che abbiamo fatto bene a votare lega al nord, che è ora che anche al sud si mettano a lavorare. Nota che non ho mai votato lega anche per rispetto a loro.
Ormai il PD rappresenta l'apparato, chi non vuole cambiare niente, gli statali, i sindacati che difendono le fascie più protette e non hanno mai imparato a dialogare con i nuovi lavoratori. Parole come crescita e sviluppo non fan parte del loro lessico.
Guarda, mi ricorda gli ultimi tempi della DC: in cabina di regia litigano mentre il partito affonda. Tra un po' ce ne troveremo due o tre di PD: gli ex DC, gli ex PC, la sinistra antagonista magari capeggiata proprio da vendola. No, imho non c'è affatto da essere contenti di come sono andate le cose.
Leggi bene il punto 4.
RispondiEliminaDirei ineccepibile.
RispondiEliminaImho?
RispondiEliminaCredo che l'uscita del suocero di Michele sia una boutade dettata dalla rabbia, una soluzione sbagliata ad un problema reale. Certo che il PD ricorda molto la DC: è pieno, di ex DC! E anche di ex PCI (mi raccomando la I) che rimpiangono la DC.
Però ritengo sbagliato e ingiusto dire che il PD rappresenta l'apparato. E le parole "statali" "sindacati" utilizzate così sono una sineddoche (wow!) leghista e brunettiana.
> Leggi bene il punto 4.
RispondiEliminainsisto: se capisco il tuo pensiero, il pd di fronte alla sconfitta dovrebbe compattarsi. Purtroppo si tratta di partiti e non di squadre di calcio: per convincere l'elettorato ci vuole una visione, e non leggo da nessuna parte nel tuo post (né nella stampa internazionale) che il pd l'abbia trovata. Il paragone della dc anni '90 è per farti capire che di fronte alle sconfitte i partiti non si compattano ma si sfaldano: in assenza di un elemento unificante le varie anime vanno ciascuna per la sua strada.
Quanto a mio suocero credo che continuerà a turarsi il naso e votare pd, ma solo perché in centroitalia non ha alternative. Al nord il nuovo partito popolare è nel male e nel bene la Lega, con questo dobbiamo fare i conti. Il pd per recuperare dal baratro in cui si è infilato dovrebbe dare una bella svolta e l'attuale dirigenza non sembra nemmeno in grado di esprimere la direzione in cui andare. E c'è sicuramente anche un problema di selezione di questa dirigenza: il pd non è affatto un partito giovane, come apparato, e di sicuro non è un incubatore di outsider.
In ogni caso, l'idea, leonardo, la visione. Ok il tifo calcistico per la propria squadra, ma se sei un partito di governo devi dirmi dove vuoi portarmi non biascicare generiche frasi vecchie di 40 anni, per quanto suonino bene.
Il PD ha deciso da tempo di schierarsi sul lavoro in maniera "conservativa". Difende i privilegi acquisiti con una veemenza di molto superiore all'energia che mette nel rinforzare i diritti degli interinali (la stragrande maggioranza di chi ha meno di 35-40 anni, ormai).
RispondiEliminaQuindi, parlando di lavoro, perchè uno che ha meno di 40 anni dovrebbe votare il PD?
E, Leonardo, mi spiace proprio che una persona intelligente come te abbia rinunciato a capire che i movimenti del 9% sono diventati molto di più che rifiuto di Berlusconi.
Difatti, con tutti i difetti del mondo, le liste 5 stelle hanno un programma di proposte, sul lavoro e sull'ambiente, ma anche sullla società (a partire dall'acqua pubblica) che il PD, a causa della sua collusione con personaggi oscuri e sempre meno limpidi dell'imprenditoria al Nord e della politica nel Mezzogiorno, non potrà più permettersi.
Questa gente, per la maggior parte, non tornerà mai più a votare PD. Forse un'occasione c'è stata, alle primarie ma, trombato Marino, s'è dissolta.
Credo proprio che se mai un partito riuscirà a unificare quei voti, non sarà il PD, nè un partito capaci di attrarre alcuno dei leader over 40 del PD.
si`, concordo col post...ci sono anche dati positivi da queste elezioni, e poi seriamente cosa potevamo aspettarci di molto diverso? Per battere il berlusca occorrera` un grosso sforzo collettivo tramite web e passaparola quotidiano, ma non e` affatto impossibile. Dopotutto Berlusconi ha un successo non affatto stellare rapportato ai mezzi che ha...
RispondiEliminaIo ne aggiungerei uno...
RispondiEliminaIl peso della Lega sul governo ORA. Il vertice rapidissimo con Berlusconi. Il PDL che si affretta a dichiarare "La cabina di regia resta a Berlusconi" (il solo fatto che si sia sentito il bisogno di dichiararlo la dice lunga sullo stato delle cose). Ieri Calderoli che sale al Quirinale.
Berlusconi non è così libero di fare quel cavolo che gli pare. Non lo era prima, ora lo è ancora di meno.
Thumbs up!
questa cosa che Brunetta poteva vincere a venezia, che venezia ha corso il rischio di avere il nano da subbuteo a ca' farsetti è una pura invenzione messa in piedi dal centro sinistra allo scopo di 1) far accettare la presenza dell'UDC in coalizione 2) (molto peggio) fa accettare come una manna salvifica la porcata di giunta che sta venendo fuori da orsoni, una riconferma della stirpe padrona veneziana. Io continuo a ripeterlo. Voi continuate a illudervi che ci sia stato un rischio brunetta.
RispondiEliminaQuesto PD che difenderebbe i "privilegi acquisiti" sul lavoro non ce lo vedo proprio. Ha detto qualcosa, come partito politico, un solo fiato, sull'aggiramento dell'art. 18 e il ricorso obbligatorio all'arbitrato nei contenziosi sul lavoro? Ne ha parlato in campagna elettorale? Ha martellato sulla cancellazione fatta da Berlusconi delle nuove norme volute dal governo Prodi in materia di sicurezza sul lavoro, che rendevano obbligatoria l'assunzione il giorno prima dell'inizio del lavoro, per scoraggiare il lavoro nero sui cantieri e diminuire gli infortuni che si verificano, chissà perchè, per la maggior parte proprio il primo giorno di lavoro? Ha ricordato come il governo Berlusconi abbia abolito appena insediato anche il meccanismo di registrazione presso gli uffici del lavoro che rendeva più difficili le dimissioni in bianco da firmare all'atto dell'assunzione, sempre voluto dal governo Prodi? Ha detto "ah" contro gli accordi separati di una parte del sindacato per la revisione dei modelli contrattuali? Era tutta roba troppo penalizzante per le imprese, ha detto Berlusconi. Il Pd non ha fiatato. Ammesso che non essere licenziati senza motivo sia un privilegio, eh. Ammesso che tagliare diritti a chi li ha debba essere la scelta giusta anziché darne a chi non ne ha. Il PD difende le imprese, se mai: flessibilità, competitività, produttività, contenimento del costo del lavoro... di questo parlano, queste ricette propongono. Se il signor Marchionne si prende, solo lui, come bonus annuale 1.900.000 euro (stiamo parlando di bonus annuale, non di salario!) il PD osa per caso dire che forse sta un po' sballando il costo del lavoro? Che un ceto intero che arriva a questi livelli di disponibilità economica altera completamente qualsiasi mercato di beni e servizi? Se OMSA chiude uno stabilimento in attivo a Faenza per delocalizzare in ex-Jugoslavia, il Pd si ricorda forse della responsabilità sociale delle imprese? Quanto a Marino, che ci volevano vendere come la nuova speranza, mai si è espresso contro la precarietà. Ha aiutato i precari dell'Ispra, è vero, buon per loro, nel silenzio del suo partito, ma quelli erano i precari di un ente di ricerca (lui viene da quel mondo) e lustrarsi la bocca con la ricerca va tanto di moda. L'avrebbe fatto per i cassintegrati FIAT, o per i precari dell'industria? Quelli del popolo bue, anche loro sui tetti, anche loro senza futuro, anche loro esseri umani?
RispondiEliminaLdd
Caro anonimo, se chiedi a un dirigente PD quali sono i diritti dei lavoratori da salvaguardare, ti sciorinerà tante info, tutte riguardanti i lavoratori che hanno un lavoro vero.
RispondiEliminaLa prima volta che sento uno (che non sia Marino o uno della sua corrente) che dice che i lavoratori a tempo determinato non possono avere lo stesso trattamento economico dei lavoratori a tempo indeterminato, magari riconsidero la mia posizione.
Per adesso se uno dice una cosa simile all'interno del PD lo bollano come rifondarolo, mentre, per esempio, in Europa è uno standard, che chi lavora a termine sia pagato di più perchè non ha le garanzie di chi lavora con un contratto stabile.
Poi come questo esempio posso fartene altri. Non è l'energia (poca) con cui difendono i lavoratori che criticavo, è l'inesistenza di una proposta per affrontare il problema del ricatto generazionale perpetrato attraverso la deregulation del lavoro a contratto.
Ma Bersani, D'alema e Veltroni lo capiscono qual'è il volume di under 40 che vivono "interinalmente"?
Andrea
x Ldd: il PD difendendo lo statu quo sta consolidando la scissione tra precari e lavoratori a tempo indeterminato, che non sono tutelati da nessuno. Guarda, non voglio addentrarmi in un analisi puntuale visto che le informazioni sono in giro se le cerchi, ma ti faccio presente che in questo momento abbiamo bisogno soprattutto di sviluppo altrimenti c'è poco da distribuire e partire attaccando i 'padroni' puzza di vecchio. Sai quali sono le maggiori spese del bilancio italiano? Pensioni e dipendenti pubblici. E indovina un po' chi vota PD al giorno d'oggi mentre il resto dell'economia arranca, e gli operai votano Lega?
RispondiEliminax Andrea, analisi parzialmente corretta con un distinguo: i lavoratori temporanei devono COSTARE di più, non GUADAGNARE di più. Infatti non puoi imporre per legge lo stipendio dei dipendenti: banalmente se quello stipendio è troppo alto rispetto a quanto il datore è disposto a pagare, il lavoro verrà fatto in nero o non verrà fatto.
Lo stato può solo intervenire in modo indiretto, con le imposte: in definitiva il lavoratore a termine deve venire tassato di più (e quello a tempo indeterminato di meno) per indurre a privilegiare i rapporti di lungo termine.
Leonà, ti leggo spesso e mi trovo di solito d'accordo con le tue analisi. Ma stavolta, fattelo dire, hai toppato alla grande.
RispondiElimina1. Berlusconi ha vinto. E' l'ultima tornata elettorale del Caimano, poi proverà a farsi eleggere presidente della Repubblica (troppo vecchio per essere di nuovo capo del governo). Ergo, alla prossima o sarà votato da senato e parlamento o dalla 'gente' che però voterà lui e non il Pdl. Insomma, Berlusconi del partito non sa che farsene, ora come ora: l'importante è che tenesse l'ultima volta ed ha tenuto, nonostante tutti i sondaggi, le troie e i processi
2. Berlusconi crede il giusto. Ora per passare al presidenzialismo senza rischiare il referendum sta cercando il consenso di D'Alema. E viste le ultime aperture di Bersani, ci sta riuscendo alla grande.
3. La Lega dilaga. Niente di peggio. Chi votava Pci ora vota Lega. Vedi Emilia, vedi Piemonte, vedi la piccola ma significativa Piacenza. C'è gente che votava il Pci per le idee, altri per avere un partito presente - che poi sia un partito violento, xenofobo e razzista poco importa, che vadano tutti in malora, i signori del Pd e Pdl. Non ci sarà molto terreno per ricostruire qualcosa, ora che la Lega ha la maggior parte delle amministrazioni locali. E continueranno a fare il partito di lotta e di governo, come hanno sempre fatto: funziona, i dirigenti locali cirticano i vertici, sono più intransigenti, distribuiscono sapone per lavarsi le mani dopo aver toccato un rumeno. Ma le loro richieste vengono accolte dalla parte leghista del governo. Funziona.
5. Berlusconi se ne frega dell'astensionismo.
6. E' anni che il modello Vendola è vincente. Ed è anni che i notabili del Pd difendono il loro apparato. Vendola governerà solo la Puglia per un po' di tempo, sempre non arrivino altri avvisi di garanzia dalle procure vicine a D'Alema
7. Brunetta fa più danni al governo. E fa sempre ascolti in televisione: come ministro è molto apprezzato. Ma nessuno vuole come sindaco un nano. Come ministro sempre incazzato, invece, fa da parafulmine ai tagli di Tremonti, che non perde popolarità e corteggia la Lega, pronto a "scavalcare" verso destra quando Berlusconi verrà meno
8. Castelli è stato scaricato dai leghisti stessi, dimostrazione ultima che la Lega è un partito che auto-seleziona i propri leaders, sia col voto che con l'apparato. Inutile dire che questo per il Pd è una notizia pessima
9. Il movimento 5 stelle prende così tanti voti perchè unisce il localismo del no-tav ai voti di protesta contro il Pd. Un po' come la Lega: localismo e idee chiare, due cose che il Pd non ha e non accenna a costruire. Stesso discorso per Idv.
10. L'Udc si è confermato l'ago della bilancia. Il partito che prende pochi voti ma che tutti amano, la ragazza bruttina che però ha fama di scopare da Dio. In altre parole, ha un enorme potere di contrattazione rispetto al suo consenso, che non viene scalfito dalle (annunciate) alleanze opportunistiche a macchia di leopardo.
La situazione è fosca leonà, non mi inizierai a fare l'ottimista a tutti i costi anche te!
Ciao buon lavoro
Allappo
http://carivo.splinder.com
Michele io intendevo proprio guadagnare di più.
RispondiEliminaPerchè se costa di più vuol dire semplicemente che guadagna di meno (il datore di lavoro di solito ha una somma tot di denato stanziata... ).
Non puoi imporre gli stipendi per legge, ma i minimi sindacali si.
Il problema degli interniali è che il maggior compenso dovrebbe bilanciare la mancanza di tutele.
punto 5:
RispondiEliminasarà banale ma tra gli astensionisti ci vedo una maggioranza di filoberlusconiani che si sentono al sicuro in questo periodo ma pronti alla mobilitazione nel caso cambi l'aria. E' gente che non vuole occuparsi di politica, vuole che Berlusconi ci pensi al posto loro.
Francesco M.
ottima analisi, sei di parte macchisseneffrega, ragioni e informi meglio di tanti giornalisti.
RispondiEliminaIo, da parte mia, penso proprio di voler fare l'estetista :)
http://olipan.blogspot.com/2010/04/voglio-fare-lestetista.html
x andrea:
RispondiEliminama infatti ho capito quello che dici, ti facevo solo notare che non funziona.
Tu stesso lo fai notare: il datore di lavoro ha un dato budget stanziato, se la cifra richiesta supera questo budget la scelta è tra non assumere o assumere qualcuno che costa meno. non si possono imporre gli stipendi per legge.
il minimo sindacale: se vuoi far guadagnare di più gli interinali, non puoi aspettarti che prendano il minimo sindacale. A meno che non fissi un minimo sindacale di 2000 euro al mese, cosa poco realistica.
In definitiva ci sono 2 tipi di interinali: quelli con potere contrattuale (p.e. specialisti) e quelli senza. Gli specialisti si vendono già al migliore offerente, è il modello di certe partite iva e ho colleghi che (felici o scontenti) fanno così.
Quelli senza potere contrattuale (banalizzo) includono addetti al call center addetti alle pulizie e altro. Se vuoi che abbiano un rapporto più cntinuativo non puoi aspettarti che abbiano un contratto migliore E guadagnino di più: per il datore è un controsenso. L'unica cosa che puoi fare è fare in modo che tra i rapporti a lunga o a breve durata siano privilegiati i primi, e per questo i rapporti di breve durata devono costare di più (più tassati degli altri).
ps: condivisibile quello che dice allappo.
RispondiElimina@Leonardo
RispondiEliminaPunto 4, scrivi "Ma poi si dovrebbe passare per il referendum, e la vittoria non è affatto scontata: l'astensione è sempre più alta, e anche tra quelli che sono andati alle urne, soltanto uno su quattro ha votato veramente per lui."
Ma il referendum di revisione costituzionale non prevede quorum... o sbaglio?
Sì sbaglio, era il Punto 2, non il Punto 4.
RispondiElimina@allappo Localismo ce lo dici alla tu'sorella :p
RispondiEliminaSì, in effetti se si trattasse di una revisione costituzionale il quorum non sarebbe necessario.
RispondiElimina@Andrea
RispondiEliminail PD non fa proposte a difesa del lavoro, né precario né stabile. Punto. Invece moltissimi van in giro a dire che il problema dei precari sono le troppe garanzie degli stabili ("privilegi"). E questa è una cosa ben diversa (a mio parere del tutto falsa. Peggiorare i diritti del lavoro di chiunque in genere non migliora quelli di chi non ne ha). Quanto a Marino è a favore della precarietà, esattamente come lo è Scalfarotto, però la vuole un po' più "umana". Francamente non mi rassicura enon mi basta e non mi sembra onesto suggerire che il problema sia una (a mio parere inesistente) difesa di chissà quali "privilegi". Contento te... ma non lasciamo ambiguità su cose diverse.
Ldd - non anonimo
Ho lavorato parecchio tempo negli uffici pubblici (precariamente). Per fare un esempio recente, l'ultimo di codesti ambienti era composto da tutti dico tutti berlusconiani, con una variante cattolico integralista. A mio parere il lavoro pubblico è rimasto l'unico calmiere oggi del mercato del lavoro, l'unica concorrenza all'usa e getta delle imprese. Puzza di vecchio. Non mi offendo, la storia insegna. A voler fare la fatica di studiarla, eh. Ma nell'epoca delle tv berlusconiane a chi va di essere ragionante e distinguente. E poi: secondo voi il modello di lavoro che ci stanno riproponendo, senza diritti e senza servizi sociali è proprio così nuovo? Mi pare che qualcosa del genere ci fosse già un paio di secoli fa. Puzzava parecchio. Miseria, violenza e povertà.
RispondiEliminaLdd
Vedi cosa vuol dire avere un genio della lampada sordo..
RispondiEliminaAvevo detto dell'ITALIA non della POLONIA porc...
analisi incoraggiante, che fa ben sperare. Leggendo questo post, mi è venuta in mente una cosa che non c'entra proprio tanto, ma vabbè: ricordo che dopo le primarie del PD, Leo aveva detto che non avrebbe parlato male del neo-segretario per cento giorni. Ecco, i cento giorni sarebbero anche passati, ma so bene che da dire...non c'è poi tanto
RispondiEliminaCaro Leonardo, i tuoi saranno anche dieci bicchieri mezzi pieni di cui è saggio accontentarsi, però il decimo contiene aceto. La storiella dell'esistenza dei cattolici progressisti è una favola tutta italiana che ad ogni battuta del chiodo della storia si è rivelata tale. Perchè anche i cattolici progressisti, magari mugugnando, rientrano sempre nell'ovile vaticano (che non ha nulla di progressista). Il PD è stato fatto nascere con il forcipe sotto il cavolo di questa favola e si è impiccato con il suo stesso cordone ombelicale. Infatti la sua linea politica è stata concreta proprio come è concreta l'esistenza dei cattolici progressisti.
RispondiElimina11. Hanno eletto Renzo Bossi.
RispondiEliminaTrova un motivo per essere contento di questo se ce la fai :)
stavolta mi trovo d'accordo con leonardo su tanti punti perché ho fatto ragionamenti analoghi.
RispondiEliminavorrei ricordare che ovviamente per governare e cambiare bisogna prima vincere, altrimenti ci si accontenta di cercare di non far fare troppi danni a chi ha vinto.
ma berlusconi è bravo e danni ne sta facendo parecchi.
a tutti quelli che ragionano in termini di numeri direi che il 9% tra grillini & idv è tantissimo, ma senza un altro 40 e passa non serve a molto. è molto bello arrivare al 9%, ma chi ci mette il resto?
stappare lo spumante per i grillini mentre berlusconi ha davanti a sé tre anni liberi da verifiche elettorali per combinare un altro po' di guai non mi pare una gran mossa.
i partiti non sono merci, sono espressioni della gente. se tanta gente s'impegna nel pd sarà un partito popolare, sennò sarà un partito d'apparato. non ho una grande esperienza di leghisti (e per questo ringrazio dio) tuttavia forse una delle cause del radicamento della lega al nord è la presenza tra la gente. con i gazebo, le sezioni, le puttanate sul po, ecc. pensa a tutte le stronzate che dicono i leghisti: se ne dicessero di meno prenderebbero più voti o meno?
un po' quello che la sinistra non fa più: vendere i giornali casa per casa la domenica, le feste dell'unità in ogni quartiere, i comizi, ecc.
coinvolgere la gente oltre le primarie.
comunque quando la sinistra era sinistra (e si potevano anche mangiare le fragole) è sempre stata all'opposizione in parlamento. non è mai stata maggioranza nel paese. questo a proposito della storia.
la sinistra "radicale" è sempre stata superminoritaria nel paese, ha raggiunto percentuali accettabili insieme ai verdi (il che si converrà, per molti è una forzatura ben maggiore che mettere insieme cattolici insieme a ex pc).
quand'è stata esattamente l'età dell'oro della sinistra? a metà degli anni '70 quando stravinceva alle amministrative e tentava il compromesso storico in parlamento? e c'erano ben 3 o 4 movimenti-partiti si "estrama" sinistra?
o forse nel '45 o nel '22... insomma quando?
x ludd, immagino che la frecciata fosse per me, però se vuoi trolleggiare non dovresti farlo in modo così evidente.. chiudendo con le parole del presidente: "[il comunismo non ha mai portato altro che] Miseria, violenza e povertà."
RispondiEliminaNel merito:
A mio parere il lavoro pubblico è rimasto l'unico calmiere oggi del mercato del lavoro, l'unica concorrenza all'usa e getta delle imprese.
se tu avessi un minimo di cultura economica, sapresti che la 'concorrenza' del lavoro statale è una (non certo l'unica) causa del sottosviluppo del suditalia. Lì infatti gli stipendi statali sono in media più allettanti dei lavori nel privato: come risultato c'è gente al sud che fa tirocini pluriennali gratuiti o corsi a pagamento per entrarci, svuotando invece le attività più produttive.
Sei sicuro di voler esportare questa formula in tutta Italia? Visione, ragazzi, visione.
A parte sul fatto che il PD ha perso perso perso...
RispondiEliminaGRANDEEEEE LEONARDO!!!!
penso lo stesso per la maggior parte dei punti, soprattutto l'ultimo, e il penultimo!
Tra astenuti (come mia mamma, che non sapeva veramente che fare), 5stellini e idvini, il PD ha un bacino a cui attingere non indifferente.
Se si tira insieme e si da una mossa, senza fare str...ate con gli udiccini, secondo me c'è margine.
Claudia
Scusa Leonardo, ma gli astensionisti (e precisamente i mistici) non erano quelli con cui te la saresti sempre presa, degli snob colpevoli di un "preteso idealismo che si tiene lontano da qualsiasi attrito sulla realtà"?
RispondiEliminaChe succede, come mai quella che ieri (all'indomani della vittoria dell'odiato centro-destra) era una deprecabile categoria, oggi (che appare come una potenziale terra di conquista) diventa uno dei dieci motivi per essere contenti?
Ma veramente pensi che chi è schifato dalla politica possa essere sedotto da questo tipo di logica (anche se mascherata da volti nuovi forniti alla bisogna)?
Maria Vittoria
La logica e la speranza sono due cose diverse.
RispondiEliminaHo capito, quindi tra le tue speranze c'è quella che si possano conquistare quelli che con la logica si disprezzano.
RispondiEliminaBella mossa, dovessi scervellarmi su come infiammare i cuori davvero non mi verrebbe in mente niente di meglio.
(sono sempre Maria Vittoria)
Con la logica non si disprezza (però tutte queste verginelle candide che aspettano di farsi infiammare il cuore, hmm).
RispondiEliminaguarda, appartenendo alla categoria delle suddette verginelle, ti garantisco che non aspetto proprio niente: semplicemente, mi dedico ad altro.
RispondiEliminasemmai il problema è di chi vorrebbe disperatamente qualche consenso in più per avere il suo posto al sole, ma essendo troppo innamorato della sua immagine non è capace di attrarre i consensi di chi è distratto.
piaccia o no, se vuole uscire da questo pantano alla sinistra le verginelle servono e come. e non le si attrae certo con la spocchia.
Ma la spocchia di chi? Non ho mica capito dove sta la spocchia.
RispondiEliminaAppunto, mi sa che hai centrato il problema.
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