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Tutto questo, stranamente, non disincentivò la pirateria. Continuammo a comprare cd vergini, pagandoli qualche centesimo in più, ma in realtà ci servivano sempre meno, perché la tecnologia ci stava offrendo supporti alternativi ben più capienti e affidabili: hard disk, chiavette, lettori mp3, eccetera. Su tutto questo continuavamo a pagare il pedaggio alla Siae (anche se vi riversavamo musica che avevamo regolarmente acquistato), ma non era abbastanza per pagare la rata della maserati del cantautore o il lifting al rapper, ed era destinato a calare, visto che i prezzi aumentavano molto meno della capienza dei supporti.
Un giorno la Siae se ne accorse, e decise di far pressione sul parlamento per raddoppiare, dico, raddoppiare il pedaggio: e, vuoi per l'incompetenza dei nostri rappresentanti, o vuoi per la complicità di alcuni di loro, la spuntò. Fu un momento epico per tutta la lobby, e tuttavia ormai gran parte della musica veniva ascoltata direttamente dalla nuvola, senza neanche passare dal supporto fisso: per quanto pedaggio si potesse far pagare agli acquirenti di pc e tablet, ormai erano briciole. Nel frattempo però il cantautore aveva ordinato una ferrari e i tatuaggi del rapper si stavano di nuovo nascondendo nelle grinze del mento, sicché bisognava pensare a qualcosa di nuovo.
A un certo punto un autore un po' più coraggioso degli altri pensò: ma sentite, tutta questa gente che esce di sera, dove va? Dove vuoi che vada? E' chiaro che va da qualche parte dove si ascolta la musica. Musica che abbiamo scritto noi! Non vi sembra giusto che paghino? All'inizio sembrava un'idea assurda.
Dieci anni dopo fu istituita l'imposta sul pubblico ascolto. Ti veniva addebitata nei locali, quando ti facevano il conto. La consumazione naturalmente era diventata obbligatoria per legge. Non fu un gran successo, c'era la crisi e la gente si mise a uscire di meno.
Ma gli autori non si diedero per vinti, dopotutto è una categoria di creativi. Montarono altoparlanti in tutte le città, ora se uscivi a qualsiasi ora del giorno ascoltavi Solo Musica Italiana - e la pagavi, era una voce nel Modello Unico. La gente usciva con le cuffiette per non ascoltarla, il pezzo più scaricato era un fruscio infinito che riusciva a coprire qualsiasi ritornello orecchiabile. Ma dovevi pagare anche quello. Se avevi orecchie dovevi pagare. I sordi provarono a opporsi.
Allora montarono in tutte le strade pannelli su cui scorrevano i testi delle canzoni. Ai turisti piaceva, il Bel Paese era diventato un grande karaoke, scrivevano. Noi non ci facevamo più caso, avevamo smesso di leggere da un pezzo.
Bisogna tornare al vinile...io è da mo' che lo sostengo
RispondiEliminaSi possono stampare illegalmente anche quelli, io propenderei per tornare agli spartiti (rigorosamente manoscritti, no tipografie).
RispondiEliminaAbbasso la ka$ta dei copisti su pentagramma!!!11!!
EliminaUno dei migliori articoli che ho letto qui ultimamente.
"chiunque avrebbe comprato un cd vergine"... avrebbe???
RispondiElimina...ecccheeeè ...non conosci le licenze poetiche?
EliminaMa no, è la conseguenza di una ipotetica omessa "chiunque avrebbe comprato un CD vergine". :)
EliminaOops, è sparito il paragrafo fra parentesi angolari.. era:
Elimina"chiunque {...ne avesse avuto voglia... } avrebbe comprato un CD vergine"
Non sono tanto (o solo) gli autori ad essere esosi, ma è la SIAE che è un gran carrozzone con troppi dipendenti, il classico ente semi-inutile.
RispondiEliminaPer il mio matrimonio ho dovuto pagare l'infame tassa per poter ascoltare musica ad un ricevimento privato. Siccome il ricevimento era in un comune diverso dal mio ho dovuto pagare di persona, in contanti e nella sede Siae dell'altro comune (in pratica non si possono neppure passare i soldi tra di loro).
Come se non bastasse, quando ho dichiarato il numero degli invitati e le modalità della festa l'impiegato mi ha ripetutamente minacciato di mandare controlli ("sa, non vorremmo rovinarle una bella giornata") per essere sicuro che dichiarassi il vero.
Al rogo.
Interessante articolo e una visione condivisibile del problema che c'è e nons embra esserci via d'uscita (+1)
RispondiEliminaL'immagine invece ha il solo scopo di creare scalpore ed è tanto stupida quanto i titoli sensazionalistici dei moderni quotidiani (-1)
Andrea
non mi interessa più di tanto l'argomento (non prendo purtroppo royalty), tuttavia leggevo da qualche parte che la suddivione degli incassi siae (al netto delle ingenti spese di gestione) è fatta a cazzo di cane (termine tecnico-ragionieristico) privilegiando i grossi autori a scapito dei piccoli e nuovi, ti risulta?
RispondiEliminaquindi dissento dall'anonimo delle 13:05 perché se ho letto bene l'immagine è particolarmente giusta
La cosa Tragica è che se sei un musicista classico e suoni brani di Monteverdi Telemann, o Lully. La SIAE la devi pagare lo stesso.
Eliminaio (senza percepirlo) sono favorevole al diritto d'autore, ma getto la spugna; vorrei solo osservare che
RispondiElimina"l'aereo tanto vola comunque, dunque il mio fidanzato e la mia parrucchiera ci salgono aggratis"
e
"la canzone è già scritta, dunque io l'ascolto aggratis"
sono lo stesso discorso.
(per questo getto la spugna - non ce la posso fare)
Ma anche no: il costo aggiuntivo di una persona in più su un aereo executive è assolutamente marginale, non stiamo parlando di un 737 della Ryanair stipato fino al limite e che fa sei viaggi al giorno, mentre scaricarsi una canzone senza pagare è, beh, non pagarla al 100%.
EliminaQuesto al di là del fatto che la Boldrini poteva portarsi il tizio come Letta si portava la moglie (si è parlato di sessismo, ma non so quanto incida francamente: un sacco di gente odia la Boldrini e punto, al di là del suo essere femmina.)
il poro fidanzato lasciamolo stare:
RispondiEliminale alte cariche dello stato ci vanno sempre accompagnate in queste occasioni, quindi SE lei ha diritto ha diritto di portarsi la dolce metà (perfino nell'ipotesi che sia un coglione e twittasse a cazzo) come letta e chiunque altro, a meno che non ne facciamo una questione di matrimonio... (anzi, visto che hanno dormito sull'aereo potrebbero - ommioddio! - perfino aver trombato, senza essere sposati!!!!1!1!)
secondo me se le ne ha diritto il discorso cade
dare un passaggio al figlio (cfr mastella) a vedere un gran premio non è la stessa cosa
poi se la domanda è:
cosa pensi della boldrini?
è appunto un'altra domanda che niente ha a che vedere coi voli di stato
se la domanda è:
perché non c'è andata con un volo di linea?
è anche questa un'altra domanda che non c'entra col fidanzato
ah, visto che mi trovo:
in generale sono anch'io favorevole al diritto d'autore, ma dev'essere equo e suddiviso bene
Marcello, era così necessaria la presenza del fidanzato? Chi gli ha pagato il biglietto?
Eliminama porcazozza perché letta la moglie sì e lei il compagno no?
Eliminanon ho capito il problema:
perché non è il marito?
perché il presidente della camera doveva stare a casa?
poi si può sempre fare una proposta di legge di iniziativa popolare per dire che nei viaggi ufficiali i partner delle alte cariche devono stare a casa, devono viaggiare sempre da soli, ma per il momento...
Marcello non ti inalberare, dico solo che è la bordini che ci rappresenta non il suo fidanzato ( stesso identico discorso vale per la moglie di letta)
EliminaGià mi rode un po' pagare il biglietto alla bordini, figurati al suo fidanzato....
Se poi tu sei contento di pagare il biglietto anche a tutto l'entourage...de gustibus...
Stesso identico discorso vale per le mogli e le first lady, ma a quanto pare tutti gridano allo scandalo solo in questo caso.
Elimina"Ho una teoria": il problema non sarà, come suggerisce velatamente Marcello, che è una donna?
Provo a rispiegare. Io dico che è uno scandalo che noi paghiamo per le compagne e anche per i COMPAGNI. Chiaro?
EliminaLa cosa che sorprende è che Marcello si indigna per il trattamento dei giornali per il poro fidanzato e non si indigna per aver pagato il viaggio ai familiari dei nostri politici.
Marcello io proporrei una proposta di legge di iniziativa popolare affinché i politici iniziassero ad usare un po' di buonsenso....
Vacanze a spese tue ci vai con chi vuoi...viaggi di rappresentanza ci vai senza accompagnatori. Oppure molto semplicemente gli accompagnatori pagano di tasca loro. Ma ci vuole molto?
E' davvero una questione di fondamentale importanza.
EliminaIl diritto d'autore è una bestia strana e non limitata alla sola musica. Da una parte é infatti giusto che chi abbia investito tempo, denaro e capacità intellettuali per inventare qualcosa, risolvere un problema, ralizzare un'opera d'arte, ecc... sia ricompensato per il suo lavoro. Dall'altra, però, il sistema attale non è più sostenibile e andrebbe riformato.
RispondiEliminaAndrebbe riformato perché i piccoli autori sono strangolati; ho ad esempio un amico che fa musica hip-hop e siccome le entrate dai dischi erano trascurabili, ha deciso di mettere tutto on-line onde farsi pubblicità e sperare che qualcuno lo inviti a far concerti. Nonostante sia lui stesso a mettere on-line i suoi video, in alcuni paesi europei sono censurati in quanto la SIAE locale (in Germania ad esempio si chiama GEMA) non ha concesso i diritti.
Il sistema andrebbe riformato perché allo stato dell'arte è possibile per alcune multinazionali brevettare e imporre prezzi improponibili su generi vitali (penso ad esempio a certi farmaci) : se da un lato è giusto che una ricerca ventennale costata fior di milioni sia ricompensata, dall'altro non possiamo certo far morire la gente perché gli stati sono troppo deboli per affrontare le compagnie farmaceutiche.
Molte disposizioni in termini di diritto d'autore risalgono a epoche in cui la riproduzione era più difficile, ad esempio ho suonato in una banda nella quale i pezzi venivano rigorosamente copiati a mano perché fare le fotocopie era vietato e visto di solito su uno spartito si scrive, si sottolinea, si prendono appunti usare i costosi originali era improponibile.
Dopo tutte queste belle parole, la domanda è: come riformarlo 'sto benedetto copyright? Non è facile e non ho la risposta pronta, ma ad esempio potremmo prevedere una modularità del diritto d'autore per le opere artistiche, mentre per le invenzioni potremmo investire nella ricerca pubblica (dimodoché lo scienziato sia pagato dallo stato e non da una compagnia privata che punta al quattrino) , ma sono tutti palliativi che non offrono una vera soluzione.
Per prima cosa penso che andrebbe separato il diritto d'autore sui personaggi, che è quello che ha spinto in avanti le scadenze fino a tempi geologici, da quello sulle altre opere: scriviamo pure che Disney è proprietaria di Topolino e Zio Paperone in perpetuo, così ci siamo tolti il problema, e riduciamo i tempi su canzoni o simili. Soprattutto, eliminiamo qualunque possibilità di rinnovo, specie se va a beneficio degli eredi che non c'entrano nulla con la produzione dell'opera.
Elimina@camillo In effetti si arrivano a delle assurdità che sfiorano la concezione aristocratica: gli eredi godono dei diritti per 65 anni (o sono 75? non ricordo con esattezza) dopo la morte dell'autore. Per fare un esempio concreto, Igor Stravinkskij scrisse la "Sacre du Printemps" nel 1913; alla fine del XX secolo Leonard Bernstein definiva tale pezzo come un classico per rodare le giovani orchestre. Col diritto d'autore a 65 anni, le varie SIAE nazionali continueranno a gestire le royalties di tale pezzo classico sino al 2036 (2046 nel caso fossero 75 anni dalla morte). Io sarei curioso di sapere chi siano gli eredi di Stravinskij, se continuino a incassare le royalties del bisnonno (trisnonno? Il compositore nacque nel 1882) o no e in caso negativo che fine facciano tutti quei soldi.
EliminaUn succoso apologo libertarian
RispondiEliminaLeonardo, ho dato una occhiata all'archivio e ho notato che non ti sei ancora mai occupato del Monte dei Paschi.
RispondiEliminaSo già che non risponderai ma ugualmente ti chiedo: come mai questa strana dimenticanza? Senza nulla togliere all'importanza della tassa sulle orecchie...
Se vuoi possiamo parlare di quando Grillo si giocava le palle che Bersani stesse scambiando un lasciapassare a Berlusconi contro il silenzio sullo scandalo mps. Ci facevano anche le vignette, ci hanno vinto anche le elezioni.
EliminaNon era vero; Berlusconi il lasciapassare non ce l'ha; Grillo mi deve un altro paio di palle (ho perso il conto).
Mentre prepari il pezzo su mps...ti invito a riflettere su chi dobbiamo ringraziare se il lasciapassare non c'è più...
EliminaDobbiamo ringraziare la maggioranza degli italiani che ha smesso di votarlo, e che probabilmente a partire da febbraio avrebbe voluto un governo senza.
EliminaDobbiamo invece dare a Grillo la responsabilità di avere voluto con ogni mezzo un bel governo di larghe intese, per poter gridare all'inciucio tutti i giorni.
Questo è il tizio che non ha fatto nulla contro Berlusconi per vent'anni e poi è passato all'incasso.
Scusa Leonardo, giusto per la cronaca, la sinistra invece cosa ha fatto in concreto in questi 20 anni?
EliminaHa perso quasi tutte le elezioni.
EliminaBeh innanzitutto sarebbe interessante chiedersi perché si sono perse quasi tutte le elezioni. Comunque si è stati al governo per 8 anni su 20 non mi sembrano pochi. Eppure cosa si è fatto? Poco, molto poco, direi nulla. Negli altri 12 anni perché si è fatta una opposizione morbida invece di fare una opposizione seria e rigorosa? In sostanza perché si è lasciato che mister b. facesse i suoi porci comodi e portasse allo sfascio il paese? Come vogliamo chiamare i signori della sinistra se non corresponsabili della situazione in cui siamo? O la colpa è di grillo e del suo blog con annunci civetta? Dai facciamo ii seri...
EliminaSignori, smettiamo di guardare il dito e iniziamo a guardare la luna? Ne abbiamo la maturità? O vogliamo continuare a parlare di politica un tanto al chilo?
E' vero, la sinistra avrebbe potuto fare di più.
EliminaQuando il centrodestra proponeva una legge vergogna, il centrosinistra votava contro, ma siccome era in minoranza perdeva. Avrebbe potuto fare di più.
Quando il csx mandava in aula pochi deputati perché "tanto si perde", il cdx ne mandava cinque o sei in più; se il csx faceva rientrare a corsa i suoi per superare quelli del cdx, subito il presidente della camera sospendeva la seduta a tempo indeterminato onde permettere ai parlamentari del cdx di rientrare.
Però Walter dice che si poteva fare di più.
Il cdx controllava 6 reti televisive, ad esempio esisteva il "panino" di Minum... però Walter sostiene si potesse fare di più.
Mi rendo conto che probabilmente Walter possegga una fabbrica di armi e si lamenti del fatto che il csx ha sempre usato metodi democratici... ma non per questo passeremo alla lotta armata ;)
Un ente parastatale parassita con regole astruse e organizzazione feudale. Ma per esempio i borderau elettronici stile voucher INPS?niet. Fatture comprensibili?Niet. Trasparenza? Niet. Doppie imposizioni, imposte sui supporti,musica dal vivo che costa più di una playlist, etc etc. Una belva insaziabile
RispondiEliminaPer non parlare dell'assurda richiesta di pagamento in contanti anche per cifre superiori ai 1500/2000€.
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