Era da un po' di tempo che non davo un'occhiata a Diario.
Male, molto male.
Lo apro e in un colpo solo ci trovo:
- L'articolo definitivo sull'affaire Milingo-Moon, che ridimensiona notevolmente la 'chiesa munista' (le trattative con la fiat, per esempio, erano solo un bidone), ma allo stesso tempo la ricollega alla CIA e alla famiglia Bush.
- Un bell'articolo sul "primo giorno di scuola alle Diaz". Dove finalmente si spiega la differenza tra la scuola Diaz, la Pertini e la Pascoli: tre nomi per due edifici, una confusione terminologica che pesa un po' su tutti i resoconti genovesi, e soprattutto il mio.
Lì si riporta anche un dettaglio a cui mi pare non sia stato dato giusto risalto: ricordate la mazza e i picconi che furono mostrati in questura il giorno dopo l'irruzione? Non erano solo un trofeo, erano la prova che il Genoa Social Forum "copriva i violenti".
Beh la ditta che stava ristrutturando gli edifici ha chiesto alla polizia se quella mazza e quel piccone glieli ridanno indietro, grazie.
- L'articolo più esauriente sui primi 80 giorni del governo Berlusconi, spesi soprattutto (dati alla mano) a risolvere a colpi di decreti i propri problemi giudiziari. È agghiacciante, ed è di venti giorni fa! Nel frattempo cosa sarà successo? (Niente di soprendente. Per esempio: Tremonti ha offerto agli evasori italiani che trasportano capitali all'estero di reciclare tutto in BOT).
Ora, il problema non è neanche più Berlusconi: lo abbiamo eletto e ce lo teniamo. Ma le scappatoie legali escogitate dai suoi avvocati, promossi a legislatori, funzionano anche per i malandrini qualsiasi, quelli che fanno falsi al bilancio o esportano capitali all'estero senza che nessuna maggioranza d'italiani li abbia votati!
A questo punto che Nando Dalla Chiesa, senatore, ha annunciato la presentazione di una proposta di legge di un solo articolo, più o meno così
il presidente del Consiglio e dieci persone da lui nominate sono esenti dal rispetto del codice penale
Potrebbe essere un'idea per le campagne d'autunno: Depenalizziamo Berlusconi!
Più vado avanti, più mi convinco che Diario è una gran bella rivista.
Quasi quasi - uno di questi giorni, chissà - vado in edicola e la compro.
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