Lo avete sentito tutti: Berlusconi ha proposto a una ragazza di risolvere il precariato sposando un milionario. Ora naturalmente è facile denunciare la sua mancanza di sensibilità, il suo umorismo insipido, il fatto che è un cafone proprio, ecc ecc ecc ecc. In realtà basta fare due conti. Preso atto che in Italia, oggi, si diventa imprenditori ereditando l’impresa di papà, Berlusconi ha semplicemente fatto presente che nei prossimi anni, man mano la vecchia leva se ne tornerà al creatore (hanno tutti più o meno la sua età, ma Lui solo è immortale), l’Italia si popolerà di scapoli d’oro.
Quanti? Non ne ho la minima idea, dico diecimila giusto per buttare giù una cifra: dopotutto siamo un Paese di mini e micro-imprenditoria, diecimila fabbrichette mi sembrano un dato verosimile. S’intende che potrebbero essere il doppio o la metà. Fanno già diecimila
Direte che non bastano: sono d’accordo, però riflettete. Nessuno ha detto che l’Imprenditore debba sposarsene una sola. Lo stesso Berlusconi ha dato il buon esempio, sposandosene due. Se ogni mini- o micro-imprenditore si impegnasse a garantire lo stesso servizio, diciamo nei prossimi cinque anni, entro il 2013 avremmo già sistemato almeno 20.000 giovani donne, e cacciale via. È chiaro che ci sarà il povero fesso monogamo a vita e quello che se ne porta all’altare anche tre o quattro, ma statisticamente due matrimoni a testa mi sembrano uno sforzo sostenibile.
Le materialiste scandalizzate che preferirebbero fosse offerto loro un posto di lavoro dovrebbero rifletterci bene. Sotto l’aspetto degli ammortizzatori sociali sposarsi l’Imprenditore è assai meglio che lavorare per lui, perché in questo caso la liquidazione (gli alimenti) dura per tutta la vita. A meno che qualche divorziata d’oro non si sogni di re-immettersi nel circolo produttivo, puntando a risposarsi con un secondo industriale e rubando così risorse alle sue connazionali; ma penso che si possano varare leggi ad hoc per evitare il problema (divieto di risposarsi per le femmine, obbligo di sposare soltanto donne under 30, o magari vergini, ecc), e magari qualcuno nel PdL ci sta già pensando.
Mi direte, ancora una volta, che non basta: cosa sono in fondo 20.000 matrimoni davanti alla recessione economica? Ecco, da qui in poi bisogna leggere tra le righe, però andiamo, è evidente che un imprenditore, per quanto mini- o micro-, almeno un paio di amanti in 10 anni se le fa. Anche qui credo che Berlusconi abbia fatto il possibile (e l’impossibile) per offrire un esempio ai suoi seguaci. È chiaro che essere l’amante di un imprenditore non offre le stesse garanzie di sposarselo; in compenso è un po’ più divertente; e se la ragazza è spigliata e intraprendente, il concubinato può essere un trampolino verso una carriera di successo.
Pensate alla tv, per esempio: ti sbatti un imprenditore (o un politico, ancora meglio) per un paio d’anni, arrivi sul piccolo schermo, e se riesci a farti riconoscere dal grande pubblico, chi ti smuove più di lì? Certo, occorre darsi da fare. Nessuno vi ha mai detto che sarebbe stato facile, signorine. Bisogna impegnarsi, far palestra, rassodare i fianchi, magari qualche intervento mirato, ma è sempre meglio di iscriversi a ingegneria, studiare 4 o 5 anni e poi ritrovarsi disoccupata con la laurea in tasca, perché diciamolo: chi si fida di un ingegnere femmina?
Riassumendo: con una stima di 10.000 giovani imprenditori, abbiamo calcolato nei prossimi anni due matrimoni e due concubinati a testa. Naturalmente bisogna ipotizzare che tutti questi giovani di successo, invece di perdere tempo ad aggiornarsi, a viaggiare all’estero e a varare investimenti realmente produttivi, non facciano che scopazzare in giro. Ora io francamente non so quali siano i costumi degli imprenditori italiani (non ne conosco parecchi), ma se c’è qualcuno che li conosce bene è proprio Berlusconi, per cui tenderei a fidarmi. Insomma, siamo arrivati a 40.000 ragazze con vitto, alloggio e mensile assicurato. Concorderete che la cifra comincia a diventare interessante. Ma non è finita qui, oh no.
È chiaro che Berlusconi queste cose non può dirle, ma davvero pensate che un imprenditore italiano sessualmente attivo si contenti di quattro donne in dieci anni? Con tutto l’affare di escort e entraîneuses che c’è in giro? Fatemi un favore, andate a vedere sui forum quanto chiedono per una mezz’ora: io ho deciso che non ci vado più, perché m’incazzo. Senza moralismi, so benissimo che non siamo la prima civiltà in cui mezz’ora di sesso costa venti volte la cifra che pagate per mezz’ora di grammatica ai vostri figli, però la cosa mi fa incazzare lo stesso – se pensate a quanti anni ci vogliono per imparare seriamente la grammatica, e quant’è facile invece imparare a far sesso. Per cui, ragazze mie, invece di prendervela con Berlusconi (che ha il solo torto di dirvi la verità) riflettete, ragionate, fate due calcoli: chi non riuscirà a impalmare un titolare di fabbrichetta nei prossimi anni, può sempre portarselo a letto a tempo indeterminato (non è richiesta nessuna formazione, nessun titolo di studio, niente); e chi non riesce nemmeno a strappare un contratto di concubinato, può comunque riconvertirsi al meretricio, e probabilmente saranno quelle che alla fine della fiera guadagnano di più – attenzione, senza fatturare né pagare i contributi, ci siamo capiti? E vi lamentate pure?
Ma sul serio, chi ve lo fa fare di studiare legge o architettura? Se proprio dovete sbattervi, non fatelo per un praticantato o un apprendistato: sbattetevi e basta! Mettete fuori una tariffa, vedrete che più alta è e più fuori faran la fila, perché gli imprenditori son fatti così: amano le cose esclusive.
A che punto siamo? Mogli, amanti, escort… io direi che mezzo milione di posti li abbiamo creati, e senza toglierli a nessuno. Cioè, certo, sarà necessario attivare una politica di sicurezza – vale a dire risbattere in mare quel milione di nigeriane, albanesi, rumene, ucraine, brasiliani/e che per strada offrono un servizio di qualità anche superiore, ma a un prezzo imbattibile – contribuendo fra l’altro ad abbassare il prezzo dell’offerta interna. E vedrete che molti Vescovi saranno coi noi in questa battaglia di civiltà. È quello che dice anche Tremonti, no? Difendiamo il prodotto italiano. E il prodotto siete voi, signorinelle. Il più vecchio del mondo. E non ne andate fiere?
Posso mettermi in fila per i figli di papà che preferiscono i precari alle precarie? Diamine, ci saranno anche loro, no? Facciamo i DICO (e che ci vo'?) ed è fatta. Sìsì, mi sento già sistemato.
RispondiEliminac'è un interessante articolo di un giovane giorgio bocca apparso su frizzer dei primi anni ottanta in cui si parla delle serate alla villa di arcore a base di stardust e giovani annunciatrici
RispondiEliminache non ce lo doveva dire bocca, questo è ovvio,ma farebbe sempre bene rileggersi i vecchi articoli, come consiglia anche luttazzi
Apprezzo e condivido i tuoi post sulla chiesa...continua cosi
RispondiEliminaC'è sempre il problema del lavoro sommerso: colf, badandi rumene e non.
RispondiEliminaBel post, come sempre.
grande! hai scoperto che:
RispondiEliminaki 'a sordi si tromba le fi'one
i morti di fame via di seghe
btw ho avuto la FRESCA dimostrazione che il luogocomune rassista sulle sarde, baffute e forteodorose
è
UNA STRONZATA
--saluti da udinmiarde--
berlusconi non può fare a meno di straparlare. voglio dire che ha imparato a non dare del coglione (non direttamente almeno) a chi voterà a sinistra (cioè è l'unico che dice che il piddì e di sinistra, senza centro e senza trattino).
RispondiEliminapenso che la laurea l'ha comprata in caserma, è lì che ha imparato tutte le sue barzellette.
però lo ringrazio: mi convince ogni giorno di più a votare piddì.
però secondo me lui ha gli stessi sondaggi di veltroni, tradisce evidenti segni di nervosismo. ma di certo non basta per perdere: voglio dire, il mondo è pieno di gente che vince senza merito e di gente che perde senza demerito.
il pensiero di berlusconi che racconta barzellette per i prossimi cinque anni, ecco... non è che mi pare una gran prospettiva... a berlusconi che fa il cicerone a blair a porto cervo (o roba del genere) preferisco veltroni che s'affaccia con la personalità di turno al balcone del campidoglio...
Black-humour post of the month, hands down.
RispondiEliminaUhm, però il concubinato è precariato, alla fin fine: perciò dovremmo pensare agli ammortizzatori sociali e alla riqualificazione delle amanti abbandonate.
RispondiEliminaInsomma: non se ne esce.
Ciao,
Andrea
In che senso Giorgio Bocca negli anni Ottanta era "giovane"?
RispondiEliminagiorgio bocca, negli '80, era under 80. ;)
RispondiEliminasecondo me si può prospettare anche uno sbocco per i precari maschi.
certo, bisogna adattarsi a diventare trans; però, insomma, se uno ha voglia di lavorare questo mica è un problema!
bhe scriveva su frizzer che non era certo un giornale da matusa (o da governi)
RispondiEliminaecco, giovane dentro diciamo
Tanto che hai fatto e detto...mi hai convinta !
RispondiEliminabeh, Lui non ando' in vacanza con cicciolina negli anni 70? in gfrecia per la precisione.
RispondiEliminaIl post e' impeccabile. Trovo pero' che non dica molto di nuovo: tutto questo indotto esiste gia', e funziona, secondo me, proprio come hai descritto. Non ci sarebbero, percio', nuove opportunita' di lavoro in questo senso.
RispondiEliminaLa coglionata del nano malefico sta piuttosto nell'aver detto una di quelle cose che "tutti sanno, che molti pensano, ma che nessuno dice". Molte delle "lotte" degli anni '60-'70 usavano la figura del "figlio dell'operaio che deve poter diventare medico". Che mi vede d'accordo, ci mancherebbe. Ma. L'Italia e' un paese profondamente conservatore, in tutti i suoi strati sociali, con molti tratti di becero cinismo, e non credo ci si possa fare molto. Io (forse sono limitato ma) non conosco di persona nessun figlio di operaio che voglia diventare medico. Tu?
Quel "Brasiliani/e" è una chicca,
RispondiEliminabe e tremendamente vero quello che dici...l'Italia non dovrebbe andare così. ma il tuo consiglio è eccezionale e veritiero, tutte quelle ragazze che vogliono fare le veline...quante ne riusciranno a diventarlo? e più facile darla per degli imprenditori scapoli e con tanti soldi, magari sposarlo e divorziare, oppure aspettare che muoia....chissà l'eredità. un po come già succede con i calciatori...anzi, che non sia forse meglio questi che gli ormai falliti imprenditori italiani?
RispondiElimina