Per dire, una volta mentre trafficava intorno a un premolare, il mio dentista d'allora mi fece ascoltare un album intero di Laura (non Irene), Laura Pausini. Voi l'avete mai ascoltata la Laura per un album intero? È come mangiarsi un'intera busta di gommini alla cocacola, sapete, quelli che vendono alle fiere, però a trent'anni. Hai la sensazione netta di rovinarti per sempre le papille, pensi che non saranno mai più degne di tastare del Brunello, ma in un qualche modo poi ti passa. Quindi, insomma, ero pronto a tutto.
Stavolta però, accomodandomi sulla poltroncina, non orecchiavo alcuna zuccherosa melodia. Mi sembrava invece che qualcuno stesse litigando, forse due assistenti nella sala di fianco? No, le voci erano un po' troppo sguaiate. In sala d'aspetto? Eppure venivo da là, e ci avevo lasciato due vecchine sfoglianti Oggi e Panorama. Che fossero antiche rivali, e avessero aspettato che le lasciassi sole per saltarsi alla gola? Il dentista interruppe le mie indagini chiedendomi quale fosse il problema.
“C'è il molare qui sopra, arcata destra, che fa parecchio male”.
“Ah, è di sopra”.
All'improvviso, come teleguidata da un pensiero, la poltroncina cominciò a ruotare, e la parete coi diplomi che avevo fissato fino a quel momento calò rapida sotto il mio orizzonte. Man mano che il soffitto si rivelava ai miei occhi, le voci del misterioso litigio continuavano ad aumentare d'intensità, finché il mistero non mi fu di colpo svelato.
Fissato al soffitto, a mo' di lampadario, stava un enorme (mi sembrò enorme) televisore al plasma. Sintonizzato su Canale 5. Alle 4 del pomeriggio.
Il gelato del comando
Ecco chi litigava sopra di me: gli Uomini e le Donne di Maria De Filippi si stavano scannando intorno a un tronista. Tutto quello che avevo sempre cercato di non vedere, l'amaro calice televisivo che non avevo mai voluto bere, ora avrei dovuto ingollarlo d'un pezzo, e pagarlo salato. Chiusi gli occhi, cercai di pensare ad altro. Mi concentrai sul rumore del trapano, sul dolore che mordeva i miei nervi, sul mistero della Carie, sullo sfacelo del corpo, sulla vecchiaia e la morte, la mia morte, no fiori ma opere di bene, crematemi – ma nulla riusciva a scacciare quelle voci chiocce e sgraziate dalla mia testa: Passami il gelato, vediamo l'errevuemme, Terry dice che Maicol è un falso, adesso sentiamo cosa dice Maicol.
Ora, mentre cerco di scrivervi cosa penso di Maria De Filippi, quelle voci mi tornano in testa, più fastidiose del mal di denti, e m'impediscono di essere simpatico, ironico e che tu sia maledetta Mariadefilippi, tu e chi ti crede un genio. Intellettuali da caffè che vi si nota di più se la rivalutate – ma l'avete mai vista per una puntata intera, una sua puntata intera di qualsiasi cosa? No, probabilmente a quell'ora state leggendo Heidegger in versione originale. Ma provateci, dai, fatevi legare a una poltrona da dentista, sottoponetevi a questo esperimento, e poi ditemi.
Tutto quello che posso dirvi io è che per quanto si circondi di principianti, la sua professionalità non si nota. Non sa annunciare la pubblicità, che se ci pensate è l'unica cosa che una conduttrice di rumore di fondo pomeridiano dovrebbe saper fare. Questo, e saper creare aspettative nel pubblico – che non è tutta questa fatica, ce la fa persino Dj Francesco, guarda in camera e alza il tono, ma lei no. I casi umani che le arrivano davanti sfilano uno dopo l'altro con lo stesso climax drammatico di una coda in un ambulatorio. Ma voi dite che è un genio, “perché dà alla gente quello che alla gente piace”. Che siate maledetti.
Quando Sabina Gregoretti su segnalazione di Maurizio è venuta a lavorare con me, insisteva nel volermi far conoscere degli autori. 'A cosa servono?', chiedevo. 'Hanno le idee', rispondeva lei. E io: 'Non c'è bisogno'.
Credete che non sappia anch'io cosa piace alla gente? Alla gente piace il popcorn. Fate scoppiare del mais nel suo amido, ci rovesciate sopra più sale possibile, spruzzate un odore sintetico che vi fa salivare, et voilà, avete dato alla gente quello che alla gente piace. Non per questo vengono a darvi le stelle Michelin. Anzi, molti penseranno che state rubando soldi agli adolescenti che non sono in grado di capire cosa è buono davvero e poi si presentano all'età adulta con un fegato sfondato anzitempo.
Lo sanno tutti cosa piace alla gente. Per esempio, su internet vanno molto le tette e i gatti. Ehi, perché mi ostino a scrivere un temino tre volte alla settimana? Non sarei molto più genio se mi limitassi a lincare youporn e lolcatz?
“Eccolo” – mi sembra di sentirli – “il solito elitista snob”. Fottetevi. Anche a me piacciono le tette e il popcorn, finché potevo mangiarne; non per questo ritengo giusto regalare fritti e giornaletti porno ai bambini. E soprattutto non trovo geniale chi lo fa. Trovo odiosa la mancanza di scrupoli di chi specula sui sogni imbecilli dei preadolescenti, e questo odio è un sentimento istintivo che provo da quando ero preadolescente anch'io, e non sopportavo chi mi prendeva in giro. Chissà poi perché tutti gli istinti dei preadolescenti vanno rispettati e onorati tranne i miei.
“Eccolo, il professorino che pretende che la televisione sia di qualità – e magari educativa”. Già, belle pretese. “E cosa ci metteresti al suo posto, documentari di animali? Superquark?” Ma perché no. “No-o! Tu pensi ancora che la tv debba educare, ma la tv non deve educare!” Che i vostri figli male educati vi strozzino nel sonno.
La tv non è che deve o non deve.
La tv educa, per definizione. Non può fare altrimenti. La tv è verticale, non interattiva: una voce sola che parla a tante orecchie, e non può essere interrotta: vi ricorda qualcosa? Tv = maestro domestico, ficcatevelo in testa. Voi che vi drogate di serie americane, non avete mai fatto caso a quanto siano etiche? A come a ogni azione corrisponda una reazione, a una bugia una rivelazione, alla rivelazione un pentimento? E pensate che i telegiornali stiano lì, e non insegnino a nessuno a identificare i problemi o, meglio ancora, i nemici? Non c'è un solo cartone animato, non un solo spot che non cerchi d'insegnarci qualcosa. Persino Maria? Soprattutto Maria.
Maria è il Dipartimento Scuola Educazione del 2000.
Maria insegna a giovani e vecchi l'arte di vivere al giorno d'oggi; arte che consiste prima di tutto nell'acquattarsi alla corte (di Maria), accettare tutto quello che Maria ti propone o ti ingiunge, ringraziando e umettando, implorando che vi si passi il gelato e tramando dietro gli altri cortigiani. Se obbedite al capo, sorridete ai sottocapi e accoltellate i vostri colleghi alle spalle, Maria vi sarà riconoscente. È tutto chiaro? Forse era meglio prendere appunti.
Quando poi si diventa grandi, e passa la voglia di fare i balletti e cantare le canzoni, magari ci si butta nell'unico campo agonistico accessibile agli adulti, la politica, e che succede? Che si va tutti quanti, giovani e vecchi, ad acclamare presidente di partito a vita un signore che nominerà tutte le cariche di quel partito, tutte, finché campa, e camperà. A quel punto uno si chiede: ma che v'è successo a tutti quanti? La chiamate politica quella? Persino il Partito Nazionale Fascista dei tempi aveva raduni più simili a congressi. Unanimi al 99,9%, tutti in cova sotto il capiente culo del galletto in capo. Ma chi vi ha insegnato a comportarvi così?
I più vecchi non lo so, forse qualche nonnetto gerarca. Ma i più giovani, guardali. Hanno una faccia che dice Maria, Maria, Maria, posso dire una cosa?
no, dai. io poi come faccio a difenderti.
RispondiEliminaBRAVO
RispondiEliminada qui è partita la ola. occorre ridoganare massicciamente
RispondiEliminaLolcatz esiste.
RispondiEliminaSperavo di no.
Arturo
Un post straordinario.
RispondiEliminaquest'altra volta anestesia totale?
RispondiEliminaGrande. Soprattutto perché hai detto quello che avrei voluto dire da tanto tempo: che noi elitisti snob dovremmo mandare a cagare più spesso certi imbecilli del "è giusto perché piace alle gente". "Fottetevi" diventerà il mio grido di battaglia!
RispondiElimina"Voi l'avete mai ascoltata la Laura per un album intero?"
RispondiEliminami hai fatto ricordare di una volta che feci l'autostop e il tipo che mi diede il passaggio mi scodellò Anna Oxa Claudio Baglioni e Luca Carboni no-stop per 600 Km... stavo male male male... fu il mio ultimo autostop.
e poi mi hai fatto ricordare Arancia Meccanica, il programma di rieducazione del protagonista
e poi mi hai fatto scoprire lolcatz (cuteness!), youporn invece lo sapevo già
e poi mi hai fatto passare definitivamente la voglia di tornare a guardare la tv, semmai dopo 3 anni mi fosse venuto questo grillo sul cranio
e poi scrivi benissimo, ed è piacevolissimo leggerti, continua a proporci i tuoi temini tri-settimanali, ma ogni tanto passaci il gelato che vogliamo dire qualcosa :P
un abbraccio. un inutile, sconsolato abbraccio
RispondiEliminaredtube, cazzo...
RispondiEliminaA parte che preferisco tube8.....
RispondiEliminaCazzarola, non sbagli mai una virgola nei tuoi temini.
Standing ovation
Vito
Una commossa adesione ad ogni virgola, ma non posso fare a meno di evidenziare l'unica contraddizione interna al tuo discorso:
RispondiElimina"La tv è verticale"
E quella del dentista?
Bell'articolo, spiritoso e condivisibile ma rovinato dal finale. Pensi proprio che tutti quelli che approvano Berlusconi siano stati condizionati dalla De Filippi mentre chi ha votato per la sinistra non ha mai guardato la televisione e legge solo quei bei libri e giornali istruttivi che raccontano come Stalin, Pol Pot, Castro e compagnia bella istruivano il popolo.
RispondiEliminail primo commento è impagabile
RispondiEliminasarebbe interessante conoscere la materia di cui sono composti i suoi sogni sogni(sempre che davvero riesca a dormire)
RispondiEliminayoutube.com/watch?v=qO6AN37XZg8
Sottoscrivo ogni virgola!Da anni sostengo che l'attuale "decomposizione" del paese a tutti i livelli si deve in gran parte al venticinquennio di regime mediatico commercialBerlusconiano; sarò visionaria ma per me il piano è preciso e ben visibile: i celebrolesidiMaria oggi, saranno i celebrolesiNanoelettori domani. Ce l'ha fatta......
RispondiEliminaFrancy
quando ero all'università le mie coinquiline la guardavano tutti i pomeriggi. in pausa studio andavo in sala da loro, ma riuscivo a resistere a soli 10 minuti di urla, dopodiché me ne tornavo a studiare (forse è per questo che mi sono laureata in pari).
RispondiEliminase maria è un genio, è sicuramente un genio del male. e consiglio a tutti di guardarla almeno una volta, per rendersi conto di quanto è pericolosa. è lei che ha contribuito più di tutti ad abbassare il livello culturale della tv, è lei che ha consolidato la maggior parte dei mezzucci per alzare l'audience che ora vengono utilizzati in qualsiasi trasmissione, spettacolo o telegiornale: litigate in diretta, lacrime, opinioni del pubblico, lettere commoventi eccetera eccetera.
spegnere la tv non vi permetterà di tenere voi e i vostri figli lontani dalle sue grinfie!
come mia nipote di 3 anni, che legge libri per bambini, guarda cartoni in dvd selezionati dai genitori (che vogliono tenerla lontana dalla spazzatura di mediaset) e poi torna dall'asilo e dice che vuole le winx (quelle zoccole delle winx!)
"Trovo odiosa la mancanza di scrupoli di chi specula sui sogni imbecilli dei preadolescenti". Condivido in pieno, anche se credo che la De Filippi sia seguita ancora di più da altre fasce di età, tipo la nostra (mia e tua), magari al femminile, o anche no. Ma i preadolescenti forse sono solo una minoranza.
RispondiEliminaOssignur, che bel post.
RispondiEliminaAvrei voluto scriverlo io, ma è meglio che l'abbia scritto tu, così è scritto meglio e meglio strutturato.
E magari lo legge anche qualcuno.
Sì, sono in fase pessimistica.
grandissimo!
RispondiEliminalo stampo e lo attacco davanti alla tv questo post!
a riguardo mi sembra interessante anche questo parallelo, pdl- amici su leftwing http://www.leftwing.it/politica/210/il-partito-di-amici
RispondiEliminaMi sei piaciuto un sacco.
RispondiEliminatic
è evidente che dovresti essere tu l'editorialista di Repubblica
RispondiEliminail dentista e mariadefilippi insieme? perchè diavolo non hai chiamato amnesty international?
RispondiEliminaAdesso Fiori per Algernon rischia davvero la palma di miglior post di Leonardo. :)
RispondiEliminaGianni P
cioè a me non piace ma lo guardo lo stesso, perché va di moda, bisogna stare al passo coi tempi, ciccio, la televisione oggi la si fa così, è come il calcio, lo guardi se sei tifoso, non puoi sciropparti quella roba là se non prendi le difese di qualcuno. ài mai provato a guardare uruguay venezuela su sport italia? ecco, non ce la fai, ma se nel venezuela gioca un tuo lontano parente allora le cose cambiano, ti appassioni ecco.
RispondiEliminaper dire, maria de filippi è mia nipote.
Da 4 anni faccio parte di un gruppo di persone (che NON vivono insieme) che hanno deciso di NON avere un televisore in casa propria , di NON acquistare quotidiani e settimanali.
RispondiEliminaAbbiamo una vita non splendida in assoluto , ma MERAVIGLIOSAMENTE MIGLIORE rispetto a prima. Posso consigliare a tutti di staccarsi , gradualmente o in un sol colpo , da questa Italia televisivizzata e giornalizzata e starete molto meglio e tutto attorno assumerà un nuovo significato.
matteo
Io di più però!Il mio dentista guarda la D'Urso sia la mattina, sia il pomeriggio e guarda pure Forum.
RispondiEliminaUomini e donne non lo so perchè non ci sono mai andata a quell'ora.
So solo che una volta si è arrabbiato con l'assistente (una Gnocchissima 19enne) perchè aveva messo i cartoni animati per far calmare un bambinoche doveva mettersi l'apparecchio.
Dentisti ecco chi sono quelli del popolo delle libertà Dentisti!
Però è singolare come a lanciare strali e anatemi contro la TV madre dei vizi e ricettacolo d'ogni nequizia siano prevalentemente persone che si fanno un vanto di non guardarla mai, io quella roba? giusto se mi legano alla poltrona del dentista, ma mi devono anche dare una bella botta d'anestesia sennò svello le cinghie e me ne scappo col molare in mano.
RispondiEliminaUn po' come se - per assurdo - a pontificare di sesso e procreazione fossero degli anziani signori avvizziti, dalla vocetta querula e dai gesti felpati, ingioiellati e col sottanone, nonché statutariamente sterili.
tibi
Ti stai chiedendo come mai la merda non piace mai a chi non la mangia.
RispondiEliminacomunque in confronto alle moderazioni seriali della perego paola,la moglie di costanzo è infinitamente meno brutale.In ogni caso non sempre è facile lasciarci scivolare tutto addosso come vorrebbero farci credere coloro che dicono di credere nel libero arbitrio catodico
RispondiEliminap.s. buttare la televisione(ricordarsi di)
No, mi sto chiedendo perche' degli stitici per vocazione o professione si ergano a giudici della defecazione umana, e' diverso.
RispondiEliminatibi
tibi chi ha deciso di fare a meno della tv è perché ritiene di averne guardata a sufficienza e di stare meglio senza.
RispondiEliminaNotando poi i meravigliosi effetti che questa astinenza produce sulla propria salute (fisica e mentale, la mente si snebbia, non necessariamente migliora) ne deduce gli effetti cattivi che l'esposizione continua alla tv produce.
Insomma, si parla di cosa che conosciamo o abbiamo conosciuto, al contrario dei vizzi prelati che tu hai citato.
Io poi di tv ne guardo parecchia, dalla roba che scrivo si direbbe che non faccio altro.
RispondiEliminaLa cosa curiosa è che la De Filippi va proprio contro il buon senso estetico televisivo, le semplici regole di buon senso che tengono su una trasmissione. E' come un deejay fine anni Ottanta che da su ai woofer e ti fa sentire solo i bassi, tunz tunz, tanto i pischelli che calano mica ascoltano con le orecchie, tunz, tunz, gli deve vibrare il cuore in cassa. I colleghi gli dicono che così non si fa, non è neanche più musica, ma lui, tunz tunz, tira avanti per vent'anni e fa un sacco di soldi.
Ogni volta che qualche impasticcato ci resta secco ti spiegherà che è colpa: 1. Della famiglia; 2. Della scuola; 3. Della società; 4. Della droga e dei rumeni che la spacciano. Tunz. Tunz. Tunz.
il post è bello (qualunque cosa voglia dire). io ho visto dei pezzi di uomini e donne: terribile (veramente dovrei dire teribbile). la fuffa al cubo.
RispondiEliminaperò è vero che berlusconi ha berlusconizzato (briatorizzato) l'italia con le sue tivvù. e questo ha il suo peso anche quando si vota. siamo tutti (mediamente) più scemi di quando c'erano due canali soli.
oh, certo: sono il solito rincocconito che rimpiange... no. non rimpiango niente, non sono proprio il tipo.
io penso che in tivvù ci sono le trasmissioni che ci dovrebbero essere, però fatte male da gente stronza. chessò porta a porta di bruno vespa, uomini e donne di maria de filippi, x factor di non so chi, ecc. le idee in sé potrebbero essere buone, ma perché farle fare dalla gente peggiore?
mi si dirà l'odiens... certo, e allora perché non ci son pornazzi in prima serata?
io penso che siano i frutti degeneri del nepotismo e del mafiotismo: mezze seghe al potere.
sono andato a vedere coi miei occhi, incuriosito:
RispondiEliminahttp://www.mariadefilippi.mediaset.it/uominiedonne/index_ued.shtml
sembra una centrifuga di kitsch, cattivo gusto e inestetismi vari. Ed ho come la sensazione di vederlo dappertutto, nei filmini dei matrimoni per esempio, nei discorsi da sala d'aspetto... per me che sono un apocalittico tutto questo è un segno inequivocabile.
@ abbasta. Ognuno si regola come crede, pero' leggendo anche un certo matteo qui sopra, che ha abolito pure la stampa oltre alla TV, mi viene l'impressione di una specie di luddismo snob, da compiaciuto autoisolamento rispetto alla plebaglia: degli Amish con l'iPod, insomma.
RispondiEliminatibi
Sottoscrivo tutto il tema che hai scritto... Credo che il fulcro di tutto stia proprio nel dato di fatto che la televisione educa... I giovani degli anni '70 e dei primi anni '80 sono stati spenti con le droghe...Oggi basta MariadeFilippi per far si che nessuno si accenda più; se per caso qualche focolaio si dovesse accendere nel mondo della scuola interviene subito il "ministro estintore" di turno che "riformando = tagliando i fondi smonta pezzo a pezzo quel poco che è rimasto di fucina di cultura e di libertà.
RispondiEliminaIo spero nella crisi.... E' rimasta l'unica speranza di cambiamento
Hai scritto esattamente quello che penso anch'io della De Filippi, e pure di quelli che l'hanno sdoganata.
RispondiEliminaRiguardo ai commenti, anch'io a tre anni fa ho deciso che fare a meno della televisione avrebbe solo migliorato la mia vita. @tibi sapevo quel che mi stavo perdendo (fuffa rumorosa), e se qualcuno fa scelte diverse dalla mia non vado a sindacare sulla sua vita.
@alebegoli, come ho gia' spiegato, le scelte di vita sono legittime, però se vai in giro a rivendicarle puoi aspettarti anche che qualcuno le discuta, come si discute di tutto.
RispondiEliminaNel merito, mi sembra una scelta un po' bizzarra perché totalizzante (elimini la TV come se il Male fosse il mezzo invece di selezionarne i contenuti, che non sono tutta spazzatura) ed assolutamente minoritaria: magari ti ritrovi in compagnia qui (non a caso, sotto ad un post che parla male della TV) però fidati, una certa porzione di blogopalla non è tutta la blogopalla che non è tutto il web che non è il mondo reale, sennò a quest'ora, a leggere solo certi blog, Scalfarotto sarebbe segretario del PD.
Magari sarebbe un mondo migliore, o anche solo un PD migliore, però nel mondo che abbiamo la quasi totalità delle persone la TV la guarda, chi più chi meno, quindi far finta che non esista non serve a gran che. A meno di tenere i figli a casa dall'asilo pur di sottrarli all'influenza nefasta delle Winx.
tibi
Mi pare che nessuno neghi la relazione tra la mariadefilippizzazione della tv e quella della società.
RispondiEliminaCerto che bisogna conoscerla, la TV. Anche per sapere che Iacona e Lerner contano (e sono seguiti) un'infinitesimo di mariadefilippe e vittoriofeltri vari. E per non scambiare la vittoria di Luxuria in una gara di freak per un segno di emancipazione gblt (o per una "vittoria della sinistra").
Capire quanto è pervasivo il modello di "mentecatti che litigano sul nulla"; capire da dove vengono le camice nere di oggi e le modalità di confronto e relazione in cui si forma il consenso in cui propsperano. Capire perché -nella politica come altrove- vale tanto l'abilità di offendere l'altro, a prescindere dai fatti e dai principi.
Tutto fondamentale: ma poi c'è l'altrettanto fondamentale differenza tra non ignorare, ma studiare, osservare, volere capire da un lato, e tollerare, rassegnarsi o (peggio) adeguarsi o condividere dall'altro.
Ammetto che mi rincuora non poco sapere che tanti non tollerino più di 5 minuti di questa necessaria analisi sociologica.
Grullo
P.S.
Per dare l'appiglio per la critica sul "solito radical chic" confesso che la tv ce l'ho, ma guardo pochissime e selezionate cose; e l'aver visto -dopo qualche mese di BBC World e Euronews- un intero tg italiano (quelli "veri", non tg4 o studio aperto) è stato un piccolo choc.
In fondo basta poco ad abituarsi bene: a notizie (!) date in ordine di rilevanza (!!) parlando dei fatti (!!!) se necessario con esperti (!!!!) senza dover cercare di intuire qualcosa del merito solo dalle opinioni di politici o di persone incompetenti di parte..
Se consideri che dal dentista devi stare fermo, con la bocca aperta e non puoi ridere (giusto per evitare una simpatica ferita da trapano) ci sei andato bene. Laura Pausini è arte rispetto ad una compilation di musica neomelodica napoletana...te lo assicuro...
RispondiEliminagrande post, cattivo con stile
RispondiEliminaera da un pezzo che non scrivevi così
stefano
uh, quant'è vero.
RispondiEliminahttp://davanti.wordpress.com/2009/03/29/un-iphon/
Tommaso