Scusate se interrompo l'ironia, ma credo siano maturi i tempi per un bilancio serio. Non solo dell'estate che sta finendo: anche se il numero di decessi stagionali dovrebbe parlare da solo. Che senso ha poi preoccuparsi della nuova terribile influenza, quando lasciamo liberi i nostri giovani di ammazzarsi così?
Fare i moralisti è difficile. Scagliare la prima pietra è sempre rischioso. Non siamo stati giovani anche noi? Sì, lo siamo stati. Non abbiamo giocato anche noi a spingerci al limite delle nostre possibilità? Sì, è successo. Quante volte, col senno del poi, ci siamo resi conto di averla fatta grossa, di averla fatta franca per una semplice botta di fortuna? Diverse volte. Eppure eccoci qui, adulti e responsabili: ma con che faccia oseremmo negare ai più giovani di noi il piacere di flirtare con la morte ancora un po'?
E poi, anche se quella faccia l'avessimo, cosa potremmo proporre di concreto? Il proibizionismo, lo sappiamo, non ha mai risolto nulla. Bisognerebbe lavorare sui concetti, sulla cosiddetta 'cultura' che c'è dietro i comportamenti aberranti che anno dopo anno facciamo sempre più fatica a capire. Educare i giovani a un modo più responsabile di stare assieme, di darsi dei traguardi non sempre fini a sé stessi, smontare quel narcisismo autolesionista che è un risultato diretto del bombardamento mediatico a cui siamo sottoposti ogni giorno. Ma è una battaglia di retroguardia: e intanto ogni giorno, puntuale, ci arriva un bollettino di guerra.
Forse a questo punto un po' di proibizionismo non guasterebbe. Giusto qualche mese di moratoria, il tempo necessario perché la gente si ricordi di un'emergenza che fa più morti del terrorismo, o dell'influenza. Insomma, io la butto lì: chiudiamo i sentieri di montagna, proibiamo l'alpinismo.
Come? Eh, sì, la foto non c'entra nulla. Ma negli ultimi due mesi sono morti quaranta alpinisti, e due frequentatori di rave. Pensateci bene.
Io, da amante della montagna, sono d'accordo.
RispondiEliminaAnzi, rilancio: chiudiamo le autostrade. Anzi, tutte le strade e proibiamo l'uso delle automobili (hai visto quanti morti in incidenti stradali?).
Ebbravo Leonardo, un altro esponente del "giornalismo" montagnassassina. ;)
RispondiEliminaalf
Forse dovremmo fare attenzione alle percentuali. Non le conosco ma tra un rave e una montagna preferisco che mio figlio vada per sentieri. Poi se fa un Rave sulle Dolomiti è la fine.
RispondiEliminaSuvvia, è ironico, cari montanari,possibile che non lo capiate? Siete più drughi di Messner quando si scagliò contro il Tapiro...
RispondiEliminaA meno che un alpinista non ti cada in testa non rischi molto, son cazzacci suoi e di chi per mestiere fa il soccorritore. Se invece ti viene contro a 180 all'ora uno con le pupuille dilatate a bordo dell'audi nera assassina alle 5 di mattina ... la prospettiva cambia.
RispondiEliminaUh uh, ecco Marco, l'ironia spiegata ai montanari. :)
RispondiEliminaalf
Secondo me funzionava meglio il paragone col fumo. In fondo un pò di morti ne ha fatti, eppure ne abbiamo il monopolio.
RispondiEliminada antiproibizionista, sono per permettere tutto, ma sono altrettanto coerente nel bastonare tutto, quando l'uso di sostanze che danneggiano il corpo e la mente può anche minimamente danneggiare il prossimo. Esempio: ti vuoi fare un mix di cocaina, eroina, lsd, e via andare? Fattelo pure, ma io dò non la facoltà, ma l'obbligo agli sbirri di puntare la pistola al tuo cervello se metti piede su un'auto prima di 24 ore dal consumo. Con la montagna è lo stesso: ti piace farti salire l'adrenalina con le scalate sapendo benissimo che non esiste la scalata sicura al 100%, perchè anche se tu fai tutto perfettamente c'è sempre la roccia infida che cede e ti fa precipitare? Libero, ma sappi che da domani io stato elimino il soccorso alpino. Inutile sprecare i soldi per salvare chi ha avuto quello che cercava
RispondiEliminaNon sono alpinista (non sono iscritto al CAI) ma vado in MTB in alta montagna.
RispondiEliminaMi risulta che l'elisoccorso, in caso tu ne abbia bisogno, ti costa qualche millino di euri... (a meno che non sia iscritto al CAI, appunto)
Potremmo risolvere il problema con una assicurazione aggiuntiva su base volontaria. Se hai bisogno di soccorso in quota (con elicottero o meno) e non sei assicurato... paghi !!!
Si tratta in fondo di creare delle categorie di rischio e stabilire fino a che punto esista un servizio nazionale e per quali categorie sia valido.
gf
@gf L'iscrizione al CAI comprende già una quota per l'assicurazione. Con due scaglioni di prezzo se non ricordo male.
RispondiEliminaE' per questo che non paghi il soccorso alpino. :)
@eineki : intendevo proprio questo ! (Estrapolando il discorso al di là della questione strettamente "alpina" e quindi riferibile al CAI.)
RispondiEliminagf
sono molto più pericolosi per sé e per gli altri quelli che vanno come pazzi in auto, mi pare che ne muoiano 40 ogni fine settimana e i costi per la collettività in cure mediche etc. sono infinitamente superiori a quelli per i feriti in montagna. Per favore prima di fare proposte assurde (fino a che altezza teniamo aperti i sentieri di montagna? e quelli di collina quando piove e si scivola? e d'inverno basta con le piste da sci ovviamente! e quanti sono stati gli annegati? basta anche con le spiagge! e i morti per incidenti sul lavoro... etc) pensiamoci bene. I nostri governanti non vedono l'ora di stabilire altri proibizionismi oltre a quelli esistenti e spesso assurdi: non incoraggiamoli.
RispondiEliminaDi solito in questo blog il livello d'ironia dei commenti NON è necessariamente inversamente proporzionale all'ironia del post stesso.
RispondiEliminaCosa è successo questa volta?
Ma siete tutti montanari?
E poi mi fanno troppo ridere quelli che vogliono risolvere tutto con l'ennesima legge che si conclude con 'te la sei andata a cercare, se vuoi essere salvato paghi, altrimenti muori!'
Comunicazione di servizio: questa non è una tribuna politica, ripigliatevi!
chapeau...splendido post
RispondiEliminavisto il numero di vittime del lavoro, direi che allora potresti suggerire anche di PROIBIRE IL LAVORO.
RispondiEliminabel pensiero, profondo, intelligente e maturo.
comincia a proibirti di scrivere, per cortesia, che di gente che espirime simili pareri senza sapere di cosa parla e' pieno il mondo e non ce ne facciamo proprio nulla. occupi byte per nulla.
oh, ma vi siete rincoglioniti?
RispondiEliminaIL POST ERA IRONICO!
I R O N I C O !!!!!!!!
guarda, scusa se ho frainteso. ho riletto il post. adesso, sapendo che e' ironico, posso interpretarlo diversamente. ma credimi, l'ho letto 2 volte e non e' per nulla scontato che sia ironico. non si capisce mica bene. forse conoscendo l'autore. ma se si legge il post cosi' com'e', sembra un commento serio.
RispondiEliminascusa per la non-comprensione.
ahi ahi ahi.. andiamo male.. se un post del genere non appare immediatamente ironico significa che:
RispondiElimina1. ci si e` rincoglioniti tutti (possibile! ma cosi` tutto di un colpo.. e tutti poi.. (che siano le scie chimiche? (ho ben sentito qualcosa di strano questa notte..))
2. siamo tutti tirati come corde di violino
bha..
Concordo che il post era ironico. Conosco le statistiche precise dei decessi e dei feriti in montagna da molti anni, 14 li ho passati come tecnico del soccorso alpino, vi posso dire che i decessi ogni anno (in tutti i 12 mesi)sono circa 300. A luglio ed agosto puntualmente, con il picco di incidenti, i mezzi di informazione parlano di anno maledetto, montagna killer ecc. Questo accade tutti gli anni. Saluti a tutti
RispondiEliminaFacciamo un po' di esegesi. Il post è ironico, non c'è dubbio, ma forse vuole comunque veicolare un messaggio serio. Leonardo traccia un confronto tra i decessi legati alla montagna e quelli legati alle cosiddette "stragi del sabato sera". Non sarà che vuole spingerci a riflettere sul fatto che, mentre nessuno si straccia le vesti e urla alla decadenza dei costumi quando qualche alpinista muore, la stessa cosa non accade per le stragi in discoteca? Forse perché l'emotività e il moralismo inquinano troppo facilmente il nostro giudizio?
RispondiEliminaSe mi si permette l'esegesi, devo dire che il post è decisamente ironico anche se forse non si coglie di primo acchito il suo bersaglio. A mio parere il bersaglio potrebbe essere ad un tempo l'idiozia della proibizione e la stupidità del sensazionalismo pseudo giornalistico sulle morti violente.
RispondiEliminaIn quest'ottica tra l'altro molti commenti diventano un pendant straordinario del post, quasi meglio del post che li ha generati.
@Leonardo: secondo me l'ironia sulla montagna non è molto apprezzata, i muntagnin sono permalosi (me compreso)...
RispondiElimina@Morton non sarà che come qualcuno ha già scritto chi uscito da una discoteca fatto di porcherie varie e si schianta a bolide impazzito ha raramente il buon gusto di farlo senza far fuori gente che ha il solo torto di passar di lì?
RispondiEliminapovero leonardo, la notorietà ti ha portato dei commentatori del genere...
RispondiEliminapiccola guida per il commmentatore distratto: visto che la parola "due" nel post è di color mattone e in grassetto? prova a spostarci sopra il mouse. sì, la freccina... hai visto che cambia in un ditino (che sarebbe meglio fosse medio, ma è purtroppo indice)? vuol dire che c'è un link, prova a cliccare. c'è un altro articolo, leggi... si parla forse dei morti per incidenti stradali? No eh? Riprova, sarai più fortunato.
Cazzo
RispondiElimina"negare ai più giovani di noi il piacere di flirtare con la morte ancora un po'?"
RispondiElimina"Educare i giovani a un modo più responsabile di stare assieme"
Va bene, ma cosa c'entra con l'escursionismo/alpinismo? Gli iscritti C.A.I. hanno un'età media di 40 anni, degli escursionisti recuperati dal soccorso alpino solo il 12% ha un'età tra i 21 e i 30 anni...
dati: www.cnsas.it (nelle cifre totali sono considerati anche incidenti non legati all'escursionismo/alpinismo come deltaplano, automobili in dirupi, lavoro, caccia ecc. in cui è intervenuto il soccorso alpino)
Diciamo che i vecchi possono anche andare a sfracellarsi contro una dolomite, per il welfare sono tutti soldi risparmiati. Ma verso i giovani abbiamo delle responsabilità.
RispondiEliminaIn generale sarebbe ora di cominciare a demistificare il narcisismo dell'alpinista che mette a repentaglio la sua vita e quella del prossimo per il gusto di provare delle sensazioni: né più né meno del coglione che va a un rave.
(Però in effetti proibire il lavoro non è un'idea da liquidare troppo sbrigativamente).
Io sono sconvolta da come un sacco di gente non abbia colto l'ironia O.o
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaInfatti! non c'è in linea un coglione che va ai rave o un alpinista narciso che si incazzi? dai su è per sdrammatizzare! ...
RispondiEliminaPropongo la seguente Pubblicità Progresso:
RispondiElimina"Coltiva il lato sano del tuo narcisismo. Non andare in montagna, apri un blog!"
alf
@Leonardo: se si vuol fare dell'ironia va benissimo (sempre tenendo presente la premessa sul muntagnin permaloso), ma dire "In generale sarebbe ora di cominciare a demistificare il narcisismo dell'alpinista che mette a repentaglio la sua vita e quella del prossimo per il gusto di provare delle sensazioni: *né più né meno del coglione che va a un rave*" mi fa pensare che chi sta parlando voglia accendere un flame oppure sappia davvero poco o nulla di montagna e di chi la frequenta, trascurando oltretutto il fatto che, se il numero di persone che partecipano ai rave party fosse lo stesso di quelle che frequentano la montagna, altro che due morti contro quaranta...
RispondiEliminaSe ci pensate una grande quantità di malattie, traumi e malesseri ce li andiamo attivamente a cercare.
RispondiEliminaCibo grasso e zuccherino alla faccia di carie e coronarie
Alcol alla faccia di fegato e cervello
Tabacco con contorno di carcinomi e bronchiti croniche
Droghe con tutto quel che segue
Alpinismo, si casca e ci si rompe
Correre con macchina e moto, stesso discorso
Fare sesso senza protezione, e poi beccarsi un germe
Viaggi in posti pericolosi e farsi sbudellare...
Cosa rimane?
Qua c'è qualcuno che ironizza sulla proibizione del lavoro. Io sinceramente non ci riderei tanto sopra.
RispondiEliminaOk, non farlo.
RispondiEliminaEsiste anche una casistica degli sfigati che cadono giù da una seggiovia?
RispondiEliminaNon vorrei essere l'unica numero 1....magari se c'è anche un numero 2...
Comunque non ho mietuto vittime....mi son sfracellata in solitaria.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaNon so la gente che va ai rave, ma (da ciò che si vede qui) i muntagnin sono probabilmente le persone come meno autoironia do mundo.
RispondiEliminaAndrea
Mah, io spezzerei una lancia a favore della moderazione. In montagna fino a 800 metri, al rave fino alle dieci di sera, lavorare quattro ore alla settimana...
RispondiEliminaLa prima causa di morte in Italia resta sempre e comunque la vita. Nonostante tutte le stronzate che vi raccontate per sentirvi migliori degli altri (che tuttavia lo vedete chi votano , no? E poi vi spazzano via in 5 minuti con la loro Magica Ignoranza).
RispondiEliminaC'è gran confusione!!
RispondiElimina...prendiamoci una pausa con il nostro ultimo post!
Riflessioni di un alpinista narciso:
RispondiElimina“Da ormai parecchi anni mi ritrovo sempre più spesso a predicare agli amici che mi sono vicini l’assoluta necessità di trovare un valido interesse nell’esistenza; un interesse che si contrapponga a quello quasi inutile .. dell’andar sui sassi. Che ci liberi dal vizio di quella droga che da troppi anni ci fa sognare … chiusi nel nostro egoismo, unici abitanti di un pianeta senza problemi sociali, fatto di lisce e sterili pareti … dove per un attimo o per sempre possiamo dimenticare di essere gli abitanti di un mondo colmo di soprusi e ingiustizie, di un mondo dove un abitante su tre vive in uno stato di fame cronica … Per questo penso anche che noi dobbiamo finalmente scendere giù in mezzo agli uomini a lottare con loro … tra gli uomini di tutti i giorni, e che ciò ci aiuti a rendere valida l’esistenza nostra e dei nostri figli…”
Parole prese in prestito, con rispetto, a Guido Rossa. Parole che ho assimilato in gioventù, poi ho scoperto che si possono fare entrambe le cose!
non tenterò l'esegesi di quel che scrive leonardo (capisco a malapena quel che scrivo io), però un paio di cose le direi lo stesso:
RispondiElimina- personalmente sono un po' dispiaciuto quando un alpinista resta secco (gelato?) sul cappadue o un velista in solitaria s'affoga nell'oceano, ma anche un patricdegaiardon si spiaccica col paracadute, ecc. dispiaciuto, ma non è che piango. sapevano tutti di fare una cosa pericolosa, sennò mica si divertivano, quindi... lo stesso per quelli che schiattano ai rave o si beccano l'ergastolo perché provano a contrabbandare droghe varie in paesi con pochissimo senso dell'umorismo...
- ma se un ubriaco, ma anche un coglione qualunque tira sotto una vecchietta, una mamma col passeggino, una coppia sul motorino... ecco questo mi fa incazzare un pochino. per me chi guida ubriaco e viene pescato si dovrebbe accusare di tentato omicidio colposo. in alternativa gli si dovrebbroe strappare le palle, le braccia e la patente (nell'ordine)
- ma lo stesso vale per quelli che tengono armi cariche in casa (e i ragazzini poi ci giocano), ecc.
farsi una canna, ubriacarsi, rincoglionirsi di musica dovrebbe far parte delle scelte individuali, quando si sale in macchina si compie un'infrazione o un reato
ma naturalmente la legge deve stabilire un limite al di sopra e al di sotto dei quali certi comportamenti sono permessi o no: passare la canna al proprio vicino di campeggio non mi pare una cosa grave, se il mio vicino ha un'età adeguata ovviamente, ma lo stesso vale per il calarsi le mutande o vendere alcolici o prestargli la macchina...
ci sono un sacco di cose che in sé non sono giuste né sbagliate, dipende dalle circostanze e dal contesto...
quando rientro dalle ferie sono di una saggezza imbarazzante, neanche jacques la palice...
Ma tu guarda quanti commenti!
RispondiEliminaPensare che da ieri, quando ho letto il post, era rimasta in mente solo la parodia al "bombardamento mediatico"! ...si vede che non sono montagnino e neppure raver.
Grande Leonardo!
post perfetto. il resto è fuffa.
RispondiEliminaRagionamento di femmina primitiva: Mah, continua a non tornarmi una cosa. In genere gli alpinisti che riescono a uscire vivi dal loro narcisismo quotidiano, lasciamo perdere le catastrofi, sono dei gran fighi, splendidi da vedere, e invoglianti da toccare pure quando non sono più ventenni... non so perché, davvero, ma ho idea che questo c'entri con lo sport che fanno. Cas van de Gevel è l'uomo più bello che abbia mai visto e uno a cui mi affiderei se dovessi farmi portare in salvo da qualsiasi posto... (io piccola femmina primitiva), un frequentatore di rave alla fin fine non si fa muscoli e non si sa neppure con certezza quanto conservi del suo cervello (fuffa?, forse si chiama così, non so bene io femmina primitiva)... mah... pessimo investimento per le mie ovaie...
RispondiEliminaLa dama del lago
martedì 8 settembre 2009 11.12.46 IRDT
Quanto conserverà del suo cervello?
RispondiEliminaStando alla classifica del danno delle droghe stilata da LANCET (la più prestigiosa rivista medica del mondo), e considerando che le tipiche "droghe da rave" sono LSD e MDMA, molto più del parlamentare medio, ma anche del tizio della porta accanto che "si fa" solo di vino e sigari.
(riporto classifica sotto)
1) eroina
2) cocaina
3) barbiturici
4) metadone
5) alcol
6) ketamina
7) benzodiazepine
8) anfetamine
9) tabacco
10) bufenorfina
11) canapa
12) solventi
13) 4-MTA
14) LSD
15) Metilfenidato
16) Steroidi
17) GHB
18) Ecstasy/MDMA
Su quali quantità?
RispondiEliminaParagonabili gli effetti di due bicchieri di alcool al giorno con quanto di "droghe da rave"? E se a quelle così insignificanti se ne aggiungono altre? I ravers sono tutti e sempre astemi di ferro?
Ldd
Io non riesco a vedere Lancet liberamente, quindi non ho accesso a tutti i dati dello studio. Ho visto che già l'anno prima Lancet aveva pubblicato articoli dove alcuni ricercatori chiedevano una ripresa degli studi sulle sostanze psichedeliche per solo uso farmaceutico e non ricreativo, il che mostra, a mio giudizio ovviamente, un certo interesse della rivista e della ricerca per l'utilizzo di tali sostanze.
RispondiEliminaDall'agenzia di stampa Associated press e dal quotidiano Guardian che recensiscono lo studio pubblicato su Lancet si capisce che la tabella viene elaborata in questo modo:
1) è uno studio coordinato da David Nutt della Britain's Bristol University (a me ignota, ma non vuol dire). L' équipe ritiene che l'attuale classificazione inglese delle droghe, indicata con livelli di pericolosità ABC, sia insufficiente e scientificamente non abbastanza provata.
2) il gruppo di studio elabora un nuovo sistema di classificazione delle droghe, basato su 3 fattori:
a) la pericolosità per l'utilizzatore
b) la capacità di dare dipendenza
c) l'impatto sociale.
In questo schema alcool e tabacco sono al quinto e nono posto della tabella, l'LSD al quattordicesimo, l'ecstasy al diciottesimo, all'ultimo posto c'è il khat yemenita e al diciannovesimo l'alkyl nitrato, perché almeno nella tabella riportata dall'agenzia di stampa di sostanze ne sono classificate solo venti.
E' un punto di vista scientifico interessante, tanto più che il tutto è problema per natura empirico, ma non mi sembra dire una sola virgola sulla questione danni al cervello. Che è poi una sola parte della questione di cui si parla.
3) la notizia è di due anni fa, personalmente non so se ci siano stati nuovi studi e risultati né se la tabella sia stata proposta ed accettata a livello ufficiale o di ricerca scientifica.
La dama del lago
Ovviamente la mia fonte è qui:
http://www.msnbc.msn.com/id/17760130/
Associated press del 24/3/2007, che riporta proprio la tabella, Guardian il 23 marzo dello stesso anno: http://www.guardian.co.uk/politics/2007/mar/23/constitution.drugsandalcohol
C'è interesse per gli psichedelici perché gli psichedelici sono interessanti.
RispondiEliminaScherzi a parte, LSD, psilocybina (funghetti) e mescalina sono sostanze atossiche e non danno dipendenza, ergo non sono droghe - i rischi sono di tutt'altro ordine, psicologici (eventualmente) e non chimici - e i loro uso medico è largamente documentato (dall'applicazione in psicoterapia alla cura dell'emicrania a grappoli, fino ad applicazioni più "esotiche" come il Good Friday Experiment), solo che quando nel 1966 l'LSD venne reso illegale, posto arbitrariamente nel calderone delle "droghe", le cliniche che ci lavoravano chiusero bottega e la ricerca si fermò. Oggi molti ricercatori, in Svizzera, Inghilterra ed America, e un'organizzazione, la MAPS, stanno coraggiosamente cercando di riprendere quanto interrotto (secondo guru della psicoterapia come Grof, l'uso di psichedelici in terapia permetteva di risparmiare mesi di "avvicinamento" al paziente), contando sul fatto che di hippy in vista non ce ne sono poi molti e la politica si è notevolmente raffreddata. Nel 2006 e nel 2008 a Basilea si è svolto un forum mondiale per fare il punto sullo stato delle cose, e sempre nel 2008 in Svizzera è partito un progetto pilota per la somministrazione controllata di LSD.
La riscoperta dell'acido come farmaco e come strumento di ricerca intellettuale e spirituale è d'altronde sempre stato l'obiettivo del suo scopritore Albert Hofmann, che mal digerì la popolarizzazione della sostanza operata da Timothy Leary e Ken Kesey, e men che meno la sua collocazione nel generico settore delle "droghe".
@damadellago: la "questione danni al cervello" è mera disinformazione. È appurato che gli psichedelici non causano danni al cervello, e anche l'ecstasy (MDMA) che tanto piace ai giornalisti allarmisti non "danneggia il cervello", bensì causa una temporanea diminuzione della serotonina (che il cervello recupera naturalmente in 40-90 giorni), di per sé non pericolosa, se non fosse che l'uso a intervalli più brevi dei suddetti 40-90 giorni fa sì che la serotonina non si riformi mai del tutto, e scendi scendi spuntano le psicosi o fenomeni depressivi.
RispondiEliminaLe uniche droghe tra quelle popolari che tecnicamente "danneggiano il cervello" (ovvero sono neurotossiche) sono alcol e cocaina.
Hai perfettamente ragione sull'alcol, infatti ai rave scorrono birra e vino a fiumi, e a volte superalcolici, e ciò è molto pericoloso perché il mix alcol-MDMA provoca surriscaldamento e rischio di congestioni (anche fatali) e collassi.
Concordo con tutto il dscorso iniziale dell'articolo.
RispondiEliminaAnche finita l'adolescenza e tuttora mi rendo conto di essere passato da sotto un treno e per puro caso di non esserci rimasto sotto con tutte le cazzate che facevo.
Ma la conclusione dell'articolo non ha senso. Non è con il proibizionismo assoluto che si risolvono i problemi, ma con modelli di società diversi e alcune limitazioni (da fare rispettare in modo ferreo però) che diano solo un indirizzo.
"E' appurato" è un po' poco.
RispondiElimina"E' appurato che la masturbazione rende ciechi", si scriveva persino nei trattati di medicina un secolo fa. Era una società più (o diversamente) sessuofobica.
Ci sono studi sull'uso medico degli allucinogeni, certo (cosa ancora diversa dalla "ricerca intellettuale" o dall'uso ludico reiterato). Questo vuol dire che "è appurato" che non hanno assolutamente mai controindicazioni fisiche sul cervello?
Mmmhh.
La dama del lago