(An English version)
Con tanto affetto
Buonasera, chi scrive queste righe non è il solito autore del blog Leonardo, bensì Silvio Berlusconi. Cioè io. Sì, sono Silvio.
Prevedo la vostra domanda: come fa Berlusconi ad avere accesso al blog Leonardo? Esattamente nello stesso modo in cui ho avuto accesso ai lotti di Milano2, a Telemilano, a certi fondi che poi sono diventati la Fininvest, alla Mediaset, alla Rai, alla Telecom, a tutto quanto: omissis. Rassegnatevi, probabilmente ho anche la password del vostro blog. Salvo che scrivere sul vostro blog non è divertente. Neanche su Leonardo non è che ci venga così spesso. A volte di notte mi intrufolo negli articoli già scritti, storpio un congiuntivo qua, piazzo un accento sbagliato là, ciò è meglio del sesso.
Stasera però ho deciso di scrivervi una letterina perché vi stimo, cari lettori di Leonardo, e vorrei spiegarvi meglio cosa sta succedendo. Tutta questa fregola procedurale degli ultimi giorni, vi dirò la verità, mi ha un po' colpito. A leggere un po' in giro si direbbe che io abbia fatto un golpe. Il che ci starebbe anche, salvo che l'ho fatto più o meno vent'anni fa. Devo rifarvi il riassunto? Ho occupato una posizione dominante nell'etere televisivo e soprattutto nel mercato della pubblicità audiovisiva; poi ho creato un partito e ho usato tv e giornali per farmi pubblicità, pompando emergenze farlocche come la criminalità. Quando c'erano problemi pagavo chi c'era da pagare, oppure stiracchiavo il processo fino alla proscrizione. Non si contano gli abusi che ho praticato, eppure tutto questo nel giro di una settimana sta passando in secondo piano, rispetto al crimine che avrei commesso, emanando... udite udite... un decreto attuativo. Golpe!
Ma ci siete con la testa?
Ma vi rendete conto che io vi sto fottendo da anni, e che continuerò a farlo? Vi ho rubato l'etere, vi ho rubato l'immaginario, ho preso i vostri sogni e li ho bombati di silicone; vi ho preso i giornali, la scuola, la ricerca! Vi ho succhiato l'anima! E continuerò, perché è divertente! Ma voi vi lamentate perché entrando non mi sono messo le pattine. Poi sareste quelli intelligenti, voi.
Ma sul serio pensate che io quella leggina l'abbia fatta scrivere perché voglio vincere ad ogni costo? Io? Ad ogni costo? Vincere cosa, le amministrative? Io sono il Presidente del Milan, ho messo insieme cinque champions e tre intercontinentali, secondo voi m'interessa un buon piazzamento in Mitropa? Non-me-ne-può-fregar-di-meno delle Amministrative, è chiaro? Anzi, volete sapere la verità? Ci terrei che le vincesse il Pd. Non tutte, ma un bel po'. In effetti sto facendo sponda con Pierluigi.
È un brav'uomo il Pierluigi, abbiamo lo stesso segno zodiacale. Ma soprattutto in questa fase abbiamo interessi in comune. Lui deve dimostrare di saper tirare quella zattera della Medusa che è il Pd (s'intende che in Italia può sopravvivere soltanto l'opposizione che io lascio sopravvivere, ok?) Io per conto mio devo sistemare tutta una serie di beghe interne, purgare il partito, avvelenare i pozzi a Fini, questo genere di cose. Per cui figuratevi se mi può interessare la vittoria della Polverini. A me. La Polverini. Finiana, sindacalista e racchia – ma per chi m'avete preso? Guardate, se fosse per me darei una mano anche a Penati, anche se contro CL a Milano l'è dura. Ma se cascasse il Robertino con tutto il Pirellone, io non ci spenderei nemmeno una lacrima, state pur tranquilli. Quelli devono capire chi comanda, cioè io. Son convinti di poter fare a meno di me da un momento all'altro – di avere la loro rete alternativa coi vescovi, le ausl, la compagnia, le opere... potessi stenderli con un colpo solo, ma credete che non lo farei? Però devo agire con discrezione. Comunque più di così per Penati non posso fare.
Perché, vi chiederete, cos'ho fatto per Penati... Ma insomma, su. L'ho rimesso in gara, col decreto. Adesso sì che può vincere, se siete abbastanza incazzati con me da andare a votarlo. Prima no. Non si può vincere a tavolino in politica, fidatevi. Ma avete capito com'è fatta l'Italia? Vabbè, vi spiego. Ci sono venti regioni. I presidenti delle Regioni contano un sacco. Ma solo se vanno d'accordo coi presidenti delle Province e coi sindaci dei capoluoghi importanti – sennò ciccia, restano chiusi nel palazzo cinque anni a deliberare a vuoto. Adesso voi immaginatevi Penati presidente della Lombardia a tavolino. Gli viene in mente – non so – di riorganizzare le ausl. Va a parlarne con chi, con la Moratti? Gli ride in faccia la Letizia, al Penati. Uè, Penati, cos'è che vuoi fare? Per conto di chi? Me m'ha eletto il popolo sovrano, e te? Vuoi che ne parliamo in una stanza io te e Podestà? Tempo sprecato, non trovi? Da' retta, torna al Pirellone a guardare il tramonto.
Adesso non crediate che io non capisca il discorso procedure. Lo so che sono importanti. Ma c'è anche la sostanza, e la sostanza è che se lasciate il Penati per cinque anni su una poltrona inutile, si deprime lui e vi deprimete anche voi. E io non ve lo posso permettere, sapete? Ho bisogno anche di voi. Ho bisogno di un nemico scattante, che ogni tanto minacci di vincere qualche elezione seria – giusto le amministrative, perché le altre elezioni m'interessano. Scusate, eh! Se le veline e le odontotecniche preferiscono andare a Bruxelles piuttosto che nel Consiglio Comunale di Abbiategrasso. Comunque, se non vincete ogni tanto, il corpo elettorale mi s'ammoscia. Ho bisogno del Pericolo Rosso da sventolare ogni tanto ai miei elettori. C'è bisogno di spiegarvelo? Evidentemente sì.
Allora, la situazione prima di venerdì era questa: senza decreto, la Bonini e il Penati avrebbero avuto le loro vittorie di Pirro. I miei uomini si sarebbero messi a urlare in tutti i giornali e i telegiornali che al popolo era stato tolto un diritto (per una volta magari non avevano neanche torto. Gli togliete un diritto per un timbro?) A voi sarebbe venuta la depressione due ore dopo i festeggiamenti. Lo sapete perché? Perché voi è da anni che sapete di vivere in un regime. Non fate che ripetere, regime!, regime!, regime! Siamo all'ottocentesimo posto per il rispetto dei diritti di sarcazzo. Molto bene. Ma poi dovevate spiegare ai francesi o ai tedeschi che razza di regime sia quello dove vi lasciano vincere elezioni a tavolino per una questione di firme e timbri. Vi rendete conto? Senza questo decreto, sareste rimasti senza argomenti! E vi lamentate pure.
Pensate che io stia giocando sporco? Ma voi non avete nemmeno idea... ma credete che i vostri uomini siano immacolati? Pierluigi? Di Pietro? Sentite, ma avete idea di che mercato ci sia intorno alla composizione delle liste? I radicali – il più pulito c'ha la rogna – hanno fatto presente che le firme di Formigoni erano state autenticate prima che la lista fosse chiusa. Scandalo! Come no! Allora, se io avessi voluto veramente giocare sporco, avrei fatto così: prima vi lasciavo vincere a tavolino, poi un bel ricorso. Dieci, cento bei ricorsi... Andiamo a vedere quante autentiche hanno il timbro giusto con la data giusta, dai, andiamo. Andiamo da Di Pietro. Ehi, a proposito, se a Bologna Errani vince il terzo mandato cosa succede? Perché eh, c'è una legge che dice che non si può, cosa faccio? Non la impugno? Potete impugnarle solo voi? Andiamo a vedere i Radicali, su – quelli che nel 1994 per raccogliere le firme di un referendum si fecero votare una proroga su misura? Ma non capite che quelli conoscono il regolamento a menadito perché sono anni che lo fottono da dietro e da davanti? E voi vi fate dare lezioni di procedura dai... Radicali? Da Miss Disobbediente Civile Bonino? Dove per disobbedienza civile s'intende soltanto disobbedire alle leggi che non piacciono alla Bonino; se a un Berlusconi salta il ticchio di interpretare a modo suo una normativa elettorale un po' ambigua... scandalo! Però poi pretendete di vivere sotto un regime. Allora, decidetevi: se è un regime potrò ben interpretare le normative come mi va. Mi sembra il minimo. Se è un regime dovete rovesciarmi, altro che attaccarvi alle procedure. Pinochet non l'hanno mica sollevato perché si era sbagliato coi timbri.
Lo so che non mi rovescerete mai. È questo il bello. Siete meravigliosi gattini che affilano le unghiette sulla Costituzione. Quanto vi riempie quella Costituzione, è una cosa incredible. Io vi fotto i figli e voi vi lamentate perché non ho usato un timbro tondo. Allora torno a fottervi il cane a voi a fiaccolare perché sulla firma mancava l'autentica. E poi pensate che l'anomalia sia io. Io sono quello che dà un senso alla vostra vita, altroché. Adesso è tutto ok, non capite? Ho fatto la leggina cattiva cattiva e voi potete iscrivervi al gruppo su facebook anti-leggina cattiva cattiva. Se esce il sole potete pure uscire in piazza. A lamentarvi con me? No, macché, ve la prenderete col vecchietto. Siete adorabili. Secondo voi il vecchietto doveva trovare una manifesta incostituzionalità in un decreto attuativo. Ma lo capite che ci sono i giudici per questo? Ovviamente loro me la casseranno. Ovviamente io griderò ai miei elettori che è tutto un complotto dei giudici contro di me. Sono tutti schemi lungamente riprovati in allenamento, dovreste saperli a memoria, ormai. Ma ogni volta che vi fotto, come dire, sembra sempre la prima volta.
Forse è per quello che non riesco a stancarmene.
Grazie per l'attenzione,
Vostro
SB.
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la solita standing ovation.
RispondiEliminaleggendo i tuoi post mi torna spesso alla mente la più temuta :-) delle domande del test minnesota che si faceva ai 3 giorni: "pensi che qualcuno ti rubi i pensieri?"
Ora conosco la risposta: "sì e li esprime infinitamente meglio"
Sì e no.
RispondiEliminaIntendiamoci lui lo sa bene che i voti delle regionali (come delle europee) sono voti in libera uscita, alle politiche torneranno a casina. Però je rode.
C'ha asfissiato per mesi con i sondaggi che lo davano come il più amato dagli italiani da 150 anni, essere smentito platealmente non gli piacerebbe.
Perchè prima voleva vincere grazie alla paura dei comunisti, ma ora vorrebbe vincere perchè finalmente (senza Casini e con Fini impedito di nuocere) ci ha dimostrato che è er mejo governante che si sia mai visto, ci crede, lui.
Se dopo 2 anni di governissimo del fare perde...che figura! Dovrebbe riattaccarsi ai comunisti.
Che poi del pasticcio liste gli freghi poco può invece esser vero: vuoi mettere la soddisfazione di gridare per mesi che i giudici stalinisti han fatto un golpe ai suoi danni che giusto solo da sola la six può vincere? Se poi si leva di torno Formigoni e Polverini quasi quasi ci mette la firma.
Commovente, e terribilmente vero.
RispondiEliminaCaro Silvio, so che tu lo credi, ma non è vero. Non ce l'hai fatta a rubarmi l'immaginario, i sogni, e bombarli di silicone. È solo una tua illusione, per mantenere la quale ricorri a squallidi mezzucci. È proprio per questo che mi incazzo quando fai una legge incostituzionale.
RispondiEliminaGame, set, match.
RispondiEliminaUn post che spiega vent'anni di politica in italia.
Stavolta non sono d'accordo. Il discorso avrebbe senso se, fino a ieri, si era stati zitti davanti a tutto e solo oggi si contesta. Allora ha senso dire, vi ho siliconato i sogni e voi ve la prendete per un timbro. Ma questa del decreto non è altro che un ulteriore cazzotto che ci arriva e dal quale cerchiamo di proteggerci.
RispondiEliminaE' un po' come se uno di piglia a calci sugli stinchi, e poi ti tira un cazzotto in faccia. Mentre tu ti difendi dal cazzotto non è che ti si può dire, il vero problema sono gli stinchi.
E poi non è così raffinato. A noi ci piace immaginarlo così diabolicamente macchiavellico, perché in qualche modo rende più grandiosa la nostra sconfitta. La realtà è che è un piccolo bauscia di provincia e che piace a tantissimi italiani (ma non la maggioranza, occhio). Lo so, è brutto pensare di venir sconfitti da uno non particolarmente raffinato e intelligente, ma solo dal furbetto del quartierino. Ma tant'è.
Allargando il tuo discorso si potrebbe dire che lui continua a corrompere ed evadere il fisco solo perché in questo modo la magistratura continua a indagare su di lui e lui può agitare il pericolo dei giudici rossi. Si potrebbe dire, tanto è ricco e potente a sufficienza, non ne avrebbe più bisogno, lo fa solo per crearsi dei nemici. Invece no, la fa perché è ottuso e avido come tutti quelli come lui.
E poi lui non è solo lui. Lui è anche un partito fatto da banditi da quattro soldi che hanno il disperato bisogno di piazzare amici e complici in posti dai quali possono avere accesso a soldi pubblici. Essere esclusi da un elezioni, perderla addirittura, per tutto l'apparato vuol dire una perdita di clientele. E in cima alla piramide delle clientele ci sta lui.
Grande Leonardo.
RispondiEliminaL'integralismo formalista di questi giorni mi ricorda gli interisti che rivendicano il merito della loro squadra nella vittoria dello scudetto 2005-06 ("E che cazzo siamo arrivati quarti! I più forti tra gli onesti!").
A Berlusconi va bene perdere, anche perché mica può sempre presentarsi come quello con il consenso oltre il 70%, ma ancora in aumento.
Non è un tipo di propaganda che si può sostenere ad oltranza: si gonfia il petto sì, ma qualche volta si deve anche espirare.
C'è il momento per rompere le righe e quello per stringere i ranghi (cari a Feltri, sempre lieto di fare il lavoro sporco). Il tempo per il tira e quello per il molla. E quando si molla è sempre colpa di chi non è abbastanza obbediente al padrone.
E adesso facciamo una bella manifestazione, per far la figura di quelli che vogliono gareggiare da soli. Caro Silvio, tu vuoi perdere, ma contro di noi è dura.
Ora ho capito la strategia di Silvio, doveva spiegarmela lui. Non come quel Leonardo che va a spiegarla sull'Unità.
RispondiElimina(ma se Silvio scrive su Leonardo e Leonardo scrive sull'Unità, allora Silvio potrebbe scrivere sull'Unità.. boh? non voglio saperlo)
Bellissimo pezzo.
RispondiEliminaTi piace pensarti diabolico, eh Silvio? Invece se puoi fare quello che fai è solo per la pusillanimità di molti tuoi connazionali e di quei poveracci del PD che tu chiami comunisti. Se quelli avessero avuto un po' più di coraggio e di buonsenso, se vessero fatto le leggi che andavano fatte in materia di monopoli e televisioni, oggi tu saresti solo un brutto ricordo. I sogni non me li hai nè rubati nè siliconati, e il tuo immaginario mi dà il voltastomaco. Da prima che esistesse Facebook.
RispondiEliminaMi piace il post. Ma mi piace parecchio anche quello che ha scritto Pietro qui sopra. Se non ti offendi, mi piace quasi di più.
RispondiEliminaurca, che angoscia. condiviso su facebook, se non ti spiace (così magari condivido anche l'angoscia)
RispondiEliminaFantastico! Veramente eccezionale, sei un grande1
RispondiEliminaIl post e' magistrale, ma stavolta a me i pensieri me li ruba lo scorfano.
RispondiEliminagrandissimo post!
RispondiEliminaRicorda certi testi guzzantiani d'annata (Guzzanti figlio, ovviamente), recitato da un serafico Luttazzi (immaginati mentre dice "siete adorabili" con quel suo tono da presa per il c*lo). Perche' non mandi qualche pezzo alla Dandini? Avresti piu' speranze di quanto pensi.
RispondiEliminaE ovviamente su multi punti hai ragione, Silvio e' frutto del crollo della sinistra tanto quanto del trionfo del capitalismo mafioso, ma onestamente se il messaggio non e' passato dopo 15 anni, probabilmente non passera' mai.
Post bellissimo, un'interpretazione di Berlusconi e del Berlusconismo che fa molto riflettere: è vero, dopo tutto quello che ha fatto prendersela con lui per un bollo che manca o per un decretino del suo galoppino non ha molto senso, però mi viene in mente che neache Al Capone, dopo tutto quello che aveva fatto a Chicago, alla fine finì dentro per evasione fiscale. Forse la fine di Berlusconi passa per qualcosa di talmente marginale che nemmeno lo immaginiamo, magari anche attraverso il panino di uno dei suoi tirapiedi, chissà...
RispondiEliminaQuesta di Al Capone e del fisco a proposito di Berlusconi mi esce dalle orecchie. Il problema è che in America per evasione fiscale andavi in galera, mentre qui se i finiani o CL perdono le amministrative Berlusconi ha tutto da guadagnarci. Ma lo leggete, Leonardo ?
RispondiEliminaBellissimo post. Sono completamente d'accordo. Tutto questo stracciarsi le vesti per un decreto tutto sommato 'giusto', o almeno non cosi' scandaloso, quando ben altri sono i problemi. E poi un po' di onesta' in piu' del Berlusca non guasterebbe: vogliamo davvero che la destra non possa votare? e per cavilli burocratici? non e' che vogliamo davvero vincere facile? e cosa servirebbe? a governare con il 20% dei consensi?
RispondiEliminaBello e triste allo stesso tempo.
RispondiEliminaGovernare senza il consenso? Il consenso arriva grazie al potere. Appena la nuova Giunta regionale appena insediata sostituirà tutti i primari e tutti i dirigenti, saranno poi gli ex padroni a presentarsi con il cappello in mano supplicando posti e appalti.
RispondiEliminaBello. Grazie Re Silvio I per averci spiegato la tua strategia.
RispondiEliminaMiao miao *affila le unghie sulla Costituzione*
credo che molti stiano sottovalutando di gran lunga l'effettivo contenuto del DL, guardate che e` sensibilmente peggio di quanto si pensi in giro e di "formale" non c'e` un accidente di niente. Leggere il testo con qualcuno in grado di comprendere il "legalese" fa inorridire ve lo garantisco.
RispondiEliminaDiceva Flaiano (più o meno) il fascismo è formato da coloro che lo amano e da coloro che lo osteggiano….Ecco perchè non andiamo da nessuna parte.Perchè solo ora il PD urla e strepita,si illudeva di aver a che fare con una mammoletta di prato? E perchè far fuori dal Parlamento le altre forze di sinistra, invece di far quadrato? E perchè preferire un Pannella che vuol solo alzare un poco il suo share di voti e parla male di tutti? E perchè questa lotta intestina con DP, che pure ha i suoi difetti? E perchè non escogitare ogni possibile forma di lotta, un mucchio di sassolini di buttare nelle scarpe di questi manigoldi? Ed infine perchè non saper guardare al di là del proprio naso?
RispondiEliminaQuanti ce ne erano sere fa a manifestare contro la chiusura di alcune trasmissioni televisive, le uniche che danno informazione che non sia di regime(tranne Vespa,e vabbè)?PDL e PD più che antagonisti sembrano alleati…nel condurci in fondo al burrone!
«Tirannide indistintamente appellar si debbe ogni qualunque governo in cui chi è preposto all'esecuzione delle leggi può farle, distruggerle, interpretarle, impedirle, sospenderle o anche soltanto eluderle con sicurezza di impunità. E quindi o questo infrangileggi sia ereditario o elettivo, usurpatore o legittimo, uomo buono o tristo, uno o molti, ad ogni modo, chiunque ha una forza effettiva che basti a ciò fare è tiranno, ogni società che lo ammetta è tirannide, ogni popolo che lo sopporta è schiavo.»
RispondiEliminaVittorio Alfieri, Della Tirannide (1777)
Con antenati di tal caratura potevamo essere un grande popolo, e invece...
eccezionale, e purtroppo vero.
RispondiEliminaAl livello di cugghiuni e business...
Ciao Leonardo,
RispondiEliminasono un italiano all'estero, ma seguo comunque le vicende italiche e ti leggo sempre con piacere.
Oltre a concordare pienamente con il tuo articolo, non posso esimermi dal notare come questa telenovela, francamente ridicola e irrilevante, abbia completamente monopolizzato l'attenzione dei media quando ci sono scandali e problemi estremamente piu' gravi. Mi limito a citare quelli che riguardano direttamete l'Italia, non i destini di Plutone.
Lo scandalo Bertolaso, lo scandalo del ricilaggio di denaro sporco di Fastweb (non voglio nemmeno provare a mettere in relazione allo scudo fiscale), attacchi speculativi all'euro, crollo del PIL.
A parte il primo evento, di cui si e' parlato solo per la dimensione sessuale, delle altre cose, che non involvono donne, non interessa niente a nessuno.
Ma vie di uscita da questo 'Beautiful' permanente, ce ne sono secondo te?
Quando sarà Berlusconi a raccontare questa storia, sarà finita, nel bene e nel male, un'epoca.
RispondiEliminaMassimo: secondo me i problemi pur gravi che hai elencato sono tutti nettamente meno importanti del caso di questi ultimi giorni. Il DL "salvaliste" e` un abuso di potere allucinante, non una semplice distrazione, e a parte i deliri "formali" in esso contenuti pensare che il presidente della repubblica abbia avallato quella formula di "interpretazione autentica" fa gelare il sangue nelle vene. L'approvazione di questo DL ha di fatto legittimato il governo a mettere mano a questioni di carattere elettorale per decreto e a stravolgere il concetto di "interpretazione" a suo piacimento, siamo *assai* piu` nella merda di prima.
RispondiEliminaPiù che pensiero ed immaginazione quello che mi è stato tolto è la capacità di giudicare le decisioni, gli scandali, i retroscena, le dichiarazioni, in modo puramente interpretativo. Mi spiego meglio. Non mi fido mai. Prendiamo per esempio l'ultimo scandalo delle liste elettorali. Berlusconi c'è o ci fa? Lo sta facendo apposta per andare contro la Polverini oppure ha studiato il tutto per poter fare la manifestazione di protesta contro le decisioni, tutte a suo sfavore? Semplicemente questo, mi ha tolto il senso delle sue decisioni (ammesso che ci sia) che sono sempre tutto e il suo contrario. Così come quelle del Pd, of course...
RispondiEliminaSaluti,
diaVolik
Ti odio e mi odio. Con profonda stima.
RispondiEliminaCribbio! lo giuro sulla testa dei miei figli, sei davvero bravo!
RispondiElimina@ tore: dici? Io vedo la questione in maniera diversa. Secondo me si tratta di una pura resa di conti interna tra finiani e berluscones che e' stata pubblicizzata quando qualcuno si e' 'dimenticato' di consegnare le firme in tempo.
RispondiEliminaSenza fare dietrologie pero', nonostante ogni interpretazione sarebbe abbastanza assurdo andare a votare senza una parte in causa.
Adottando un atteggiamento molto pragmatico, penso che invece che stracciarsi le vesti per il golpe, attaccare Napolitano e altre cose che fanno tanto rumore ma non cambiano assolutamente nulla, si dovrebbero usare questi argomenti contro di loro in campagna elettorale. Sono molto curioso di vedere quale sara' il risultato.
Per finire, ognuno dei casi che ho citato secondo me ha un'importanza molto superiore all'abuso che puo' essere stato praticato in questa circostanza.
Ok lo strappo costituzionale, velato o meno, ma concentrarsi su queste questioni da poco conto mentre l'euro e' sotto attacco da parte della finanza internazionale, tutta la protezione civile si e' rivelata un gigantesco schema clientelare, e' stata messa in piedi una struttura transnazionale per il riciclaggio di capitali mafiosi... un decimo di ognuna di queste cose vale dieci Polverini.
E Berlusconi riesce esattamente nel suo intento se tu credi che la questione Polverini-Formigoni sia piu' importante.
Si sentiva la mancanza della tua lettura, Leonardo. Insieme alle altre va a comporre un quadro abbastanza complesso, ma non quanto la vicenda. Il fatto è che S.B. è un furbo, ed è molto difficile riprodurre linearmente il pensiero di un furbo, tanto più quanto si è intelligenti (ma non furbi). Il furbo ha qualcosa di apparentemente ferino che sfugge all'analisi.
RispondiEliminaBel tentativo comunque.
Gianni Letta
Meritiamo questo, tutto vero in questa italietta meritiamo quello che abbiamo scelto.
RispondiEliminaAnzi avete scelto....Io mi sono dissociato gia' 20 anni fa rinunciando alla cittadinanza ITALIANA (italiana)...solo perche come detto da post precedente Ti ODIO e mi ODIO.
Con profonda vergogna ....
Un ex italiano.
Leonardo è sempre un piacere leggerti, tuttavia
RispondiElimina1) non credo che a nessuno piacerebbe davvero vincere a tavolino, quel che urta soprattutto sono le esibizioni di forza e quel che si pretenderebbe sarebbe semplicemente questo:
http://www.novamag.it/2010/03/09/il-premier-chiede-scusa-million-sorry-baby/
2) col vecchietto ce la si prende perché non ha avuto le palle di fare chiaramente presente ciò di cui sopra e poi anche perhé, tra l'altro, se abbiamo tuttora Silvio tra le palle è pure merito suo:
http://www.youtube.com/watch?v=2StAKAlrU5k
Detto questo ripeto che leggerti è sempre una goduria, indipendentemente dalle eventuali obiezioni.
(e speriamo che blogspot mi prenda i link)
Uno strappo costituzionale non è una cosa di poco conto.
RispondiElimina1) berlusconi è cresciuto sugli "strappi" legali, erano sempre di poco conto, dopotutto. Conseguenze (alcune) è diventato sempre più potente e le leggi sempre più "di poco conto", tutte, specie se vanno contro i nostri interessi...
2) la magistratura va ridimensionata, va tolta l'obbligatorietà dell'azione penale, per cominciare - roba di poco conto, con l'attacco all'euro - il parlamento pure, deve solo ratificare i disegni di legge del governo. Domandina: dopo queste piccole modifiche di poco conto alla divisione dei poteri in Italia chi resterà a decidere, fare, decretare e mandarci a combattere? Eh? Ma via, c'è l'attacco all'euro, son solo regolamenti di conti in casa pdl teniamocene fuori che poi saremo noi ad approfittarne se litigano si indeboliscono... ah sì?
La dama del lago
la verita' è che abbiamo sbagliato(purtroppo) una volta,la mira e il bersaglio sono stati errati ,loro se ne sono accorti e adesso è piu difficile.Cio' non toglie che ci riproveremo e VI libereremo da questa feccia immonda.I topi si affretteranno a correre in senso contrario, a cercare altre strade,altre viene di fuga e di rimescolamento ,cosi' il circo politico ricomincera' con altri attori-Nel frattempo noi avremo avuto modo di riprenderci cio che lui e la sua famiglia ci hanno rubato negli ultimi ventanni.
RispondiEliminap.s. abbiamo gia' cominciato e riprenderci cio' che ERA nostro.
Dama, ora non esageriamo. Lo 'strappo' costituzionale e' stato dichiarato da qualcuno, ma non e' effettivamente avvenuto, a meno che non riescano a denunciare Napolitano per attentato alla Costituzione.
RispondiEliminaL'attacco alla magistratura sta avvenendo da 15 anni, visto che il giudiziario e' l'unico potere non ancora pienamente nelle mani di Berlusconi (esecutivo e legislativo lo sono pienamente o quasi).
Il mio punto e' che curiosamente la stampa dia un'importanza eccessiva a questa faccenda, quando probabilmente ci sono molte altre cose che hanno effetti molto piu' tangibili sulla vita delle persone. Ma queste cose vengono solo citate episodicamente, con ben pochi reali approfondimenti, dalla stampa mainstream.
Mentre pagine e pagine (non oso immaginare in TV) vengono scritte sulla lista Polverini.
Massimo: guarda per me non e` stato detto niente di eccessivo su questa vicenda, non si tratta di pensare alla Polverini o a Formigoni ma a un attacco ad alcuni dei principi fondamentali che in qualche modo reggono la baracca. E me la prendo con Napolitano perche` questo attacco lo supporta attivamente: cos'e` sta roba http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Notizia&key=5627 ? Hallo? Nel momento in cui lo stato e` completamente asservito a interessi personali o mafiosi siamo al medioevo, poi ok ci sono anche altri problemi ma uno stato sano in qualche maniera li affronta, cosi` invece e` lo stato stesso ad essere un problema avallando soprusi e ingiustizie.
RispondiEliminaA parte che il decreto attuativo non è un decreto attuativo ma un decreto-legge (cioè una potenziale legge, se verrà convertito) interpretativo. E a parte che la legge elettorale non era assolutamente ambigua, almeno nelle parti "interpretate". Magari era ingiusta, poco fuzionale, antiquata, e allora andava riformata prima delle elezioni, ma non andava assolutamente toccata mentre il meccanismo elettorale era già in moto e ben in mezzo al guado. A parte quindi che non solo sono state cambiate le regole (stupide quanto vuoi, ma regole ritenute sostanziali da anni) in corso di gara ma si è anche cercato di gabbarci tutti come bambini delle elementari facendo finta che le cose abbiano un altro nome (come il dentista di quando ero piccolo che mi diceva "su, dai, non fare storie, questo non è mica un trapano, è uno spazzolino!". E io già allora gli dicevo "ma quale spazzolino? Ma se ha la punta che gira e ti buca i denti!").
RispondiEliminaA parte tutto questo, che è frutto di mia pignoleria e che oggettivamente c'entra fino a un certo punto con quello che segue.
C'è una cosa che non capisco.
Anzi, forse la capisco, perchè Leonardo l'ha già spiegata in altri post e artcoli, ma non la condivido.
L'idea sarebbe che tutto questo casino per il quale tanto ci affanniamo in realtà farebbe parte di un ampio disegno diabolico di cui non cogliamo l'insieme e quindi reagiamo nel modo sbagliato diventando pedine inconsapevoli di un gioco al quale ci illudiamo di opporci.
Però mi pare un'idea poco fondata e poco producente.
Poco fondata perchè non credo alle teorie dei "grandi vecchi". Mi rendo conto che crederci o non crederci è un po' un atto di fede, perchè per confermare o confutare questa teoria bisognerebbe spaccare la testa di un grande vecchio, vedere cosa c'è dentro e scoprire se veramente lui aveva previsto tutto e pianificato ogni cosa. Però mi pare poco probabile che in un sistema così pieno di variabili come un'intera nazione un grande vecchio, per quanta intuizione, genio, consulenti, collaboratori possa avere, sia in grado di fare macchinazioni efficaci sulla lunga distanza. Però è molto consolatorio pensarlo, perchè costituisce una spiegazione semplice.
Non credo che Berlusconi sia un grande vecchio. Credo che sia uno che ha i mezzi e forse le capacità per cercare di volgere a proprio favore, nel breve termine, le situazioni di crisi che gli si presentano, e anche per incassare e digerire un bel po' di batoste prima di essere messo al tappeto. Credo che sia questo che l'ha portato dove è ora, e non l'attuazione di un lungo piano macchiavellico.
Quindi (e qui vengo all'utilità della prospettiva) credo che chi ritiene che Berlusconi (inteso come figura politica, come personaggio, come elemento del sistema, e non come persona) non sia un bene per il Paese non debba cercare di capire quale sia il "grande piano", ma debba cercare di opporsi ad ogni occasione. Perchè e dai e dai, prima o poi si creerà una crisi dalla quale Berlusconi non riuscirà a tirarsi fuori.
L'alternativa, visto che contro un grande vecchio ci vuole un altro grande vecchio, e visto che noi grandi vecchi certamente non siamo, mi pare che sia rassegnarsi e rodersi il fegato in silenzio
Io sono senza parole! Ma non per l' integralismo formalista (come dici tu) ma per non capire dove sta il problema! A me (e anche a Silvio) non interessa sapere chi vince o chi perde...lui anche in questo caso ha dimostrato la solita arroganza, il solito non rispetto di regole e leggi e vuole girare la frittata a suo vantaggio! Hanno fatto un golpe, che ti piaccia o meno dal punto di vista del diritto, costituzionale, pubblico e amministrativo. Che ti piaccia o no è cosi! Chi mastica il diritto davvero (non basta fare esami di legge, bisogna anche ricordarsi di alcuni capisaldi della nostra democrazia) lo sa ed è preoccupato perchè se alzi l'asticella una volta niente vieterà di alzarla ancora un'altra volta. Tipo, si fanno le elezioni (amministrative ma supponiamo quelle politiche), perde B per esempio e lui decide dall'alto con decreto interpetrativo siglato dal Presidente della Repubblica che i voti del Pdl valgono doppi e quindi bisogna ricontare tutto! Chi vuoi che dice "ma non funziona cosi!"? Tanto il rispetto delle regole, i pasticci istituzionali sono diventati una prassi...cosa vuoi che importi alla gente che peso hanno i voti? Se poi decidiamo di vivere in una anarchia dove le regole cambiano di giorno in giorno secondo gli umori del potente di turno...vabbene anche cosi...non prendiamocela per una regola burocratica! Tanto domani cambierà!
RispondiEliminaSei un grande.
RispondiEliminaQuesto post è l'emblema di quella che chiamo la mentalità ademocratica degli Italiani, di cui dimostri di essere un esempio eloquente. Amen a te e a tutti i commentatori che ti fanno lodi sperticate!
RispondiEliminaQuesta disputa tra forma e sostanza è grottesca.
RispondiEliminaNumerose correzioni di scritti di matematica e fisica mi hanno mostrato come la reazione standard tra coloro che pervengono ad un risultato sbagliato consista nel sostenere che non di errore s'era trattato, ma di semplice svista - e qui di solito mi immagino Bethe ad Alamogordo, mentre l'intera atmosfrea terrestre prende fuoco, che si giustifica con Oppenheimer dicendo d'aver solo dimenticato un segno...
Come fa notare il buon malvino, nel caso in questione è stato promulgato un atto legislativo che recita: "la regolarità della autenticazione delle firme non è inficiata dalla presenza di una irregolarità meramente formale".
L'errore non è un errore, war is peace, freedom is slavery, ignorance is strength... per cui buon 1984 a tutti coloro che non solo non storcono il naso, ma addirittura hanno da eccepire sul fatto che qualcun'altro possa storcere il proprio.
Beh Atla, leggendo Malvino da te segnalato ho trovato questa perla:
RispondiEliminaPannella:"Il Presidente della Repubblica, se ha un lontano fumus, un sospetto di non perfetta costituzionalità di un provvedimento…”.
Bordin: “Be’, però la Costituzione parla di «manifesta [incostituzionalità]» non di «fumus»…”.
Cioè Pannella, da 50 anni in parlamento, ancora non sa che il presidente può NON firmare solo in caso di "manifesta" incostituzionalità...cosa che ormai sanno anche nel mio bar. Mah.
"Pinochet non l'hanno mica sollevato perché si era sbagliato coi timbri."
RispondiEliminaCentro perfetto.....
Bravo Leonardo
Giò
@Nautilus
RispondiEliminaNon che per me quello sia il punto - che, come rilevato sempre da malvino pare piuttosto essere una carenza di senso, di "logica" - però in uno dei commenti al sopracitato post, qualcuno obietta che "la Costituzione [...] non parla di incostituzionalità, né latente né manifesta. Quella che cita Bordin è l'interpretazione di molti costituzionalisti, non certo tutti, e basata tra l'altro sui verbali della Costituente".
Caro Atla, ti propongo di giocare a fare i "piccoli costituzionalisti".
RispondiEliminaDunque, la Costituzione non fa riferimento alla costituzionalità di una legge perchè il Presidente la firmi o no: in realtà può rifiutarsi di farlo per qualunque motivo.
Essendo però ovvio che solo in casi eccezionali il Presidente può mettersi di traverso a una legge del parlamento, altrimenti saremmo in una repubblica presidenziale, mi pare che questi casi eccezionali siano stati compendiati nell'espressione "manifesta incostituzionalità".
Mi pare anche ovvio che se fosse vera l'interpretazione pannelliana, e cioè che possa bastare anche solo un vago sospetto di incostituzionalità per rimandarla alle camere, si formerebbe un vero e proprio collo di bottiglia e il parlamento potrebbe esserne paralizzato. In questo secondo caso, cioè il "fumus d'incostituzionalità", mi pare più logico intanto promulgarla per ottenerne sollecitamente gli effetti e poi rimandarne l'esame con calma alla corte costituzionale, che infatti è lì per quello.
Leo, a parte che hai lo stesso cognome dello scrittore su cui scrivo la tesi di dottorato: il pezzo è molto bello e fa anche molto incazzare. Però è vero che alcuni anticorpi sono rimasti vivi nella società, prima ancora che nei partiti. Mi piacerebbe attaccarmi a quel vecchio detto americano: "Si può ingannare poche persone per molto tempo o molte persone per poco tempo, ma non molte persone per molto tempo". Certo, la relatività del tempo mi induce dei dubbi...
RispondiEliminaSe uno di sinistra, anche per 'scherzo', arriva a scrivere una cosa come questa allora è chiaro che non c'è più confronto nè opposizione. Non lamentiamoci poi dei politici, dei 'capi', della sinistra...è dalla base che arriva l'accettazione prona degli abusi degli arroganti. Mi sono sempre chiesto come il berlusecolo possa avere tanto successo ed avevo sempre pensato ai suoi seguaci e/o elettori. Invece mi sbagliavo, il vero berlusecolo cresce e produce molto di più nelle menti degli 'altri'.
RispondiEliminaUn persona che creda nello stato, nei rapporti sociali, nella legalità, nell'onestà e nel progresso pacifico delle moderne socieà, nella giustizia, nell'istruzione pubblica, nei valori di condivisione e di unità all'interno di una comunità stato o continetale, dovrebbe aborrire anche solo un pensiero di tal fatta...figuriamoci scrivelo! Non mi venire a dire che e ri ironico o sarcastico, per scrivere certe cose bisogna -anche magari olo in minimissima parte- viverle, crederci...anche se solo per un momento...ed in quel momento, il berlusecolo ha vinto e ti ha strappato l'anima per sempre...amen.
Cmq, leggendo anche molti commenti di questo post, siamo, anzi siete, una manica di imbelli...la sinistra italiana è morta perché nata morta, se i 'sinistri' si spaventano per un paio di tv oppure per l'aroganza del potere del danaro...allora buona notte al secchio e tanti saluti al futuro.
Il berlusecolo si combatte, prima che in piazza o nei blog o (magari) nelle tv, nella propria testa, nel proprio cuore, nella propria coscienza ed anche nei bar e nei blog...bisogna stare attenti ad ogni parola, bisogna ribattere ogni parola ogni idea contorta detta da qualsiasi berlusecolare in qualsiasi luogo, dalla camera da letto alla cucina, dal pianerottolo al vicolo e solo dopo questo quotidiano allenamento potreno .-forse- andare anche in piazza o in tv...
salutations
RA
No Leo, non venirci a dire che eri ironico o sarcastico. Non serve.
RispondiEliminaeh silvio, hai scritto "proscrizione" anziche' prescrizione" - bel colpo, l'hai rifatto, eh?
RispondiElimina[bel post cmq :D]
Che dire...chapeau!
RispondiEliminaNoi Italiani risponderemo agli insulti al nostro Presidente con una presenza plebiscitaria alle urne in suo favore. La Costituzione non si tocca e non è consentito a nessuno di vilipendere il Presidente degli Italiani.
RispondiEliminaciao facciamo scambio link? Clicca qui per visitare il mio blog!
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