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martedì 19 marzo 2013

Che v'ha fatto Rosy B.

È da un po' che penso a Rosy Bindi. Non tanto alla Bindi in sé, ma a quello che è diventata la Bindi, negli ultimi anni, nell'immaginario collettivo. Sintetizzando: una brutta persona. Il che è curioso, oltre che naturalmente triste, per un personaggio politico che fino a qualche anno fa godeva di una certa popolarità, e aveva già legato il suo nome a riforme e proposte coraggiose.

A questa character assassination, come dicono gli inglesi, ha collaborato certo l'allegro tesoriere Lusi, ma nell'ultimo anno ci ha messo del suo anche la Bindi, che messa sotto pressione non ha reagito sempre nel modo migliore. Nel momento in cui il dibattito interno nel PD è diventato la rottamazione, pardon, la questione generazionale, la Bindi (senza essere affatto anziana) con alcune sue reazioni non compostissime ha dato diversi argomenti ai rottamatori. Però il mobbing collettivo nei suoi confronti parte da prima. E prosegue.

Anche ieri stavo pensando alla Bindi, quando ancora ignoravo l'exploit della parlamentare m5s che si vantava su Facebook di averla trattata con maleducazione in parlamento. Stavo discutendo con un commentatore che mi invitava a considerare quanto bene abbiano già fatto i m5s: senza di loro invece di Grasso e della Boldrini a presiedere le camere avremmo gente come D'Alema o la Bindi, t'immagini? D'Alema o la Bindi. Quando uno vuole esprimere in sintesi quanto male abbia fatto il centrosinistra in Italia, cita D'Alema o la Bindi. Io ero a tanto così da mettermi a spiegare distesamente perché entrambi sarebbero stati ottimi nomi, magari non simpatici ma molto competenti; senz'altro più di Grasso, che è un'ottima scelta ma dovrà presiedere un Senato senza nessuna esperienza in Senato. Per fortuna avevo di meglio da fare che difendere una causa persa. Giusta, magari, ma persa.

Su D'Alema tagliamola corta. Non mi è mai stato simpatico, non ci ha neanche provato. Ma non avrebbe potuto mai essere candidato a Camera o Senato, siccome non è stato eletto (non si era nemmeno candidato). Altro discorso il Quirinale, da cui però lo allontanano le nomine di due presidenti di centrosinistra. E infatti Grillo sta già chiamando a raccolta ai suoi contro la spaventosa eventualità: così se non si verificherà (come è probabile) potrà cantare vittoria e dimostrare la coesione dei suoi. Del resto, per come stanno le cose MD'A potrebbe farsi monaco, anche Zen, spararsi nello spazio con o senza capsula, seppellirsi in un letto di calcestruzzo sotto la fossa delle Marianne, non ha nessuna importanza. Qualche giornalista o blogger con l'aria saputa continuerebbe a spiegarci che dietro qualsiasi strategia del PD c'è dietro lui, un diabolico piano per diventare sempre più potente, come Goku, e fare dispetti a Vegeta, pardon Veltroni. È il modo in cui hanno scelto di raccontarcela e non sarà mica la realtà a farli cambiare idea, ci mancherebbe. D'Alema in realtà è stato un bravo ministro degli Esteri, ma ha comunque fatto tanti errori nella sua carriera (veramente troppi, considerate la sua intelligenza e la sua competenza) e se a questo punto la gente lo detesta non val la pena di spezzar lance, è andata così. Ma Rosy Bindi?

(Via Giornalettismo)
Perché la gente ce l'ha con Rosy Bindi?

Non solo gli abitanti della grillosfera, che alla maleducazione istituzionale sono stati, per così dire, pazientemente rieducati. Perché una persona x che vuole additare un piddino biasimevole, una volta su due sceglie l'ex ministro che varò la riforma della sanità, la politica cattolica che, in splendido isolamento, parlava di diritti alle coppie di fatto nel 2006? Ichino è una vittima del terrorismo perché una volta due tizi in una conversazione intercettata fantasticavano di dargli fuoco; la Bindi giovanissima rischiò la vita nell'attentato a Vittorio Bachelet, e di ciò non frega nulla a nessuno. Ce l'hanno tutti con Rosy Bindi. Ma non da tantissimo tempo: è una cosa degli ultimi anni, prima il personaggio godeva anche di una certa simpatia. Allora io purtroppo ho una teoria - meno di una teoria, diciamo un pregiudizio. Nulla mi leva dalla testa l'idea che dietro a questa aggressività sempre meno latente (se ormai spunta anche a Montecitorio), dietro a questo bullismo trasversale, ci sia dietro il solito maschio Alfa: Silvio Berlusconi.

È lui che ha iniziato. I bulletti odierni ovviamente non lo sanno - sono appena arrivati, e poi "non guardano la tv" - però si sa come vanno le cose nei corridoi: se sputano a Rosy come a una vecchia insegnante stronza è perché hanno visto i più grandi prima di loro sputare alla maestra stronza. E i più grandi, qualche anno fa, erano più piccoli e seguivano il Capo. È come con Angela Merkel, la culona inchiavabile. Che risate quando saltò fuori il bigliettino. Che indignazione, anche. Però... che risate. E poi col tempo, e con l'aggravarsi dello spread, anche chi fingeva di prendersela ha cominciato a convenire, nei banchi di dietro, che la tizia tanto chiavabile non fosse. Ahah. Silvio è il Bullo Primo: ridono tutti di lui, però alla fine lo copiano. All'inizio è insopportabile, poi ti ci abitui, poi lo trovi divertente, poi fa tendenza, poi governa per un ventennio, poi ti ritrovi bombardato ed è tutta colpa sua, noi non è che ci credessimo, noi, stavamo soltanto scherzando, noi.

Angela
Io non so cosa votasse la deputata bulletta, prima di incontrare il M5S. Ma per seguire la pista che porta un certo elettorato dal Polo delle Libertà e dalla Lega fino a Grillo non hai che da annusare le frecciatine sull'on. Bindi. Anche se molti per darsi un contegno spruzzano su quest'aggressività un'aria di sinistra: dal 2007 in poi la Bindi è diventata un obiettivo polemico di molti attivisti dei diritti civili a sinistra del Pd o nel PD stesso.

Ma quello è un altro discorso - la guerra tra la Bindi e i LGBT. L'aggressività di quest'ultimi, censurata pure da Ivan Scalfarotto, si potrebbe in parte scusare - dopotutto quella dei diritti civili è una battaglia sacrosanta - se qui non prevalesse la vecchia abitudine a giudicare le azioni dai risultati, e per ora l'unico risultato concreto di costoro è avere offeso Rosy Bindi, fine. Offendendo Rosy Bindi non hanno conquistato alla causa nessun cattolico, il che potrebbe essere un problema in un Paese in cui un Papa, qualsiasi Papa, gode di una luna di miele almeno biennale qualsiasi cosa faccia o dica, compreso Buonasera e Buon Pranzo. Se poi tra un Buona Notte e un Arrivederci ci infila anche un Niente Adozione ai Gay che Comunque Vanno All'Inferno, nessuno se la prenderà troppo. Del resto ora che il PD ha perso le elezioni, del fondamentale dibattito sui diritti civili non frega più niente a nessuno, visto che dei gay in Italia non frega niente a nessuno: l'unico servizio che rendono è mettere in difficoltà il partito ex comunista ed ex democristiano ogni volta che rischia di vincere le elezioni. Se poi Bersani o qualcun altro riuscirà a mettere in piedi un governo, senz'altro l'argomento tornerà d'importanza vitale: ma soltanto finché serve a creare tensioni in un partito che malgrado la robusta componente cattolica ha cercato faticosamente di mettere in agenda il problema.

Rosy Bindi è stata, nel 2006, la cattolica più coraggiosa d'Italia: ha messo il suo nome su una proposta di legge che ben pochi cattolici si sarebbero sentiti di controfirmare. Se la proposta fosse passata nel 2007, oggi le coppie omosessuali sarebbero riconosciute per legge. Non sarebbe stato tutto, ma sarebbe stato già qualcosa, e sarebbe successo sei anni fa. Oggi un eventuale dibattito partirebbe da posizioni molto più avanzate. Quel che è successo invece è che Rosy Bindi è diventata la vittima designata di un tiro al piccione, promosso da attivisti e da leader che piuttosto di procedere faticosamente per gradi, un po' per calcolo un po' per istinto (bullistico istinto) hanno preferito arroccarsi nel Tutto o Nulla, sperando che prima o poi le conquiste ottenute altrove in Europa vengano estese all'Italia per contagio. Va bene, è un calcolo.

A volte, non so, mi sembra più intelligente che bella.
Però vedete come funziona col bullismo? Si isola sempre il membro più debole della comunità. Persino i gay - i gay dovrebbero saperne qualcosa, dell'argomento - quando decidono di prendersela con un cattolico, di eleggere un cattolico a obiettivo di riprovazione, scelgono quello sessualmente più indefinibile di loro. Ed è in fondo lo stesso calcolo istintivo del Berlusconi Primo Bullo: Rosy Bindi fa ridere perché è un freak, è un tipo strano, asessuato, mostruoso. Volete mettere con le olgettine?, dice lui. È uno di quei casi in cui capisco di essere rimasto in sostanza un cattolico di campagna, per il quale Rosy Bindi è una persona abbastanza normale, e le Olgettine rifatte a 18 anni, loro sì sono dei freak. Ma è una battaglia persa. La comunità LGBT chiede di essere normalizzata: molti di loro si sentono gay per nascita (il che può essere) e quindi sono convinti che gay si nasca (il che non è detto, non vale per tutti) e che quindi l'omosessualità debba essere definita e compartimentata per legge. Poi si ritrovano davanti Rosy Bindi e qualcosa non torna. La castità nel loro modello non c'è. E siccome il loro modello è l'unico che considerino civile, non possono che pensare che Rosy stia nascondendo qualcosa. Casti non si nasce, non è una condizione di natura come (secondo loro) l'omosessualità. È una condizione artificiale, senz'altro un risultato di un'educazione repressiva, una dissimulazione disonesta. Non può essere il risultato di una libera scelta, perché per molti di loro la sessualità non è una libera scelta: uno nasce in un modo e deve comportarsi in un modo, ne ha il diritto e nessuno può impedirglielo. La Bindi deve fare ad alcuni gay lo stesso effetto che un gay fa a Giovanardi: il risultato di una perversione dei costumi assolutamente da correggere.

C'è una frase in particolare che ha consegnato la Bindi alla riprovazione universale, che ovviamente è possibile ritrovare sulla pagina di Wiki a lei dedicata (dove non c'è traccia del lungo affaire Di Bella, per esempio):
Il desiderio di maternità e di paternità un omosessuale se lo deve scordare. [...] Non sarei mai favorevole al riconoscimento del matrimonio fra omosessuali: non si possono creare in laboratorio dei disadattati. È meglio che un bambino cresca in Africa [che in una famiglia di omosessuali].
La maggior parte dei cattolici la pensa così. Il Papa la pensa così - però è un tizio simpatico, vuol bene ai poveri e tifa anche una squadra di calcio, mica te la puoi prendere con lui poverino. Rosy Bindi, unanimemente condannata per aver considerato gli omosessuali genitori peggiori degli africani, ha solo messo la sua faccia sotto questo pensiero così scandalosamente non-contemporaneo. E per questo pagherà, sta già pagando. Da quel che mi sembra di ricordare il paragone tra gay e africani era stato proposto dall'intervistatore: il razzismo della risposta riflette quello della domanda. Per noi contemporanei, che riteniamo i gay assolutamente normali proprio in quanto gay (e cioè determinati dalla loro identità di genere), non ci può essere dubbio: l'Africa è un brutto posto, l'Europa un luogo migliore (dove infatti i diritti dei gay sono riconosciuti), e quindi dire, o anche solo pensare che un bambino africano possa vivere meglio in Africa che in una famiglia gay, è blasfemo. La pensiamo così (anch'io tutto sommato la penso così), è la nostra religione.

Rosy Bindi non la condivide. Per lei si può vivere una vita piena in Europa come in Africa; la differenza non la fa il PIL pro capite, la speranza di vita media, né il rispetto di cui godono le minoranze. I cattolici credono in una vita eterna, e subiscono il mito sempre vivo delle missioni, dove si vivrebbe una fede più pura. Insomma hanno altri parametri, tra cui c'è l'avere un padre e una madre, anche poveri, anche africani; per la Bindi è meglio. La pensa così. E lo dice. Milioni di persone in Italia la pensano così. Se vogliamo ottenere qualcosa, dovremo chiederlo a quei milioni di persone, attivare un dialogo - o aspettare che invecchino, ma salta invece fuori che si riproducono di buona lena. A questo dialogo Rosy Bindi era disponibile. Non avrebbe mai concesso matrimonio e diritto di adozione, ma intanto riconosceva il problema, e ci mise la faccia. L'ha persa.

Alla fine non è così difficile capire perché ce l'hanno con lei. È sola. Rappresenta un progressismo cattolico ormai scomparso dalle parrocchie. Gli altri cattolici non la riconoscono quasi più tale. I non cattolici non capiscono che senso abbia discutere con lei. Probabilmente non ha davvero più senso, è rimasta isolata, in ostaggio di progressisti che a loro volta sono circondati da reazionari. La gente questa cosa non la capisce, la gente la fiuta. Sente l'odore della preda facile, si eccita e accorre in frotta. Siamo fatti così, nasciamo così e a quanto pare abbiamo il diritto di comportarci così.

Rosy Bindi ha anche fatto cose giuste e importanti, ma ormai non ha senso ricordarle. Non ha senso perder tempo a spezzar lance, se ci tieni alla carriera. È spacciata. Per intestardirsi a difenderla bisogna essere dei cagacazzo di bastian contrari senza arte né parte, che non hanno mai capito come si salta sul carro giusto. Presente.

53 commenti:

  1. Di quella uscita della signora c'è l'audio, nessun suggerimento, farina del suo sacco.

    http://darlingmichele.wordpress.com/2013/02/15/rosy-bindi-bambini-meglio-in-africa-che-con-coppie-gay-e-lesbiche/

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  2. Io penso che la stia facendo troppo lunga, troppo complessa. Tirar fuori Berlusconi mi è sembrato addirittura eccessivo, perché quando B. la insulta, quello è l'unico momento in cui il PD è compatto a difenderla.

    No, il punto è un altro. Bindi non era la sola. Bindi era in ottima compagnia tra i compagni d'una certa guardia meritevoli di occhiate torve. C'era D'Alema, Veltroni, la Binetti, Rutelli, Bersani.

    Bersani ha vinto le primarie, quindi è legittimato a stare lì. Tutti gli altri se ne sono andati -non candidandosi, o da un'altra parte. È rimasta solo la Bindi. La stessa Bindi che davanti al movimento dei rottamatori chiuse a Renzi con "se vuole le primarie, esca dal partito" e che "il candidato è Bersani, punto", la Bindi che non ha affrontato le parlamentarie, la Bindi che sì, il PD ha il limite degli n mandati, ma poi ci sono le eccezioni.

    La Bindi c'era quando il partito collassava, quando la Sinistra non reagiva a Berlusconi, la Bindi era lì. La Bindi è l'ultimo esponente d'un'idea vecchia del partito che non mi pare abbia mai vinto, né anche solo pagato. E sarebbe bello se sapesse farsi un po' da parte.

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  3. L'audio potrebbe anche essere editato (qui parlano di domande estrapolate: http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/golpdf/uni_2007_03.pdf/21INT11A.PDF&query=bindi).

    Non che cambi di molto la questione: se ti scandalizza qualcuno che ritiene l'Africa meglio di una famiglia gay, è perché ritieni una famiglia gay meglio dell'Africa. Il paragone è costruito in un modo per cui o sei razzista o sei omofobo, e se oscilli un po' sei entrambe le cose.

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  4. Credo che l'immagine della Bindi abbia iniziato a perdere smalto da dopo che fu presa di mira da Striscia la Notizia quando era ministra della sanità dal 1996 al 2000. Se non ricordo male, lei non ammetteva qualcosa che loro le avevano contestato trattandoli anche con un certo sussiego e loro allora continuarono a darle il tormento per diverso tempo. Credo che fu lì che si sputtanò l'immagine sostanzialmente positiva che si era costruita fino ad allora.
    Qui un riferimento dal corriere: bit.ly/136khbt
    al

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  5. Tutto cominciò quando la Bindi, da ministro della sanità, giustamente si oppose alla cosiddetta "cura Di Bella" e fu oggetto di una campagna denigratoria senza precedenti, organizzata anche da personaggi che poi abbiamo ritenuto presentabili, tipo Gianfranco Fini, che strumentalizzava il dolore dei parenti dei malati di cancro a fini meramente elettorali. Era la stessa compagine politica che per bocca del suo leader anni dopo promise che avrebbe sconfitto il cancro. Questo mix tossico di demagogia e culto della bella presenza è poi diventato trasversale, contagiando l'attuale grillismo al punto di costituirne l'essenza. Altro che, sono il PDL e M5S ad essere "tutti uguali".

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  6. che dire?
    ti svelerò un segreto, in confidenza (tanto il tuo blog non lo legge nessuno, giusto?)
    io ero ta quelli favorevoli al partito democratico (sintesi tra cattolici e inistra) e contento quando la bindi diventò presidente del piddì...
    ammiro tutt'ora la bindi quando parla di aborto o di coppie di fatto
    non è facile. sei cattolica e la tua religione ti dice certe cose, con diverse sfumature, ma le dice...
    per dire: anche il dalai lama è contrario all'aborto, che volemo fa'?
    uno ha principi fondamentali e li adatta alla vita di tutti i giorni, poilitica compresa
    poi ci son cadute di stile, stronzate, ecc. puoi perfino risentirti perché pensi che un altro, uno stronzetto qualunque di striscia la notizia, per esempio, ti manca di rispetto
    ma a parte tutto, il disorso ci porterebbe lontano, apprezzo il post, decisamente controcorrente

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  7. Leo, parla di disadattati. Non solo di Africa, di disadattati.

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  8. Marcello, una cosa è essere contrari all'aborto, un'altra discriminare qualcuno per i suoi gusti sessuali. Forse non t'è chiaro.

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  9. Leonardo, poche palle. Dire che l'Africa é un brutto posto in cui far crescere un bambino non é razzismo.
    Per dire, dei bambini che nascono quest'anno in un paese a caso dell'Africa, circa 1/10 sarà morto entro l'anno prossimo (Ma vuoi mettere il trauma di crescere con due genitori dello stesso sesso?). Il fatto che siano neri o africani é irrilevante, sarebbe stata la stessa cosa, e anche peggio, in Europa fino a fine '800.

    Quanto al fatto che le opinioni della signora Bindi siano condivise dal Papa e da uno che lo ascolti seriamente: benissimo, allora sarebbe il caso di dire francamente che le opinioni abominevoli di costoro sono incompatibili con la civilità e con una società moderna.
    E' come se tu mi dicessi: non puoi stupirti che il capo del Ku Klux Klan ce l'abbia con i negri, é il suo mestiere. Vero. Ma la cosa non esime nessuno dal condannarlo. E pazienza se tanti bravi cittadini sono d'accordo.

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  10. "Marcello, una cosa è essere contrari all'aborto, un'altra discriminare qualcuno per i suoi gusti sessuali. Forse non t'è chiaro."

    Io sono una donna provvista di utero in età fertile e sinceramente la legalità o meno dell'aborto per me potrebbe un domani fare la differenza tra vivere o morire. Poi è giusto fare la campagna per estendere i diritti civili a tutti i cittadini. Ma l'aborto riguardava la sopravvivenza delle donne. Per questo è stato legalizzato molto prima del matrimonio omosessuale. che secondo me è meno urgente per esempio di un avanzamento dei diritti delle persone transgender di cui pero' in Italia non si puo' parlare, al massimo se ne ride (mentre muoiono o vengono marginalizzate). E visto che sto divagando divago per bene: smettiamo di considerare l'africa un monolite coacervo di casi umani, soprattutto visto che la stragrande maggioranza dei problemi che ci sono in quel continente sono causati dal colonialismo. Anche italiano.

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  11. oh, francesco mantovani... ti assicuro: m'è chiaro!
    non ho detto neanche di condividere, io non sono credente: non conosco nessuno più ateo di me.
    quindi, quello che dice dio (qualunque cosa voglia dire) m'è indifferente.
    parliamo di diritti?
    appunto.
    quelli che per me sono diritti per altri non lo sono, o magari non del tutto.
    ho un punto di vista diverso dalla bindi su molte cose, ma immagino che al mondo (toh!) possano legittimamente esistere punti di vista diversi dal mio e siccome il mio non è maggioranza devo cercare una sintesi, un punto di equilibrio, un compromesso, un quel che cazzo ti pare per andare avanti
    e personalmente apprezzo chi si sforza di vedere gli altri punti di vista

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  12. leonardo, sono d'accordo al 99% con l'articolo e anche la bindi nel complesso sta molto simpatica. però quella frase è indifendibile. possiamo discutere a lungo se il pil contribuisca o meno alla felicità di un bambino, e probabilmente la penso sostanzialmente come te. ma qua ci sono due punti da chiarire:

    * la scelta non è se far crescere un bambino coi suoi genitori naturali (poveri ma con un cuore grande così) in benin o coi suoi genitori adottivi a milano; la scelta è fra un *orfanotrofio* e dei genitori adottivi, e qui direi che non ci sono molti dubbi, anche a prescindere dalle condizioni di un orfanotrofio in benin, che non voglio neanche immaginare se già quelle di un orfanotrofio rumeno sono raccapriccianti.

    * il pil non fa la felicità se si tratta di crescere con dei genitori gay a milano, d'accordo. ma perché invece fa la felicità eccome se si tratta di crescere con dei genitori etero a milano?

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  13. Riforma della sanita': solo x questo la bindi meriterebbe di essere cacciata via dalla politica tra fischi e lanci di uova. Luke

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  14. eh leonardo... anche a me la bindi piaceva; purtroppo ti devo dire che la frase sull'Africa, estorta o no, è stata il classico bicchiere di merda che trasforma il barile di wisky.
    e, bada: chi te (ve) lo contesta non è un gay; È UN AVANZO DI ORFANOTROFIO.

    comunque, puoi ancora tentare di convincermi: indicami per favore la lunghissima coda di coppie africane (di qualsiasi sesso) che aspettano di adottare bambini-soldato europei - io non la vedo.
    :)

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  15. Per me sei entrato in dettaglii e analisi di specifiche posizioni del tutto inutili. Bindi paga il fatto di essere in questa dirigenza di questo pd che ha fallito tutto prima delle elezioni e sta ottenendo qualche riconoscimento postelettorale solo quando si distacca dalle posizioni di questa dirigenza di questo pd.
    Non c'è un'opinione, una posizione, una frase che giustifica nel merito. E ce ne sono altri oltre alla Bindi che pagano, ma che ci vuoi fare? L'ostinazione nel fallimento chiede un'assunzione di responsabilità che si fa fatica ad attribuire a percentuali...

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  16. invece io sono mille volte d'accordo con Leonardo.E Bindi mi piacerebbe PdR visto che Anselmi è ormai un po' agée.
    chiarapetrucci

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  17. e -beninteso- sono ateissima.
    chiarap

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  18. Sì, pare anche a me che l'hai presa davvero un po' troppo larga. C'è del bullismo specie tra i M5s e tra i PDL verso la Bindi (e credo anch'io che nasca dai tempi della cura Di Bella), ma c'è anche sempre una reazione compatta di tutti gli altri quando questo (il bullismo) si manifesta in quanto tale (anche ieri). La Bindi è stata un ottimo ministro della salute, poi è stata una mediocre esponente del PD per una decina abbondante di anni (trovando il tempo di fare proposte ragionevoli e nel contempo di sparare grosse sciocchezze: a una domanda superficiale, razzista e omofoba non si risponde in modo superficiale razzista e omofobo, ma si rifiuta), e di fronte all'urgenza (condivisibile o meno che sia) di rinnovare la classe dirigente partito ha avuto la reazione molto scomposta che ha avuto. Direi che è questo, senza eccessivi cerebralismi.

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  19. Temo, purtroppo temo che Michele abbia ragioni, e lo quoto. Ma massimo rispetto per il post, che qualche ragione ce l'ha e comunque le difende meravigliosamente. Quindi a che serve questo mio commento? A una cippa di niente, semplicemente volevo aggregarmi, far parte di un gruppo dove si dicono ancora cose sensate, e con qualche umanità e rispetto per le persone.

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  20. Per contrappasso, dopo questa bella difesa, molto ragionata, molto delicata, della Bindi... Te la sentiresti anche di usare la stessa dose di comprensione, di cortesia, di equilibrio, anche per abbozzare una critica del M5S?

    Voglio dire: tutta questa pazienza per la Bindi (che sottinteso, dovremmo avere pure noi, ma soprattutto i Grillini, dato che il post segue gli insulti del M5S alla Bindi), riesci anche ad esercitarla nei confronti del M5S?

    O il tuo equilibrio, la tua pazienza, valgono solo per il PD?


    Davide

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  21. Leonardo, è un piacere leggere queste tue lucide e pertinenti riflessioni, indipendentemente dall'opinione che uno può avere della Bindi. Quant'è vero ciò che dici. Probabilmente lei paga molto il suo ..... impatto estetico. Ed è indubbiamente uno dei bersagli più facili anche se non rapresenta la peggiore espressione del PD (che ne ha di più trucide!). Ultimo e non ultimo: riguardo l'ultima frase, consolati, che non sei solo!
    Alfredo

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  22. Fra la cura Di Bella e i Dico ci sta anche l'arrivo di Don Verzé a Roma...

    Lepidia

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  23. Domanda: ma se milioni di persone pensassero che gli ebrei sono feccia, dovremmo forse ringraziare quei loro esponenti più progressisti che si siano dichiarati moderatamente contrari a rinchiuderli nel ghetto?

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  24. Ordunque...
    da ben 6 anni a questa parte noi gay staremmo felicemente a inviarci raccomandate per farCi sapere che vogliamo stare in coppia, tutto merito della B.. Che bel diritto acquisito, davvero! E ovviamente cio' dovrebbe farci star contenti, tanto che sul matrimonio ci andrebbe una bella pietra tombale. Solo l'Europa puo' salvare questa ignavia italia.
    quid76

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  25. magari i gay non dovrebbero ringraziare la bindi, ma potrebbero (ragionevolmente) supporre che per altri non sia il male assoluto.
    in italia c'è perfino di peggio, to!
    si può provare a convincere la gente, o magari si può minacciare, offendere, gambizzare... non so...
    personalmente preferirei essere convinto a parole e non a schiaffi o a insulti
    magari anche la bindi preferisce così
    ma, se ho letto bene, la bindi è stata eletta dopo aver passato le primarie del pd...
    cioè, ha la stessa legittimità a sedere in parlamento di un qualunque grillino o, a parer mio, perfino di più

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  26. @ marcell_o
    ... se facciamo un passo indietro, però, qualche settimana fa leonardo ci invitava al Voto Utile - ma con altri argomenti - per...? adesso, ADESSO ce lo dice: bindi presidente della camera e d'alema presidente della repubblica.

    quelli che allora si fossero lasciati convincere avrebbero diritto a sentirsi un pochino turlupinati?

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  27. Salve. Io ce la ho con la Bindi. Perche' e' cattolica. Credo che in Italia occorra diffidare dei politici che -in un modo o nell'altro- ubbidiscono piu' ai vescovi che ai loro elettori. Ovunque, ma particolarmente in Italia, dove i vescovi fanno parte di una potenza economica al confronto della quale la FIAT e' un distributore automatico di noccioline.
    Ma questo e' un mio parere personale, probabilmente impopolare (anche se magari, chissa', tra i grillini c'e' una maggioranza che e' d'accordo con me. E siccome le parrocchie si svuotano, forse la mia opinione e' diffusa piu' tra i giovani che tra gli anziani. Ma non e' questo il punto
    Il punto e' che ogni volta che la sinistra si e' alleata con i cattolici ha perso. E io sono di sinistra e mi sono stufato di perdere.
    La Bindi rappresenta ai miei occhi questa sinistra che perde.

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  28. "Il punto e' che ogni volta che la sinistra si e' alleata con i cattolici ha perso"

    Mah, è un sillogismo strano: in realtà la sinistra ha perso sempre, quindi potrei argomentare, chessò, che "ogni volta che la sinistra ha espresso candidati bipedi ha perso" e dedurne che bisogna votare un quadrupede.

    In realtà le due volte che ha vinto il candidato era Romano Prodi.


    (A quello che parla di "voto utile", rileggi: non parlavo di voto utile, ma di voto non-idiota. Senz'altro il fine non era D'A alk Quirinale e Bindi alla Camera, ma continuo a non capire quale sarebbe stata la tragedia; anche perché siamo stati a un soffio da avere Berlusconi o Letta al Quirinale).

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  29. "Mah, è un sillogismo strano: in realtà la sinistra ha perso sempre"

    No. La sinistra e' stata sul punto di vincere, per esempio con la Resistenza. Una straordinaria alleanza tra la borghesia piu' illuminata (il Partito di Azione) e il proletariato urbano, i comunisti. Poi sono arrivati i cattolici, il mantenimento del Concordato, la mancata epurazione del clero, e i beni ecclesiastici rimasti nelle mani (appunto) di vescovi e cardinali.

    Un paio di generazioni dopo arriva il Sessantotto. Il piu' grande sommovimento culturale e politico dell'occidente, che in Italia nelle Universita' diventa richiesta di saperi, e nelle fabbriche di dignita' del lavoro e qualita' della vita. Il PCI risponde con il compromesso storico, e inventandosi le famose masse cattoliche da non scandalizzare. Segue, appunto, la sconfitta.

    La c.d. vitoria di Prodi (che non e' durata, quindi tanto vittoria non e') e' interna a una politica staccata dai contesti sociali. Quegli stessi contesti sociali che hanno portato in Parlamento gente che di politica capisce niente.


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  30. Io onestamente fatico a capire come si possa faticare a capire (perdona la ridondanza)il perché qualcuno possa avercela con la Bindi. Hai scritto una marea di righe di analisi per un concetto che a mio modo di vedere è banalissimo:
    Il PD fa schifo, Rosy Bindi ne è presidente, Rosy Bindi fa schifo. Non mi pare tanto complesso.

    Adriano

    P.S. Il discorso sulla battuta di Berlusconi e che tutto parta da lì mi è parso un po' un pretesto per fare il solito accostamento, che fa tanto comodo al PD, M5S = PDL (che è lo stesso giochino che fa Berlusconi dicendo che l'80% del M5S è fatto di comunisti e centri sociali)

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  31. Io faccio parte di coloro cui la Bindi non è mai piaciuta. Sarà che vengo da un paese a 20 km dal suo di origine, e dunque me la ricordo come militante periferica prima che nazionale. Oppure sarà che i cattolici che si credono laici (e non lo sono, per forza: sono cattolici) mi piacciono, politicamente, appena un po' di più (e non sempre) dei cattolici che non si credono tali. Oppure che non mi piacciono certi modi arroganti, il farsi ricandidare a tutti i costi e la sua posizione - e il modo in cui la porta avanti - nella politica interna di partito.
    Riconosco, viceversa, che in alcuni ruoli politico-istituzionali, e in particolare come Ministro della sanità, non è stata ignobile. Ma, banalmente, per rispondere alla tua domanda: non mi ha fatto niente, ma di certo non incarna un modello di militanza che è il mio. E il fatto che la sua pseudo-laicità e il suo essere donna la renda un modello a sinistra molto più del lecito non contribuisce certo alla positività delle mie considerazioni.

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  32. secondo me doveva ritirarsi dopo aver fatto le cose buone. salut.

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  33. Chissà se Leonardo si riferisce a me quando fa riferimento al commentatore che avrebbe detto che abbiamo corso il rischio di avere come Presidenti di Camera e Senato gente come D'Alema e Rosy Bindi...

    Io penso che Leonardo ci ricami troppo sopra, e la tesi del maschio Alfa Berlusconi è passabile solo se parliamo dell'elettore PDL: basta vedere quale aggressività riesce a suscitare nei suoi comizi quando insulta i "comunisti" e personaggi rispettabili come Romano Prodi. Ma per il potenziale elettore di sinistra?

    Ecco, prendiamo Romano Prodi... forse avrebbe fatto la stessa fine di Rosy Bindi nell'immaginario collettivo (va be', non esageriamo, diciamo nell'immaginario mio, di simpatizzante del M5S, nonostante condivida tutte le critiche rivoltegli, e potenziale elettore PD) se avesse continuato a farsi vedere in giro nonostante il degrado cui stiamo assistendo e al quale il PD ha dato il suo contributo o al quale non ha saputo efficacemente opporsi.

    La Rosy Bindi ha fatto le sue visite nei talk show politici e nel mentre ci troviamo ancora qua, nel 2013, a fare i conti con Berlusconi e i suoi problemi giudiziari...
    non ha senso prendersela con Berlusconi o con chi ti fischia

    "Io nun ce l'ho cò te ma cò quelli che te stanno vicino e nun t'hanno buttato de sotto"

    Stefano

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  34. Premetto il rispetto per Rosy Bindi, non solo a causa del biasimo per quel bullismo italiano maschilista travestito da sincerità, che la nostra cultura porta avanti da anni, ma anche perché l'ho sempre trovata un politico competente e convincente.

    Ma

    "Il desiderio di maternità e di paternità un omosessuale se lo deve scordare. [...] Non sarei mai favorevole al riconoscimento del matrimonio fra omosessuali: non si possono creare in laboratorio dei disadattati. È meglio che un bambino cresca in Africa [che in una famiglia di omosessuali]"

    onestamente, è una frase indifendibile.
    Poco importa che ci voglia del relativo coraggio e spregio del pensiero comune per pronunciarla. Indifendibile resta. Perché questo pensiero, sia pure condiviso da tanta gente, è una forma di violenza e barriera al dialogo.
    Io non penso che una persona sia "normale" per questioni di orientamento sessuale. Penso un'altra cosa: che la legge non debba arrogarsi il diritto di decidere cosa sia "normale". Può stabilire cosa sia consentito o meno, tutelare chi ne ha bisogno ed equilibrare gli interessi. E, come dice la Costituzione, rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono la piena realizzazione dell'individuo (a prescindere se etero o gay o altro). Tra questi ostacoli in Italia c'è ancora l'impossibilità di creare una famiglia.

    Io poi di laboratori, africani e non, non mi preoccuperei. Ogni nucleo familiare è un laboratorio a sè stante. E' impossibile determinarlo a priori con la psicologia, figuriamoci con la legge. L'importante è che ogni componente del nucleo sia tutelato a suo modo.

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  35. Nell'89 con la DC la Bindi entra a Strasburgo, forse ci è "antipatica" non per quello che ha fatto ma per quello che NON ha fatto in 24 anni di onorata carriera.
    Prendersela con la comunità gay mi sembra evidentemente fuori luogo e pensare che io disprezzi la Bindi perchè abbia un pensiero assimilabile a quello berlusconiano è anche offensivo.
    Andrea

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  36. ecco un motivo per odiare la Bindi(partendo da quelli che condividono la sua linea:http://www.internazionale.it/opinioni/wu-ming/2013/03/18/bologna-il-referendum-e-il-partito-poco-democratico/

    Andrea

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  37. Assolutamente daccordo con Michele.
    Si continua ad ignorare l'importanza dell'immagine politica.
    Nessun fatto del presente o del passato riuscirà mai a cancellare l'associazione Rosy Bindi = 'vecchia politica' dalla testa degli italiani.
    Tranne Bersani (e Leonardo) l'hanno capito tutti, tant'è che chiunque voglia puntare il dito verso un mancato rinnovamento della politica la tira in ballo.

    Si può prenderne atto o continuare a pensare che curare la comunicazione sia un concetto di destra.

    Ah, per la cronaca anche l'anti-berlusconismo è 'vecchia politica'; state consegnando il paese a Casaleggio!

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  38. Caro Leonardo, anch'io penso alla Bindi ogni tanto e il motivo per cui è impopolare sta qui secondo me: la principale riforma che ha fatto è stata quella della sanità, azzoppata poi dalle proteste dei medici e diventata di fatto peggiorativa nel controllo dei doppi incarichi ecc...
    E poi perchè è un disastro a livello della comunicazione... Non lancia un messaggio chiaro. Non appassiona, è un pò cervellotica, non è spontanea e non va al cuore.
    Davide

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  39. punto 1.
    Se per D'Alema si possono riconoscere competenza e intelligenza, uniti però ad una totale miopia politica che avrebbe dovuto tenerlo lontano da una carriera come quella che ha avuto, non capisco cosa cosa c'entri il fatto che la Bindi abbia rischiato di morire con Bachelet rispetto la sua levatura morale o alle sue qualità politiche.
    Allora dovrei venerare Ombretta Colli perchè Gaber l'ha sposata?
    La Bindi era l'assistente di un grande giurista italiano, per questo ucciso dalle BR. Lei rimane lei, anzi è diventata lei proprio perchè era in quel posto e in quel momento. Altrimenti forse non sapremmo nemmeno il suo nome.
    2. il fatto che sia stata lei la prima cattolica a parlare di coppie di fatto non dice nulla. Anzi, non ti passa per la testa che abbia preteso, a livello di coalizione, di essere lei a trattare questo tema proprio per affossarlo? Ha rotto le scatole per 2 anni attorno a questo disegno di legge, e nel mentre rilasciava dichiarazioni agghiaccianti come quella riportata qui sopra, e mi parli di coraggio?
    Il coraggio lo avrebbe avuto se avesse ottenuto un mezzo risultato, se avesse saputo mettere da parte le proprie convinzioni confessionali, invece ha sollevato un polverone illudendoci di voler far qualcosa e tutto è rimasto come è e ora siamo l'unico paese senza una legislazione in quell'ambito.
    3. Non tiriamo fuori Silvio e le sue amiche. Noi non votiamo Silvio e le sue amiche, noi votiamo un partito PROGRESSISTA in cui non ci devono essere escort politicanti ma nemmeno bigotte integraliste che pretendono di improntare la politica sociale di un paese secondo le loro convinzioni.
    Se per noi elettori PD la questione diritti civili fosse secondaria probabilmente non voteremmo PD, andrebbe bene un Monti qualunque o un Casini. E' lei che ha tradito il mandato che le abbiamo dato e ora sta raccogiendone i frutti. Ha potuto essere rieletta solo perchè si è imposta. Non ti dice tutto questa cosa?
    4. Il Papa è a capo di una "organizzazione" confessionale, e può dire quello che vuole perchè nessuno di noi, a parte in teoria i credenti, è obbligato a seguire la sua parola. Oltre a dire queste cose sugli omosessuali dice anche non rubare, non desiderare la donna d'altri e altre mille cose continuamente disattese da molti, compresi i suoi adepti.
    La Bindi è stata un ministro della REPUBBLICA (LAICA) ITALIANA la cui costituzione ha un bellissimo art. 3, scritto assieme da cattolici e laici 65 anni fa. Lei chi è per decidere che deve applicare la parola del papa e non quella dei costituenti?
    5. Parli di caccia alle streghe. Cosa avranno mai fatto poveretti lei e Massimo per meritarsi ciò?
    Semplice, sono 20 anni che aspettiamo da loro qualcosa di buono. L'Italia dopo tangentopoli era talmente disastrata che qualsiasi cosa facessero per renderla un paese normale sarebbe bastata. Sono rusciti solo a peggiorarla. Stato sociale, diritti civili, istruzione... ogni volta che hanno avuto in mano il nostro futuro hanno messo sempre davanti le loro convinzioni o aspirazioni personali. Non dico siano disonesti, ma un politico deve saper mettere davanti a tutto il bene del paese. Era tutto da rifare e loro non hanno fatto nulla.
    6. loro hanno avuto 20 anni per dimostrare quello che valgono, ognuno di noi ora ha la liberta di decidere cosa provare per loro.
    Però di Renzi a te e molti altri sono bastati molti meno di 20 anni di carriera politica e incarichi politici molto meno prestigiosi per trattarlo come un politico della peggiore specie.
    Ora mi parli di disprezzo insensato?

    Quando leggo post come questi ormai mi chiedo se siamo progressisti europei entrambi o se devo arrendermi all'idea che l'Italia non avrà mai un partito così.

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  40. 1. Hai ovviamente ragione (a parte il paragone sbilenco con Gaber): essere vittima di un attentato non ti rende uno statista. Notavo una certa differenza con l'approccio di Ichino a un disagio simile.

    2. Non è vero che siamo l'unico Paese senza legislazione in quell'ambito. Chiedere a una persona di "mettere da parte le proprie convinzioni confessionali" significa né più né meno che chiederle di non agire secondo coscienza.

    3. Visto che qua sopra, giustamente, sottolineano l'importanza della comunicazione, posso consigliarti di evitare le parole in caps lock, soprattutto precedute da un generico "vogliamo"? Fa lo stesso effetto di sentir pestare i piedi. Tutti vogliamo tante cose, ma non andiamo d'accordo sul modo di ottenerle. Secondo me per ottenere una legislazione migliore bisogna agire per gradi, venendo a compromessi. Tu non sei d'accordo, ma non è che per ottenere un partito progressista moderno ci si possa limitare a "volerlo".

    4. Lei è una cattolica, eletta in quanto cattolica; al tempo dei DiCo era un ministro della Repubblica. Rappresentava le istanze e le convinzioni di una larga base dell'elettorato, che ancora oggi non considera prioritario il problema delle coppie di fatto (né è la prova il successo del M5S e la buona tenuta del PdL, che della questione si infischiano allegramente). Quando l'articolo 3 è stato scritto l'Organizzazione Mondiale della Sanità considerava ancora l'omosessualità una malattia: oggi non è più così, ma gli elettori italiani lo sanno? Ne sono convinti? Li convinciamo insultando Rosy Bindi? Tutto lì.

    5. Non ho usato l'espressione "caccia alle streghe", ma tu dai l'impressione di pensare che abbiano governato per 20 anni: il che non è successo. Hanno governato per poco tempo, osteggiati da una concentrazione mediatica che lottava in tutti i mezzi per screditarli (vedi la querelle con Striscia la Notizia, che ho colpevolmente ignorato). Malgrado tutto, accanto ad alcuni grossi errori hanno fatto anche cose importanti (nel caso della Bindi la riforma sanitaria, e tutto sommato anche la linea mantenuta, con un po' di fatica, nel caso Di Bella).

    6. Non disprezzo Renzi, ma ritengo che meriti delle critiche il più possibile circostanziate (ad esempio, se vuole abolire il finanziamento ai partiti abbia almeno l'onestà di spiegare chi lo ha finanziato, non basta dire "è tutto on line"). Mi concentro su Renzi perché, a differenza di D'A o della Bindi, è un personaggio che sta cambiando adesso la politica, e quindi è più interessante; quando D'Alema era altrettanto interessante ne parlavo malissimo. Sempre però partendo, nel mio piccolo, da dei fatti.

    L'Italia avrà un partito progressista quando gli italiani se lo meriteranno. Peraltro Renzi non credo che abbia esattamente in mente un partito progressista: il suo economista, Ichino, ha scritto il programma della lista di Monti.

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  41. Due questioni di metodo

    Uno - Il punto 2 [Chiedere a una persona di "mettere da parte le proprie convinzioni confessionali" significa né più né meno che chiederle di non agire secondo coscienza], mi sembra una sciocchezza devastante. Dal momento che tu stesso sostieni (giustamente) che in politica si ottengono risultati facendo compromessi.
    La Bindi e' pero' una cattolica orgogliosa di non fare compromessi su quello che (secondo lei) chiede la Chiesa. Che e' un bell'atto di arroganza nei confronti di quei cattolici -e ce ne sono- che quei compromessi li fanno. Che magari stanno nella Chiesa sperando che cambi idea.
    Io di cattolici del genere ne conosco qualcuno, e a nessuno di loro stanno simpatiche le uscite della Bindi che tu difendi. Eppure non sono "maschi alfa berlusconiani".

    Due - Tu sei convinto che gli italiani non si "meritino" allo stato attuale un partito progressista. Io invece credo che un partito progressista debba sapersi meritare il voto degli italiani. Il che non succede (non abbastanza per vincere, perlomeno) avendo come testimonial Rosi Bindi e il cattolicesimo che lei rappresenta. E che tu stesso dici essere ormai scomparso persino dalle parrocchie.


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  42. No scusa, ma la coscienza non c'entra nulla con la confessione religiosa. Anzi, è proprio quella cosa che ti fa valutare, indipendentemente dalle tue preferenze, paure o abitudini, quale sia la cosa migliore da fare in determinati contesti.
    Cosa che un bambino neonato non ha ma che ad un certo punto della crescita gli permette di valutare se stesso in rapporto al proprio ambito e di capire quindi che certe cose si possono fare e altre no.
    Un bambino di un anno non ha la stessa capacità di valutare cosa sia giusto fare o non fare, un bambino di 6 si. E questo non ha nulla a che vedere con il credo confessionale, che è una cosa che viene molto molto più tardi e soprattutto è figlia di usanze e tradizioni del proprio ambito.
    La coscienza è ciò che ha reso possibile all'uomo di diventare ciò che è a differenza degli altri esseri viventi che, pur evolvendosi, non hanno sviluppato alcun pensiero critico che gli permettesse di valutare quale fosse il comportamento migliore da tenere in determinate situazioni o di inventare soluzioni per i problemi che si presentavano ogni giorno.
    Parlo di una storia di 7 milioni di anni, non degli ultimi 2000 cui si riferisce la Bindi.
    Non è un ragionamento complicato ma la coscienza è figlia della scienza non delle religioni.
    Chiusa la parentesi antropologica, intendevo con questo dire che una persona veramente corretta dovrebbe essere capace di legiferare secondo coscienza e non secondo confessione. Anche il più convinto credente deve sapersi astrarre e capire che non può decidere per 60 milioni di persone secondo il suo credo. Ci sono riusciti i cattolici di tutta Europa, non deve essere impossibile farlo.

    Non so se tu parli solo con elettori PD cattolici praticanti che ti dicono di non essere pronti a questo passaggio sui diritti civili.
    Io in linea di massima cerco di parlare con gente di tutte le cofessioni e di tutte le posizioni politiche. Pochi sono pronti pronti come vorrei, ma il più delle volte basta far loro l'esempio che potrebbe essere il loro stesso figlio, un domani, ad essere discriminato per questioni di omosessualità e a vivere nella perenne sensazione di non essere cittadino degno di questo paese, che subito si immedesimano e concordano con me che non è giusto che questo ancora accada, in questo paese.

    Tu dici che la gente ha il partito si merita, forse è vero, ma a me sembra che l'elettore PD medio sia molto, molto più avanti, su molti temi, di quanto non sia la linea del partito stesso.

    E soprattutto penso che sia proprio la politica, e a ncor di più un partito di sinistra, a dover emancipare i cittadini e ottenere un miglioramento della società.
    Ci è riuscito Silvio nel senso inverso, perchè il PD non vuole provare?
    I risultati elettorali dicono che l'elettorato di sinistra non è contento già da diversi anni, sarà mai che qualcosa lo stia sbagliando, il PD?

    Chiudo su Renzi.
    Se tu come parola progressista ti riferisci alla definizione politica meramente italiana hai ragione a dire che Renzi non è un progressista.

    Io preferisco la definizione riferita ai partiti progressisti europei e anglosassoni la cui linea non assomiglia molto a quella del PD, soprattutto riguardo diritti civili e mercato del lavoro.
    Non sto a fare nomi perchè chiunque nominassi ha sicuramente fatto cose buone ma sicuramente anche qualche errore, quindi non vorrei aprire polemiche su altri personaggi.
    Il programma di Renzi, rispetto a quello di Bersani è decisamente progressista, se guardiamo alle esperienze europee.
    Il problema è che noi italiani facciamo fatica ad abbandonare usanze e tradizioni, quindi ci troviamo un partito che si dice progressista ma vuole mantenere abitudini ed assetti del secolo scorso continuando a venerare i propri totem senza accorgersi che lo scenario è completamente cambiato.

    Povera Bindi e povero D'Alema. Magari non hanno fatto nulla di male, ma, un po' per età, un po' per inettitudine, non sono i più indicati a poter dire la loro su quello che sarà il mondo di domani. Non finchè continueranno a guardare indietro.

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  43. tondelli non scrivere mai più di gay e diritti civili. mai più. o ti faccio vedere io cos'è il bullismo. non è una minaccia, non è una promessa, è una realtà

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  44. Caro anonimo, in questi giorni ho tante altre cose in agenda, per cui malgrado il tuo accorato invito non riuscirò a parlarne. Ma nel frattempo puoi rifarti con l'archivio.

    Il bullismo è una pratica che dev'essere condivisa da una comunità di persone per un determinato periodo di tempo; inoltre la vittima dovrebbe essere un minore. Insomma credo che non sia la parola giusta per quello che non-minacci di fare.

    Inutile dire che ho preso la tua non-minaccia in debita considerazione e, appena troverò un ritaglio di tempo, scriverò un'altra volta cosa penso sui diritti civili e i gay (sintetizzando: ritengo che i gay abbiano diritto a tutto e credo che il modo più spedito per arrivarci sia per gradi come in Francia).

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  45. Il problema dei cattolici in politica si chiama IOR. Non riesco a trovare posizioni della Bindi sull'argomento, mi aiuti a cercarle?
    Grazie
    http://espresso.repubblica.it/dettaglio//2203154

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  46. La Bindi è una brava donna, una brava coordinatrice, ma non sa parlare e non si sa far valere, quindi non è adatta a posizioni di dirigenza

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  47. @Leo: sì, certo, come no. Avrete i vostri diritti, e si capisce; però... però adesso no, non è ancora il tempo, come al tempo dei DiCo, quando gli dicevi: adesso no, per carità portate pazienza, che sennò casca il governo - e cosa volete che siano i vostri diritti di fronte alla stabilità di un governo, vorrete mica togliere a Mastella la soddisfazione di farlo cadere lui?
    Dovete avere tutti i diritti, ma proprio tutti eh? Ma se devo scegliere tra i vostri diritti e la coscienza di Rosy, mi dispiace, non c'è partita: scelgo Rosy che in tutta coscienza vi dice che i vostri diritti ve-li-scordate. Oooooh! Perché lei non ha dubbi: e quando mai il bigottismo ottuso ha avuto dubbi?

    tibi

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  48. Il tempo era qualche anno fa, ma la priorità era dimostrarsi intransigenti con la Bindi. Altrove hanno fatto passi avanti, qui no.

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  49. Prego? Altrove si sono fatti passi avanti, e altrove non ci si accaniva contro la Bindi, quindi: se non ci si fosse accaniti contro la Bindi, pure qui si sarebbero fatti passi avanti?
    Ti rendi conto da solo che e' una cazzata, vero?
    Perche' "altrove" non si sente il peso di quel gigante finanziario che si chiama IOR, men che meno della CEI. "Altrove" i cattolici in politica fanno compromessi e non pretendono di parlare a nome della maggioranza dei cittadini. Altrove (in breve) non c'e' alcun bisogno di sbarazzzarsi dell'influenza di vescovi e cardinali: perche' sono gia' stati ridotti a miti consigli.
    Che e' quel fattore, come ti ho brevemente spiegato qua sopra, che ha fatto perdere la sinistra, ogni (santa) volta che e' stata vicina a influire in maniera significativa nella storia d'Italia.

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  50. Rosy (ma credo che lei si firmi Rosi) nella scorsa legislatura si è fatta eleggere come capolista nel mio collegio.Io stupido gay che aveva votato alle primarie con un vincolo di fedeltà, ho dovuto votare lei. Ho mandato una cortese mail al suo indirizzo parlamentare per chidederle ragione di certe sue uscite omofobe e non ho mai ricevuto nessuna risposta, neppure di default.
    Tra parentesi, ho scoperto che se scrivi ai parlamentari non conservi alcuna traccia della tua email, come in un blog. Io preferisco avere come avversario la Santanché (troppo facile lo so) che un sepolcro imbiancato come la Bindi.

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  51. notarella: dopo il Bullo Primo ci sarebbero i bulli gay. tutti i gay? No, ci sono quelli bravi e belli che dissentono dal "criticare" il manovratore. Metà post è dedicato ai brutti e cattivi che reputano che l'ottenimento graduale dei nostri sacrosanti (!) diritti sarebbe andato bene se fosse iniziato, come in altri Paesi, DIECI anni fa e che ora non e' piu' tempo di tergiversare.
    E non è proprio il caso di scomodare la categoria "odio", si giudica il non fatto compreso il non essere riusciti a fare vera lobby da parte dell'associazionismo tutto (gay e no!)
    Assolutamente senza astio
    q.

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  52. Sono d'accordo con Leonardo, quello verso la Bindi è un bullismo trasversale che l'ha presa di mira per un'opinione da lei espressa, ma in realtà la sua colpa più grave è di essere una donna che non si allinea con l'immagine femminile prevalente, dove se sei avanti con gli anni devi farti perdonare andando dal parrucchiere dall'estetista dal chirurgo estetico con abiti che vanno stretti a chi ha un terzo dei tuoi anni. E tutto questo la Bindi non è (imperdonabile) ma non solo: si differenzia dal pensiero unico, che ieri era quello del Capo, oggi è quello dei vincenti. Donna di mezza età nature che pensa con la propria testa: non se ne può proprio più

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  53. Bello davvero, grazie, offre un sacco di cose a cui pensare (su di noi, non sulla Bindi, che e' il meno). Peccato che tanti commenti mi sembrino veramente sfasati rispetto a quello che volevi dire.
    Buon lavoro.

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