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giovedì 26 gennaio 2023

La macarena sulle vostre tombe

Vi vedo tutti immotivatamente entusiasti per un monologhetto sull'entusiasmo immotivato, un pezzo appiccicato alla benemeglio in un prodotto seriale per far contenta la guest star che se l'è scritto. Non c'entra niente con lo sviluppo della trama, è uno sbrego diegetico, è un attore che esce dal personaggio e ci intrattiene sui fatti suoi che secondo lui sono divertenti. Anche secondo voi sono divertenti – del resto sembra fatto apposta per essere trasformato in story e girare sui vostri smartofoni. È una variazione sul  tema delle chat scolastiche, nel 2023, ci vuole coraggio, no? Non sono mica tutti pronti all'ironia contro un avversario potente come le chat scolastiche. È un pezzo che si crede Mattia Torre, come probabilmente capita a tanti cartocci nel cestino della writing room della Littizzetto. È un pezzo che se la prende con l'entusiasmo dei genitori che vogliono fare qualcosa per migliorare l'offerta educativa del loro istituto. Hanno tutti una passione (la batteria, la danza, il ciclismo) e vogliono comunicarla, con tanto entusiasmo, che secondo il regista (appollaiato su una terrazza che dà su Piazza del Popolo) è "il sentimento più orrendo dell'essere umano". Non l'odio, non l'intolleranza, non l'impulso dell'audista che ti sorpassa a destra sull'A1: no, per il regista italiano il sentimento più orrendo è la voglia di insegnare qualcosa ai propri piccoli, e già che ci siamo ai piccoli degli altri. Capace che poi crescono più socievoli, ciò è sbagliato! Il regista italiano nel 2023 vuole stare in un angolo imbronciato, perché in questo consiste la sua coolness, in sostanza il regista italiano è una Mercoledì cinquantenne che si crede Nanni Moretti, e voi siete entusiasti di questa cosa. 

I genitori,per una volta che invece di lamentarsi dei compiti, dell'insegnante, del bullo o dell'insegnante bullo, provano a proporre cose, magari con un po' di ingenuità ma un minimo di buona volontà; i genitori che vedono i figli passare i pomeriggi senza staccare l'occhio dallo smartofono e la cosa li spaventa; i genitori si domandano se non c'è qualcosa di non scrollabile che potrebbe coinvolgere questi benedetti ragazzi; e invece di scrivere accorati appelli a Gramellini fanno un'assemblea con tante proposte, ognuno porta la sua cosa, a me sembra quasi commovente – ma al regista no. 

I genitori sono anche preoccupati per il traffico, in una città così complicata come Roma il ciclismo è ancora una scelta difficile (gli audisti ti menano se provi a usare le ciclabili) ma presto o tardi ineludibile, bisogna preparare i ragazzi a un mondo che sarà per forza diverso dal nostro, ma il regista dal terrazzo su Piazza del Popolo tutto questo traffico mica lo vede, e poi lui al pomeriggio giocava per i fatti suoi ed è cresciuto bene, i suoi figli idem, e questo chiude la questione: tutto è già come dev'essere, anche questi smartofoni prima o poi passeranno. Di questo, siete entusiasti.

Se i vostri figli lo sapessero vi soffocherebbero nel sonno – ah, ma lo sanno, vi leggono sullo smartofono. La macarena verranno a ballare: sulle vostre tombe.

12 commenti:

  1. Non lo sopporto . Mi sembra figlio di Grande Menuel c
    he dice sempre espressione di vérità . ( Alto Gradimento )

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  2. Gran bel pezzo! Quando ti meriti i complimenti sono il primo a dirlo.
    Bravo

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  3. Ma...anche meno. A me sembra che il prodottino si prenda piuttosto in giro e Sorrentino non si sottrae alla cosa.
    Anche un po' di ironia e di leggerezza (e anche un filo meno di snobismo) non guasterebbe.
    Poi oh. Ognuno la vede come gli pare, sia chiaro.
    Non è roba per cui stracciarsi le vesti, per quanto mi riguarda.
    Contestualizziamo un po'.

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  4. Il monologo, per quanto slegato dal contesto, è inserito all'interno dell'incursione di Sorrentino alla CMA in cui percula tutti quanti proponendo la terza serie di Young Pope che si dovrà intitolare The Lady Pope ed avrà per protagonista Ivana Spagna. Questo secondo me basta e avanza per contestualizzare il tutto e definire la credibilità delle parole di Sorrentino.
    Certo, il problema poi sono quelli che si ritrovano la clip del monologo girata su Whatsapp, completamente decontestualizzata, e pensano che sia la grande verità che il sagace intellettuale ci ha generosamente regalato.

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  5. A me è piaciuto molto che Leonardo abbia rimesso al suo posto la Liti, in modo intelligente ed elegante

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  6. Accidenti! Vista la
    Pesantezza di questo articolo e la totale mancanza di senso dell’ironia, mi pare di capire che tu non l’abbia presa benissimo 😂

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  7. ot: ...ma veramente i batteristi contemporanei bramano insegnar la batteria gratis ai compagni di scuola dei loro figli? o è un tentativo di pasturare per poi pescarne tre o quattro cui dare lezioni private? aiuto, io sono fuori dal giro da un po' e ciò mi confonde!

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  8. No, non è questione di mancanza di ironia, questo sketch, che non conoscevo prima di trovarlo qui, è un imbarazzo di cattiva scrittura, cattiva recitazione e peggio montaggio (con quel sottofondo à la Birdman che gira a vuoto); sembra una cosa fatta con la mano sinistra legata dietro la schiena.
    Ma magari sono solo prevenuto io, dato che per me Sorrentino ha smesso di essere interessante dai tempi di This Must Be the Place e ho smesso di seguirlo dopo aver visto il successivo.

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  9. avevo ascoltato con crescente fastidio questo videucolo, felice di aver trvato oggi q uesto tuo giudizio

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  10. Quando gli estranei ti toccano la scuola, t'imbizzarisci :D A me è sembrato caruccio, e Sorrentino non mi piace nemmeno un granché...

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