Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi

Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi. Noi no. Donate all'UNRWA.

martedì 13 novembre 2001

In che tempi viviamo, se questo tipo di notizie sono da considerare buone notizie?
Un’orribile disastro aereo e l’avanzata di una milizia di massacratori, torturatori ed esportatori di droga?
Questi sono momenti in cui, più che opinioni, preferirei dare (e avere) più informazioni.

Sinceramente: sono contento che a Queens non sia stato un attentato, ma qualcuno mi spieghi com’è possibile che al JFK decolli regolarmente un aereo giudicato “un mese fa, a rischio dai responsabili statunitensi della sicurezza aerea”.
Quanti altri aerei “a rischio” decollano in America e nel mondo ogni giorno?

chi è il primo occidentale a entrare a Kabul? Gino Strada!Sinceramente: i talebani si meritano tutto il male possibile. Non spingerò la mia attitudine pacifista fino a impedirmi di gioire della loro disfatta. Purtroppo, però, già da prima dei bombardamenti Rawa e Human Rights Watch avevano stroncato sul nascere in me qualsiasi simpatia per gli “eroici resistenti” dell’Alleanza del Nord. Che sono fondamentalisti come i talebani, anche se il loro fondamentalismo non impedisce loro di finanziarsi con l’esportazione dell’oppio. Che quando erano il regime di Kabul “hanno ucciso e violentato migliaia di ragazze, donne e uomini, e che sono stati i primi a imporre numerose restrizioni alle donne, tra cui l’imposizione del velo”. Sto citando Rawa

Scrupoli da pacifistoide? Ma vedo che persino Bush e Musharraf li condividevano. Avevano preteso che gli Alleati del Nord restassero alle porte di Kabul. E i mujiaheddin sono entrati lo stesso. Ora il re Zahir si dice “preoccupato per la sicurezza e per i civili”. I civili forse avevano più da temere durante i bombardamenti, comunque condividiamo le preoccupazioni del re, c’è poco da stare allegri. È bello potersi tagliare la barba, e sentire canzoni alla radio, indubbiamente. Ma è così presto per farsi un’opinione. Meglio tenersi informati.


Non c’entra niente (o quasi)
Mi è scappato visto un po’ di Vespa ieri sera, e mi sono intristito. Non per Vespa, ormai al di là del bene e (soprattutto) del male. Non per gli insulti da una parte o dall’altra: gli insulti sono opinioni e io, in questo momento, voglio solo informazioni. Però sulle informazioni non transigo. Devono essere precise.

Angius ha l’aria di una persona seria e precisa. Quando ha ricordato le ragioni che portarono l’Ulivo a sostenere l’intervento in Kossovo ero quasi pronto a dargli ragione. Ma quando il direttore del Manifesto gli ha segnalato che molti militanti UCK si stanno iscrivendo ad Al Quaida, tutta la serietà del personaggio si è disciolta in questa affermazione: “Ma l’UCK è nato più tardi! S’informi!”.

Non mi si può rimproverare nessuna partigianeria nei confronti del Manifesto, ma io, che ho cercato sempre a mio modo d’informarmi e ho un po’ di memoria, ricordo benissimo che di UCK si parlava già prima della campagna in Kossovo. E non se ne parlava neanche tanto bene, così come oggi non si parla troppo bene dell’Alleanza del Nord in Afghanistan.
È vero che ci sono due UCK: uno in Kossovo e uno in Macedonia, dove la “K” sta per “nazionale”. L’UCK macedone è nato dopo il conflitto, e anzi, rappresenta uno degli ‘effetti collaterali’ dell’intervento in Kossovo. Che ha rafforzato il nazionalismo albanese nei balcani. E forse anche il fondamentalismo islamico. Non lo so. Dovrei informarmi. Ma anche Angius dovrebbe. Io non ce l’ho coi DS per partito preso, però una figura così è sufficiente a spostarmi a sinistra di cinque o sei gradi. Finché sono solo io… ma non credo di essere il solo.

Nessun commento:

Posta un commento

Puoi scrivere qualsiasi sciocchezza, ma io posso cancellarla.

Altri pezzi