Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi

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giovedì 6 marzo 2003

Ci insospettisce anche il fatto che l'attentato terroristico casualmente fallito era stato programmato nello stesso giorno e nelle stesse ore in cui il PMLI commemorava solennemente a Firenze Stalin, quasi che si volesse oscurare questo evento storico. Ciò conferma che l'altro obiettivo dei mandanti del terrorismo è quello di spingere i sinceri rivoluzionari a compiere azioni avventuristiche e sanguinarie per sottrarli alla lotta per buttar giù il governo del neoduce Berlusconi, per l'Italia unita, rossa e socialista....


Per la rubrica: “Chi ci paga i politici...

...questa settimana esaminiamo il caso di uno dei più surreali partiti italiani: il PMLI. ML sta per Marxista-Leninista; in realtà il PMLI è la piccola conventicola degli stalinisti italiani. Le loro bandiere mettono ben in evidenza i profili dei “Cinque maestri”: Marx, Engels, Lenin, Stalin, Mao (li vedete, no?). Il loro sito (www.pmli.it) sembra una retrospettiva sulla propaganda comunista anni ’50, e ci vuole un po’ di tempo prima di rendersi conto che nei proclami inneggianti a Stalin nel cinquantenario della morte non c’è nessuna ironia.
Ora, è ben vero che in Italia non esistono (o non dovrebbero esistere) i reati d’opinione. Come è vero che i Marxisti-Leninisti, pur giustificando i morti di Stalin e Mao, non hanno mai ucciso nessuno.
Eppure io non sono d’accordo con chi li trova più patetici che pericolosi. C’è qualcosa che non mi torna.
Per esempio, i manifesti in quadricromia.

Chi ha fatto un po’ di politica ‘dal basso’, cioè distribuendo volantini, capirà quello che intendo: di solito i volantini sono tristi, in bianco e nero, con macchie grigie là dove un grafico improvvisato aveva immaginato di inserire una fotografia. Quando ci si vuole rovinare, quando c’è qualche soldo in cassa (e quando mai?), alcuni comitati o associazioni si spingono fino a stampare manifestini a due colori. E non di più, coi tempi che corrono.
Ma i Marxisti.Leninisti, che sono con tutta evidenza tre-quattro gatti, hanno manifesti in quadricromia, con tutti i colori dell’iride (il rosso specialmente). E quando vogliono ne stampano a volontà, e li affiggono dove gli pare.
Per esempio: nella mia città, dove i Marxisti-Leninisti si contano sull’unghia di un dito, sul palazzo di fianco alla sede di Rifondazione c’è un loro manifesto, abusivo, ma incollato così bene che in due anni non è ancora venuto via. È un montaggio di dubbio gusto e di sicuro effetto: un martello (contornato di falce) picchia sulla testa di un Berlusconi travestito da Mussolini. Gli automobilisti che passano di lì (e ne passano tanti), danno un’occhiata al manifesto e lo identificano con Rifondazione, che ha la sua bandiera sul terrazzo a pochi metri di distanza.

La stessa malizia che mostrano nell’arte di attaccare manifesti, si riscontra anche durante le manifestazioni di piazza. Da quando c’è il Movimento… diciamo da Genova in poi, il PMLI non s’è perso un corteo. Ma siccome sono quattro gatti e non hanno nessuna intenzione di allargare la base (se si iscrivesseo altri cinque gatti il Comitato Centrale sarebbe messo in minoranza), di solito preferiscono non marciare compatti. Piuttosto si mescolano tra la folla, con le loro belle bandierine colorate con Stalin in evidenza, e cercano di sventolarle davanti al maggior numero di teleobiettivi – preferibilmente quelli del Tg4 e di StudioAperto. Così la prima Fallaci che si sveglia durante il servizio può tuonare che è una vergogna, tutti questi milioni nelle piazze in realtà sono i soliti stalinisti, che lei quelle bandiere se le ricorda bene.

Succede la stessa cosa anche in provincia, badate: a ogni manifestazione, presidio, sit-in, ce n’è sempre uno con la sua brava bandierina che cerca di venderti il Bolscevico. Naturalmente nessuno lo ha invitato. Ma nessuno ha il coraggio di mandarlo via. Poi arriva il fotografo del giornale… ecc..
Insomma: dietro un'apparenza di partitino settario anni'70, qui c'è gente che sa fare branding in modo spregiudicato. (Dicesi branding l'abitudine dei pubblicitari di mostrare continuamente il marchio di un prodotto, per imprimerlo sulla coscienza del consumatore). Forse un po' troppo spregiudicato per degli anti-capitalisti, ma le vie della rivoluzione sono infinite, diceva Mao... o non lo diceva? Beh, avrebbe potuto dirlo.

Un discorso a parte meriterebbe il contributo del pmli a Indymedia: quando il newswire era ancora un ambiente vivibile, i marxisti-leninisti facevano del loro meglio per intasarlo con lunghissimi polentoni a base di lotta di classe e citazioni del libretto rosso, nell'ilarità generale dei frequentatori, dapprima increduli, poi divertiti, infine mortalmente scocciati. Anche qui, non sai dove l’ingenuità cede alla malizia: nell’estate del 2001 i marxisti-leninisti terminavano una loro torrenziale analisi, firmata Koba (nomignolo di Stalin), auspicando “la nascita del Forum Sociale Italiano”. Sai che roba, Koba, in quei mesi ne parlavano tutti. Ma loro lo mettono per iscritto: vuoi scommettere che tra qualche anno uno studioso, un editorialista, un magistrato, ritrova i documenti in archivio e si mette a dire che il Forum Sociale l’hanno inventato gli stalinisti?

L’ultimo episodio, forse il più significativo, è quello di ieri sera: in occasione del cinquantenario della morte di Stalin, un rappresentante del PMLI (Mino Pasca) ha avuto a disposizione una buona mezz’ora di diretta televisiva in prima serata per attaccare lo Stato Borghese e difendere le politiche di Stalin e della Terza Internazionale. Il tutto, mi duole dirlo, a “Otto e Mezza”, su La7. Va bene, Giuliano Ferrara e Luca Sofri hanno il diritto di invitare chi vogliono.

Quello che non capisco è come mai stavolta da nessun pulpito non sia partita la domanda rituale: chi vi paga? Ammesso e magari concesso che siate stalinisti per scelta di vita, chi vi finanzia le stampe in quadricromia, le bandiere serigrafate? I lettori del Bolscevico coi bollettini postali? Ma andiamo.
Ferrara invece s’interrogava sul perché un neo-stalinista possa essere invitato a un anniversario in tv e un neo-nazista no. Bella faccia tosta, visto che la scelta d’invitarlo è stata sua.
Dal mio punto di vista di spettatore di Otto e Mezza, mi sento di poterlo rassicurare: la presenza di un neo-stalinista in tv m’indigna come la presenza di un neonazista. Stavo per dire “esattamente come”, ma non mi piacciono certe simmetrie. PMLI e Forza Nuova mi fanno schifo entrambi, ma non è lo stesso schifo. E non sono nemmeno in grado di fare una graduatoria dello schifo.
Se poi Ferrara (e con lui Sofri) preferisce dare visibilità a un neo-stalinista e glissare sui neo-nazisti, il minimo che possa fare è assumersene la responsabilità.

(Piccola curiosità: lo sapevate in che partito milita attualmente il fondatore del PMLI? E' il terzo della lista)

10 commenti:

  1. Bel post! effettivamente è qualche mese che mi chiedo dove diavolo trovino i soldi questi quando organizzazione che dovrebbero essere un attimino più solide (circoli arci)navigano a vista.

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  2. I manifesti vengono stampati grazie al fatto che la tipografia che se ne occupa ha il PMLI come cliente da 40 anni, e quindi gli fa prezzi quasi ridicoli. Le bandiere, se stampate con costanza nel corso degli anni, non hanno un costo eccessivo (addirittura con il mio collettivo scolastico del liceo ce le siamo potute permettere, l'anno scorso).
    Non è vero che il PMLI si sparpagli nelle manifestazione... si cerca anzi di formare un gruppo compatto in cui davanti stiano i cartelli e dietro le bandiere.
    Il "fondatore" del PMLI che dici, non era fondatore di questo partito, ma dell'Unione comunisti italiani (UCI), che non si è mai trovata bene coi marxisti-leninisti. I quattro fondatori del PMLI vi militano attualmente.
    Hanno invitato il PMLI ad 8 e mezzo per scelta di Ferrara, infatti i compagni sono stati avvertiti pochissimi giorni prima, cosicché non hanno potutuo raggiungere lo studio televisivo ma solo collegarsi in diretta da Firenze per tutta la manifestazione. Il motivo per cui il PMLI è stato invitato è che era il 50 anniversario della morte di Stalin, quindi era normale che si invitase un partito stalinista.

    A me danno fastidio le persone che scrivono senza conoscere niente, senza perlomeno provare a sentire le due campane prima, come ho fatto io. Non so se ho tralasciato di commentare qualcosa, ma tanto non c'era niente di plausibile nel tuo post.

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  3. quoto per tutto quello che ha detto Emijack,

    e aggiungo che non stampiamo manifesti in quadricromia ma solo rosso e nero(e gradazioni)

    il partito si autofinanzia, con le quote dei militanti e simpatizzanti (nessuno ci finanzia come gli altri partiti borghesi), i giornali che vendiamo sono una fonte di autofinanziamento e propaganda anche il resto del materiale, ma vorrei chiederti: come mai tutto questo odio verso il nostro partito? peraltro hai inventato molte bugie nel tuo articolo, o forse ti sono state inculcate dai media?

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  4. Questi son dei poveri malati mentali che hanno subito un lavaggio di cervello!
    Andate sul loro sito e leggetevi un paio di articoli: NEGANO e bollano come FALSITA' STORICHE eventi come le Foibe e i massacri avvenuti durante la socializzazione dei mezzi di produzione in Russia contro i Kulaki (morti a milioni) e giustificano orribili crimini commessi da Stalin (pari se non peggio all'Olocausto) come gli Holodomor in Ucraina o tutte le purghe interne allo stesso PCUS che hanno portato alla morte anche di altri grandi comunisti come Leon Trotsky!
    Questi parlano tanto di fascisti dovunque ma sono loro i primi della lista ad essere dei nazicomunisti!

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  5. Come al solito la borghesia si accanisce contro noi marxisti-leninisti, perché siamo gli unici veri socialisti che fanno tremare il culo alla borghesia, e questo dà molto fastidio ai "signorotti" del palazzo. Come contro ogni autentico rivoluzionario, si scatenano calunnie feroci. Tanto per cominciare, smaschero subito l'allusione dell'autore di questo articolo al fatto di una nostra ricchezza finanziaria dicendo che siamo totalmente autofinanziati e i nostri manifesti sono in rosso, giallo, nero e rispettive graduazioni. Eh no, caro il mio borghesotto, la gente che vede i nostri commenti nei forum ride per non farsela sotto dalla paura, e poi invitare uno stalinista non è la stessa cosa che invitare un nazista, sennò è come dire che Gandhi è uguale a Saddam Hussein. E poi sei un gran ignorante, scusa: mica siamo gli unici m-l (oltre al fatto che non siamo quattro gatti, ma una centinaia: e poi tutti i grandi partiti comunisti hanno cominciato così, vedi il Partito Comunista Cinese, fondato da 10 persone). Il terzo nella lista del sito che hai linkato è Aldo Brandirali, leader dell'Unione dei Comunisti Italiani (marxisti-leninisti), poi diventato Partito Comunista Marxista-Leninista Italiano e annegato nel parlamentarismo, fondata molto prima dell'OCBIML, "antenata" del PMLI.
    Inoltre, mi permetto di rispondere a Lexington: O non hai capito nulla, o non vuoi capire. Non neghiamo le foibe né nulla, solo diciamo la verità storica su di esse. Voi mentite al riguardo. Inoltre l'Holodomor non fu causa di Stalin, ma degli stessi Kulàki ispirati dall'esiliato Trotzki. Stalin anzi debellò quella carestia. Infine, le Purghe Staliniane non sono mai avvenute, e poi come puoi definire Trotzki un "grande comunista"? Io piuttosto lo definirei un imbecille.
    E, per chiudere, noi non siamo nazicomunisti, ma veri socialisti, sono i sedicenti partiti comunisti in parlamento che sono gandhisti e riformisti infami.
    La rivoluzione è un atto di forza col quale una classe ne rovescia un'altra. Questo non l'ha detto Scuderi (fondatore del PMLI assieme a Mino Pasca, Patrizia Pierattini e Nerina "Lucia" Paoletti, morta prematuramente e improvvisamente nel 2006, LORO I VERI FONDATORI DEL PARTITO DEL PROLETARIATO), bensì Mao Zedong.

    Antonio, simp. PMLI dal 2009

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  6. Come al solito la borghesia si accanisce contro noi marxisti-leninisti, perché siamo gli unici veri socialisti che fanno tremare il culo alla borghesia, e questo dà molto fastidio ai "signorotti" del palazzo. Come contro ogni autentico rivoluzionario, si scatenano calunnie feroci. Tanto per cominciare, smaschero subito l'allusione dell'autore di questo articolo al fatto di una nostra ricchezza finanziaria dicendo che siamo totalmente autofinanziati e i nostri manifesti sono in rosso, giallo, nero e rispettive graduazioni. Eh no, caro il mio borghesotto, la gente che vede i nostri commenti nei forum ride per non farsela sotto dalla paura, e poi invitare uno stalinista non è la stessa cosa che invitare un nazista, sennò è come dire che Gandhi è uguale a Saddam Hussein. E poi sei un gran ignorante, scusa: mica siamo gli unici m-l (oltre al fatto che non siamo quattro gatti, ma una centinaia: e poi tutti i grandi partiti comunisti hanno cominciato così, vedi il Partito Comunista Cinese, fondato da 10 persone). Il terzo nella lista del sito che hai linkato è Aldo Brandirali, leader dell'Unione dei Comunisti Italiani (marxisti-leninisti), poi diventato Partito Comunista Marxista-Leninista Italiano e annegato nel parlamentarismo, fondata molto prima dell'OCBIML, "antenata" del PMLI.
    Inoltre, mi permetto di rispondere a Lexington: O non hai capito nulla, o non vuoi capire. Non neghiamo le foibe né nulla, solo diciamo la verità storica su di esse. Voi mentite al riguardo. Inoltre l'Holodomor non fu causa di Stalin, ma degli stessi Kulàki ispirati dall'esiliato Trotzki. Stalin anzi debellò quella carestia. Infine, le Purghe Staliniane non sono mai avvenute, e poi come puoi definire Trotzki un "grande comunista"? Io piuttosto lo definirei un imbecille.
    E, per chiudere, noi non siamo nazicomunisti, ma veri socialisti, sono i sedicenti partiti comunisti in parlamento che sono gandhisti e riformisti infami.
    La rivoluzione è un atto di forza col quale una classe ne rovescia un'altra. Questo non l'ha detto Scuderi (fondatore del PMLI assieme a Mino Pasca, Patrizia Pierattini e Nerina "Lucia" Paoletti, morta prematuramente e improvvisamente nel 2006, LORO I VERI FONDATORI DEL PARTITO DEL PROLETARIATO), bensì Mao Zedong.

    Antonio, simp. PMLI dal 2009

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  7. Come al solito la borghesia si accanisce contro noi marxisti-leninisti, perché siamo gli unici veri socialisti che fanno tremare il culo alla borghesia, e questo dà molto fastidio ai "signorotti" del palazzo. Come contro ogni autentico rivoluzionario, si scatenano calunnie feroci. Tanto per cominciare, smaschero subito l'allusione dell'autore di questo articolo al fatto di una nostra ricchezza finanziaria dicendo che siamo totalmente autofinanziati e i nostri manifesti sono in rosso, giallo, nero e rispettive graduazioni. Eh no, caro il mio borghesotto, la gente che vede i nostri commenti nei forum ride per non farsela sotto dalla paura, e poi invitare uno stalinista non è la stessa cosa che invitare un nazista, sennò è come dire che Gandhi è uguale a Saddam Hussein. E poi sei un gran ignorante, scusa: mica siamo gli unici m-l (oltre al fatto che non siamo quattro gatti, ma una centinaia: e poi tutti i grandi partiti comunisti hanno cominciato così, vedi il Partito Comunista Cinese, fondato da 10 persone). Il terzo nella lista del sito che hai linkato è Aldo Brandirali, leader dell'Unione dei Comunisti Italiani (marxisti-leninisti), poi diventato Partito Comunista Marxista-Leninista Italiano e annegato nel parlamentarismo, fondata molto prima dell'OCBIML, "antenata" del PMLI.
    Inoltre, mi permetto di rispondere a Lexington: O non hai capito nulla, o non vuoi capire. Non neghiamo le foibe né nulla, solo diciamo la verità storica su di esse. Voi mentite al riguardo. Inoltre l'Holodomor non fu causa di Stalin, ma degli stessi Kulàki ispirati dall'esiliato Trotzki. Stalin anzi debellò quella carestia. Infine, le Purghe Staliniane non sono mai avvenute, e poi come puoi definire Trotzki un "grande comunista"? Io piuttosto lo definirei un imbecille.
    E, per chiudere, noi non siamo nazicomunisti, ma veri socialisti, sono i sedicenti partiti comunisti in parlamento che sono gandhisti e riformisti infami.
    La rivoluzione è un atto di forza col quale una classe ne rovescia un'altra. Questo non l'ha detto Scuderi (fondatore del PMLI assieme a Mino Pasca, Patrizia Pierattini e Nerina "Lucia" Paoletti, morta prematuramente e improvvisamente nel 2006, LORO I VERI FONDATORI DEL PARTITO DEL PROLETARIATO), bensì Mao Zedong.

    Antonio, simp. PMLI dal 2009

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  8. un triplo commento non guasta mai...

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  9. Questo è un pezzo del 2003. Io nel frattempo ho messo su casa. Voi siete ancora lì che polemizzate con Trotzki.

    Va bene, prendo atto: non è quadricromia ma bicromia (costa molto meno); non siete quattro gatti ma un centinaio.

    Rimane il problema: siete pochi e fuori del tempo: alle manifestazioni vi inquadrano la bandierina per screditare centinaia di migliaia di persone che non credono in Marx, né in Lenin, né in Mao. E' un giochino a cui vi prestate, e siete ben contenti di farlo.

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  10. "Inoltre l'Holodomor non fu causa di Stalin, ma degli stessi Kulàki ispirati dall'esiliato Trotzki. Stalin anzi debellò quella carestia. Infine, le Purghe Staliniane non sono mai avvenute.."
    ispirati dall'esiliato trotzki?!
    e questa sarebbe la verità storica?
    ma stai male!

    complimenti invece all'autore del post, che ho molto apprezzato.

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