No, non è la Befana
(“Tremate, tremate…”)
“Pronto, ciao, ti disturbo?”
“Insomma, sto guardando delle scarpe”.
“Ah, sei in città”.
“Sì. Ho anche preso delle spillette”.
“Mmm. Bene. Magari ti richiamo più tardi, eh?”
“Sì, magari sì”
“Va bene. Buon ottomarzo”.
“Ah, è l’ottomarzo! Ecco perché!”
“Perché cosa?”
“Era pieno di vecchie qui”.
“Vecchie?”
“Sì, sotto i portici, dappertutto, coppie di vecchie in pelliccia”.
“Coppie di vecchie in pelliccia”.
“Sì, infatti mi chiedevo: ma da dove saltano fuori tutte ‘ste vecchie…”
“Perché me le dici, queste cose”.
“Ma scusa, se è vero!”
“Ti richiamo. Anzi, no…”
“Ti richiamo io”.
“Ecco”.