...and the land of fat-free
La maggior parte delle persone vive la propria vita in uno stato di tranquilla disperazione. È uno schifo.
Prendi il popolo più potente di tutti. Non dovrebbe godersela? Ha bandierine piantate in tutto il porco mondo. È il club in cui tutti vorrebbero entrare. Ti aspetteresti un ambiente rilassato, democratico, e insieme elegante.
E invece per strada c’è un sacco di gente per niente rilassata, per nulla elegante, che ti guarda dal basso in modo affatto democratico. Sotto la crosta del benessere c’è una polpa piena di poveri. Bianchi, neri, misti, li riconosci subito, i poveri. Da cosa li riconosci?
Sono grassi.
Il ventre molle dell’America è veramente molle.
Se ci pensi, è stata una trovata geniale, gonfiare i poveri. Cosa c’è di meno dinamico di un obeso? Cosa c’è di meno refrattario a una rivoluzione?
La povertà obesa è stabilizzante. Fa a pugni con tutto quello che sapevamo del mondo e di come cambiarlo. Se Marx avesse visto i poveri obesi, forse avrebbe riformulato qualcosa. Troppo tardi.
Vai a far la spesa. È tutto fat-free (la salsa di pomodoro?), è tutto light (la birra!), è tutto diet. Se non possono toglierci i grassi, ci tolgono il sodio. È tutto un gioco a sottrarre. E poi.
E poi volti l’angolo è c’è lo scaffale di junk. In confezioni così grandi, da noi, si vende solo la terra da giardino. Tutto fat-free, tutto light, come no. Nella nazione fat-free, si è grassi perché non ci si può permettere il prodotto dietetico. Da una parte i vincenti, light e affusolati. Sono quelli che vedete nei telefilm. Dall’altra il bestiame, nutrito a pastone. Non si ingrassano così da noi i maiali?
L’obesità è una forma di dipendenza, ma rifletti. C’è una dipendenza che dà meno problemi sociali? Gli alcolisti fanno troppi danni. Gli eroinomani rubano, e muoiono troppo presto. Un obeso ha un suo costo, ma: è in grado di lavorare – la sua stessa stazza lo protegge da atteggiamenti devianti (il furto, l’omicidio) – e last but not least, muore relativamente in fretta – la collettività non dovrà pagargli decenni di pensione. L’obeso non è il cittadino perfetto, ma per qualcuno può essere il cittadino ideale.
L’obeso ha bisogno di mangiare. Ha bisogno di muoversi in automobile. Ha bisogno dell’aria condizionata, seriamente, sennò schiatta. L’obeso ha un sacco di bisogni. Voterà per chi glieli difende.
Ed è questo che mi schifa del mondo: che è fatto male, brutto e senza redenzione. Da un Paese che brucia il 70% delle risorse, chiederesti almeno un po’ di bellezza, un po’ di classe. No, il 70% di tutto quel che c’è al mondo serve a ingrassare un enorme parco elettori.
È uno schifo ed è tutto quel che abbiamo.
cazzo se hai ragione.
RispondiEliminadevo dire che non c'è molto da aggiungere o da commentare. mi diventi più saggio e perspicace (oddio, non ci andrà mica una "i" da qualche parte?) ogni giorno che passa.
l'unico dubbio riguarda me... l'anno scorso sono passato da 96-97 chili a 90-91, quest'anno volevo scendere a 87-88, ma non ci riesco...
forse dovrei chiedere un aumento di stipendio?
marcell_o
Stessa senzazione avuta quanto sono stato negli States due anni fa: un paese grasso e triste.
RispondiEliminaLa loro Dichiarazione di Indipendenza è fondata anche sulla "ricerca della felicità", secondo me hanno preso una strada sbagliata...
GM
Ho sempre pensato che tu sia il più sagace e geniale tra i blogger italiani e questo pezzo me lo riconferma.
RispondiEliminaSe fai un libro, avvisami! :-D
Sei un genio
RispondiEliminaTi leggo solo da qualche giorno, ma sei già appuntamento irrinunciabile
RispondiEliminaBhe devono essere i più grandi in tutto gli americani no? Fanno sempre le cose in grande, il pacco super extra mega, il quadruplo hamburger maxi con triplo formaggio. Ma non è solo una questione di cibo, è una questione di educazione, di mentalità. Lo stesso si può dire per le automobili: immense chiassose inquinanti pachidermiche e pacchiane. E' uno stile di vita.
RispondiEliminaE' il sogno americano trasformato in incubo.
quelal sopra ero io!
RispondiEliminala niki
Ciao,
RispondiEliminaimmagino volessi dire "di piu´ refrattario ad una rivoluzione".
A presto,
Stefano
Ottimo spunto......ma che tristezza !
RispondiEliminaeh, si', Stefano, appunto.
RispondiEliminaSi'...d'accordo...fat. Hai ragione. Mangiano e consumano troppo. Niente classe? Si' (ma che parola ?)... e perche' non sanno essere selettivi...tu che sei bainco, eruopeo, ricco...tu, si'. troverai la tua nicchia, il tuo ghetto di benesere...perche' sei colto. E c'e' chi sa che ci sei...;-)
RispondiEliminaI'll have a prosciutto and sun dried tomato baguette with melted bocconcini and a taiwanese bubble ice tea please. Oh look, an original pressing of the first Pavement album....
sto mangiando wurstel freddi senza quasi neanche piu' scartarli dal cellophane
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