Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi

Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi. Noi no. Donate all'UNRWA.

venerdì 23 febbraio 2007

il mercoledì delle ceneri è finito

Metti via quel flagello, e cammina

Ieri, il buon vecchio pezzo di Serra sulla sinistra autolesionista. È piaciuto a tutti. Se lo strappavano di mano i colleghi, in sala insegnanti. Qualcuno ve l’avrà pure spedito via mail. Bello, per carità, giusto, giustissimo, sennonché.

Sennonché, continuare a raccontarci quanto siamo autolesionisti è parte integrante dell’autolesionismo. Non risolve il problema, anzi. A volte può essere fuorviante: in questo caso lo è di sicuro. Due voti in più o in meno in Senato non avrebbero risolto nulla: la maggioranza in Senato è inconsistente, e non da oggi. Perché l’autolesionismo idealista di Rossi e Turigliatto dovrebbe avere più importanza dell’opportunismo bieco di un De Gregorio, dell’ambiguità di un Andreotti, persino dell’influenza di Scalfaro? Anche questi erano voti su cui si contava. Ma noi insistiamo a guardare a sinistra, ai cavalieri dell’Ideale. Non è un obiettivo un po’ facile?

È vero, ce lo ricordiamo tutti il ’98. Fin troppo bene. Eppure la situazione oggi è diversa. Nel 1998 il Prodi Uno non fu abbandonato da un paio senatori intransigenti, ma da un partito intero (anzi, nemmeno intero: Rifondazione si spezzò in due). Il motivo non fu la guerra nei Balcani, come qualcuno continua a dire, ma una serie di rivendicazioni economiche oggi quasi incomprensibili (le 36 ore). Ad accostare il 1998 e il 2007, c’è da scoprirsi ottimisti: nove anni fa i Cavalieri dell’Ideale erano un’orda, oggi un paio di cani sciolti. Allora forse è il caso di piantarla, per un po’, con la favola dell’autolesionismo e dell’idealismo, e accorgersi di quanto è maturata nel frattempo la sinistra italiana. Sì: persino gli idealisti crescono. A furia di autocriticarsi, crescono.

Ieri le facce più arrabbiate erano quelle di Giordano e Diliberto: niente di paragonabile al Bertinotti duro e puro che mandava a casa Prodi nove anni fa. Ma non sono soltanto Giordano e Diliberto: è la base che non ci crede più, alla favola dei duri e puri. Così come non crede alla favole delle zone rosse. Se la piantassimo di intonare autocritiche a ogni infortunio, forse ci accorgeremmo che il movimento pacifista italiano non è solo uno dei più consistenti nel mondo, ma è anche uno dei meno violenti e velleitari. Prima o poi riusciremo anche a sfruttare questa forza enorme e tranquilla per qualcosa di buono. Ci vorrà del tempo e ci vorranno facce nuove. Ma le autocritiche infinite forse non servono più. (Anche perché di solito, le autocritiche a sinistra vanno così: si condanna D’Alema, si perdona D’Alema e si riassume D’Alema).

C’è un tempo per l’autocritica e un tempo per l’autoincoraggiamento. Stavolta direi che puoi andare tranquilla, sinistra: non è stata colpa tua. Non puoi pensare a tutto tu, mentre metà del Paese si crogiola nel desiderio infantile di mandare a casa il mortadella. Ci sarà sempre un’esigua percentuale di cani sciolti, di serpi viscide, di senatori influenzati. Tu hai fatto quel che hai potuto, e adesso dovrai fare molto di più.
Nei prossimi mesi (mesi?) avremo un governo ancor meno di sinistra di quello che c’è stato fino ad oggi. Uno spazio che fino a ieri c’era, per discutere di Dico o di Tav, si è chiuso. Colpa di Rossi e Turigliatto? Se vi fa sentire bene, potete prendervela con loro.
Ma è inutile prendersela con sé stessi. La maturità comincia dove finiscono i piagnistei: se volete comincia adesso. Dipende sempre e solo da noi.

21 commenti:

  1. Io per esempio mica ho capito perché D'Alema ha fatto questa "sansonata"...

    RispondiElimina
  2. leo, dicevi che non volevi invecchiare lo scalfari de 'noantri-rassegnati, sei il michele serra de noantri. continuo a trovare curiosa la rimozione storica delle circostanze della crisi del '98-prodi che tira la corda con rifondazione fino a spezzarla, d'alema che rimette su il governo ri-imbarcando i partiti (cossiga e campanili vari) e affossando cosi' l'idea di ulivo. certo e' piu' semplice prendersela coi cavalieri dell'ideale

    RispondiElimina
  3. Si, ma verso dove??
    Sono d'accordo con te che dobbiamo smettere di flagellarci e iniziare a fare qualcosa di concreto. Ma in che modo? Se manifestare contro le basi americane e contro la tav lascia il tempo che trova, se votare un blogger alle primarie o più in generale, andare a votare è utile come non votare affatto. Se il conflitto di interessi pervade tutto quello che ci circonda: servizi, banche, politica, scuola, lavoro.. non so te ma io mi sento un pò scoraggiato.
    Io cerco di leggere, documentarmi e farmi la mia opionione. Ma più leggo e più mi persuado che cambiare davvero diventa sempre più difficile, che anche se non vogliamo ammetterlo, siaom una specie di colonia usa o di protettorato del vaticano.

    RispondiElimina
  4. Sì Leo ci saranno anche personaggi e cause più colpevoli, ma Michele Serra che scrive su Repubblica, giustamente, se la prende con chi aveva garantito di far parte dello stesso equipaggio.
    Tu l'altro giorno hai fatto lo stesso, o no?

    RispondiElimina
  5. Sì, però a freddo la differenza col '98 si nota.

    RispondiElimina
  6. Pienamente d'accordo conn te.... solo una cosa, purtroppo è colpa di turigliatto e rossi se adesso il governo è più a destra, perchè si è voluto tagliare la sinistra invece di far notare che nonostante il gesto scellerato il governo sarebbe cascato uguale...

    RispondiElimina
  7. commento molto lucido.
    a parte quei due flippati di Rossi e Turigliatto, è un fatto che i "nostri", dopo aver concesso la base di Vicenza, come ringraziamento si sono beccati il lavoretto di Kossiga, Andreotti e Pininfarina. mah.

    che ti devo dire, questo è il paese in cui viviamo.

    RispondiElimina
  8. Quello che da piu' fastidio del comportamento dei dissidenti non e' stato il far mancare il voto in se'; e' il comportamento da primadonna che e' irritante. Il rivendicare quel "io l'afghanistan non lo voto neanche morto". Dietro ad un atteggiamento di quel tipo ci sono solo due letture: la assoluta mancanza di lungimiranza (e allora sei scemo) o il comportamento da attention whore (e allora sei scemo).

    Insomma sia rossi che turigliatto sono in una no-win situation. Di DeGregorio mi viene da pensare che non e' colpevole cosi' come non e' colpevole una persona incapace di intendere e di volere.

    D'alema? Se D'Alema non avesse fatto il discorsino introduttivo che ha fatto tutto questo non sarebbe successo (avrebbe preso voti come se piovessero)
    Perche' l'ha fatto? Di nuovo due possibilita: credeva di prendere voti, forse si era fatto male i calcoli, e ha voluto fare la primadonna come piace fare a lui. Mi sembra un'azione troppo stupida per uno come D'Alema.
    Seconda possibilita: e' stata una scelta a sangue freddo dell'esecutivo. Far cadere tutto per non far cadere nulla e approfittare dell'evento per rifarsi un po' il trucco e la maggioranza. Io voto per la seconda.

    RispondiElimina
  9. "Mi sembra un'azione troppo stupida per uno come D'Alema".

    Ecco, purtroppo io questa frase la sento da più di 10 anni.
    Era possibile perder tempo per un anno con Berlusconi alla bicamerale? Troppo stupido per D'Alema.

    Era possibile subentrare a Prodi con Cossiga nella maggioranza? Troppo stupido per D'Alema.

    Bleffare con Berlusconi: "se perdo le regionali del '98, mi dimetto?" No, dai, troppo stupido per D'Alema.

    Da qualche parte, molto in là negli anni, D'Alema deve aver fatto qualcosa che ci ha reso difficile pensare che dopotutto è uno stupido. Dev'essere stato qualcosa di molto intelligente, ma io non me lo ricordo.

    E non capisco perché devo continuare a fidarmi dell'intelligenza di uno che combina un guaio all'anno, e credere che De Gregorio invece sia incapace di intendere e di volere. Non solo intende e vuole, ma ottiene anche quel che vuole. E la colpa di tutto questo è anche di individui come lui. Continuare a sottovalutarli, continuare a rinfacciarci le nostre mancanze come se quelle degli altri non esistessero, è una forma come un'altra di narcisismo. Esistiamo soltanto noi e i nostri problemi.

    RispondiElimina
  10. Leonardo,
    saro' breve:

    se quello di d'alema e' stato un errore e non una scelta consapevole allora e' stato talmente grave che deve essere semplicemente stupido per non averlo capito. Mi scoccia pensare che uno stupido possa diventare ministro degli esteri (o parlamentare o senatore, se e' per questo).

    RispondiElimina
  11. bè gg, sai che novità... vuoi che ti faccia un elenco dei ministri della repubblica degli ultimi 15 anni?
    personalmente penso che d'alema sia veramente MOLTO stupido, e di fatto non ne ha mai imbroccata una. Ha ragione leo: sarebbe interessante indagare sul perchè la gente in generale scarti a priori questa più che fondata ipotesi.

    RispondiElimina
  12. Chi sono? da dove vengo? dove voglio andare? Sai, le domande stupide sull'origine della vita: forse è il caso che qualcuno cominci a farsele. Insomma,non mi dispiacerebbe che questo centrosinistra risolva, prima o poi, la sua perenne crisi di identità. Perché, per dire, noialtri ci saremmo pure un po' stufati.

    RispondiElimina
  13. condivido l'ultima frase: dipende sempre e solo da noi.
    Sulla Tav e su Vicenza (ma anche sui Dico per chi ci tiene) non c'è mai stato nulla di buono da aspettarsi dal parlamento. In val di susa l'hanno capito da tempo e stanno vincendo perchè forse sono una forza pacifica ma sicuramente non un forza tranquilla. e continueranno a vincere anche dopo i 12 punti prodiani. A vicenza dipende dai vicentini. E sui Dico, bè se qualcuno veramente ci tiene si faccia sentire mica spererà di cavarsela con una crocetta su un pezzo di carta.

    RispondiElimina
  14. A mio avviso non ci hai preso, la sinistra radicale ha fatto "caciara" dal primo giorno, per coccolarsela il prodi dimezzato si è chiuso alla collaborazione col cdx, benché ci fosse stata qualche occasione per il confronto. Una forza idealista non può essere forza di governo(qui ci si sporcano le mani), insomma i due tizi l'hanno fatto fuori dal vasino e per cosa poi? Dovere morale? Scherziamo? Loro sono lì per me. D'Alema stupido? Forse, ma il discorsetto l'ha fatto perché richiesto da Napolitano dopo il precedente incidente.
    Scusa la confusione ma sono davvero arrabbiato e spero che questa sinistra affondi una volta per tutte.

    RispondiElimina
  15. Forse non mi sono spiegato: i due tizi non sono la sinistra radicale: al massimo sono schegge di sinistra radicale che faranno molta fatica a ricandidarsi coi loro partiti. Può darsi che la sinistra sia ancora un po' troppo idealista per governare, ma i passi avanti fatti in 10 anni sono innegabili; soprattutto se confrontati con la demenza senile o infantile in cui è sprofondata la destra nel frattempo.

    La caciara della sinistra radicale diventa qualcosa di onorevole rispetto alla manfrina del cdx italiano: non so se ricordi il Berlusconi schizofrenico post-elezioni, che un giorno denunciava il golpe elettorale e il giorno dopo proponeva le larghe intese. Evidentemente era disposto a mettersi d'accordo anche coi golpisti: una specie di Allende che abbraccia Pinochet e poi via, rimbocchiamoci le maniche per il bene del Paese. Ma va.

    Gli antiTav, secondo me, sono fregati (e non da oggi, ma oggi ancor di più). Possono star tranquilli o possono incazzarsi, il risultato non cambierà. Eventuali incidenti verranno derubricati alla voce "nimby" o "non si toccano i poliziotti", ecc. I 12 punti possono essere ambigui su molte cose, ma non su questa: sul TAV nessuno ha intenzione di far cadere il governo. Non dico che sia un male o un bene, ma dico che a questi punto le cose stanno così, e tanti saluti al Rocciamelone.

    RispondiElimina
  16. Certamente capire comunque cosa c'è sotto a questi accordi internazionali è un pò un rebus...Personalmente credo che ci siano cose ignare a noi e che nel governo sono state causa di groviglio e incomprensioni...

    RispondiElimina
  17. Non solo c'entra Andreotti, non solo turigliatto e rossi o sono idioti o avevano il loro tornaconto ma io il PD continuo a dire che c'entra.
    Stasera m'è passata davanti il percorso del compromesso storico... (che col cavolo che è il PD) oh saro' complottista, ma la sceneggiatura per me è la stessa.
    E D'Alema con il discorso 'unificante' della sinistra fatto CONTRO la sinistra radicale tutta, beh francamente, diciamo la mia teoria complottista me l'ha confermata tutta.
    per chi diceva non andare a votare, ancora più incazzati ci andremo. Ancora più a sinistra ci andiamo. (e pure parte dei ds, a quanto ne so io)
    besos ;)
    ladytux

    RispondiElimina
  18. Possono star tranquilli o possono incazzarsi, il risultato non cambierà.
    Scommettiamo che non è così ?
    Ti dice nulla il nome Scanzano Jonico ?
    La Tav non si decide in parlamento, si decide sul campo. E vivaddio questa è democrazia: cosa sei disposto a mettere in gioco di te stesso. Che è ora di finirla col suffragio universale unica voce legittima della volontà popolare quando fanno votare vecchi e giovani rimbecilliti su questioni che non li riguardano, che ignorano e vogliono continuare ad ignorare.

    RispondiElimina
  19. Scanzano Jonico mi dice molto governo Berlusconi.
    Comunque va bene, scommettiamo. Se la fanno, mi paghi un Modena-Lione via Susa.
    Se vinci tu, te la pago via Modane. Mi sembra equo.

    RispondiElimina
  20. Stavo appunto scazzando su una lista per lo stesso fondo, che non posso vedere. Pensavo ora a come chiarire la mia stizza ed elaborare meglio il pensiero cercando di capire perché mi dia tanto fastidio. Poi ho letto il tuo post e le ragioni sono queste.
    La mia impressione è che chi si era reso conto in maniera forte ed inequivocabile della stupidità del gesto estetizzante di Bertinotti allora, abbia un moto di fastidio a ritrovarsi oggi offerta come scoperta e come conquista originale la stessa considerazione, ma a dieci anni di distanza.
    Sarà anche l'impulso tignosetto di rimarcare io ci sono arrivato prima. Ma c'è anche il fatto che tutto intorno a noi è cambiato nel frattempo eppure ci si trova ancora a leggere i fatti con delle categorie che hanno fatto il loro tempo, anche se la realtà concreta racconta un'altra cosa.
    Nel '96 la rottura è stata una rottura vera e drammatica che passava in mezzo alle persone, le relazioni e le amicizie e quel collante stesso che tenuto insieme un modo di essere sinistra per decenni. Senza produrre risultati utili, perché dialetticamente i vari pezzi hanno continuato a dividersi e non crescere di numeri e prospettive, se non dopo svariati anni di purgatorio collettivo.
    Oggi a me i dati ineludibili paiono altri. Cioè il fatto che la coalizione guidata da Prodi non ha fatto il botto come sperava nonostante aspettative e cinque anni di Berlusconi. E perciò ora mancano i numeri e siamo costretti a far passare il voto blindato come sinonimo di responsabilità politica, quando invece è sinonimo di precarietà ed emergenza.
    La schizofrenia della sinistra di fronte all'esercizio del potere è ancora attuale perché è uno di quei temi che dopo cinquant'anni di opposizione non si esauriscono in un decennio. Ma intanto non riguarda solo l'ala radicale, anzi. Purtroppo tutta la dirigenza dei ds si porta dietro dal passato una serie di complessi che la mettono a disagio con il ruolo e la responsabilità di comando e questo non è che non abbia conseguenze, si vede e si avverte.
    E poi rispetto al tutto diventa più pressante capire perché in tutto questo tempo il centrosinistra non abbia risolto i suoi problemi strutturali. Ne cito uno tanto per dire: si è proseguiti nella consumazione del patrimonio ideale, tecnico e di numeri del fù PCI - che bene o male è ancora l'ossatura di ogni iniziativa che da anni avviene nel centrosinistra - senza riuscire ancora a proporre un nuovo soggetto.
    Poi però al momento di capire perché a quasi vent'anni dalla Cosa ancora siamo tormentati dalla ricerca di un nuovo contenitore stabile e definitivo dei progressisti, c'è sempre un Turigliatti e Rossi pronto a distrarre da questioni più pregne e a far ricadere la colpa su chi entro i suoi limiti i compiti a casa e i mea culpa li ha fatti (i cosiddetti partiti dell'estrema).
    Invece che domandarsi perché il baricentro della coalizione non si dia una configurazione riconoscibile e non sfondi elettoralmente.

    RispondiElimina
  21. Mi piacerebbe vedere un po' di senso di responsabilità e un po' di atteggiamento democratico a sinistra. Dopo tanti integralisti del nulla che dicono NO a tutto, mi piacerebbe vedere qualcuno che è capace di dire sì. Con coraggio, con onestà e con maturità democratica.

    RispondiElimina

Puoi scrivere qualsiasi sciocchezza, ma io posso cancellarla.

Altri pezzi