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martedì 12 giugno 2012

Piccoli uomini Grandi rischi


Ma quelli che oggi si lamentano perché la Commissione Grandi Rischi ha segnalato il rischio di altre scosse, sono gli stessi che prima si lamentavano perché i sismologi non riuscivano a prevedere i terremoti e ad allertare la popolazione?

Certo che dev'essere dura fare i sismologi in Italia. Fino a pochi giorni fa Beppe Grillo e compagnia si lamentavano del fatto che non riuscissero a fare previsioni accurate almeno come quelle del meteo ("Se il meteo ci dice che domani pioverà, terremo a portata di mano l'ombrello. Ma se non viene nemmeno annunciato il rischio di un forte terremoto, perché il Comune non ci dice come comportarci?") Ora che i sismologi hanno indicato con una certa precisione l'area a maggior rischio, ecco che li si accusa di voler seminare un panico ingiustificato.

Una domanda antipatica: il documento della Commissione Grandi Rischi che ha fatto infuriare tanta gente (qui nell'Emilia terremotata e altrove), quanti lo hanno letto davvero? Perché purtroppo la voce che correva tra tendopoli e bar, il giorno dopo, era la solita: "hanno detto che sta per arrivare un'altra scossa forte". Oltre all'angoscia, che a un certo punto dovremo cominciare a gestire, stavolta si è sentita anche una certa rabbia, forse dovuta alla sensazione che lo sciame comunque si stia disperdendo: scosse se ne sentono ancora tutti i giorni, ma ogni giorno un po' meno, e meno forti (la stessa cosa, purtroppo, la stavamo pensando alla vigilia del 29 maggio). E quindi, insomma, cos'è questa Commissione che insiste a farci paura? (continua sull'Unità, H1t#131).

La Commissione, in realtà, ha semplicemente fatto il suo mestiere. Non ha omesso di notare che “le scosse di assestamento stanno decrescendo in numero e dimensione”, almeno nell’area centro-occidentale, e ha segnalato che viceversa il segmento centro-orientale (tra Finale e Ferrara) è quello più a rischio “nel caso di una ripresa dell’attività sismica nell’area già interessata dalla sequenza in corso”. Forse valeva la pena di sottolinearlo, quel “nel caso di”, perché la Commissione non dà affatto per scontato che arrivino altre scosse forti: afferma soltanto che qualora riprendesse l’attività sismica, è tra Finale e Ferrara che bisogna aspettarsi la scossa più forte, paragonabile “ai maggiori eventi registrati nella sequenza”.
Ma non si era detto fino alla noia che i terremoti non si potevano prevedere? Infatti (qui una spiegazione di un sismologo vero). Il massimo che si può fare è segnalare un’area più o meno vasta dove più facilmente potrebbe verificarsi la prossima scossa forte. Cioè quello che la Commissione ha fatto – seminando il panico in chi non ha letto bene, o ha creduto al sentito dire. Forse, tenuto conto della condizione emotiva di chi vive nella zona, il comunicato di sintesi poteva essere scritto in un italiano più semplice. Ma forse tocca anche a noi cercare di capire quello che gli esperti ci stanno dicendo, prima di spaventarci inutilmente.
Ma il panico è sempre ingiustificato. La prossima scossa, se ci sarà, non dovrebbe essere più terribile delle altre. Per il semplice motivo che ormai ce l’aspettiamo, sappiamo come comportarci, abbiamo già verificato la tenuta delle nostre abitazioni e non dormiamo in quelle a rischio; abbiamo capito che non dobbiamo gettarci dalle finestre o dalle scale, né sostare sotto i cornicioni. Tutte cose che in teoria avremmo sempre dovuto sapere, ora le abbiamo imparate, meglio che dopo tutte quelle esercitazioni annuali che non prendevamo mai sul serio. Chi sa cosa aspettarsi non dovrebbe più vivere nell’angoscia. Certo, una scossa nel cuore della notte continuerà a rovinarci il sonno. Certo, non abbiamo la minima idea di quando finirà, e questa cosa ci lascia sgomenti. Ma se il terremoto non si può controllare, la nostra angoscia e il nostro panico sì, possiamo combatterli. Smettendo per esempio di aspettare che un espertone ci dica che siamo fuori pericolo: lasciamo perdere, quell’espertone non ce lo dirà mai, finché non ce ne accorgeremo da soli. http://leonardo.blogspot.com

13 commenti:

  1. È un po' lo stesso meccanismo per il quale altri piccoli uomini protestano per i sacchi delle immondizie sotto le finestre di casa ma poi non vogliono sentir parlare di discariche o inceneritori. Piccoli uomini che devono sempre e comunque contestare ogni cosa per partito preso. Un gregge che ondeggia dietro un paio di capipopolo incazzati di default, avendo abdicato a ragionare e discriminare con la propria testa.

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  2. ALTRO ANONIMO:"a leonà.. cancella tutto!!!!!"

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  3. Leonardo, penso tu conosca questa notizia

    http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/2012/07/02/738030-terremoto-casette-per-neomamme-israele-lieberman-a-mirandola.shtml

    Come cittadino dello Stato che fornisce aiuti alla tua zona, io mi aspetterei almeno due parole di ringraziamento.

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    1. Sei lo stesso che disse: "dovrei augurargli che gli si sfaccia la casa", però....
      [dopo il terremoto in Emilia, per la cronaca]

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    2. Che poi non e' cosi' diverso da quello che lui augura ai coloni, il cui sgombero dalla West Bank ritiene inevitabile, giusto e riparatore di chissa' quali torti.

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    3. Uh, affascinante: quindi tu stai dicendo che Leonardo è al tuo stesso livello di odio e intolleranza?

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  4. Cinquantamila euro li ha scuciti anche il Dalai Lama, e non l'ho ringraziato: sto aspettando che qualcuno mi attacchi per via del mio famoso antibuddismo.

    Tu non hai scucito un bel niente e ti aspetti ringraziamenti per soldi che hanno speso altri. A cosa serve l'identità: a farsi bello coi regali degli altri.

    Comunque ti ringrazierò, non appena provvederai a inviarmi quel CV che ti chiedo già da molto tempo. Finché non mi arriva non credo che pubblicherò altri commenti tuoi di questo genere: mi sembra che arrechino danni all'immagine dello Stato di Israele e dei suoi cittadini, e non mi sembra davvero il caso.

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  6. Questa cosa che tu sia un cittadino di Israele, finché non ne ho una prova, preferirei non vederla scritta sul mio sito: potrebbe essere una dichiarazione mendace da parte di un personaggio che fa di tutto per nuocere all'immagine di Israele in Italia.

    L'unica cosa che so di te verificabile è che hai seri problemi a leggere testi semplici: ti dichiari cittadino di Israele, dichiari di pagare le tasse, ma se fossi in grado di leggere sapresti che alla donazione ha contribuito soprattutto Walter Arbib con l'organizzazione Canadian United Israel Appeal. Ti stai facendo bello con un regalo che qualcun altro ha fatto.

    La stessa difficoltà probabilmente ti rende difficile comprendere, dopo settimane, a chi dovresti inviare la mail... La mia mail è su tutte le cose che scrivo, ma appunto, qui c'è un problema. Prova qui: leonardo_blogspot@yahoo.it

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    1. Quale parte di

      "Finché non mi arriva [il tuo CV] non credo che pubblicherò altri commenti tuoi di questo genere: mi sembra che arrechino danni all'immagine dello Stato di Israele e dei suoi cittadini"

      ti risulta di ardua comprensione?

      Tendo a frequentare il meno possibile i blog antisemiti che fabbricano finti israeliani antipatici; per quanto ho visto, sul tuo non c'è nessun passaporto. Un link? Troppa fatica?

      Mi sembra che tu non sia mai stato in grado di rispondere direttamente a una domanda: eppure non fai altro che pretendere risposte da tutti.

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  9. È davvero bizzarro che tu pretenda attenzione da una persona che stai insultando da un mese. Il CV?

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