In azzurro il 2012, in arancione il 2011. |
Sono contento che sia finito, è stato un anno difficile. Controintuitivamente, considerati gli impegni professionali, le responsabilità famigliari, le calamità naturali, è stato un anno in cui ho scritto molto. Molto anche per i miei standard, che sono già patologici. Questo bisogna sempre ricordarlo, perché siamo a fine 2012, internet ormai è diventato lo spazio tra un social network e un altro; i messaggi brevi stanno soppiantando i video che avevano soppiantato i pezzi lunghi; in questa fase un tizio che scrive duecento post lunghi all'anno, una media di due ogni tre giorni, è fuori da qualsiasi statistica, e quindi le sue statistiche sono una mera curiosità.
Se questo piccolo sito fosse un'impresa, questo consuntivo non sarebbe un bel momento. Cari dipendenti, continuiamo a produrre di più (post) e a ottenere meno (accessi). Gli accessi in particolare credo siano almeno tre anni che continuano ad andare giù, nel 2012 di un 15% rispetto all'anno precedente, che succede? Niente, è finita la moda dei blog e la gente ha smesso di scriverci sopra. Quasi tutti i blog con cui ci si lincava nel 2002 sono chiusi. Il traffico tra un blog e l'altro si è quasi ridotto a zero. Negli anni ruggenti veicolava ben più del 15% degli accessi, così magari il problema è tutto qua. Oppure scrivo più cazzate, già l'anno scorso mi ricordo che qualcuno avanzò questa ipotesi. Non è che io non l'abbia presa in considerazione; è solo che la correlazione più cazzate = meno accessi resta tutta da dimostrare. Stiamo qua a porci problemi di stile e contenuto e magari semplicemente google mi ha tolto una frazione di ranking sicché mi arrivano meno utenti nottambuli in cerca di foto di Di Caprio, va' a sapere.
In realtà sta cambiando tutto. Fino a qualche anno fa l'utente-tipo di un blog come questo era un abitudinario, che passava regolarmente 3-4 volte alla settimana, oppure si abbonava ai feed, e poi si leggeva tutto, o quasi. Questi utenti-tipo esistono ancora, però sono in diminuzione; il che dimostra la loro sanità mentale perché sul serio, non ha senso leggere tutto quello che scrivo io. Ogni tanto ne trovo ancora qualcuno che mi dice: ti ho letto per dieci anni, ma adesso non ce la faccio più. Come se il problema fosse che hanno smesso, a me sembra incredibile che siano durati per dieci anni. Io non ce la farei a leggere le opinioni di un tizio per dieci anni. Poi cosa vi aspettate, di andare ancora d'accordo con me? Vi è mai capitato di andare d'accordo con uno per dieci anni? Ma neanche con la mamma. Io per dire il tizio che scriveva i miei post nel 2003 non lo seguirei, anzi scapperei lontano. In effetti questo tipo di lettori-aficionados sta diminuendo, e chi scappa non viene rimpiazzato. C'è un gap generazionale, questo è un blog leggibile credo fino ai nati nell'ottantacinque, chi arriva dopo secondo me vede soltanto una lunga serie di incomprensibili segni neri tra un'immagine e un'altra.
Invece il nuovo lettore-tipo è un tizio che sta perlopiù su facebook, o su twitter, o su altri social più esotici, e tra un messaggio e una partita a farmville magari si ritrova in bacheca un link che sembra interessante: clicca e si ritrova qui. Questo potrebbe spiegare perché, se diminuiscono gli accessi, in compenso aumentano i picchi, ovvero quei momenti in cui molti utenti arrivano sul blog, attirati da un titolo o dal contenuto di un pezzo. Tanto che i pezzi più cliccati del 2012 sono anche quelli più cliccati del biennio 2011-2012.
Poi se vogliamo parlare di qualità parliamone, è calata. Grazie tante che è calata, praticamente ormai questo è un blog che si scrive in sonnambula. Mi capita sempre più spesso di visitarlo con curiosità, trovare un pezzo (magari quello in cima) e mettermi a leggere perché non ho la minima idea di dove vada a parare, l'ho finito in trance alle tre del mattino e non mi ricordo come.
Poi ci sono altri fattori, per esempio: su 230 pezzi, 60 sono agiografie per il Post, che stanno andando bene (sul Post) e hanno trovato un loro nucleo di lettori fedeli che ringrazio, mentre invece su questo blog non se le filano in tantissimi. E ci sono anche quei 50 pezzi per l'Unità, anche loro concepiti per un pubblico un po' diverso. Forse il problema è che questo sito sta rapidamente cambiando la sua identità: fino a tutto l'anno scorso era ancora un blog vero e proprio, con uno stile vario ma riconoscibile. Negli ultimi mesi è diventata la bacheca personale di uno che scrive in tanti posti (tant'è che c'è gente che si lamenta: ma come, anche qui, ma basta). Lo so che era più bello prima. Tutto era più bello prima, però dopo dieci anni e più bisognava anche cercare di fare qualcos'altro, darsi degli obiettivi.
Non è neanche una questione di soldi, che sono sempre veramente pochi, così pochi che discuterne, oltre che ineducato, è persino ridicolo. Il 2012 è stato l'anno dell'arrivo in Italia dell'Huffington Post, che peraltro io leggo poco e anche voi; ma non importa: importa la filosofia che l'HuffPo sottende, e che si può sintetizzare in "scrivi gratis e ringrazia". Io non ce l'ho con chi scrive gratis, ci mancherebbe altro. Non credo che la produzione di opinioni gratis su internet possa abbattere il giornalismo, quello vero, fatto di inchieste sul campo. Sono ancora il primo a meravigliarmi che alcune mie opinioni, in determinati contesti, possano avere un prezzo. Non è una questione di soldi, è un tentativo di sembrare, dopo tanti anni, un po' professionale in quello che faccio. Mi pare che ancora non ci siamo. Però la strada è questa.
È stato un anno complicato, in cui ho scoperto che in situazioni di forte stress la mia risposta è chiudermi in casa e scrivere di più. Ho anche pubblicato una specie di libro, mi sembra già passato un secolo, ho paura a rileggerlo. L'anno prossimo dovrei continuare con i santi, aggiungere un po' di recensioni sui generis, invocare la distruzione di Cologno un paio di volte al mese, e altre cose che francamente non lo so, inventerò. Ma se vedete che scrivo poco non preoccupatevi, vuol dire che magari ho trovato un altro modo di star bene. Un grazie a tutti quelli che sono passati di qui e che ripasseranno, con moderazione mi raccomando.
Tu vuoi essere letto a caldo, perciò ti poni questi problemi e li affronti in questo modo. Non t'importa dei posteri, quest'è.
RispondiEliminaM'importerebbe anche ma temo che non avranno tempo o capacità di leggere qui.
EliminaL’Italia è fallita per colpa di tutti noi. Cosa ci ha portato al fallimento? Il fatto che non siamo un popolo, bensì un’accozzaglia di popoli; di conseguenza non proviamo amore per una nazione che non ci appartiene; e da qui scaturiscono ignoranza e codardia: e il gioco è fatto!
RispondiEliminaLurker dal luglio 2001 e fiero di esserlo!
RispondiEliminaOvviamente Leonardo del 2012 non è Leonardo del 2001, ma forse perchè grossomodo coetanei anche io sono cambiato, all'incirca nella stessa direzione. Devo preoccuparmi? Forse sono davvero un caso patologico, considerando che i miei migliori amici sono vecchi compagni delle medie, per cui dovrei riuscire a non trovarti noioso almeno fino a circa il 2032.
Sempre d'accordo con te? Figuriamoci. Ho comunque sempre trovato i tuoi post meritevoli di lettura e spesso di rilettura, ho diligentemente comprato il tuo libro (il primo), e ancora adesso ogni tanto vado a rileggermi il Cantico del XXV Aprile.
Ah, quasi dimenticavo, mai avuto un blog in vita mia e, comunque, bomb Cologno.
Madò, il Cantico, chisselo ricordava.
Eliminaavevo letto "invocare la distruzione di Codogno" e mi chiedevo che avessi fatto io di male...
RispondiEliminaLa risposta è dentro di te.
EliminaIo ti leggo dal feed!!!
RispondiEliminaLeonardo, per me scrivere le vite dei santi con quella frequenza così certosina significa sprecare il tuo talento. E' un po' come se Totti, invece di giocare ogni domenica, decidesse di riservare 4 mesi del suo tempo senza fare partite ma soltanto allenandosi a calciare le punizioni in palestra. Poi fai tu... JOE
RispondiElimina... ma grazie a te !
RispondiEliminachiarapetrucci
Io commento poco ma ti leggo molto. Anzi, mi accorgo che commento solo quando sono in totale disaccordo con te.
RispondiEliminaAh, e ogni tanto ti linko su G+. Dovresti passarmi una percentuale di quegli 0 euro di introiti che fai! :D
"...60 sono agiografie per il Post, che stanno andando bene (sul Post) ... mentre invece su questo blog non se le filano in tantissimi.
RispondiEliminae grazie al (se mi si perdona la raffinatezza patristica) cazzo. qui non si possono nemmeno leggere per intero, bisogna andare lá (e il post ti spia) e poi eventualmente tornare di qua per commentare...
io sono un lettore nuovo di tipo vecchio. finché continuerai credo che ti seguirò. se appena ragionevole ed espressa in buon italiano, mi interessa qualsiasi opinione; grazie, grazie di aver tolto la captcha o come si chiama lei, auguri, e ciao.
Il post ti spia?
Eliminasi. non so in che altro modo descrivere il fatto che al primo clic su un link de il post mi si blocca il computer per 5-10 secondi mentre l'hard disk frulla.
Eliminaqualsiasi cosa stiano facendo lo stanno facendo alle mie spalle e senza il mio permesso.
risulta; sapevàtelo.
(non è che oltre alle manie di persecuzione sono anche schizofrenico, eh... marino voglio è il bartender di ricco&spietato, tutto qui...)
EliminaMa quello è Disqus.
Eliminasarà. ma il fatto quotidiano non lo fa...
EliminaVabe', ti vedo confuso ma non importa: grazie per la sincerità, notevole.
RispondiEliminaPrimo commento lettore x, classe '85, "abbonato" da qualche anno.
RispondiEliminaQuesto blog, come altri, è come un quotidiano, uno comincia a leggerlo e ci si affeziona o si abitua, quello che è. Come leggere Michele Serra ( e Piero Ottone invece? ) in sostanza, solo che tu sei molto più prolifico. Dice: ma che senso ha? Risponde: ma niente, così, mi piace.
Buone cose
Sicuramente Leonardo hai dirottato tu stesso i tuoi lettori su altri siti (L'U, il Post)! Di cosa ti stupisci? Prova a fare una sommatoria di tutte le visite a tutti i tuoi articoli ed avrai altri numeri.
RispondiEliminaInoltre non potresti smettere di inviare gli articoli interi via feed e mandare solo un inizio? Così, per gratificare la tua vanità.
P.S.
Sono un classe '88, ti leggo regolarmente, ma so di non fare primavera...
Ma infatti non mi stupisco; in generale è aumentato il bacino delle persone che mi leggono, ma è diminuito quello dei lettori di questo blog. È un problema solo sentimentale.
EliminaSiccome uso come metro di paragone il mio comportamento on line, e i feed incompleti hanno su di me un effetto antipatizzante, non credo che li metterò ancora per un po'.
Continua, continua, io non ti mollo - anche se mi capita di non essere più sempre d'accordo con te come prima.
RispondiEliminaIo ti leggo da un paio d'anni, partendo dal feed e seguendoti regolarmente sia sul Post sia sull'Unità, adoro i santi, li linko, li tuitto, li cito... e mi fa piacere vedere che non ti stanchi di scrivere.
RispondiEliminaBuon 2013
Sono d'accordo con te ma aggiungerei un dettaglio: oggi sono in tanti ad avere un blog e i lettori, sicuramente aumentati, si distribuiscono però fra molti più blog rispetto al passato.
RispondiEliminaBuon anno in anticipo.
io ti leggo da un po', ho perfino comprato il tuo libro quello al contrario
RispondiEliminati leggo più regolarmente ora che lo faccio sul treno (potenza della tecnologia!), perciò iciamo che fino a 5-6 post alla settimana li leggo è solo che dopo che, difendendo gli insegnanti, hai parlato male di quelli che commentano in orario d'ufficio... dal piccì dell'ufficio...
mi piacciono assai anche quelli del post che all'inizio saltavo, ma ora giammai! leggo quelli sull'unità perché mi interessano molto visto che sono più "politici", e ora mi leggo perfino le recensioni dei film (andrò senz'altro a vedere ralph spaccatutto, non ce la faccio quasi più)
a pensarci ti leggo sempre dal 2004 e hai un altro merito: sul treno prdo tempo a/leggere e commentare epoi non scrivo il post per il mio blog, il che è decisamente più salutare
alle volte penso che sia talento sprecato (il tuo) visto che nel tempo impiegato per scrivere su tutti 'sti blog avresti potuto scrivere il nuovo grande romanzo italiano
perché vedi, tutti pubblicano e, come sappiamo, oltre il 90% dei libri va (quasi sempre meritatamente) al macero, quindi c'è bisogno di bei libri (per dire: io penso che quelli di wu ming sia carini, ma superficialotti e tirati via...)
oh, insomma vedi te...
visto che mi trovo: auguri (anche a tutti i simpatici troll che mi divertono tanto sul treno... fico, guarda quanti commenti...)
Sì, beh, invece di stare con la mia donna avrei potuto avere storie con Scarlet Johansson, è andata così, talenti che si sprecano.
Elimina(Ora se Ralph ti delude ci resto male).
Io ti leggo perchè, tra le altre cose, sei una "brava persona" - nessun riferimento al pezzo di Gaber, per carità.
RispondiEliminama no, sono una persona orripile.
EliminaSono contento di essere nato nell'ottantacinque allora :D
RispondiEliminaCaro Leonardo, ti leggo dai tuoi inizi e ormai ti considero uno di casa, anche se non sai di esserlo.
RispondiEliminaCome ipotizzi, probabilmente l'attenzione (la moda) si e' spostata dai blog ai Social Network.
Credo pero' che un nucleo di lettori incalliti come me non possa rinunciare allo spazio ed alla strutturazione dei ragionamenti presenti sui blog. I Social richiedono un tipo di interazione piu' stringata ed essenziale che prediliga l'impatto e penalizzi il ragionamento. Non riesco ad appassionarmici.
Ti ho gia' ringraziato in passato per post che mi hanno particolarmente colpito e torno a farlo ora, con un ringraziamento "alla carriera".
Buone cose per il 2013.
così "t'impari" a inzeppare un blog di opinione con le vite dei santi..
RispondiEliminaPer quanto mi riguarda, interesse inalterato dal 2002. Ma la lettura dai feed (gReader in mobilità) è così comoda...
RispondiEliminaMa infatti, non c'è mica problema.
EliminaIo sono un lettore dell'88! rientro nel gruppo degli aficionados che si collegano più volte a settimana e prediligo le agiografie per il Post (ma leggo poi anche quasi tutto il resto, da un paio d'anni a questa parte).
RispondiEliminaIo ti leggo, con meno continuità ma non smetto. E continuo a scrivere sul mio blog, più per me che per i lettori, ormai, ma forse era così già dall'inizio.
RispondiEliminaIo ti leggo regolarmente e trovo interessante quello che scrivi. La mia impressione è che non i blog, ma i post lunghi, piacciono sempre meno.
RispondiEliminaFra i lettori subentrati nell'ultimo anno (forse dal 2011, però) con assiduità e incursioni non poche nell'archivio. Ho anche comprato il libro. Insomma, qualcuno c'è, anche se ha smesso di scrivere sul proprio blog (col quale peraltro non hai mai avuto rapporti). Peccato che temo tu abbia ragione sui giovani. E non è un timore sulle sorti del tuo blog...
RispondiEliminaDal mio punto di vista, mi sembra che tu ti stia lamentando del brodo grasso che è il nostro modo di dire per indicare qualcuno che si lamenta senza motivo.
RispondiEliminaCe li avessi io i tuoi accessi!
In ogni caso, il motivo del tuo calo di accessi credo che sia banale e non dipenda dalla qualità dei tuoi interventi che sono sempre ottimi: i contenuti su internet aumentano mentre il tempo a disposizione per fruirli è sempre il medesimo e così capita che non ci sia abbastanza per poter leggere tutto quello che si vorrebbe.
Grazie, comunque, per quel che può valere il mio ringraziamento, per tutto ciò che hai scritto e che scriverai.
Ciao,
Andrea
Non mi stavo lamentando, notavo solo il trend. Anche il tono lamentoso è purtroppo un trend.
Eliminaio sono del 1990 ma ti seguo da almeno 5 anni ;)
RispondiEliminacome detto da altri prima di me sono sempre meno d'accordo con te su alcuni argomenti, secondo me invecchi e diventi più menoso, ma è fisiologia, ti vogliamo bene lo stesso
RispondiEliminac'è anche da dire che hai una visione rigida di blog e raramente interagisci con i nostri commenti! chissà se li leggi!
RispondiEliminaLi leggo tutti anche più di una volta (in questi giorni facevo fatica a rispondere), purtroppo i blog sono un po' verticali: per non poter rispondere a tutti si finisce che non si risponde quasi a nessuno.
EliminaHo iniziato a leggerti con più regolarità da quando scrivi dei santi (anche se ti conoscevo già prima, ma non ero molto fedele), e continuerò a farlo (mi piace il modo in cui scrivi e quello che pensi, qualche volta ovviamente non sono d'accordo). Spero tu abbia voglia di continuare!!!
RispondiElimina(Margherita, classe '72)
Perché scrivi anche sul Post? Ma da quando? (io ti leggo sull' Unità, per dire).
RispondiEliminaChe dire, tutto quello che dici lo riconosco e sottoscrivo, ma va bene anche così. se ti sento di meno vuol dire che stai benissimo e ti diverti.
Scrivo dopo anni un commento qui sopra. Avevo un blog dove il tuo era uno dei 4 blog linkati e consigliati, pure io come il 95% degli altri l'ho chiuso dopo lenta agonia (nel 2007). In effetti sei uno dei pochi superstiti. Metti in conto anche la chiusura di Splinder, da cui sicuramente ti arrivavano tanti visitatori. Poi c'è stato l'avvento di quella disgrazia sociale chiamata Facebook, che fa rimpiangere i blog fuffa in cui almeno ci sforzavamo di scrivere bischerate originali. Sui blog pure noi nerd disadattati potevamo baccagliare le tizie adottando strategie complesse di lungo periodo, ora come si fa con i 140 caratteri di Twitter? Non sono abbastanza né per valutarle né per farsi conoscere.
RispondiEliminaInoltre la diminuizione negli accessi credo dipenda anche dal fatto che siano sempre di più quelli che, come me, ti leggono da un newsreader (io uso Netvibes). Questi accessi Analytics non li conta perché avvengono sul feed.
E' anche vero che non ce la faccio a starti dietro, dunque leggo un post ogni tre. Dovresti fare degli audiopost da ascoltare, però letti da doppiatori professionisti dalla voce pastosa. Costa? I soldi li hai, voi insegnanti siete ricchi sfondati e c'avete tutti il doppio lavoro, diciamolo. :-)
C.
:-)))
EliminaIo è la prima volta che ti leggo!
RispondiEliminaE' questo un nuovo inizio???
eh, signora mia. Siamo diventati vecchi assai.
RispondiEliminaQuest’ultima dozzina d’anni è stata fatale. Il calo di accessi è dovuto, specie quest’anno, come voi ben sapete, alla grande moria delle vacche (quelle grasse, non ti sfuggiranno i molteplici riferimenti). In effetti debbo purtroppo confermare che, per un mero fatto anagrafico, buona parte dei lettori della prima ora sono nel frattempo mancati all’affetto dei propri cari. Una prece.
Cioè, non sei tu che hai iniziato a sparare un po' troppe cazzate, ma è colpa del passare delle mode, del malvagio twitter, dell'attention span delle persone che s'è decimato da un anno all'altro. Davvero, faccio bene a non seguirti più come un anno fa.
RispondiElimina(Firmato: uno di quei commentatori che fa girare le balle per come esprime le cose, però in fondo ha ragione.)
Fai benissimo. Mi limitavo a notare, come l'anno scorso, che non c'è nessuna correlazione tra quantità cazzate e diminuzione dell'attention span.
Eliminaè saltato tutto, riprovo.
RispondiEliminaterrei anche conto che c'è in atto un qualche sistema per ridimensionare il numero, il tipo e gli scopi, le attività dei siti che non corrispondono alle grandi strategie delle grandi aziende sulla rete.
tra l'altro ho notato che collegare il blog con i social network può essere
difficile
noioso
impossibile
a seconda del social network
quindi non escluderei che qualche tipo di indicizzazione o veicolazione dei tuoi post abbia inciso sui risultati numerici, e magari anche sul numero effettivo di gente che VEDE il tuo post passargli sotto gli occhi, il linkal tuo sito, ecc.
Nata '86. Ti leggo credo da quattro-cinque anni dopo che un amico mi passò un link (del genere destroy cologno che non viene ripetuto mai abbastanza) -dicevo - questo amico che odia tutto e tutti mi passò un link al "blog più bello d'Italia". Io non avevo mai letto altri blog ma mi resi subito conto che aveva ragione. Poi me lo sono letto TUTTO e mi sono fatta un'opinione più informata. A volte lo consiglio ad altri e qualcuno poi comincia a consigliarti a sua volta peró effettivamente bisogna pressarli a leggere con attenzione altrimenti tendono a guardare solo i titoli dei link su facebook. Questi giovani d'oggi hanno poca pazienza per le cose che non si possono fare in multitasking.
RispondiEliminaAh, sono tentata di toglierti il saluto per il commento sulla Scarlett. Signora Tondelli, se vuoi scrivere una lettera a Repubblica, sono con te :-)