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Ha detto Steven che, ihih, noi due adesso dobbiamo fare gli psicoterapeuti, capisci?Dai, fammi una faccia da psicoterapeuta. |
Comincio a pensare che sia una tendenza. Non è il primo, non è neanche il secondo film negli ultimi venti mesi che comincia con una falsa partenza e dopo un po’ prende una direzione abbastanza imprevista. L’esempio più eclatante è Come il tuono di Cianfrance (ATTENZIONE ADESSO PARTE UNO SPOILER DI COME IL TUONO), che sin dal trailer si presentava come un film-con-Ryan-Gosling-in-moto, fatto apposta per attirare in sala quel tipo di gente che vuole vedere Ryan Gosling e le moto (e la sala era piena), salvo ammazzare Gosling e moto dopo quaranta minuti. Molto coraggioso. Pure troppo, a sentire i borbottii del pubblico quando hanno acceso le luci.
In questo caso forse Soderbergh rischia ancora di più... (continua su +eventi!), visto che la trama come ve l'ho descritta io potrebbe motivare giusto quel centinaio di persone che vanno al cinema Monviso in infrasettimanale: e invece questo ve lo trovate in tutti i multisala; e c'è Jude Law, c'è la Zeta-Jones nascosta dietro occhiali da strizzacervelli, insomma, è chiaro che qualcosa non va. Ma il problema di questi film è che non puoi nemmeno raccontare un po' di trama. Non è il semplice twist, il finale a sorpresa, per dire, come in Oblivion - (ATTENZIONE ADESSO PARTE UNO SPOILER DI OBLIVION) dove infatti ce lo aspettavamo un po' tutti, e molti si sono lamentati della prevedibilità. Rifletteteci, perché un mese fa è uscito nelle sale un blockbuster hollywoodiano in cui il protagonista Tom Cruise a un certo punto si rivela essere un clone malvagio dedito allo sterminio degli esseri umani - e c'è pure stato qualche recensore che ha scritto (me compreso) "mmmmsì, prevedibile": ok, va bene, i cinquemila che avevano visto Moon potevano anche trovarlo prevedibile, ma scrivere sceneggiature originali sta diventando veramente un lavoraccio. C'è una specie di saturazione, assuefazione, noia per l'intreccio canonico, anche quando è ben fatto; che peraltro è stato la molla che ha portato i Wachowski a dirigere Cloud Atlas, un'altra impresa coraggiosa ai limiti della follia. Ma almeno non assomiglia a nessun film, vuoi mettere la soddisfazione di lasciare i cacciatori di riferimenti a bocca aperta e mani vuote?
Con Soderbergh è più difficile, leggi "thriller psicologico" e mal che vada puoi sempre dire Hitchcock. Funziona sempre, al punto che c'è da chiedersi se li abbia soltanto inventati o anche un po' esauriti: impossibile ignorarlo, prima o poi ti ritrovi a riflettere se una situazione richiami di più Psycho o Marnie; se non sono modelli diventano ostacoli da aggirare (i veri cinefili, comunque, li riconoscerete perché non diranno Hitchcock, diranno Clouzot).
Ma ho già detto che è un bel film? È strano, da quando li recensisco a Cuneo mi sembrano tutti bei film. Sarà l'aria. Comunque è piaciuto quasi a tutti, Rooney Mara è almeno da nomination e sarebbe già la seconda volta. Se vi chiedete dove l'avete vista - e non siete patiti di rifacimenti USA di thriller svedesi - beh, è l'esile fanciulla che molla il protagonista all'inizio di The Social Network, insomma è lei la causa scatenante di tutto, il suo ruolo è quello della ragazza per colpa della quale perdiamo tutti ore di vita su facebook e gli insegnanti convocano i genitori per dire ci dispiace vostra figlia ha messo delle foto su facebook e qualcuno ha commentato e patatrac, non è incredibile pensare che da qualche parte nel vasto mondo quella ragazza esiste davvero? Al cinema è Rooney Mara. Anche in questo film, tutto ruota intorno a lei. Ma stavolta è un motore molto meno immobile. Basta, non posso più dire niente.
Effetti collaterali è al Cityplex Cine4 di Alba (ore 17:30, 20:00, 22:30); al Cinelandia di Borgo San Dalmazzo (15:15, 17:35, 20:15, 22:35); al Multisala Impero di Bra (20:20, 22:30); al Multilanghe di Dogliani (22:30); al Cinema Italia di Saluzzo (20:00; 22:15). Buona visione.
Io invece l'ho ritenuto molto brutto, perche' non era prevedibile ma non era neanche brillante, ma voleva solo avere il "twist"; cosi', a tutti i costi. hai ragione, da quando li vedi a Cuneo i film ti sembrano tutti belli, ma non e' una buona cosa!
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