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lunedì 17 novembre 2014

La scuola dell'amore (non passerà!)

(Notate prego la pubblicità progresso in cima).
Sul sito di una rivista un tempo autorevole, Famiglia Cristiana, è comparso il "decalogo per difendersi" dal "gender a scuola", di un Forum delle associazioni dell'Umbria. È un testo abbastanza esilarante, ma chi non è pratico di cose di scuola rischia di perdersi gli aspetti più buffi della cosa. Così ho pensato di fare cosa gradita pubblicandone ampli stralci, con le mie glosse.

(Racconti del mese, novembre)

Cosa fare prima di scegliere la scuola per i vostri figli  1. Prima dell’iscrizione verificate con cura i piani dell’offerta formativa (POF) e gli eventuali progetti educativi (PEI) della scuola, accertandovi che non siano previsti contenuti mutuati dalla teoria del gender. Le parole chiave a cui prestare attenzione sono: educazione alla effettività, educazione sessuale, omofobia, superamento degli stereotipi, relazione tra i generi o cose simili, tutti nomi sotto i quali spesso si nasconde l’indottrinamento del gender. Ricordatevi che i genitori sono gli unici legittimati a concordare e condividere i contenuti di una seria e serena educazione alla affettività dei per i loro figli , rispettandone la sensibilità nel contesto del valore della persona umana

Non ho ben chiara cosa sia la "teoria del gender", ma l'educazione sessuale in scienze si fa alle medie; vorresti che la prof di scienze smettesse di parlare degli organi riproduttivi? Parlane con i genitori più islamici, potreste scoprire di avere molte cose in comune. Quanto all'educazione all'"effettività"... probabilmente intendevi "affettività"... mi spiace deluderti ma è praticamente in tutti i POF; se in qualche POF non c'è, è perché se la sono dimenticata o semplicemente la danno per scontata. Hai dato un'occhiata al libro di lettura di tuo/a figlio/a? C'è sempre una sezione sulle emozioni e l'affettività. In tutti i volumi. In tutti gli anni. La fanno anche nell'ora di religione cattolica (nella quale quasi sempre non si fa religione cattolica, il che è molto interessante). Secondo me la fanno persino nelle scuole cattoliche, anche se per farti piacere probabilmente si inventeranno un nome diverso. Ma sarà sempre affettività. L'unica tua chance è educare i vostri figli sanissimi in casa, probabilmente senza inutili lezioni sulle emozioni imparerà un sacco di cose in più.

2. Durante le elezioni dei rappresentati di classe esplicitate la problematica del gender e candidatevi ad essere rappresentanti oppure votate persone che condividano le vostre posizioni in materia . In ogni caso tenetevi informati con gli insegnanti, i rappresentanti di classe e di istituto per conoscere i n anticipo eventuali iniziative formative in materia di “gender”

Ti prego, fallo. Alla prima elezione dei rappresentanti di classe, quando sarete più o in meno in tre, prendi la parola e invece di fare domande e proposte sulla visita di istruzione, o sul calendario dei colloqui coi genitori, o sull'erogatore delle merendine o qualsiasi altro problema concreto, comincia a parlare di gender. Chiamalo proprio così: gender. "Se mi eleggete rappresentante prometto che mi preoccuperò di conoscere in anticipo eventuali iniziative formative in materia di gender".
Il trenta per cento non capirà quello che stai dicendo.
Un altro trenta per cento concluderà che sei gay e ti interessano tanto le loro problematiche.
L'altro trenta per cento sei tu.
È assai probabile che tu vinca le elezioni, semplicemente perché hanno capito che hai voglia di fare il rappresentante e loro no. Ché poi se sei gay son fatti tuoi, basta che fai il rappresentante.

3. Controllate ogni giorno quale è stato il contenuto delle lezioni e almeno una volta a settimana i quaderni e i diari scolastici, parlandone con i vostri figli. Non siate in alcun modo pressanti verso i figli ma siate coinvolgenti e attenti al loro punto di vista, pronti a render ragione della vostra attenzione.

Come ben sapete, se c'è una cosa che i vostri figli sanissimi non vedono l'ora di fare una volta tornati a casa dopo cinque ore di scuola, è subire l'interrogatorio da un sollecito genitore che vuole sapere Cosa hai fatto Di cosa hai parlato In cosa ti hanno interrogato. È sempre così coinvolgente. Soprattutto se gli "rendete ragione della vostra attenzione".
"Avete parlato di gender a scuola oggi?"
"No".
"La prof di scienze non vi ha parlato di gender?"
"No".
"Il prof di italiano non voleva discutere di gender?"
"No".
"E di cosa avete discusso?"
"No".
"Ma in cinque ore avrete ben..."
"Mamma NON ABBIAMO PARLATO DI GAY, OGGI, VA BENE?"
"Non parlarmi con quel tono".
"QUANDO PARLIAMO DI GAY TI AVVERTO IO, OK?"
"Io lo faccio per il tuo bene".
"CRISTO MAMMA DOMATTINA VADO DAL PROF E GLIELO CHIEDO. GLI CHIEDO SE CI PARLA DEI GAY. COSI' SEI CONTENTA".
"Non bestemmiare, non..."
"SE IL PROF NON NE SA UN CAZZO MI INFORMO IO, VADO ALL'ARCIGAY, CE L'AVRANNO BENE DEL MATERIALE INFORMATIVO. BASTA CHE LA PIANTI MAMMA".
"Ma perché ti comporti così? Sempre il contrario di quello che ti chiedo. Non capisco".
"PERCHE' SONO UN FOTTUTO ADOLESCENTE, MAMMA! Ci comportiamo così, non lo sapevi?"
"No".
"Ma non l'hai fatta educazione all'affettività alle medie?"

4. Visitate spesso il sito internet della scuola per verificare che il gender non passi attraverso ulteriori lezioni extracurricolari (es. Assemblee di istituto o altre attività straordinarie ).

"Beh, senti questa. Sai che gestisco il sito della scuola, no?"
"Dev'essere eccitante".
"Meglio della vernice che si asciuga. Beh, c'è un IP che tutti i giorni entra nel sito della scuola. Tutti i giorni".
"Un maniaco".
"Ma non è tutto. Tutti i giorni fa le stesse query. Le stesse".
"Ovvero?"
"GENDER".
"Uhm..."
"SESSUALITA'. ADOLESCENTI. GAY. LESBICHE".
"Sul sito della scuola".
"Sul sito della scuola".
"Hai l'IP?"
"Certo".
"Perché forse una segnalazione alla polizia postale, hai visto mai..."
"Già fatta".
"Bene".

COSA FARE SE LA SCUOLA ORGANIZZA LEZIONI O INTERVENTI SUL GENDER PER GLI STUDENTI

6. Date l’allarme! Sentite tutti i genitori degli studenti coinvolti e convocate immediatamente una riunione informale, aperta anche agli insegnanti


L'ideale sarebbe installare in tutte le case dei compagni dei vostri sanissimi figli un allarme di quelli assordanti, collegato alla vostra abitazione: appena scoprite che la scuola organizza lezioni, GONG! ALLARME GENDER! Fino a quel momento dovrete rassegnarvi a usare uno strumento un po' meno molesto (comunque il più invasivo a vostra disposizione): il telefono.
"Pronto".
"Sono Xyx, il rappresentante di classe..."
"Ah, è per la gita di istruzione?"
"No..."
"Perché io già gliel'ho detto alla prof di francese, che novanta euro mi sembrano troppi francamente".
"È che a scuola è successo un problema..."
"Già gli ho appena sborsato i venticinque del contributo volontario, che almeno la piantassero di chiamarlo volontario visto che non ti smollano finché te li han scuciti, e poi l'assicurazione per la palestra che è volontaria pure quella ma se non paghi tuo figlio non va in palestra.., ma voi rappresentanti ne avete parlato con il preside di questa roba?"
"Ma questa è un'altra cosa, un po' più grave".
"Sentiamo".
"Ecco, la scuola sta organizzando una lezione sul gender".
"Sul che?"

"Sulla sessualità, l'omosessualità, queste cose..."
"E quanto ci costa?"
"Niente".
"Niente?"
"Sì, ma è comunque molto grave perché..."
"Signora scusi ma qui ogni volta che passo da quella scuola mi ficcano le mani nel borsello, e lei non l'ho mai sentita, e mi chiama a quest'ora per dirmi che finalmente sono riusciti a organizzare una lezione senza chiedermi un soldo?"
"Mi scusi lei, ma quando mi avete eletta lo sapevate quanto fosse importante per me la tematica del gender".
"Ma l'hanno eletta in due ma che cazzo vuole da me, mo' ce la deve far pagare a tutti se suo figlio è gay".
"Mio figlio non è gay!"
"Guardi che non c'è niente di male".
"Mio figlio non è gay!"
"A parte quella mania di chiedere tutti i giorni a qualsiasi insegnante quand'è che parliamo dei gay?, Diosanto, renderebbe omofobo anche Vladimir coso, lì, il Lussuria".
"Non bestemmi".
"Mi dispiace se l'ho chiamato nel modo sbagliato, non lo seguo molto".


8. Dopo la riunione informale potrete chiedere la convocazione d’urgenza di un consiglio di classe straordinario per discutere della questione, eventualmente inviando una lettera raccomandata al dirigente scolastico e per conoscenza al dirigente dell’ufficio scolastico provinciale in cui chiedete le stesse informazioni e, qualora tale intervento non sia previsto dal piano dell’offerta formativa, chiedere che sia annullato. 

"Ah, e poi questa è arrivata stamattina".
"Uhm. Alla cortese attenzione del dirigente scolastico blablà... lezione blablà... sessualità... gender... Ah".
"Importante?"
"Ma niente, è quel genitore fulminato di terza K che vuole che sospendiamo la lezione sulla sessualità".
"E perché?"
"Dice che non era nel POF".
"Ah beh, allora sospendiamo pure il gemellaggio con la Bassa Sassonia".
"Non c'è nel POF?"
"Lo abbiamo aperto un mese dopo".
"No ma vabbe' ma sul piano strettamente tecnico potrebbe anche aver ragione, e poi queste lezioni sulla sessualità, diciamola tutta..."
"La vuole sospendere?"
"Se la sospendo finiamo sul giornale".
"Magari finiamo sul giornale anche se non la sospende".
"Ora come ora è meno probabile. C'è un accenno all'affettività nel POF?"
"Altroché".
"Allora da quella parte abbiamo il culo coperto. Le scrive per favore una rispostina in cui con molta diplomazia le dice picche?"
"Ricevuto".
"Ma poi cos'ha questa, perché è così ossessionata dai gay?"
"Forse è per via di suo figlio".
"Che ha suo figlio".
"Sta venendo a scuola con un boa di piume di struzzo".
"Ahah, ma è solo per incazzare i genitori, dai".
"Oppure è il vecchio trucco".
"Che vecchio trucco?"
"Ai miei tempi dopo sei mesi così li facevamo entrare nello spogliatoio delle ragazze".
"E voi ci cascavate?"
"No. Era un gioco delle parti. L'idea era che uno disposto a subire le umiliazioni del caso per tutto quel tempo si meritasse comunque un premio".
"E io mi sono perso tutto questo".
"Non ha fatto educazione affettiva?"

10. Nel caso in cui la scuola rifiuti di ascoltare ogni vostra richiesta, inviate una raccomandata al dirigente scolastico e per conoscenza al dirigente provinciale in cui chiedete che l’iniziativa sia immediatamente sospesa e comunicate che in caso contrario eserciterete il vostro diritto di educare la prole come sancito dall’art. 30 della Costituzione e che pertanto, nelle sole ore in cui si svolgeranno tali lezioni terrete i vostri figli a casa.

"Cosa c'è scritto su questa giustificazione? Non capisco..."
"(Auff) Ma niente, prof, è mio padre".
"È scritto piccolissimo... Nizzoli mi presti la lente? Dunque: "in base all'art. 30 della Costituzione..." tuo padre ti ha tenuto a casa in base all'articolo 30 della Costituzione?"
"Per favore, prof, non davanti a tutti..."
"Intendiamo esercitare il nostro diritto di educare... ma non poteva scriverci MOTIVI FAMIGLIARI come fanno tutti? Vedi Nizzoli per esempio... perché eri in ritardo stamattina?"
"Motivi famigliari".
"Eri al bar, ti ho visto".
"Mio cugino è cameriere".


11. Fatevi aiutare dalle associazioni di genitori o dal Forum delle associazioni familiari per ogni azione più decisa quale, ad esempio, la segnalazione al ministero di eventuali abusi oppure eventuali ricorsi al TAR oppure per la redazione di formali diffide.


"Cos'hai detto che c'è scritto nella diffida?"
"C'è scritto che non escludono di ricorrere al TAR".
"Al TAR? Contro quale atto amministrativo?"
"Non c'è scritto".
"Cioè adesso il TAR è competente sull'omosessualità?"
"Si sono fatti aiutare dal forum delle associazioni familiari".
"Apperò. E meno male che si sono fatti aiutare. Sennò ricorrevano all'Aja?"

12. Custodite i vostri figli, alleatevi con loro, fornite loro fin da ora un adeguato supporto formativo e scientifico in base alla loro età così da proteggerli e prepararli a fronteggiare la teoria del gender. Spiegate loro il perché di ogni vostra azione, coinvolgendoli nelle scelte della famiglia. Fate in modo che non si sentano mai soli in ogni vostra iniziativa, ma coinvolgete anche altri genitori e conseguentemente anche altri loro compagni di classe. L’unione fa la forza. Anche in questo caso.

Cara mamma, caro papà.
Ci è voluto molto coraggio per scrivervi questa lettera, che è un po' il mio coming out.
È qualcosa che mi tengo dentro da anni - insomma, per farla breve, non sono gay. Non lo sono mai stato.
Ho cominciato a scuola soltanto per farvi incazzare - voi eravate impallinati con quelle storie sui gender, e io non vi sopportavo. Mi dispiace avervi fatto soffrire tanto.
Non ho mai avuto rapporti omosessuali in vita mia, per quel che conta. Invece ho avuto qualche ragazza, e soprattutto un anno fa ho incontrato Miriam. Credetemi se vi dico che l'ho amata dal primo momento. Con lei ho condiviso tutto, compresa la decisione di rispettare i nostri desideri e arrivare casti al matrimonio, al quale siete invitati anche voi - venerdì 25. 
Miriam, che vi ama già tantissimo, non vede l'ora di conoscervi, e così i suoi genitori.
A presto,

PS: è un matrimonio musulmano, mi sono circonciso venerdì scorso. Insciallah.

42 commenti:

  1. Bellissimo, e dimostra che la scuola serve ancora a qualcosa

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  2. Fantastico! Meno male che le medie le ho fatte più di quaranta anni fa, se no rischiavo di diventare etero.

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  3. Sei il solito geniaccio, ma che te lo dico a fare?
    Peccato che Famiglia Cristiana abbia preso una deriva del genere: a volte, qualche anno fa, ho potuto apprezzare molti suoi articoli...
    Zagabart

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  4. bellissimo articolo che fa il paio con la rece di Interstellar, quando Leonardo scrive dialoghi ironico-verosimili e non pipponi su Renzi o Grillo è insuperabile.
    Matteo Z

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  5. ha.ha.ha.

    [ci sarebbe anche un commento vero, ma lo scrivo sul mio blog, ché qui sarebbe a forte rischio censura per il linguaggio (è che io so' vecchio e ai tempi miei a scuola non solo non si faceva affettività, ma nemmeno "politically correct" - e lo stesso inglese, guardi... a tirare via...)]

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    1. Se si può chiedere, che indirizzo ha il tuo blog?

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    2. Non è difficile, basta seguire i link che partono dal nome utente, scoprire il nome dell'altro blog e poi il gioco è fatto.
      Non ci vuole la laurea in investigologia applicata.

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    3. "- mi lasci il tuo numero?
      - è sull'elenco"
      - va bene, ma il tuo nome...?
      - anche lui, è sull'elenco"

      (dai... autolinkarsi sui blog altrui è contrario a ogni filosofia e a ogni credenza religiosa...)

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    4. Boh, non l'ho trovato ma fa lo stesso

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    5. (La mail è nel menu qua sopra - se non lo stai guardando sul telefono), nel qual caso devi trovare "visualizza pagina web").

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    6. Se è il segreto di pulcinella perché non scriverlo?
      Non che sia una cosa fondamentale...ma io continuo a non trovarlo

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    7. Se stai usando una versione mobile (telefono o tablet) devi andare in fondo e cliccare su "Visualizza versione web".

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    8. Non stare a impazzire, ero curioso ma fà lo stesso

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    9. Fai attenzione: se cerchi "Marino Voglio" su Google potrebbe uscirti: "Metro C, Marino: Voglio i colpevoli!"

      R.

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  6. In effetti di fronte alle astruse proposte di F.C. non c'è nulla di meglio del buon senso per immaginare l'effetto che sortirebbero.

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  7. Qualcuno dovrebbe cacciare di forza i genitori dalla scuola :D

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  8. A proposito dei poveri figli di genitori omofobi mi viene in mente la figlia di Giovanardi, quella che era andata in Sudafrica e si era fidanzata con "un Rasta. Di colore. Forse gay. Di certo sposato con un altro uomo, ma per interesse"...

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    1. Già, mi ricordo che all'epoca molti credevano si trattasse di una caricatura perché anche Giovanardi dovrebbe sapere che un gay non ha molto interesse a fidanzarsi con una donna ;)

      Un po' come il servizio del TG4 sul lander Philae che alcuni hanno immaginato si trattasse di un falso fatto ad arte perché "Dai, non è possibile che siano COSI' ignoranti! Sembra si stiano lamentando del fatto che i cattivi scienziati sostengono che Babbo Natale non esiste".

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  9. Articolo commentato in modo geniale, sublime. Ti fa ridere e ti fa pensare. Splendido

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  10. Leo, io credo che con questo pezzo tu possa vincere tranquillamente il Pulitzer

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  11. Ma questo post è veramente troppo, troppissimo divertente! Grazie!

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  12. Complimenti. La cosa in sé farebbe piangere ma sei riuscito a farci sorridere. Grazie.

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  13. fantastica. l'ho linkata al mio post http://benzinaenocciole.blogspot.it/2014/11/ma-davvero-davvero-davvero.html

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    1. ????!!!!!
      Soliti due pesi e due misure!
      Solidarietà a Marino e al suo blog!

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  14. Ho riso da sola davanti al computer. Io confermo la mia impressione: tanta agitazione conferma che la società è più avanti di dieci anni fa.

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  15. considero utile per tanti genitori l'articolo di Famiglia cristiana. Probabilmente i titolare di questo blog non sa cosa si fa in certe scuole sotto il modo di "educazione alle diversita'"
    non si puo'parlare a dei bambini di tematiche complesse come l'omosessualita',famiglia omo
    ecc.anche se sotto forma di fiabe. Crea solo confusione nelle loro menti.

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    1. Sono tematiche più che comprensibili per i bambini, un po' meno per i genitori pieni di pregiudizi. Confonderli è dirgli bugie o cercare di nascondere l'esistenza di famiglie omo, o farle passare come sbagliate, negative. Potrebbe succedere a loro stessi di trovarsi un giorno in quelle situazioni, crescerli nell'ignoranza e nel bigottismo so che crea confusione e sofferenza!

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  16. Tutto molto divertente e ben scritto, come sempre. Facile, pero`, andare a cercare l'articolo un po' sopra le righe e metterlo alla berlina. Prova a sfottere questo: http://www.famigliacristiana.it/articolo/mio-figlio-costretto-ad-andare-a-scuola-con-rossetto-e-specchio.aspx [Riassunto: una maestra chiede ai bambini maschi di mettersi il rossetto rosso in classe e scandire parole allo specchio.]

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    1. E quindi? Ti pare normale far cambiare la scuola ad un bimbo per una cretinata del genere? Ma sul serio non vi accorgete di quanto siete repressi, patetici e fuori dalla realtà con le vostre idiote superstizioni?

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    2. Se anche tu, dink, convieni con me che si tratta di una cretinata, ti consideri anche tu "represso, patetico e fuori dalla realtà"? Fammi capire...

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    3. Colpa mia, ho scelto la parola con leggerezza nell'accezione di cosa da nulla, ovvero senza particolari conseguenze (tranne migliorare la dizione dei fanciulli), la vera cretinata (con probabili grosse conseguenze nella psiche del povero bimbo) è stato ritirare il figlio dalla scuola: Il suddetto padre è, effettivamente, un cretino.

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    4. Chiarissimo, grazie. Se lo scopo e` migliorare la dizione dei fanciulli, perche' insistere sul "rossetto rosso"? Tu lo faresti se avessi problemi di dizione?
      La suddetta maestra e`, effettivamente, una cretina, a prescindere dalle decisioni del padre.

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    5. Dunque, dato che non ho nessuna nozione di pedagogia e considerando che la notizia è stata riportata da Famiglia Cristiana, pubblicazione notoriamente scritta da cretini e letta da cretini, senza altri particolari tranne quelli riferiti dal cretino padre (che da ora chiamerò babbo al quadrato, nel senso toscano proprio di padre e nel senso siciliano di cretino), occorrendo quindi che prenda la notizia con grossissimo beneficio del dubbio, non ho elementi sufficienti per giudicare l'iniziativa della maestra, che comunque nella peggiore delle ipotesi è totalmente innocua. Comunque il fatto che ci sia gente che giudica l'uso del rossetto un tale scandalo è la dimostrazione dell'affermazione (attribuita ad Einstein e a Pascal) sull'infinità della stupidità umana.

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    6. Bene, mi sapresti spiegare perche' si tratta di un'iniziativa innocua? A me sembra che potrebbe confondere qualcuno sul suo orientamento sessuale. Una volta uno psichiatra infantile mi diceva che di fronte ad un ragazzo che ha dei dubbi sulla sua eterosessualita`, uno specialista puo` decidere se incoraggiare o meno la sua omosessualita`. Non sono un esperto, ma non mi sembra una decisione da poco. In particolare non mi piacerebbe lasciar decidere una maestra qualsiasi.
      Per curiosita`, mi fai un esempio di pubblicazione scritta da persone intelligenti e letta da persone intelligenti? Grazie e buona domenica.

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    7. Si, vabbè, adesso mi devo mettere pure a spiegare perché mettersi un rossetto è innocuo, se non lo capisci da solo è perfettamente inutile parlarne. Di pubblicazion intelligenti te ne posso fornire a centinaia, es. quelle elencate qui: http://www.citefactor.org/journal-impact-factor-list-2014.html:

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