Riassunto di ciò che è già successo: un uomo molto solo viaggia in un'astronave generazionale, si sveglia ogni cent'anni e a volte lo torturano, altre volte lo trattano da Dio. Una volta gli mandano una ragazza che si chiama Iside.
ANNO 1762 DELL'ERA BIONDA
Iside era davvero una cara ragazza, l'indole mite ogni tanto scossa da intuizioni disperate, come lampi che facevano intravedere un'intelligenza inesplorata, né avevi tempo per esplorarla. E siccome già sapeva che avrebbe avuto una vita triste e corta - e tu veramente non avevi fatto altro che confermarglielo - cercasti di rimediare regalandole una settimana da vera regina. Naturalmente bisognava improvvisarsi Re, ma sembrava che la casta al potere non desiderasse altro. Andavano matti per i festini luculliani, le parate con le coreografie di massa, le gigantografie col tuo volto e il suo, con qualche corona buffa in testa, mentre guardavate intensi in direzione di Copernico. Ci fu anche un imprevisto che lì per lì non ti impensierì più di tanto (e invece avrebbe avuto conseguenze pesanti), lei ti chiese un regalo a sorpresa e saltò fuori che il regalo consisteva nell'autorizzare un pogrom nei confronti di un popolo, o di una casta, insomma da qualche parte nei livelli bassi appesero centinaia di persone e l'ordine portava la tua firma, il tuo sigillo. Equivoci che capitano.
Col senno del poi, la ragazza era un po' troppo svenevole; di sicuro non ti diceva tutto, insomma ti sarebbe bastata un'altra settimana per stancarti di lei. Senz'altro in quell'occasione non fosti eunuco abbastanza. Ma in situazioni del genere la nostra testa funziona come quando sei un ragazzino in vacanza al mare. Non cerchi il grande amore, anzi lo eviti. Cerchi una persona abbastanza piacevole per passarci una settimana, abbastanza distante da non soffrirne quando smetterà di rispondere alle cartoline.
Dopo tre giorni di festeggiamenti ne avresti avuto anche abbastanza, c'era un sacco di roba da riprogrammare in sala macchine, e bisognava capire perché un impulso radar fosse tornato indietro quindici anni prima. Una cometa? Troppo lontani da qualsiasi sistema. E allora cosa? Tornare indietro a controllare? Fuori discussione, anche se...
Stai ponderando queste cose con gli ingegneri di primo livello, quando Isi non ti sbuca davanti, tirata da urlo. Tu non hai del tutto superato l'imbarazzo di accompagnarti a una ragazzina forse neanche maggiorenne, e lei è lì in mezzo ai macchinari, e trema. Gli ingegneri sono paralizzati. Lei è paralizzata. Ti viene in mente che quella è una riunione riservata, che chi entra senza autorizzazione rischia pene gravissime tipo la corte marziale, in effetti ci sono due corazzieri che ti guardano con aria interrogativa: sire, che si fa? Te la scanniamo davanti o ci pensi tu? Insomma, o vuole morire o vuole qualcosa di molto, molto importante.
"Mia carissima Isi, che c'è? Parla liberamente".
Ti guarda, impallidisce ulteriormente e tenta di svenire (per fare un esempio di atteggiamento che non sarebbe sopravvissuto alla seconda settimana). Tra le tue braccia balbetta due scuse, dice che ti ha trovato terribile in volto, non è che ci ha visto soltanto la tua paura specchiata? Si fa promettere che cenerai da lei, "nei suoi appartamenti". Sei un po' in imbarazzo, pensi a una cosa intima, a lume di candela, forse cominci a dubitare della storia del pescegatto. Ti ritrovi invece a una cena di gala, c'è tutta la casta delle cucitrici e svariate altre persone mai viste prima.
Al tuo tavolo il patrigno di Isi - un tipo affabile, ma non puoi non diffidare di qualcuno che ti ha fatto trovare il bocconcino pronto al tuo risveglio - e il responsabile dell'economato, un po' stordito non tanto dal pessimo vino, ma dall'onore di trovarsi lì, al vostro cospetto. Portano gli antipasti, portano il tris di primi, tu continui a cercare lo sguardo di Isi, vorresti che ti spiegasse cosa vuole prima di arrivare al dolce - è un'altra nottata buttata via, bisogna prendere una decisione sulla rotta, quell'impulso è il primo irregolare da diversi millenni, foss'anche un falso positivo quante possibilità abbiamo che si ripeta di nuovo? Il patrigno ti rivolge qualche domanda educata sui tuoi risvegli precedenti, gli racconti un paio di palle ed è abbastanza intelligente da non insistere oltre. L'economo avrebbe più motivi per essere curioso e invece sa solo parlare dei suoi piani quinquennali, ci terrebbe molto a spiegarteli, negli ultimi cinque anni c'è stata un'impennata nella produzione della barbabietola e anche l'avena modificata sta andando alla grande, in effetti c'è un lieve surplus ma stiamo rimediando, e poi le nuove politiche demografiche sono una favola, sarebbe così felice di spiegarti le nuove politiche demografiche, e portano il secondo e il dolce e il caffè e tu sbadigli e Isi non ti ha ancora spiegato cosa vuole, Isi, insomma, dimmi che c'è, io ho da fare, foss'anche metà del mio regno...
"Sua eccellenza l'economo ti ha già spiegato come intende sterminare il mio popolo?" (Continua...)
Mmmm... sento odore di Ester...
RispondiEliminaanche io, e la ho conosciuta grazie alla storia di Leonardo
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