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lunedì 16 maggio 2005

- 2025

Civilization VII - Lo Scenario Rutelli (continua da venerdì).

Ave, Rutelli. Sei il Primo Ministro della Repubblica Italiana nel 2001 AD. Gli italiani sono simpatici, improvvisatori e inconcludenti.

"Be', ma come si permette?"
"In effetti questo è uno degli aspetti più discutibili del software. Ogni civiltà ha delle caratteristiche innate che si porta avanti in ogni fase del gioco, dalla preistoria all'era spaziale".
"Sì, lo so benissimo. I tedeschi sono metodici ed espansionisti, gli indiani sono mistici e pacifici, eccetera".
"Ah, vedo che hai giocato, qualche volta".
"Io… sì, qualche versione precedente. Negli anni Novanta".
"Ah sì? E come mai non sei diventato un Neocone?"
"Un che?"
"È una teoria molto in voga, ultimam. Fino a qualche tempo fa si pensava che la generazione di intellettuali USA formatasi negli anni Novanta avesse abbracciato l'ideologia neoconservatrice dopo aver letto il libro di Huntington, The Clash of Civilizations, hai presente".
"Che non è un Neocon".
"Diciamo che era un buon antipasto. Perché, l'hai letto?"
"Beh… ho guardato le figure".
"Ecco, appunto. A un certo punto qualcuno si è reso conto che The Clash of Civilizations era stato molto più citato che letto, e comunque era uscito solo nel 1996, mentre Sid Meier aveva pubblicato Civilization I già nel 1991".
"Sul serio? Pensato che le teorie di Huntington lo avessero influenzato".
"Era il contrario. Il videogioco aveva influenzato Huntington. O perlomeno i suoi lettori. Anche perché… pensaci un momento. The Clash of Civilizations si legge in una settimana. Quanto ti dura una partita di Civilization?"
"Io… non so. Trentasei ore".
"Di più, di più. E se ci giochi una volta…"
"…ci giochi altre volte".
"Insomma, i neoconservatori degli anni dieci erano tutti appassionati giocatori di Civilization negli anni Novanta. Erano maturati ideologicamente durante lunghe sessioni di gioco. E poi può darsi che leggessero anche un po' di Huntington, ma un buon gioco di simulazione ti penetra molto più di qualsiasi opera letteraria".
"Vabbè, ma che vuol dire, ci giocava anche un sacco di gente non Neocona… Io mi ricordo una volta che tornavo in treno da una manifestazione, sai, quelle cose enormi che facevamo ai tempi dell'Iraq, e non riuscivo a dormire perché il mio dirimpettaio pacifista si ostinava a spiegare a un suo amico come aveva scatenato la guerra nucleare contro gli egiziani e… ma come, sono già sotto coi soldi?"
"È il buco lasciato dal governo precedente".
"Ma no! Amato non mi avrebbe mai tirato un gioco simile. Lui era un uomo onesto, un…"
"Un socialista, sì. Non ti ricordi il bonus fiscale del 2000? Il tuo primo aumento alla tua prima busta paga. Pura manovra elettorale".
"Allora Tremonti non mentiva".
"Era solo un simpatico esageratore".
"Beh, che importa, tanto non ho mica promesso mari e monti, io. Ci metto solo un turno a… Momento. Cos'è qsta puzza di fritto?"
"Qsto è un altro aspetto discutibile della simulazione. Ogni ambasciatore si annuncia dal suo… profumo".
"Mao Tze Tung?"

Ave, Rutelli. L'ambasciatore della Repubblica del Popolo Cinese ti augura pace e prosperità.

"Sì, mi rendo conto che a questo livello avrebbero potuto usare volti più verosimili, ma pare che agli utenti piaccia più così. Quando tratti coi francesi c'è sempre Napoleone, e l'ambasciatore indiano è sempre Gandhi, anche quando ti lancia l'offensiva nucleare. Piccoli effetti umoristici".

Abbiamo sentito dire che state fondando un'Organizzazione Mondiale del Commercio con USA, Europa e Russia.
Ci piacerebbe aderire alla vostra Organizzazione.
Possiamo vendere: utensili in acciaio, manufatti tessili, tecnologia hi-tech
.

"La traduzione lascia un po' a desiderare. Cosa gli rispondo?"
"Sei tu, il Presidente. Improvvisa. Sei italiano o no?"
"Se gli dico di no, cosa fa, mi invade?"
"Ufficialm no. Potrebbe usare le bombe umane".
"Bombe umane?"
"Un deterrente molto efficace. Libera qualche milione di cittadini ansiosi di emigrare in Italia clandestinam".
"Beh, meglio così, un sacco di forza lavoro. Tanto io sono di sinistra… e qsto chi è?"

Ave, Rutelli, sono il tuo Ministro degli Interni, on. D'Alema

"Ma se non ha i baffi!".
"Porta pazienza, è uno scenario che ti ho fatto in due ore, secondo te avevo il tempo di mettere i baffi a D'Alema? Senti che ti dice".

Rapporti confidenziali dicono che un attacco umano dalla Repubblica del Popolo Cinese causerebbe rivolte in tutte le città del Nord.

"Beh, ma si fottano, quei Padani!"

Se questo è il tuo volere, Presidente, devo rassegnare le dimissioni

"E si fotta anche D'Alema! Però, mi piace qsto gioco. Ma la prossima volta mettici i baffi, mi darà più soddisfazione… beh? È già finita?"
"D'Alema si è dimesso, i Diesse ti hanno tolto la fiducia, il tuo governo è caduto, hai perso la partita".

Addio, Rutelli.
Il tuo governo è durato 27 giorni.
Gli annalisti del futuro ti ricorderanno come:
RUTELLI L'IMBELLE


"No, no aspetta. Torno indietro. Come non detto. Control Zeta. C'è un modo di fare Control Zeta?"
"Come no, basta pensarlo intensamente".
"E infatti! Dunq, sono di nuovo di fronte a Mao Tze Tung che sa di fritto. Gli dico che può entrare nell'Organizzazione Mondiale del Commercio, però… deve rispettare alti standard in materia di diritti umani! To', beccati questa".
"Lui che dice?"
"Fa sì con la testa e sorride".
"È un modo del software per esprimere assenso «all'orientale»".
"Più che sorridere ridacchia".
"È sempre un cenno d'assenso".
"Bene. E qsta adesso cos'è… cannella?"

Ave, Rutelli. Sono il Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush

"Sì, e sai di cannella. Cosa vuoi?"

Vedo che anche tu sei d'accordo all'ingresso della Cina nel WTO. Firmeremo l'accordo formale al prossimo summit, in Italia, in luglio. Mi raccomando di curare le misure di sicurezza anti-terrorismo".

"E se lo mando a f'nql?"
"Non credo che andrai molto avanti".

"Va bene, allora Ok, George, non ti preoccupare, anzi, te lo posso dire? Preoccupati. Osama Bin Laden sta preparando un attacco alle Due Torri in settembre. Ouch! Che succede?"
"Succede che stai barando. Stai usando il senno del poi".
"E mi arriva la scossa?"
"Un piccolo deterrente".
"E qsto casino cos'è?"
"Non è niente, c'è malcontento popolare".
"E perché? Cosa ho fatto?"
"Pensano che organizzando un summit in Italia attirerai i terroristi; inoltre né Mao Tze Tung né George W. Bush sono molto popolari".
"Vabbe', ma che ci posso fare?"
"Più o meno lo sai cosa puoi fare. Puoi intrattenerli, costruire stadi, ripetitori tv, cinematografi…"
"Ci sono già in tutte le città, non bastano".
"Puoi farli lavorare meno a parità di salario".
"Ma sono già in rosso".
"Ti sarà già capitata una situazione del genere, no? Di solito cosa facevi?"
"Beh, la cosa più facile era distaccare un'unità militare nella città in tumulto".
"Bene, allora fa così. Prima concentri tutto il malcontento popolare in una città… in qlla dove avverrà il summit. E poi, con la scusa dell'antiterrorismo, ci mandi un bel po' di unità-carabinieri".
"Non è che ne abbia tante a disposizione. Mi servono per gli stadi".
"E allora prendi anche i poliziotti, i finanzieri, i forestali… tutto quel che hai".
"Però non so… non mi sembra una cosa molto di sinistra".
"Se te ne vengono in mente altre…".
"Non conosco il gioco abbastanza".
"Lo conosci benissimo. Improvvisa".
"E qsto chi è?"

Ave, Rutelli, sono il tuo Ministro degli Esteri, on. Veltroni

"Veltroni?"
"Pensavo che ti sarebbe piaciuto, sai, è un brav'uomo, ogni tanto lo mandi in Africa…"

Il summit internazionale è stato un successo. I terroristi non hanno colpito. Il mondo ti stima.

"Oh, bene".

Ave, Rutelli, sono il tuo Ministro degli Interni, on. D'Alema

"E tu che vuoi?"

La sollevazione popolare nella città di Genova è stata sedata.

"Ottimo".

Perdite: una unità.

"Che significa?"
"C'è scappato un morto".
"Militare o civile?"
"Senti, è una simulazione fatta in poco tempo, non ha nessuna importanza se è morto un carabiniere o un manifestante. Uno su 57 milioni è comunque poca cosa".
"Poca cosa? Questa è una Repubblica! Non è che può morire una persona in una città così".
"Certo che puoi, se concentri tutto il malcontento e tutte le forze di polizia in una città sola! Quando giocavi alle versioni più vecchie non ti capitava mai di far morire i tuoi cittadini?"
"Sì, ma era un gioco. Non me ne accorgevo neanche".
"È un gioco anche questo".

Ave, Rutelli, sono il tuo Addetto Stampa, Michele Serra

"Piuttosto inverosimile".
"È il primo che mi è venuto in mente".

Lieve malcontento in tutte le città, per la morte di un cittadino durante la rivolta di Genova.
La tua popolarità è crollata. Fini e Bertinotti vinceranno le prossime elezioni.

"E va bene, che ci posso fare?"
"Puoi chiedere scusa, nominare una commissione d'inchiesta e scaricare le colpe sui sottoposti".
"Giusto. Faccio dimettere tutti i dirigenti delle forze di polizia. E anche D'Alema, to', non è agli Interni, D'Alema? Al suo posto ci metto Fassino, così i DS mi mantengono la fiducia. Come sto andando?"
"Non male, sei arrivato al settembre del 2001 senza ancora fare una sola cosa di sinistra".
"Va be', ho ancora cinque anni, tanto".

(continua)

7 commenti:

  1. Sull'importanza culturale e ideologica di Civilization, segnalo un bell'articolo: qui il pdf, qui la copia html di google.

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  2. il 2025 è proprio la fine di ogni sogno.

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  3. Non ce l'ho fatta ad arrivare in fondo al saggio citato.. però fa un effetto strano, a tratti (lunghi tratti) ridicolo, leggere estrapolazioni di tal guisa a partire da semplici meccanismi del gioco, dovuti probabilmente molto più a motivi tecnici (astrazioni per renderlo giocabile e limiti delle macchine su cui il gioco gira) che alla weltanschaung degli autori.
    geniale l'accostamento tra il gioco, huntington e la "filosofia" neocon. Però Civilization è uno dei pochissimi giochi in cui è possibile vincere con mezzi totalmente pacifici.
    Strano questo settimo episodio che toglie l'astrazione, quasi da scacchi, tipica del gioco. E nonostante questo il protagonista pronuncia "Ottimo" all'annuncio della rivolta sedata..
    Però s'è ricordato il nome del cardinale Ambrogio prima del bisbattesimo ^_^

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  4. Mi han fatto lavorare in questi giorni e devo un attimo riconnettere; e impattare con Rutelli non è mai semplice... :-) Buona giornata. Trespolo.

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  5. Oh si, è possibile ottenere la vittoria culturale o diplomatica, come teoricamente è anche possibile che gli Usa prima o poi sottoscrivano il protocollo di Kyoto. O che salti fuori la verità su Ustica. Peccato che il mondo sia governato da chi al massimo potrebbe affrontare il livello "Capitano".

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  6. Azz', ma allora era un gioco! A saperlo, una volta arrivato a Punta Vagno avrei potuto semplicemente premere ESC. :-)

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  7. bè, ma volete mettere la vittoria culturale con la modalità bloodlust? Quando fai la rivoluzione teocratica, i poli si sciolgono e tu mandi spie dappertutto a fare esplodere le centrali nucleari dei nemici? con la tetralogia di Wagner in playlist? QUELLE son soddisfazioni. Le astronavi... pfui.

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